Il Fronte del Cielo - L'aviazione Imperiale - Il Fronte Italiano

Dall'ottobre 1915 l’Armeeoberkommando discuteva della possibilità di rendere inattive le industrie elettriche nell'Italia del Nord. Per raggiungere questo scopo lo strumento più adatto sembrava il bombardamento aereo. Dopo aver identificato gli impianti elettrici di Milano quale obiettivo redditizio, a fine gennaio 1916 la Flik 16 del 10° Armeekommando venne equipaggiata con velivoli migliori del tipo Lohner serie 17.3 e in parte trasferita al campo di Pergine, nel settore dell'LVK del Tirolo. A metà febbraio 1916 questa parte della Flik 16 effettuò assieme alle Flik 7 e Flik 17 un'incursione su Milano. II bombardamento delle strutture industriali della città venne svolto con successo. Quali ulteriori Flik di rinforzo del settore dell'LVK del Tirolo giunsero nel settore all'inizio di marzo la Flik 21 sul campo di Gardolo, dieci giorni più tardi la Flik 15 sul campo di Pergine, seguita a distanza di alcuni giorni dalla Flik 24, sempre sullo stesso campo, e a inizio marzo la Flik 23 sul campo di Gardolo. L'Armeeoberkommando progettava una grande offensiva dal Trentino e per questo motivo vennero spostate su questa fronte ingenti truppe. L'arciduca Eugenio prese il comando dell'Heeresgruppe (Gruppo d'Armate, N.d.r) "Generaloberst Erzherzog Eugen", che si stava formando in Tirolo ed era composto dall'11^ e dalla 3^ Armata, affiancate dalle restanti truppe già stazionate in Tirolo (non inquadrate nelle due Armate). Tale Gruppo d'Armate aveva il compito di avanzare con l’11^ Armata tra l'Adige e la Val Sugana e poi con entrambe le armate attraverso gli Altipiani di Folgaria e Lavarone in direzione di Thiene-­Bassano sbucando nella pianura veneta. Oltre agli altri rinforzi di truppe venne trasferita presso l’11^ Armata la Flik 8 proveniente dal fronte dell'Isonzo. Per evitare uno spostamento di truppe italiane dal fronte dell'Isonzo nella zona di Venezia, il 27 marzo 1916 tulle le Flik del fronte sud-occidentale (riunite nei Gruppi di volo Trento e Gorizia) effettuarono un attacco comune e simultaneo ai tre grandi ponti sul Piave nel Veneto. Gli aviatori poterono colpirne leggermente due, ma non riuscirono a impedire il traffico principale. Dal 20 maggio 1916 le Flik 7, 8 e 15 erano sottoposte alla 3^ Armata e le Flik 17, 23 e 24 alla 11^ Armata. A metà giugno la Flik 24 venne trasferita dall'11^ alla 3^ Armata. Forti nevicate ritardarono l'inizio dell'offensiva che scattò solamente il 15 maggio 1916. Poichè lo sfondamento in pianura non era riuscito, l’Armeeoberkornmando ordinò il 17 giugno la fine dell’offensiva e le truppe austro-ungariche raggiunsero posizioni più arretrate rispetto al massimo avanzamento entro il 25 giugno 1916. Durante e dopo la fine dei combattimenti una grande parte delle unità della 3^ Armata era stata trasferita sul fronte russo a causa dell‘offensiva russa del generale Brusilov; le restanti unità della 3^ Armata vennero messe di nuovo alle dipendenze del Comando dell'11^ Armata. Quale sostegno al fronte dell'Isonzo la Flik 23 venne trasferita nel settembre 1916 dal settore dell’11^ Armata sul nuovo campo di Prosecco. Entro la fine dell'anno giunsero nel settore dell'Isonzo anche le due unità neocostituite, ossia le Flik 34 e Flik 35. Per poter svolgere azioni offensive contro posizioni e accampamenti usando bombe pesanti, il Comandante delle Luftfahrtruppen, colonnello Uzelac, richiese a metà novembre 1916 l'acquisto di velivoli pesanti, definiti Grossflugzeuge, per l'aviazione. Il neocostituito Fluggeschwader I (Stormo I, N.d.T.) era formato da ben 10 velivoli pesanti e 4 velivoli da combattimento ( KD - Kampfdoppeidecker biplani da combattimento, N.d.T) e venne costituito sul campo di volo di Divaccia. L'equipaggiamento e i collaudi durarono fino all'inizio di marzo 1917 e solo allora si potè cominciare l'attività operativa di volo. La supremazia dei velivoli da combattimento nemici diveniva sempre più minacciosa e vennero formate due nuove Flik da caccia equipaggiate con apparecchi K.D. A metà marzo arrivò al fronte, e più esattamente a Dane, la prima di queste nuove unite specializzate dell'aviazione e la Flik 41 occupò il nuovo campo di Sesana. Comandante di tale Flik fu l’Hauptmann Brumowski, che in precedenza era stato inviato sul fronte occidentale per studiare la tattica delle squadriglie da caccia tedesche per poter poi trasmettere le sue esperienze ai piloti da caccia austriaci. L'unità era equipaggiata con tre Hansa Brandenburg D.I serie 65 e quattro Hansa Brandenburg D.I serie 28. Nel giugno 1917 giunsero alla compagnia altri nuovi velivoli da caccia: un Albatros D.II e un Albatros D.III di produzione Oeffag. Come seconda Flik da caccia giunse al fronte dell’Isonzo a inizio maggio 1917 la Flik 42, equipaggiata con otto Hansa Brandenburg D.I serie 28 e un Albatros D.II. Per poter coprire un territorio osservato più vasto venne assegnata alla 5^ Armata nel febbraio 1917 una Reihenbilderabteilung (Sezione cinematografica, N.d.T.). Venivano eseguite delle riprese fotografiche di sezioni di territorio lunghe fino a 120 km e per una larghezza di circa 2 km. Le riprese venivano valutate dalla Kriegsvermessungsabteilung 5 (Sezione misurazioni di guerra Nr 5, N.d.T.). La Reihenbilderabteilung venne aggregata alla Flik 12. Con un massiccio attacco di truppe italiane nel settore di Tolmino iniziò il 12 maggio 1917 la 10^ battaglia dell'Isonzo. Durante questi duri combattimenti la k.u.k. Flieger intervenne con attacchi con bombe su accampamenti italiani ponti provvisori. I reparti di volo austro-ungarici guidarono con successo tramite gli aggiustamenti via radio il tiro delle artiglierie pesanti contro obiettivi avversari. Con bombardamenti e mitragliamenti a bassa quota gli aviatori sostenevano le proprie truppe nel combattimento contro le fanterie nemiche. La 10^ battaglia dell'Isonzo fu per la parte austriuca un immenso sforzo difensivo e richiese il massimo impegno anche agli aviatori.

 Quale segno di massima stima per il totale impegno di tutte le forze armate la 5^ Armata ricevette la denominazione di Isonzoarmee per decisione dell' Imperatore Carlo. Il 29 maggio 1917 la Flik 46 giunse sul fronte dell'Isonzo quale ulteriore unità dell'aviazione in questa settore e venne insediata sul campo di Divaccia alle dipendenze dirette dell'Armata e con l'incarico precipuo della ricognizione a lungo raggio. Il reparto era equipaggiato con i più vari modelli di Hansa Brandenburg C.I. . La superiorità degli aviatori italiani nei combattimenti aerei si faceva sentire ogni giorno in modo sempre più pressante a causa della asfissiante superiorità numerica e della fiducia nutrita nel perfetto funzionamento delle proprie munizioni al fosforo. A causa della proibizione dell'uso di queste munizioni voluta dall'imperatore Carlo, le perdite tra gli aviatori austriaci salirono drammaticamente negli ultimi mesi. Solamente dopo massicce proteste da parte di numerosi comandanti dell'aviazione colpiti da questa direttiva, dal luglio 1917 ne venne permesso l'uso anche presso l'aviazione austro-ungarica cosa che portò per un breve periodo a un rapporto più equilibrato con l'aviazione italiana. Su proposta dell’Isonzoarmee, l’Armeeoberkommando emise nel luglio 1917 l'ordine riguardante la specializzazione delle Fliegerkompagnien. La varietà degli incarichi da svolgere da parte dell'aviazione, oltre alla sempre più evidente necessità di sfruttamento razionale di tutti i velivoli impiegabili a fini bellici, indusse I'Armeeoberkommando a emanare direttive riguardanti la struttura delle unità di aviazione. Le sigle indicavano: D per Divisionsfliegerkompagnie (Flik divisionale); F per Fernaufldarungsfliegerkompagnie (Flik per ricognizione in profondità); J per Jagdfliegerkompagnie da caccia). II Fluggeschwader I da ora veniva denominato Fliegerkompagnie /0/ G, ove la G stava per Grossflugzeug (Flik da bombardamento, letteralmente indicava "grandi velivoli", N.d.T.). Il progetto previsto con tale direttiva sulla ristrutturazione delle unità di volo venne applicato inizialmente solo presso l'Isonzoarmee e l'Heeresgruppe (Gruppo di Armata, N.d.T.) Conrad: per esempio vennero raggruppati tutti i velivoli da caccia del settore dell'Isonzoarmee e distribuiti sulle Flik 41J e Flik 42J. Per motivi tattici la Flik 41J venne trasferita nell'agosto 1917 dal campo di volo di Sesana sul campo di Prosecco, situato più a nord. Poichè il fronte dell'Isonzo era sempre più affollato per l’arrivo di nuovi corpi e divisioni, si rese necessaria la divisione dell’Isonzoarmee, che alla fine di agosto 1917 diede origine alla 1^ e 2^ Armata dell'Isonzo, con la conseguente suddivisione delle unità aeree. Dopo la sanguinosa 11^ battaglia dell'Isonzo gli austriaci si chiesero per quanto tempo questo fronte potesse ancora essere mantenuto. Non essendo più realizzabile un'offensiva di alleggerimento con le proprie sole forze, venne presa la decisione di contattare l’Obersten Heeresleitung (Comando Supremo, N.d.T.) germanico. Sotto il comando del generale tedesco Otto von Below venne formata nei mesi di settembre e ottobre 1917 la nuova 14^ Armata nel settore dell'Alto Isonzo. Alla 1^ Armata germanica erano assegnati quali componenti austro-ungarici il k.u.k. I. Korps (imperialregio 1 Corpo, N.d.T.), Gruppe Krauss e il k,u.k. XV. Korps. Al k.u.k. I. Korpskommando (Comando del I Corpo, N.d.T.) erano assegnate le Flik 39, 47, 53 e 56, al k.u.k. XV. Korpskommando la Flik 2.

 

Da: Le K.U.K. Fliegertruppe sul Fronte sud-occidentale 1915-18, di Gerald Penz, 2007


k.u.k. LFT Idroaviazione

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FLIEGERKOMPANIE 9 (FLIK 9)

Allo scoppio delle ostilità raggiunse il campo di aviazione di Podhajce nella parte orientale della Galizia, oggi in Ucraina. Nel mese di luglio 1917, fu rinominata Flik 9/D. Nel 1918 raggiunse il fronte italiano e fu basata sul campo di Ospedaletto. Come Flik 9/J la troviamo in Trentino, sul campo di Pergine, e nell'ottobre 1918 ne assunse il comando l'asso Stepan Stec.

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FLIEGERKOMPANIE 12 (FLIK 12)

Stanziata nel 1915 a St.Veit, nella valle del Vippacco, fu successivamente trasformata in D e più tardi, sul fronte del Piave, in P. Nell'ultimo periodo divenne tipo Rb e fu basata a Cleris vicino S. Vito al Tagliamento.

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FLIEGERKOMPANIE 16 (FLIK 16)

Nel 1917 si trovava a Seebach, vicino Villach dove fu trasformata in D. Nel novembre 1917 era a Tolmezzo. Passata a Feltre, dove si trovava nell'ottobre 1918, divenne tipo K.

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EUGENIO D'ASBURGO ARCIDUCA D'AUSTRIA 1863 - 1954

Generale dell'esercito austro-ungarico durante la Grande Guerra, ebbe il comando delle truppe dislocate nei Balcani. Nel maggio del 1915 divenne comandante del fronte italiano e diresse, nel maggio-giugno 1916, l'offensiva denominata Strafexespedition sull'altopiano di Asiago. L'anno successivo ebbe il comando delle truppe imperiali sul fronte dell'Isonzo. (immagine da:badigit.comune.bologna.it)




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WIENER NEUSTADT FLUGFELD

Nato nel 109 come campo di aviazione civile, nel 1913 divenne militare. Nel 1915 fu costruita la Oesterreichische Fabrik AG (Oeffag), in grado di produrre aere da combattimento tipo Oeffag CI e C II, idrovolanti e caccia tipo Albatros D II e III.




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FLIEGERKOMPANIE 17 (FLIK 17)

Ai primi di giugno del 1915 la neocostituita Flik 17 venne posta alle dipendenze del Landesverteidigungkommando Tirol (Comando della Difesa territoriale del Tirolo), montata su apparecchi Fokker per la ricognizione d'artiglieria e apparecchi Lloyd per le ricognizioni a distanza. A metà giugno venne dislocata, dopo alcune ricognizioni di campi non adatti presso la Mendola e il Bondone, sul campo di esercitazione a ovest di gardolo. Per la ricognizione d'artiglieria le venne messo a disposizione un campo di volo sull'altopiano di Folgaria, che utilizzò fino a metà luglio 1915. A metà febbraio 1916, insieme alle Flik 7 e 16, effettuò un incursione su Milano. Dal 20 maggio 1916 fu posta sotto la 11^ Armata. Il primo velivolo italiano abbattuto dal reparto, da un Lohner B.VII (17.36) con a bordo il tenente Rudolf Szepessy-Sokollu Baron e Negyes Reno, fu un Caudron. Nel marzo del 1917 fu trasferito all'unità l'asso Otto Jäger, che ai primi di maggio, dopo una serie di incidenti, ebbe le gambe rotte dall'impatto con un elica in rotazione. la sua carriera militare. Un'elica in rotazione è purtroppo rotto entrambe le gambe. Il 13 lug 1917, József Bacio della Flik 24 velivoli costrinse un Savoia-Pomilio etichettato SP 4530 SP2 della 26^ Squadriglia ad atterrare a Levico. Al combattimento partecipò anche il pilota della Flik 17, Karl Mayer con l'osservatore Erich Kuehne a bordo di un Hansa-Brandenburg CI. Dal luglio 1917 fu ridenominata 17D (Tratto da: L'Aeronautica italiana nella Grande Guerra, 2007, di Gerald Penz)


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FLIEGERKOMPANIE 18 (FLIK 18)

Reparto di volo divisionale combattè sul fronte orientale, dapprima a Czeremkow, poi ad Odessa trasformato in reparto fotografico.

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CAMPO DI AVIAZIONE DI PROSECCO

Campo di aviazione austro-ungarico, uno dei campi del Carso, entrato in servizio nel marzo del 1916. Fu sede delle Flik 23, 28D e 42J. (Immagine da: L'Aviazione del Nord-Est di Piero Sorè, Apostolo, 2010)




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LOHNER B.VII




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FLIEGERKOMPANIE 4 (FLIK 4)

Inizialmente schierata a Rogatica passò poi a Wippach sul fronte isontino come reparto divisionale per l'osservazione e la direzione del tiro. Fu poi basata a Santa Maria la Longa, Giai, Gajarine

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FLIEGERKOMPANIE 2 (FLIK 2)

Dapprima a Brezowo Polje sul fronte orientale, fu trasformata in squadriglia da ricognizione lontana (D) a Haidenschaft, Veldes, poi sul fronte isontino come 6.AK a Pianzano, San Pietro in Campo, Belluno

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FLIEGERKOMPANIE 8 (FLIK 8)

Attiva sul fronte isontino dall'inizio delle ostilità, in occasione della Strafexpedition fu inviata presso l'3^ Armata. Da agosto del 1916 al gennaio del 1918 fu sul fronte russo. Dopo la firma della pace di Brest-lituano viene nuovamente inviata al fronte italiano su un campo d'aviazione vicino alla città di Feltre. (Tratto da: http://www.vrtulnik.cz/ww2/flik_8.htm)

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CAMPO DI AVIAZIONE DI GARDOLO TN

Già dall’anno 1914 i tecnici dell’aviazione austriaca avevano individuato la possibilità di costruire nel comune di Gardolo un aeroporto militare e precisamente a nord dell’abitato di Roncafort. Nella primavera del 1915 iniaziarono i lavori per il livellamento del terreno. All’inizio furono costruite delle baracche di emergenza per rendere possibile alle prime squadriglie di operare, successivamente furono sostituite da hangar di ferro e legno. Vennero anche realizzati locali atti ad alloggiare la truppa, depositi per materiali, ecc. A protezione del campo erano poste diverse mitragliatrici antiaeree e sul Soprassasso una batteria di cannoni. La prima squadriglia ad arrivare a Gardolo, nel giugno del 1915, fu la Flik 17 comandata dal Capitano Eugen Steiner Goltl Edler Von Aurig a cui seguirono poi la Flik 7 - 10 - 23 - 101. Quasi tutti gli aerei presenti a Gardolo erano da ricognizione (c’erano solo pochi caccia) con compiti di osservazione aerea e di rilievi fotografici. (continua: vedi scheda)




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FLIEGERKOMPANIE 7 (FLIK 7)

Ai primi di settemnre del 1915 la Flik 7 venne posta alle dipendenze del Landesverteidigungkommando Tirol (Comando della Difesa territoriale del Tirolo). Impiegata nel 1914 sul fronte galiziano alla fine dell'estate del 1915 fu trasferita ad Aspern, vicino Vienna, per poi raggiungere l'Alto Adige. Intorno alla metà del 1916 fu trasferita in Transilvania. Dal luglio 1917 fu ridenominata Flik 7D e trasferita in Trentino sul campo di Gardolo. Il 27 settembre 1917 l'equipaggio Bohumil / Gottfried Russ, su velivolo Albatros D.II 53.16 abbattè un apparecchio italiano. A metà febbraio 1916, insieme alle Flik 17 e 16, effettuò un incursione su Milano. (Tratto da: http://www.vrtulnik.cz/ww2/flik_7.htm)

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ALEKSEJ ALEKSEEVIC BRUSILOV 1853 - 1926




Generale russo durante la prima guerra mondiale organizzò e diresse l'offensiva per la riconquista della Galizia orientale e della Bucovina contro gli eserciti austro-ungarici e tedeschi.

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HANSA BRANDENBURG C




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FOKKER E-III




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FLIEGERKOMPANIE 21 (FLIK 21)

Nel marzo del 1916 fu inviata nel Trentino sul campo di Gardolo, per la preparazion dell'offensiva di maggio e posta sotto il comando della 11^ armata.

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FLIEGERKOMPANIE 15 (FLIK 15)

Attiva sul fronte russo e serbo dal 1914 fu inviata, nel marzo del 1916 nel Trentino sul campo di Pergine, per la preparazion dell'offensiva di maggio e posta sotto il comando della 3^ armata. Nel 1917 ritornò sul fronte russo.

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FLIEGERKOMPANIE 24 (FLIK 24)

Attiva sul fronte isontino dal 23 giugno 1916. Nel marzo del 1916 fu inviata nel Trentino sul campo di Pergine, per la preparazion dell'offensiva di maggio e posta sotto il comando della 11^ armata. Fu la squadriglia dell'asso Josef Kiss che arrivò al reparto nell'aprile 1916. La prima vittoria giunse il 20 giugno 1916, quuando Kiss e Georg von Kenzian Kenzianhausen a bordo di un velivolo Hansa-Brandenburg CI abbatterono un Farman italiano. Dal luglio 1917 fu ridenominata Flik 24D.

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FLIEGERKOMPANIE 23 (FLIK 23)

Attiva sul fronte isontino dal 23 giugno 1916 ed operante dal campo di Prosecco. Nel marzo del 1916 fu inviata nel Trentino sul campo di Gardolo, per la preparazion dell'offensiva di maggio e posta sotto il comando della 11^ armata. La Mattina del 7 Giugno 1916 attaccò un biposto Farman di ritorno da un raid a Trento, e lo costrinse ad atterrare. Di questa squadriglia faceva parte l'asso Kostrba, che tre settimane dopo abbattè tre Farman italiani. Altro asso in servizio con la Flik 23 fu Ernst Strohschneider. La sua prima vittoria, non confermata, fu combattuto il 15 giugno 1916 al mattino, quando con l'aereo Lloyd C. III, numero di serie 43.61, abbattè un idrovolante italiano vicino Valle del Sarca. Dal luglio 1917 fu ridenominata Flik 17D.

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FLIEGERKOMPANIE 34D (FLIK 34D)

Costituita nel novembre del 1916 sul campo di San veit An Der Glan, dal luglio 1917 assunse la denominazione di 34D sul campo di Vippacco (Slovenia).Sul fronte italiano dal 30 ottobre 1916, nel febbraio 1917 fu assegnata alla 5^ Armata e dal novembre alla 1^ Armata dell'Isonzo. Fu basata a Santa Maria La Longa e a Giai.

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FLIEGERKOMPANIE 35 (FLIK 35)

Giunta sul fronte italiano il 21 novembre 1916, nel febbraio 1917 fu assegnata alla 5^ Armata e dal novembre al VII Corpo della 1^ Armata dell'Isonzo Fu basata a Santa Maria La Longa e Motta di Livenza.

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EMILE UZELAC 1867-1954




Colonnello dell'Esercito Austro-Ungarico ebbe il comando del servizio aero dal 1912 al 1918. Di origine croata era un ingegnere.

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HANSA BRANDENBURG D.I (TIPO KD)




Conosciuto come KD (Kampf Doppeldecker, Biplano da combattimento), entrò in servizio nell'autunno del 1916 in un limitato numero di esemplari. LUNGHEZZA: 6,35 m; LARGHEZZA: 8,51 m; ALTEZZA: 2,79 m; PESO: 917 kg a pieno carico; MOTORE: 1 Austro-Daimler a 6 cilindri in linea raffreddato a liquido di 160 HP; VELOCITA': 187 km/h; DISTANZA: 260 KM; QUOTA MAX: 5000 M; VELOCITA' ASCENSIONALE: 1000 piedi/minuto

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GODWIN BRUMOWSKI 1889 - 1936


Brumowski fu l'asso degli assi dell'Impero austro-ungarico totalizzando 35 vittorie riconosciute. Ufficiale di un reggimento di artiglieria, si distinse in combattimento sul fronte orientale. e nel luglio del 1915 entrò nel corpo aereo. Assegnato alla Flik 1, volò frequentemente come osservatore sul velivolo di Otto Jindra pime di conseguire, egli stesso, il brevetto di volo, il 3 luglio 1916. Nel novembre del 1916, Brumowski fu trasferito sul fronte italiano presso la Flik 12. In meno di due mesi ottenne 5 vittorie e fu uno dei pochi piloti a ricevere la Medaglia d'Oro al coraggio. Nel marzo 1917, dopo un periodo presso la squadriglia tedesca Jasta 24, a studiare tattche aeree su fronte occidentale, assunse il comando della Flik 41J, la prima unità da caccia austriaca. Sebbene continuasse a preferire l'Hansa-Brandenburg D.I, Brumowski iniziò a volare con l'Albatros D.III già nell'estate del 1917. Il 17 agosto, conseguì la sua prima vittoria con il nuovo velivolo. Nell'ottobre del 1917 dipinse il suo velivolo di rosso, e il suo Albatros era facilmente riconoscibile per il teschio bianco su sfondo nero dipinto in fusoliera. Ritenuto un leader straordinario gli fu affidato l'intero settore della caccia sul fronte isontino a partire dl 11 ottobre 1918. Dopo il conflittoAfter the war, Brumowski tentò la conduzione dell'azienda materna in Transylvania. Dopo il fallimento del'impresa si trasferì a Vienna, dove condusse una scuola di volo fino al fatale incidente aereo che pose fine alla sua vita, nel 1936, presso l'aeroporto di Schiphol, Olanda.

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ALBATROS D.II




Apparso per la prima volta nella primavera del 1916 sul fronte occidentale. LUNGHEZZA: 7,4 m; LARGHEZZA: 8,50 m; ALTEZZA: 2,95 m; PESO: 888 kg a pieno carico; MOTORE: 1 Mercedes D.III a 6 cilindri in linea raffreddato a liquido di 160 HP; VELOCITA': 175 km/h; DISTANZA: 263 KM; QUOTA MAX: 5200 M; VELOCITA' ASCENSIONALE: 656 piedi/minuto

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ALBATROSS D.III




Apparso per la prima volta nella primavera del 1917 sul fronte occidentale, fu prodotto in circa 1900 esemplari. LUNGHEZZA: 7,33 m; LARGHEZZA: 9,05 m; ALTEZZA: 2,98 m; PESO: 886 kg a pieno carico; MOTORE: 1 Mercedes D.III a 6 cilindri in linea raffreddato a liquido di 175 HP; VELOCITA': 175 km/h; DISTANZA: 350 KM; QUOTA MAX: 5500 M; VELOCITA' ASCENSIONALE: 886 piedi/minuto

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CAMPO DI AVIAZIONE DI DIVACA (DIVACCIA)

Si tratta di una delle più importanti installazioni del fronte isontino. Costituito nel maggio del 1916, in dicembre vi giunse il Fluggeschwader 1 e nel seguito la Flik 23 e 46. Fu sede di un reparto di manutenzione e di una importante stazione meteorologica. Il campo era attrezzato con 18 baracche, 14 hangar tipo Troster, 2 hangar in metallo tipo Wagner II ed altri complessi di servizio (radio, Centrale elettrica, garage, magazzini, ecc.).

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CAMPO DI AVIAZIONE DI SESANA - DANE

Realizzato nei primi mesi del 1917, vi giunse, nel mese di aprile la Flik 42, che vi rimase fino al settembre successivo. Ospitò anche la Flik 41J.

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FLIEGERKOMPANIE 41 (FLIK 41)

Costituita a seguito dell’entrata in guerra dell’Italia sull’aeroporto di Sesana per rafforzare la componente aerea imperiale, inizialmente era al comando dell’asso Godwin Brumowski. Fu poi basata sui campi di Ajello, Campoformido, Torresella, e Porto Buffole

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FLIEGERKOMPANIE 42 (FLIK 42)

Formata nel 1916 sul campo di aviazione di Sesana , passò poi a Prosecco, Beligna, Campoformido, Casarsa, Motta di Livenza e Pianzano

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FLIEGERKOMPANIE 46 (FLIK 46)

Inizialmente sul campo di Divacca, ebbe sede sul campo di Cinto Ciamaggiore

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FLIEGERKOMPANIE 39 (FLIK 39)

Presso il 1° Corpo d’Armata a Csik Szereda, poi a livello divisionale con l’11° Corpo d’Armata a Seebach vicino Villach, poi nell’Armata dell’Isonzo a Lees. Poi di nuovo a disposizione dell’11° a Feltre dove fu convertita in squadriglia per la ricognizione fotografica tattica.

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FLIEGERKOMPANIE 47 (FLIK 47)

Squadriglia divisionale press o l’11° Corpo d’Armata a Seebach presso Villach, fu trasformata per la ricognizione lontana sul campo di Pianzano con il 6° Corpo d’Armata.

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FLIEGERKOMPANIE 53 (FLIK 53)

Costituita come reparto divisionale presso l’Armata dell’Isonzo a Lees, fu schierata a San Pietro in Campo; Con il 6° Corpo d’Armata fu a Belluno, San Giustina

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FLIEGERKOMPANIE 56J (FLIK 56J)

Squadriglia da caccia che operò dapprima sul fronte dell'Isonzo dal campo di Villach. Dopo Caporetto si trasferì a Campoformido, poi a S. Fior de Sopra e Pianzano. Del reparto faceva parte l'asso Benno Fiala. (Testo tartti da: http://www.vrtulnik.cz/ww2/flik_56.htm.) ×

CAMPO DI AVIAZIONE DI PERGINE - CIRE'




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CARLO I D'ASBURGO 1887 -1922




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OTTO VON BELOW 1857 -1944




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FLUGGESCHWADER I (FLIK 101G)

Costituito presso l'Armata Isontiba sul campo di Divaccia, fu poi messo al servizio dell'11° Corpo d'Armata a Gardolo. Successivamente operò con il Gruppo d'Armate Boroevic a San Giustina, Pordenone ×

BOMBARDAMENTO DI MILANO

Un rumore, quasi un ronzio, che arriva da lontano. Le sagome scure nel cielo. Il rumore sempre più forte, fastidioso, ostile. Poi le bombe, la distruzione, il terrore, la morte. Il 14 febbraio del 1916 Milano subisce il primo bombardamento aereo della sua storia. Al mattino, attorno alle nove, due aerei vengono avvistati. La gente pensa ad un' esercitazione. La guerra è in trincea, è lontana dalle strade e dalle piazze. Gli aerei si avvicinano minacciosi, sono austriaci. I piloti sganciano il loro carico di morte a Porta Romana e a Porta Volta. La zona più colpita è quella di piazzale Adige (in via Tiraboschi un monumento ricorda ancora le vittime di quella mattina di sangue). Il bilancio è spaventoso: sedici morti e una quarantina di feriti. Si alzano subito in volo dal campo di Taliedo i caccia Caproni, Farman e Caneron. Ma i due incursori austriaci sono già lontani. L' attacco dal cielo spaventa Milano. Nessuno si sente più sicuro. Le mitraglie, i cannoni, le baionette e gli assalti al fronte sono ben più terribili, ma gli aerei portano la morte sin dentro le case. Quasi per esorcizzare la paura si pensa di istituire una specie di taglia. Viene deciso di offrire un premio all' aviatore o all' artigliere che per primo riuscirà ad abbattere un aereo nemico. Sottoscrivono, con mille lire ciascuno, l' associazione dei proprietari di case, i commercianti e gli industriali. Intanto i prezzi lievitano, il biglietto del tram dal 1914 al 1917 viene triplicato, la vita costa sempre di più e in città cominciano anche ad arrivare le prime colonne di profughi. Il pane è razionato: duecento grammi agli impiegati e quattrocento per gli operai. Molti convivono ormai anche con il timore di vedere presto le truppe nemiche sfilare per le strade di Milano. La guerra è dolore, è morte, è incertezza, miseria, ma per molte imprese si trasforma in prosperità. Gli operai aumentano sempre di più, sono 120 mila nel 1917, e le donne sostituiscono gli uomini che vanno al fronte in mille lavori e mansioni. La Breda negli stabilimenti di Sesto, Niguarda e Milano fabbrica proiettili, aeroplani, motori, cannoni, siluri. Non ci si può fermare. La Marelli produce magneti e le officine Romeo veicoli e motori d' aviazione. Un rumore che arriva da lontano. Dal cielo. E pensare che per molti quelle straordinarie macchine volanti erano un sogno meraviglioso Poi le bombe. La morte. L' incubo. ftettamanti@rcs.it.(http://archiviostorico.corriere.it) (Immagine: I bombardatori di Milano)




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