Il Fronte del Cielo - L'aviazione Imperiale - Il Fronte Italiano
Dall'ottobre 1915 l’Armeeoberkommando discuteva
della possibilità di rendere inattive le industrie elettriche nell'Italia
del Nord. Per raggiungere questo scopo lo strumento più adatto sembrava il
bombardamento aereo. Dopo aver identificato gli impianti elettrici di Milano
quale obiettivo redditizio, a fine gennaio 1916 la
Flik 16 del 10°
Armeekommando venne equipaggiata con velivoli migliori del tipo
Lohner serie
17.3 e in parte trasferita al campo di
Pergine, nel settore dell'LVK del
Tirolo. A metà febbraio 1916 questa parte della
Flik 16 effettuò assieme
alle Flik 7 e
Flik 17 un'incursione su
Milano. II bombardamento delle strutture
industriali della città venne svolto con successo.
Quali ulteriori Flik di rinforzo del settore dell'LVK del Tirolo giunsero nel settore all'inizio di marzo la
Flik 21 sul campo di
Gardolo, dieci giorni più tardi la
Flik 15 sul campo di
Pergine, seguita a distanza di alcuni giorni dalla
Flik 24, sempre sullo
stesso campo, e a inizio marzo la
Flik 23 sul campo di
Gardolo. L'Armeeoberkommando
progettava una grande offensiva dal Trentino e per questo motivo vennero
spostate su questa fronte ingenti truppe. L'arciduca Eugenio prese il
comando dell'Heeresgruppe (Gruppo d'Armate, N.d.r) "Generaloberst Erzherzog
Eugen", che si stava formando in Tirolo ed era composto
dall'11^ e dalla 3^ Armata, affiancate dalle restanti truppe già stazionate
in Tirolo (non inquadrate nelle due Armate). Tale Gruppo d'Armate aveva il
compito di avanzare con l’11^ Armata tra l'Adige e la Val Sugana e poi con
entrambe le armate attraverso gli Altipiani di Folgaria e Lavarone in
direzione di Thiene-Bassano sbucando nella pianura veneta. Oltre agli altri
rinforzi di truppe venne trasferita presso l’11^ Armata la
Flik 8
proveniente dal fronte dell'Isonzo. Per evitare uno spostamento di truppe italiane dal fronte dell'Isonzo nella zona di Venezia, il 27 marzo 1916 tulle le Flik del fronte sud-occidentale (riunite nei Gruppi di volo Trento
e Gorizia) effettuarono un attacco comune e simultaneo ai tre grandi ponti sul Piave nel Veneto. Gli aviatori poterono colpirne leggermente due, ma non riuscirono a impedire il traffico principale. Dal 20 maggio 1916
le Flik 7, 8 e
15 erano sottoposte alla 3^ Armata e le
Flik 17,
23 e
24 alla 11^ Armata. A
metà giugno la
Flik 24 venne trasferita dall'11^ alla 3^ Armata. Forti nevicate ritardarono l'inizio dell'offensiva
che scattò solamente il 15 maggio 1916. Poichè lo sfondamento in pianura non era riuscito, l’Armeeoberkornmando ordinò il 17 giugno la fine dell’offensiva e le truppe austro-ungariche raggiunsero posizioni più arretrate rispetto al massimo
avanzamento entro il 25 giugno 1916. Durante e dopo la fine dei combattimenti una grande parte delle unità della 3^ Armata era stata trasferita sul fronte russo a causa dell‘offensiva russa del generale
Brusilov; le restanti unità della 3^ Armata vennero messe di nuovo
alle dipendenze del Comando dell'11^ Armata. Quale sostegno al fronte dell'Isonzo la
Flik 23 venne trasferita nel settembre 1916 dal settore dell’11^ Armata sul
nuovo campo di
Prosecco. Entro la fine
dell'anno giunsero nel settore dell'Isonzo anche le due unità neocostituite,
ossia le
Flik 34 e
Flik 35. Per poter svolgere azioni offensive contro posizioni
e accampamenti usando bombe pesanti, il Comandante delle Luftfahrtruppen,
colonnello Uzelac, richiese a metà
novembre 1916 l'acquisto di velivoli pesanti, definiti Grossflugzeuge,
per l'aviazione. Il neocostituito
Fluggeschwader I
(Stormo I, N.d.T.) era
formato da ben 10 velivoli pesanti e 4 velivoli da combattimento (
KD -
Kampfdoppeidecker biplani da combattimento, N.d.T) e venne costituito sul
campo di volo di
Divaccia. L'equipaggiamento e i collaudi durarono fino all'inizio di marzo 1917 e solo allora si potè
cominciare l'attività operativa di volo. La supremazia dei velivoli da
combattimento nemici diveniva sempre più minacciosa e vennero formate due
nuove Flik da caccia equipaggiate con apparecchi
K.D. A metà marzo arrivò al
fronte, e più esattamente a
Dane, la prima di queste nuove unite specializzate
dell'aviazione e la
Flik 41 occupò il nuovo campo di
Sesana. Comandante di
tale Flik fu l’Hauptmann
Brumowski, che in precedenza era stato inviato sul
fronte occidentale per studiare la tattica delle squadriglie da caccia tedesche per poter poi trasmettere le sue esperienze ai piloti da caccia austriaci. L'unità era equipaggiata con tre
Hansa Brandenburg D.I serie 65 e quattro
Hansa Brandenburg D.I serie 28. Nel
giugno 1917 giunsero alla compagnia altri nuovi velivoli da caccia: un
Albatros D.II e un
Albatros D.III di produzione Oeffag.
Come seconda Flik da caccia giunse al fronte dell’Isonzo a inizio maggio 1917 la
Flik 42, equipaggiata con otto
Hansa Brandenburg D.I serie
28 e un Albatros D.II. Per poter
coprire un territorio osservato più vasto venne assegnata alla 5^ Armata nel febbraio 1917 una Reihenbilderabteilung (Sezione cinematografica, N.d.T.). Venivano eseguite delle riprese fotografiche di sezioni di territorio lunghe fino a 120 km e
per una larghezza di circa 2 km. Le riprese venivano valutate dalla Kriegsvermessungsabteilung 5 (Sezione misurazioni di guerra Nr 5, N.d.T.). La Reihenbilderabteilung venne aggregata alla
Flik 12. Con un massiccio
attacco di truppe italiane nel settore di Tolmino iniziò il 12 maggio 1917 la 10^ battaglia dell'Isonzo. Durante questi duri combattimenti la k.u.k. Flieger intervenne con attacchi con
bombe su accampamenti italiani ponti provvisori. I reparti di volo austro-ungarici guidarono con successo tramite gli aggiustamenti via radio il tiro delle artiglierie pesanti contro obiettivi avversari. Con
bombardamenti e mitragliamenti a bassa quota gli aviatori sostenevano le proprie truppe nel combattimento contro le fanterie nemiche. La 10^
battaglia dell'Isonzo fu per la parte austriuca un immenso sforzo difensivo e richiese il massimo impegno anche agli aviatori.
Quale segno di massima stima per il totale impegno di tutte le forze armate la 5^ Armata ricevette la denominazione di Isonzoarmee per decisione dell' Imperatore Carlo. Il 29 maggio 1917 la Flik 46 giunse sul fronte dell'Isonzo quale ulteriore unità dell'aviazione in questa settore e venne insediata sul campo di Divaccia alle dipendenze dirette dell'Armata e con l'incarico precipuo della ricognizione a lungo raggio. Il reparto era equipaggiato con i più vari modelli di Hansa Brandenburg C.I. . La superiorità degli aviatori italiani nei combattimenti aerei si faceva sentire ogni giorno in modo sempre più pressante a causa della asfissiante superiorità numerica e della fiducia nutrita nel perfetto funzionamento delle proprie munizioni al fosforo. A causa della proibizione dell'uso di queste munizioni voluta dall'imperatore Carlo, le perdite tra gli aviatori austriaci salirono drammaticamente negli ultimi mesi. Solamente dopo massicce proteste da parte di numerosi comandanti dell'aviazione colpiti da questa direttiva, dal luglio 1917 ne venne permesso l'uso anche presso l'aviazione austro-ungarica cosa che portò per un breve periodo a un rapporto più equilibrato con l'aviazione italiana. Su proposta dell’Isonzoarmee, l’Armeeoberkommando emise nel luglio 1917 l'ordine riguardante la specializzazione delle Fliegerkompagnien. La varietà degli incarichi da svolgere da parte dell'aviazione, oltre alla sempre più evidente necessità di sfruttamento razionale di tutti i velivoli impiegabili a fini bellici, indusse I'Armeeoberkommando a emanare direttive riguardanti la struttura delle unità di aviazione. Le sigle indicavano: D per Divisionsfliegerkompagnie (Flik divisionale); F per Fernaufldarungsfliegerkompagnie (Flik per ricognizione in profondità); J per Jagdfliegerkompagnie da caccia). II Fluggeschwader I da ora veniva denominato Fliegerkompagnie /0/ G, ove la G stava per Grossflugzeug (Flik da bombardamento, letteralmente indicava "grandi velivoli", N.d.T.). Il progetto previsto con tale direttiva sulla ristrutturazione delle unità di volo venne applicato inizialmente solo presso l'Isonzoarmee e l'Heeresgruppe (Gruppo di Armata, N.d.T.) Conrad: per esempio vennero raggruppati tutti i velivoli da caccia del settore dell'Isonzoarmee e distribuiti sulle Flik 41J e Flik 42J. Per motivi tattici la Flik 41J venne trasferita nell'agosto 1917 dal campo di volo di Sesana sul campo di Prosecco, situato più a nord. Poichè il fronte dell'Isonzo era sempre più affollato per l’arrivo di nuovi corpi e divisioni, si rese necessaria la divisione dell’Isonzoarmee, che alla fine di agosto 1917 diede origine alla 1^ e 2^ Armata dell'Isonzo, con la conseguente suddivisione delle unità aeree. Dopo la sanguinosa 11^ battaglia dell'Isonzo gli austriaci si chiesero per quanto tempo questo fronte potesse ancora essere mantenuto. Non essendo più realizzabile un'offensiva di alleggerimento con le proprie sole forze, venne presa la decisione di contattare l’Obersten Heeresleitung (Comando Supremo, N.d.T.) germanico. Sotto il comando del generale tedesco Otto von Below venne formata nei mesi di settembre e ottobre 1917 la nuova 14^ Armata nel settore dell'Alto Isonzo. Alla 1^ Armata germanica erano assegnati quali componenti austro-ungarici il k.u.k. I. Korps (imperialregio 1 Corpo, N.d.T.), Gruppe Krauss e il k,u.k. XV. Korps. Al k.u.k. I. Korpskommando (Comando del I Corpo, N.d.T.) erano assegnate le Flik 39, 47, 53 e 56, al k.u.k. XV. Korpskommando la Flik 2.
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