Il Fronte del Cielo - Emeroteca - L'Arena di Verona

 

 
   

 

31-1 sett Nuove ardite e felici incursioni aeree dei mostri velivoli
     
4-5 sett. L'efficace bombardamento di accampamenti nemici
     
7-8 sett. Un loro idroplano affondato nella Laguna Veneta
     
9-10 sett. Due innocue incursioni
     
10-11 sett. Un nostro velivolo bombarda la stazione
     
11-12 sett. Innocue incursioni aeree di velivoli nemici
     
13-14 sett. Accampamenti nemici bombardati
     
15-16 sett. La solita malvagità austriaca. Un velivolo nemico
     
16-17sett. Nostri velivoli respingono una squadriglia
     
17-18 sett. La seconda incursione aerea nel Vicentino
     
18-19 sett. Un nostro aviatore bombarda la linea ferroviaria di Trieste
     
18-19 sett. Tauben in vista
     
20-21 sett. Bombe sulle città indifese di Asiago e Bassano
     
21-22 sett. Un messaggio di D'Annunzio per il XX settembre
     
25-26 sett. D'Annunzio vola su Vicenza
     
  Attenzione, le pagine di questa sezione contengono solo la stampa del 1915, cioè L'Arena, Il Corriere della Sera e La Lettura; per visitare le altre pagine mostrate in indice entrare dalla sezione "La Memoria" dal menù principale  


L'Arena - agosto 1915

L'Arena - ottobre 1915

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L'ARENA 31 AGOSTO - 1 SETTEMBRE 1915 NUOVE ARDITE E FELICI INCURSIONI AEREE DEI NOSTRI VELIVOLI

Continuano con ardimento e successo le nostre incursioni aeree dirette sempre contro obiettivi militari. Ieri furono bombardate la stazione di Vogrsko, estesi accampamenti nemici presso Costany-Evica e un deposito di munizioni a Sesana. I nostri velivoli non subirono alcun danno. CADORNA

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L'ARENA 4-5 SETTEMBRE L'EFFICACE BOMBARDAMENTO DI ACCAMPAMENTI NEMICI DA PARTE DI UN NOSTRO VELIVOLO

Un nostro velivolo bombardò con efficacia accampamenti nemici lungo la strada Kostanjevica-Voiscica. CADORNA

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L'ARENA 7-8 SETTEMBRE UN LORO IDROPLANO ABBATTUTO NELLA LAGUNA VENETA

Velivli nemici tentano con insistenza improvvise incursioni ma vunque essi appaiono l'azione delle nostre artiglierie antiaeree e il pronto solelvarsi delle nostre squadrigie da caccia li (costringono) a ritirarsi rapidamente. CADORNA.
UN IDROPLANO AUSTRIACO ABBATTUTO L'Agenzia Stefani dirama il seguente comunicato: Due idrovolanti austriaci hanno ieri nel pomeriggio lanciato bombe sulla Laguna veneta senza produrer alcun danno. Uno di essi colpito dalle nostre artiglierie si è dovuto posare sul mare. I due ufficiali che lo pilotavano furono fatti prigionieri dalle nostre torpediniere. Lo apparecchio affondò. L'"Adriatico" di venezia pubblica quanto segue: L'incursione aerea alla quale si fà cenno nel telegramma "Stefani" è avvenuta domenica nel pmeriggio alle ore 16.30. I due idrovolanti austriaciappena furono avvistati dai soldati dei forti della nostra difesa di cintura vennero fatti segno al fuoco intenso delle artiglierie contraeree ... che gli apparecchi si tennero al largo ... del Lido, ben presto inseguiti dai nostri aviatori che li costrinsero ad innalzarsi a ... quota verso il mare. Uno degli apparecchi fu abbattuto da un colpo di cannone sparato dal Forete di ... ... Chioggia mentra tentava di volare verso quella città. I due ufficiali che lo montavano e che furono fatti prigionierisono un tenente di vascello e un sottotenente di vascello. Essi durante l'incursione avevano gettato delle bombe che caddero tute in mare meno una che cadde sopra un muro senza provocare alcun danno /h2> ×

L'ARENA 9-10 SETTEMBRE 1915 DUE INNOCUE INCURSIONI NEMICHE SU UN NOSTRO CAMPO DI AVIAZIONE

Una squadriglia di velivoli nemici eseguì due incursioni, a breve intervallo, su un nostro campo di aviazione nella zona del Basso Isonzo lanciandovi 37 bombe. Fortunosamente non si ebbero a lamentare danni di sorta, nè alle persone, nè al materiale. Durante la seconda incursione, tra lo scoppio delle bombe i nostri aeroplani si levarono arditamente a volo, ma la squadriglia nemica si allontanò rapidamente. Sulla via del ritorno i nemici lanciarono bombe anche su un nostro accappamento di truppe, uccidendovi tre soldati. CADORNA

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L'ARENA 10-11 SETTEMBRE 1915 UN NOSTRO VELIVOLO BOMBARDA LA STAZIONE FERROVIARIA DI KLAUSE

Un nostro velivolo bombardò ieri mattina la stazione ferroviaria di Klause ad est di Gorizia, colpendola ripetutamente e danneggiando anche il vicino ponte sul Baca. CADORNA

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L'ARENA 11-12 SETTEMBRE 1915 INNOCUE INCURSIONI AEREE DI VELIVOLI NEMICI

Velivoli nemici tentarono ancora qua e là improvvise incursioni. Nella giornata del 9 furono bombardate le località di S. Giorgio e Bagni di Sella nella valle del torrente Maggio (Brenta) e anche sulla laguna omonima. Nessun danno. CADORNA

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L'ARENA 13-14 SETTEMBRE 1915 ACCAMPAMENTI NEMICI BOMBARDATI DAI NOSTRI

Due nostri velivoli bombardarono con efficacia i bacini di Monfalcone danneggiandovi qualche piroscafo. CADORNA

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L'ARENA 14-15 SETTEMBRE 1915 LA SOLITA MALVAGITA' AUSTRIACA. UN VELIVOLO NEMICO COL TRICOLORE ITALIANO BOMBARDA VICENZA

Quattro bombe su Vicenza di un aeroplano austriaco - Danni insignificanti - Nessun panico. Vicenza 14. Stamane verso le 8 un aeroplano austriaco, portante i colori nazionali, attraversò la città lanciando 4 bombe, una in vicinanza dell'Ospedale Militare danneggiando una casa e ferendo 8 persone non gravemente, un'altra presso l'ufficio postale, rimasta inesplosa, una terza sul Colleggio Farina danneggiando la cupola dell'annesso oratorio ed una quarta nell'interno del Cimitero. Il fatto non ha prodotto nella città alcuna impressione. - I giornali veneziani recano questi particolari: Ieri mattina capitò nel cielo di Vicenza un aeroplano. Batteva bandiera italiana e perciò le vedette non diedero l'allarme alla città. Era invece un velivolo nemico, che con la solita lealtà, per ingannare usava i colori nazionali. L'aeroplano lasciò cadere una bomba in cimitero. Una signorina della città che si era recata in Cimitero per portare fiori sulla tomba di suo fratello, morto parecchi mesi fà, sebbene a pochi passi di lontananza dal luogo dove cadde la bomba, non rimase ferita. Ebbe le vesti sporcate dal terriccio lanciato in aria dal ... .... Lasciò cadere una bomba sul Collegio Farina a San Domenico. Il proiettile ... il coro della chiesuola delle Dorotee. Una monaca stava sull'altare: rimase incolume, un'altra invece certa Canali Giuseppina riportò una leggera ferita alla mano destra. Tutt'all'intorno e nelle case delle contrade vicine caddero infrante le invetriate. Un'altra bomba cadde in via Forti n. 1 nella casetta di proprietà di certo Berno, affittata al servitore del Seminario Dalle Mole Giuseppe. Questi era a letto: la bomba rovinò un angolo frontale della casa, verso la strada. Il Dalle Mole fu ferito; con lui rimasero feriti sua figlia Teresa, due donne e due bambini che erano in strada. Il prode bombardiere aveva mirato al Seminario dov'è l'ospedale dei feriti. Finalmente l'aeroplano volò sopra la Posta. Lasciò cadere una bomba sul tetto della Posta, che sollevò un membo di polvere e subito dopo un'altra che frantumò un cornicione verso via S. Stefano senza esplodere. La prima bomba portava un biglietto scritto in tedesco in cui si diceva: "Questa bomba è di sabbia. Prima dell'abbattimento di un'altra bomba sgombrate". La bomba vera, caduta subito dopo, cosi' che nessuno aveva avuto tempo di sgombrare per fortuna non esplose. Un coraggioso fattorino la prese e la portò alle autorità subito accorse. La bomba fu fatta poi esplodere in Piazza d'Armi. Accorsero sui luoghi bombardati il capitano Casu, il colonnello Carulli, il capitano Aldonfatto, il rag. cav. Alverà e il vice prefetto cav. Rotondo, che si interessò di ogni cosa, interrogando anche i feriti. POco dopo un nostro biplano veniva a dar la caccia al pirata dell'aria, che s'era già messo in salvo.

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L'ARENA 16-17 SETTEMBRE 1915 NOSTRI VELIVOLI RESPINGONO UNA SQUADRIGLIA AEREA NEMICA CHE MIRAVA SU UDINE E BOMBARDANO GLI ACCAMPAMENTI DI NABRESINA

Velivoli nemici apparvero su Tolmezzo e sulle conche di Pletzo e di Caporetto. Un'altra squadriglia tentò una nuova incursione su Udine ma aggredita di nostri velivoli in caccia, venne respinta ed inseguita sul Carso. Gli accampamenti di Nabresina furono efficacemente bombardati dai nostri aviatori. CADORNA.
UN'ALTRO VOLO DI UN AEROPLANO NEMICO SU VICENZA senza conseguenze. Dal "Veneto": "Ci consta da persone giunte stamane da Vicenza, che questa mattina alle ore 8 poco dopo l'arrivo del treno da Schio, e poco prima della partenza per Padova, volò su Vicenza un'altro aeroplano austriaco. Nella stazione fu avvertito un rombo fragoroso da cui si desume che il velivolo abbia lasciato cadere una bomba, in quei pressi: tanto più che ieri non fu avvertito il fragore delle quattro bombe lanciate. I soldati di guardia alla stazione e negli scali merci si affrettarono all'aperto e l'aeroplano nemico fu fatto segno ad un nutrito fuoco di fucileria. Ma il velivolo si alzò e rimase incolume, compì un ampio giro e ricomparve nuovamente sul Campo Marzio. Procedeba ad un'altra quota. Il treno partì con un quarto d'ora di ritardo. Da notizie giunte più tardi a Padova si apprende che gli aeroplani comparsi stamane su Vicenza erano due. Il loro "raid" fu vano. Non lanciarono che due bombe: una in Campo Marzio e nella campagna attigua, non facendo alcuna vittima ne alcun danno".

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L'ARENA 17-18 SETTEMBRE 1915 LA SECONDA INCURSIONE AEREA NEL VICENTINO

Un velivolo eseguì ieri una rapida incursione nel Vicentino, lanciando da grande altezza una bomba su Asiago sulla ultima incursione aviatoria nemica sopra Vicenza. "Stamane 15 all'ora stessa dell'incursione nemica di ieri apparve, proveniente da nord, sulla città, all'altezza di circa 500 metri, un'altro aeroplano austriaco, che lanciò su punti diversi quattro bombe. La sua improvvisa, ma non del tutto inaspettata comparsa, venne segnalata dallo scoppio della prima bomba, che cadde su una palazzina in costruzione, di proprietà Mariotti, in via Mure Palmaio, vicino al Campo Marzio. Nessun danno alle persone e lievi danni alla casa. Una seconda bomba cadde senza esplodere su una loggietta, prospicente via Piancoli, del palazzo della Prefettura. Sfondò il tetto e il pavimento. La terza scivolò sull'argine sinistro del Bacchiglione, dirimpetto la barriera daziaria del Macello e battendo contro un sasso scoppiò. I proiettili lanciati al di là del fiume colpitono due donne che stavano lavando alla riva. Una certa Berti Ilaria, d'anni 53, rimase ferita piuttosto gravemente ad una gamba e fu trasportata all'Ospedale Civile. L'altra ferita leggermente ad un piede fu medicata all'Ospitale militare. La quarta bomba cadde sul tetto del palazzo dell'ex-on. Negri De Salvi in piazzetta S. Stefano presso la POsta centrale. Sfiorando la grondaia cadde nel cortile della casa Bertolini ed esplose, recando lievi danni al fabbricando, ma ferendo il cuoco della famiglia Negri. La ferita è però leggera e fu prodotta dalle vetrate infrante. In vista del ripetersi con un crescendo punto desiderato, di codeste visite, fatte con puntualità del tutto ... teutonica, le nostre autorità stanno ora provvedendo ad una difesa antiaerea che tutti i cittadini, non solo da ora, reclamano a gran voce. E non sarà male che si solleciti, poichè il cortese visitatore ha lanciato sulla città alcuni bigliettini in carta patinata, col suo riverito, per quanto indecifrabile nome, su uno dei quali era scritto in gergo, franco ... italiano "Se aeroplen sur Vicenze non fate fuoco ritorni per bombardament... (seguono due brevi parole indecifrabili).
L'AEROPLANO SPARA ANCHE CON LA MITRAGLIATRICE? Il "Gazzettino" narra: "Veniamo informati che lo stesso aeroplano volando su ... sparò colpi di mitragliatrice. Due palline avrebbero ferito ad un braccio il figlio di certo Bicogliato". in

L'ARENA 18-19 SETTEMBRE 1915 UN NOSTRO AVIATORE BOMBARDA LA LINEA FERROVIARIA DI TRIESTE

Da ricognizioni aeree è stata accertata la presenza di numerosi treni nelle stazioni di Nabresina e di S. Croce lungo la ferrovia di Trieste: la linea venne bombardata e danneggiata da un nostro aviatore nei pressi di Dabrovica. Un velivolo lasciò cadere una bomba sulla nostra stazione sanitaria di Beglieno. Fortunatamente non si ebbe a lamentare alcun danno. CADORNA
L'INCURSIONE AEREA DEL NEMICO SU ASIAGO Scrivono da Asiago al "Giornale di Vicenza": "Il 15 mattina alle ore 8 un aeroplano austriaco è giunto improvvisamente su Asiago ed ha lasciato cadere una bomba nei recinti della stazione ferroviaria. Il velivolo era a grande altezza e si poi subito allontanato varcando il confine. La bomba esplosiva ha scoppiato con grande fragore uccidendo tre cavalli ed una capra e ferendo assai leggermente due soldati. I fabbricati e gli impianti ferroviari non ebbero il minimo danno e solo in alcune case vicine si ruppero pochi vetri. La popolazione, già da tempo abituata alle escursioni degli aeroplani, è rimasta tranquillissima".

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L'ARENA 18-19 SETTEMBRE 1915 TAUBEN IN VISTA

Il collega Fantozzi inviato speciale del "Secolo XIX" sul teatro della nostra guerra scrive: "Il diretto correva rapida sulla vasta pianura friulana: un sole caldo in una atmosfera lucidissima dava riflessi dorati alla ricca vedeggiante campagna: nello sfondo alte montagne rossegguavano ... Ammiravo dal finestrino del mio scompartimento lo scenario splendido nella sua dolce calma e pensavo alla crudeltà della legge dei contrasti. Ancora poche decine di chilometri e lo stesso cielo abbagliante dell'azzurro dorato del sole non avrebbe visto che campi devastati, un tumultuoso movimento di armata; non avrebbe udito che la voce tonante del cannone. Passato POrdenone il treno accelera ancora la sua andatura. Su in cielo molto in alto sulla destra della staione di Codroipo che stiamo per raggiungere, richiamano la mia attenzione, tre, quattro, cinque nuvolette rossiccie, che sembrano apparire e moltiplicarsi come per incantesimo, e che si dileguano lente sotituite da latre che appaiono nella stessa forma. Il fenomeno mi sembra strano ma la spiegazione arriva rapida ed emozionante. Un "Taube" è comparso, appena visibile, subito segnalato dalle batterie della difesa aerea di Udine: le nuvolette evanescenti sono i saluti che le batterie mandano all'aeroplano nemico. Lo spettacolo è emozionante, lo segnalo all'ex ministro Rava che viaggia nello scompartimento vicino. Tutti i viaggiatori sono ai finestrini. Un ferroviere mi dice che sembrava che il Taube avesse per obiettivo il nostro treno. Intanto compaiono da due punti diversi quattro aeroplani, due biplani e due monoplani dal bel tricolore illuminato gaiamente dal sole: appena segnalato il nemico si sonoinalzati e volano all'inseguimento. Ma il "Taube" ormai fugge... Il treno è giunto in stazione d'Udine. Fuori la gente per le vie, dalle finestre, ammira lo spettacolo aereo. L'aeroplano nemico che ha descritto un grande cerchio si allontana circondato sempre, da lampi, da bagliori, da nuvolette che creano come delle leggere strie biancastre. I nostri aeroplani si contentano della fuga del nemico che per la distanza non avrebbero potuto raggiungere e fanno evoluzioni sulla città curiosa e tranquilla. Ancora pochi minuti e mentre il sole tramonta scompaiono anche gli ultimi fiocchi di fumo. Il "Taube" è sparito e gli aeroplani dal bel tricolore discendono al loro "hangar". La nostra difesa aerea, che si è dovuta in gran parte improvvisare, funziona ora ottimamente. Abbiamo aviatori abili, arditi e apparecchi eccellenti; i tentativi nemici, sono, innumerevoli, ma le sue fughe sono altrettante".

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L'ARENA 20-21 SETTEMBRE 1915 BOMBE SULLA CITTA' INDIFESE DI ASIAGO E BASSANO - SLEALTA' AUSTRIACA - I NOSTRI DIRIGIBILI BOMBARDANO IL CAMPO DI AVIAZIONE NEMICO DI AISSOVIZZA E IL VIADOTTO DI NABRESINA

I nostri diribili hanno eseguito una incursione sul campo di aviazione nemico di Aissovizza colpendolo con 40 bombe. Furono anche bombardati il bivio e il viadotto della ferrovia di Nabresina. Le aeronavi ritornarono incolumi nelle linee. Velivoli nemici hanno invece lanciato ancora qualche bomba su città indifese come Asiago e Bassano.Si ebbero pochissimi feriti nella popolazione e lievi danni materiali. Nessun militare è stato colpito. CADORNA.
I PARTICOLARI DELL'INCURSIONE AEREA SU ASIAGO E BASSANO. Il "Gazzettino" pubblica: "Il bollettino odierno del Comando Supremo comunica che un qaeroploano nemico lanciò alcune bombe su Bassano. Le bombe danneggiarono il celebre ponte di legno sul Brenta che subì in altri tempi le distruttrici furie dell'esercito napoleonico e che per recente deliberazione del Consiglio di Bassano è destinato alla distruzione e alla sostituzione con altro ponte moderno. Dai proiettili nemici rimasero ferite, non gravemente, parecchie persone. L'aeroplano nemico si avviò verso Bosso dove fu inseguito a colpi di moschetto dai carabinieri, quindi si diresse verso Lavarone per Asiago, dove pure lanciò qualche bomba".

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L'ARENA 21-22 SETTEMBRE 1915 UN MESSAGGIO DI D'ANNUNZIO PER IL XX SETTEMBRE

Gabriele D'Annunzio ha lanciato ieri ai fratelli di Trento un messaggio di fede e di speranza. Eccone alcuni brani: "Oggi il tricolore sventola in tutte le città sorelle, in cima a tutte le torri e a tutte le virtù. Più si vede e fiammeggia il rosso, riacceso con la passione e con le vene degli eroi novelli. Branche ignobili, violando le vostre case, han profanato il segno, l'hanno strappato, arso o nascosto? Ebbene oggi non ve frode ne violenza di sbirro imperiale, che possa spegnere la luce del tricolore nel vostro cielo. Esso è invincibile." Il proclama prosegue con una lunga e dettagliata cronistoria delle operazioni compiute dalle nostre truppe nei vari settori ove l'esercito nostro serra tutt'intorno il Trentino. E così è detto dell'eroismo degli alpini allo Stelvio, degli ardimenti delle artiglierie al Tonale, della audaci avanzate nelle Giudicarie, nelle Valli di Daone e di Ledro, dell'audacia con cui, fin dai primi giorni della guerra, le nostre truppe ebbero dominio nella Valle dell'Adige, nella Vallarsa e nella Valsugana. ... è dettagliata tutta l'azione delle tre Armi nella valli di Cismon, di San Pellegrino, e in quel di Livinallongo. In questa cronistoria per ogni azione è una considerazione, per ogni ardimento una parola di commento, e di entusiastico elogio. E il proclama riprende con questa mirabile chiusa: "Queste sono le nostre notizie, o fratelli ignude ed esatte. Questo è lo sforzo stupendo fino ad oggi fornito dagli uomini che conduce l'onnipresente spirito di un capo chiamato Luigi Cadorna; il quale porta sul suo fermo volto i solchi di sapienza ond'è arata la maschera antica di Aristide. Voi lo vedrete quel volto per non più dimenticarlo. L'amplissima cintura di forti, di batterie, di trincee predisposte dall'Austria non tanto a difesa contro una nostra irruzione, quanto a sostegno di una sua calata in Italia, il crudele cerchio di acciao è già spezzato e già dentro le rotture il nostro ardimento si insinua e si rafferma. Non temete fratelli d'esser percossi un'altra volta dalla parola dolorosa e sublime che all'ordine inatteso fu risposta:" potente ed alta come il più alto comando". Quella parola non scritta ma vivente, stà su ciascuno di noi non come segno di divieto o di rinuncia ma d'incitamento ad operare e a patire cose più grandi che le nostre forze stesse. Noi non obbediamo, non possiamo più obbedire se non ad un genio libero, abile che ci spinge sempre più oltre. Non torneremo indietro, se dalla Chiusa di Verona l'Adige non rifluisca verso la sorgente."

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L'ARENA 25-26 SETTEMBRE D'NNUNZIO VOLA SU VICENZA1915

dopo le 16 di ieri l'altro su un biplano militare, guidato da un ufficiale aviatore, Gabriele D'Annunzio volò lungamente sopra Vicenza. Nei pressi della stazione ferroviaria lasciò cadere un nastro tricolore al quale era attaccato un suo biglietto ove era scritto: "Saluti alla bella Vicenza". - Un velivolo nemico lasciò cadere 3 bombe su Tonezza. Nessuna vittima e nessun danno (CADORNA).

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L'ARENA 12-13 GIUGNO 1915

Togliamo dal Carlino di Bologna: X... 10 - Il dirigibile italiano distrutto da un incendio nei pressi dell'isola di Lessin in Dalmazia, era partito dall'"hager" per destinazione ignota la sera del 7 corr. alle ore 11,30. Appena uscito dall'"hangar" si era innalzato a grande altezza e....

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L'ARENA 8-9 luglio 1915 IL CAMPO DI AVIAZIONE DI AISOVIZZA INCENDIATO, E LA STAZIONE DI NABRESINA BOMBARDATA

Nella notte del 6 un nostro dirigibile bombardava efficaciemente l'importante incrocio ferroviario a nord di Opcina. Nel mattino del 6 una squadriglia di nostri aeroplani riusciva a lanciare numerose bombe sul campo di aviazione austriaco presso Aisovizza, ad est di Gorizia, provocandovi incendi. Un'altro aeroplano gettava bombe sulla stazione di Nabresina. Fatti segno al fuoco di artiglieria e mitragliatrici gli aviatori rientravano incolumi. Firmato Generale Cadorna

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L'ARENA 9-10 luglio 1915 TRE ZEPPELIN ORDINATI DALL'AUSTRIA PER USARLI CONTRO L'ITALIA

Parigi, 9. Il "Journal" ha da Amsterdam che lo stato maggiore austriaco ha ordinato agli stabilimenti di Friedrichshasen tre "Zeppelin" che dovranno essere utilzzati contro l'armata italiana.

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L'ARENA 10-11 luglio 1915 NUOVO BOMBARDAMENTO AEREO DELLA STAZIONE DI NABRESINA A ...

Un nostro aeroplano ha bombardato da meno di cento metri di Altezza, la stazione di Nabresina, colpendo in pieno il bersaglio. Firmato Generale Cadorna

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L'ARENA 14-15 luglio 1915 UNA SQUADRIGLIA AEREA ITALIANA BOMBARDA UN GRANDE ACCAMPAMENTO AUSTRIACO PRESSO GORIZIA

Ieri all'alba, una squadriglia di nostri aeroplani bombardò con efficacia dall'altezza di circa 600 metri un grande accampamento nemico nei dintorni di Gorizia. Firmato Generale Cadorna

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L'ARENA 18-19 luglio 1915 I NOSTRI DIRIGIBILI BOMBARDANO OPERE E ACCAMPAMENTI NEMICI A GORIZIA E SUL CARSO - BOMBE DI AEROPLANI AUSTRIACI SULLA CITTA' APERTA DI BARI

Nella notte sul 17 due nostri dirigibili hanno bombardato le opere nemiche attorno a Gorizia ed accampamenti nemici sulle pendici settentrionali del Monte San Michele, nel Carso, con risultati giudicati soddisfacenti.I dirigibili che durante le loro azioni furono costantemente illuminati dal nemico con razzi e fatti segno a vivo fuoco di artiglieria, all'alba rientrarono incolumi nelle nostre linee. Firmato Generale Cadorna. Roma 17 (ufficiale) - Stamane tre aeroplani austraci hanno volato su Bari lanciando complessivamente otto bombe, le quali hanno causato danni materiali. Vi sono stati sei morti e vari feriti. La popolazione si è mantenuta in perfetta calma.

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L'ARENA 19-20 luglio 1915 LA CATTURA D'UNO DEGLI AEROPLANI AUSTRIACI CHE GETTARONO BOMBE SU BARI

Roma 18 (ufficiale) - Uno degli aeroplani austriaci che ieri gettarono bombe su Bari fu colpito nel viaggio di ritorno dal fuoco di fanteria e cadde in mare all'altezza di Barletta. L'apparecchio raggiunto da una barca di pescatori, nela quale avevano preso posto due soldati di fanteria, una guardia di finanza e una guardia d cam.....venne catturato, insieme con i due ... austriaci che lo montavano.

I PARTICOLARI DEL "RAID" SU BARI

I velivoli austriaci che ieri gettarono bombe su Bari, dopo compiuta la poco eroica gesta, presero la via del mare presso Barletta, inseguiti attentamente dai posti di avvistamento e fatti bersagli dai nostri tiri assai aggiustati, tantochè uno rimase colpito. A tremila metri da Barletta fu visto un aeroplano piegarsi lentamente su un lato e discendere. Allora parecchi militari e funzionari di P.S. saltarono in una imbarcazione e raggiunsero il velivolo proprio quando cadeva in acqua. L'aeroplano nemico fu così catturato e trasportato a riva mentre i due austriaci che lo montavano venivano fatti prigionieri. Allo sbarco la folla di popolo accolse entusiasticamente i nostri. La cattura si deve..

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L'ARENA 20-21 luglio 1915 IMPORTANTISSIME AZIONI DELLA MARINA E DEI DIRIGIBILI ITALIANI NELL'ARCIPELAGO DALMATA

Sono da annoverarsi tra le azioni aeree notevoli: bombardamento compiuto il ... corr. da un nostro dirigibile contro lo Stabilimento Tecnico Triestino, già gravemente danneggiato nella precedente incursione del giorno 4; questa volte le bombe gettate in quell'importante cantiere hanno fatto divampare un incendio .... visibile a 40 km di distanza. Il lancio di bombe compiuto da un nostro idrovolante, su cacciatorpediniere austriache raccolte nelle acque di fasano presso Pola il 14 corr.; il bombardamento eseguito da due nostri idrovolanti contro una batteria in vicinanza del faro di Salvore il 14 corr.; l'intenso bombardamewnto compiuto con ottimo risultato, da un nostro diribile della stazione di Grignano e degli impianti attigui della linea ferroviaria Trieste-Monfalcone il 16 corrente. Il 17 corr. un idrovolante nemico, facente parte di una squadriglia che aveva volato su Barfi e Barletta è stato catturato e con esso i due ufficiali che lo montavano. THAON DE REVEL,

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CARLO MARIA PIAZZA 1871 -1917

Fu uno di quegli spericolati "pazzi" che sulle macchine volanti riempirono le cronache con le loro imprese e nello stesso tempo affrettarono l'evoluzione tecnica dell'aviazione. Ulteriore suo merito fu quello di aver favorito la nascita dell'aeronautica militare italiana. Ufficialmente conseguì il brevetto di pilota il 30 giugno 1911 a Somma Lombardo, a cui aggiunse il successivo 1º agosto quello militare. In realtà da oltre un anno si muoveva nel campo aviatorio ed era in stretto contatto con quei costruttori e piloti che introducevano il volo in diverse località d'Italia, specie alla Malpensa. A seguito della guerra Italo-Turca, si aveva la mobilitazione delle nostre squadriglie e Piazza si imbarcava da Napoli il 13 ottobre 1911 al comando del primo gruppo di sette aerei.




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