Il Fronte del Cielo - Osservazione e Ricognizione - 7.7 - 48^ Squadriglia

Questa unità si costituisce come 8^ Squadriglia per l’Artiglieria, su apparecchi Farman il 5 aprile 1916 alla Comina per la 4^ Armata. Divenuta 48^, il 30 aprile 1916 va nel VII Gruppo e si trasferisce a Belluno, aeroporto di San Pietro al Campo. E’ formata dal seguente personale: comandante capitano Goggredo Maurel, piloti sottotenenti Vittorio Bonomi, caporali Sante Garofalo, Luigi Mancini, Manlio Pilati, soladato Fedele Azzari e volontari Raffaele Capo e Angelo Filippi, osservatori i tenenti Arturo Bruni, Armando Del Sole, Adriano Del Vecchio, Sergio Granelli e sottotenenti Pietro Ferretti e Pietro Ostelli. E’ l’unica squadriglia sul fronte della 4^ Armata, e le è affidato un vasto territorio che va all’incirca da Feltre a Pieve di Cadore, dovendo fornire sostegno ai Corpi d’Armata I e IX e a vari nuclei autonomi. Effettua il primo volo di guerra il 7 maggio, e da allora compie ricognizioni fotografiche a largo raggio verso il Col di Lana e il Monte Piana. Ogni sua missione comportava il sorvolo di cime alte oltre 3000 metri, e le linee del fronte erano distanti in media 80 chilometri. A giugno si converte sul Caudron G.4 bimotore, un apparecchio più adatto per le zone di alta montagna, e l’11 luglio passa una sua sezione Farman alla 47^ Squadriglia, e due settimane dopo l’altra sezione Farman alla 46^. Il 16 luglio avviene un importante ricognizione di Del Sole sul Monte Piana. Il 30 luglio 1916 la 48^ perde il sergente Nello Barbieri e il soldato Emilio Doglio, morti in un volo di prova motori su un Caudron G.4. Intanto in luglio la 48^ lascia il VII Gruppo e diviene autonoma, a disposizione del Comando di Artiglieria della 4^ Armata. Il 13 agosto ha luogo un importante ricognizione di Riccardo Graziani che si spinge nella Valle dell’Adige fino a Bolzano. A settembre la 48^ riceve due piloti che saranno assi della ricognizione, i tenenti Aldo Finzi e Natale Palli. Effettua anche bombardamenti e missioni di protezione contro incursioni di aerei nemici, con i quali ha diversi scontri. Il 13 settembre 1916 perde in incidente il tenente Vezio Luccchesi, il cui Caudron G.3 va a sbattere contro un edificio in un atterraggio di emergenza a Palus S. Marco, si salva l’osservatore che era con lui, il tenente Ponzoni. Il 26 dicembre 1916 Maurel cede il comando al capitano osservatore Felice Porro. Nel 1916 la 48^ Squadriglia effettua, secondo i resoconti ufficiali, circa 90 voli di guerra. La Squadriglia si configura come un reparto d’elite e moltissimi dei suoi componenti diventeranno famosi: a parte Porro, essa fornirà il nerbo della Serenissima: Contratti, Finzi, Palli, Massoni e Sarti, mentre Piero Ferretti di Castelferreto sarà uno dei protagonisti dell’aviazione sportiva del dopoguerra. Al 1 gennaio 1917 la 48^ Caudron è a Belluno, autonoma, comandante Porro, piloti il tenente Finzi, sottotenenti Alberigo Balbi e Natale Palli, sergenti Edoardo Barbiroglio, Antonio Cremonese, Giuseppe Ghislanzoni e Michelangelo Riccardini, e gli osservatori tenenti Del Sole, Eugenio Gandolfi e Riccardo Graziani, e sottotenenti Guglielmo De Claricini, Pietro Ferretti, Ribelle Laghini, Gaetano Questa e Carlo Ronzoni. Vola pochissimo in gennaio per il clima invernale. Fra le ricognizioni notevoli spicca quella effettuata il 23 gennaio dai tenenti Palli e Ferretti, partiti e atterrati dal campo coperto di neve, che si spingono fino a Brunico e oltre per la valle del Tanfer. Il 24 febbraio 1917 l’aereo del sergente Cremonese e del soldato mitragliere Gabbi sostiene un lunghissimo duello aereo nel cielo di Fiera di Primiero con un incursore nemico, l’aereo italiano è colpito, il pilota è ferito ad un braccio ma non desiste, e alla fine il Caudron G.4 si sfascia in un atterraggio forzato sulla neve del campo di Feltre. A primavera la 48^ cessa di essere autonoma e rientra a far parte del VII Gruppo, poi a maggio passa nel nuovo XII Gruppo, costituito per la 4^ Armata, rimanendo a S. Pietro al Campo, Belluno. Porro assume il comando del XII Gruppo, ma mantiene anche il comando interinale della squadriglia. Il 24 aprile ha luogo un altro notevole volo di Finzi e Palli con il tenente De Claricini che si svolge per oltre 3 ore in territorio nemico dalla Marmolada all’Adamello. Il 26 aprile vi è un’altra ardita ricognizione di Ferretti con Finzi in Valle Isarco fino a Bressanone e Franzenfeste. Il 3 maggio l’apparecchio l’apparecchio di Aldo Finzi e di Stigliani, impegnato in una ricognizione sulle Alpi di Fassa ha uno scontro con un apparecchio nemico che viene messo in fuga ed inseguito fino a Predazzo. Un altro duello ha luogo il 10 maggio, quando il Caudron G.4 del sergente Balbi è attaccato da un caccia nemico e viene respinto. Il 24 maggio Palli con il tenente Ferretti su un G.4 attraversa il Trentino fino a Brunico e alla valle del Tanfer, atterrando poi al campo di Castenedolo. Il 3 giugno Finzi insieme a Del Sole fa una ricognizione fino a Bolzano, nel corso della quale ha uno scontro con un apparecchio nemico che viene messo in fuga. All’inizio di giugno la 48^ distacca la sua 2^ sezione sul campo di Feltre, coi piloti Aldo Finzi, sergente Martorana e sergente Riccardini e gli osservatori Del Sole, Graziani e Questa per circa due mesi. Il 14 giugno Finzi e Graziani effettuano una ricognizione fotografica sul monte Civarone, nonostante l’intenso fuoco antiaereo del nemico. Il 12 agosto Riccardini e Stigliani incontrano caccia nemici su Cima Paradiso e tornano alla base con qualche danno. Il 28 agosto Porro va in volo con il sottotenente Galetto e il loro aereo subisce un avaria ai motori tanto che si riesce a stento a rientrare al campo di Santa Giustina. L’11 settembre assume il comando della squadriglia il capitano osservatore Vittorio Giovine. Il 14 settembre, secondo alcune fonti, Stigliani avrebbe la peggio in un duello aereo con l’asso austriaco Wognar su Kisa, ma dal diario del reparto risulta solo che ritorna al campo per un guasto al motore. Invece il 25 ottobre quattro apparecchi della squadriglia compiono una missione di bombardamento di baraccamenti nemici in Val di Rienz: gli equipaggi partecipanti erano formati dai piloti tenete Massoni, sergente Riccardini, Martorana e sottotenente Sarti, rispettivamente con gli osservatori tenente Laghini, capitano Giovine, tenenti Graziani e Ferretti. Il 5 novembre l’aspirante Riccardini con l’osservatore tenente Betti, hanno un altro duello con un aereo nemico che attaccano tre volte e mettono in fuga o forse addirittura abbattono. Con l’arretramento del fronte la 48^ si sposta all’inizio di novembre a Casoni e Santa Giustina, e il 18 novembre a Castel di Godego, a fine anno ha in forza il comandante capitano osservatore Vittorio Giovine, gli osservatori Riccardo Graziani, Giglio Cervi, Ribelle Laghini, Umberto Fanton, Domenico Capalbi, Orfeo Cappa, Aldo Bertolotti e Giulio Betti, e sette piloti, tenenti Giuseppe Sarti, Massoni, Contratti, sottotenente Galetto, aspirante Michelangelo Riccardini, sergente Mantovano. Nel corso del 1917 le sono attribuite 224 missioni di guerra. Il 1° gennaio 1918 Laghini viene costretto a prendere terra dopo un combattimento con tre aerei nemici, in una missione effettuata con un SAML della 113^. Il 2 gennaio il campo di Castel di Godego è attaccato da bombardieri tedeschi. Al 1 febbraio la Squadriglia è trasferita al servizio di corpo d’armata o, in altre parole, alla ricognizione strategica. Intanto il Caudron G.4 era diventato troppo vecchio e la 48^ è destinata a riequipaggiarsi con il Pomilio PE, e intanto cede molto del suo personale di volo ad altri reparti, specie alla 35^ del suo XII Gruppo. Il 17 aprile perde il tenente osservatore Capalbi abbattuto nella zona di Val Seren con il caporale pilota Filippo Fertuzzi della 36^ e preso prigioniero. Ha effettuato 7 voli di guerra in febbraio, uno in marzo e uno in aprile. Il 21 aprile assume il comando interinale il tenente Fanton. Questi è protagonista col capitano Martorana di un incidente il 10 maggio che mette fuori uso il Caudron G.4 2073. Dopo poco, il Pomilio inizia a rivelare le sue esiziali caratteristiche. Il 13 maggio 1918 il tenente Umberto Fanton muore su un PE della 132^ con Jahier, per un rovesciamento dovuto alla tremenda instabilità di questo apparecchio. Assume il comando interinale della 48^ il tenente Laghini. A fine mese arrivano i primi Pomilio ceduti dalle squadriglie 132^ e 133^ che venivano sciolte, insieme ad alcuni valorosi sottufficiali piloti di quei reparti, come il bravo sergente Stillio della 132^. Intanto la 48^ non ha potuto eseguire più voli di guerra coi suoi esausti Caudron. Il 10 giugno torna il capitano Giovine che riassume il comando. Il 18 giugno la squadriglia partecipa al bombardamento di massa a bassa quota contro le truppe nemiche che tentavano di varcare il Piave, mandando quattro aerei ai comandi dei piloti sergente maggiore Stillio, sergente Macchi, sottotenente Scanavino e sergente Oldrati, avendo per osservatori il capitano Giovine e i tenenti Laghini, Bertolotti e Mazzocchi. Il giorno dopo gli stessi aviatori effettuano a più riprese ben nove bombardamenti, sganciando complessivamente 117 bombe, e l’azione viene ripetuta ancora il 20 giugno. In questa data il Pomilio pilotato da Scanavino, con a bordo Donadoni della 27^ Squadriglia è colpito da caccia nemici, con il serbatoio forato deve atterrare in emergenza al campo di Istrana, dove cappotta. Dal 1 ° luglio la 48^ passsa nel II Gruppo a rimpiazzare 132^ e 133^ che sono sciolte e le versano i loro Pomilio PE, con in forza solo Giovine, sei osservatori, i tenenti Laghini, Bertolotti, Mario Giacobbi, Gerolamo Maineri, Teveruccio Mazzocchi e Francesco Paolucci e i tre piloti, Martorana e sergenti Macchi e Cremonese. Il 4 luglio 1918 cade il caporale Filippo Oldrati della 132^, ma ormai ceduto alla 48^ per la quale volava, insieme al tenente osservatore Mutti della 27^, prendendo terra presso San Martino. Dall’11 luglio Giovine è sostituito al comando dal capitano osservatore Fabio Jannoni Sabastianini. Nell’estate 1918 la 48^, che era stata un vero “nido di aquilotti”, privata dei suoi assi, risulta in crisi, come si capisce da un encomio tributatole il 12 ottobre dal Comandante della 4^ Armata: “Nella recente crisi del materiale e morale causata da diversi gravi incidenti avvenuti agli apparecchi Pomilio, ben compresa dell’importanza capitale del compito affidatole della necessità che, data l’esiguo numero di apparecchi disponibili non si diffondesse una deleteria sfiducia in un tale tipo, il che avrebbe di conseguenza diminuito il numero degli aeroplani disponibili rendendo impossibile il funzionamento, anche ridotto, del servizio di informazioni, avendo serenamente continuato nel loro compito intensificando anzi, il lavoro dimostrando in tal modo un alto e sereno spirito del dovere intelligentemente e profondamente sentito”. La 48^ Squadriglia riceve poi un certo numero di osservatori e di piloti soprattutto tratti dalla 35^, a sua volta sciolta in luglio per i problemi del SIA, tanto che a tarda estate viene ad avere la seguente forza: comandante capitano Fabio Jannoni, piloti tenenti Vincenzo Napoli e Guido Brunati, aspirante Fusar Poli, sergenti Franco Macchi, Mario Milani, Umberto Rongione, caporale Garimberti ed osservatori i tenenti Bertolotti, Gallarotti, Grasso, Laghini, Mazzocchi, Paolucci, Ricci, Ronzoni e Questa. Il 6 ottobre l’osservatore tenente Cola e il sergente pilota Alfonso Giacomelli nel corso di una missione di ricognizione e lancio manifestini incontrano la contraerea nemica che li danneggi e ferisce il pilota alla gamba. L’aereo, pur reso inservibile, riusciva a riatterrare al suo campo. Il 20 ottobre la 48^ è assegnata alla nuova 12^ Armata francese, con una sezione SAML per collegamento con le fanterie (fornita dalla 21^ Squadriglia) e una sezione caccia di quattro aerei Hanriot con i piloti capitano Velardi, tenente Gisci, sergente Cabrini e caporale Perego. Quest’ultimo finisce dispeso in azione il 28 ottobre per poi tornare al reparto il giorno dopo. Al 4 novembre la 48^ ha efficienti sette aerei e una sezione Hanriot di quattro, fa parte del II Gruppo per la 4^ Armata ma è assegnata alla 12^ Armata a Castel di Godego. Durante il 1918 eseguiva 180 voli di guerra. Complessivamente nel conflitto eseguiva 494 voli di guerra. Fu sciolta a fine anno.


Da: "I Reparti dell'Aviazione Italiana nella Grande Guerra, di Roberto Gentiili, Paolo Varriale , 1999, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare


 
1917 48^ Squadriglia

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AEROPORTO DI ISTRANA

Il campo di Istrana della prima guerra mondiale non corrisponde a quello attuale. Presso gli austriaci esso era noto come campo di Trevignano in quanto era stato realizzato sul confine con questo comune, nella zona a nord di Istrana e a est di Vedelago. La base era collocata a sud dei «Pilastroni» della villa Onigo di Trevignano e si estendeva fino quasi alla Postumia Romana occupando circa 60 campi trevigiani. Il campo di Istrana, a partire dal 1917, fu inserito nella rotta Torino - Pordenone, che veniva impiegata per trasferire al fronte, direttamente dalle zone di produzione, i nuovi velivoli. L'esistenza di questo aeroporto era ben nota agli austriaci com'è testimoniato dai pesanti bombardamenti di cui fu oggetto a partire dal grande scontro del 26 dicembre 1917. In quell'occasione, i cieli della Marca, fecero da sfondo al più importante combattimento aereo dell'intero conflitto sul fronte italiano. continua nel sito (vedi aeroporti: Istrana)


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FARMAN 1914

Costruito dal 1914 come MF11, fu abbandonato nel 1916. Era propulso da un motore da 80 CV e fu impiegato come ricognitore, bombardiere e velivolo di appoggio per l’artiglieria. Biplano biposto in grado di sviluppare una velocità massima di 106 km/h e di raggiungere una quota di 4000 metri. Pesava 1188 kg a pieno carico ed aveva una autonomia di volo di 3 ore e 30’.


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VINCENZO CONTRATTI 1884 - 1964

Pilota militare dal 17 novembre 1911 fa parte della 43^ Squadriglia fino dalla sua fondazione. Dal novembre 1917 ai primi mesi del 1918 è in Cadore con la 48^ Squadriglia e poi passa alla 87^ Serenissima. Cade a fine ottobre nel corso di una missione insieme al Tenente Pastorello.




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47^ SQUADRIGLIA


La 7^ Squadriglia Artiglieria diventa il 15 aprile 1916 la 44^ Squadriglia sulla base di Oleis. Il 15 novembre 1916 si trasferisce a Taliedo per prepararsi a partire per la Macedonia dove giunge con 5 velivoli Farman nel gennaio 1917. da: I reparti dell'aviazione italiana nella grande guerra, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare)

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HANRIOT Hd.1

Questo celebre caccia di costruzione mista legno e metallo, biplano monoposto con ala superiore di maggiore apertura e dotata di un discreto diedro positivo, progettato dall'ing. Dupont, fu scelto da una commissione italiana nel 1916 per equipaggiare la linea caccia grazie alle sue doti di grande maneggevolezza e di robustezza. Piccolo e compatto, dalle linee sobrie ed eleganti, ottimo arrampicatore, fu il velivolo preferito di molti assi della prima guerra mondiale tra cui ricordiamo Silvio Scaroni, trenta vittorie aeree, Mario Fucini e Giorgio Michetti





Hd.1 CON IL ROSSO LEONE DELLA 72^ SQUADRIGLIA, CASTENEDOLO 1918

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CAUDRON G.3




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AEROPORTO DI CASONI DI MUSSOLENTE (VI)

A giugno del 1917 risultava in attività anche il campo di Casoni di Mussolente che era stato ricavato in un'ampia zona agricola a sudest dell'abitato ed tra la strada che conduce verso ca' Rainati (lato sud), l'attuale via Aeroporto - chiamata allora «strada Nuova» (lato est) e Villa Bergamo, conosciuta a quell'epoca come Villa Barbieri. Il campo aveva una larghezza di 400 m. Era una base organica è molto usata per la vicinanza con il monte Grappa. Qui ebbero sede le squadriglie: 26a bis (conosciuta per avere come insegna un fumetto allora in voga e il motto «come ti erudisco il pupo»), 22a, 24a, 36a, 62a, 113a, 114a, 132a e 133a. I reparti che però più segnarono la storia di questo aeroporto furono la coppia di squadriglie 76a e 81a, che seppero battersi ottenendo risultati anche migliori di altri reparti più noti.(Immagine dal sito http://www.pfarrout.com/index.html)


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AEROPORTO DI FELTRE




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27^ SQUADRIGLIA

Nata il 1° aprile 1913 come 10° Squadriglia Farman e divenuta il 15 aprile 1916 27a Squadriglia Aeroplani. Durante quel conflitto la squadriglia compì 925 voli di guerra fra ricognizioni e bombardamenti. Sciolta il 29 novembre 1918 veniva ricostituita attorno al 1923.




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32^ SQUADRIGLIA


La 32^ Farman nasce il 15 aprile 1916 sul campo di Villaverla. Il 4 luglio 1917 si trasferisce sul campo di S. Pietro in Gù. Il 24 febbraio 1918 l'unità va a Nove di Bassano dove in marzo finalmente si riequipaggia con gli S.P.3. Il 13 marzo però torna a San. Pietro in Gù. In aprile si riequipaggia con i SIA 7b ma ad aprile i voli sono sospesi e la squadriglia rimane inattiva per un breve periodo. (Immagine: I SIA 7b della 32^ con lo stemma di reparto, un cupido vestito col frac come un frequentatore di tabarin, tratto da " I reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, Ufficio Storico AM).

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33^ SQUADRIGLIA

Già 2^ Squadriglia Ricognizione e Combattimento di Campoformido, equipaggiata con velivoli Farman, diventà 33^ il 15 aprile 1916. Impiegata nella difesa di Udine compie, nel 1916, 1105 voli di guerra. Viene sciolta il 5 maggio 1917, dopo aver compiuto 185 voli nell'anno. La 33 bis si forma a San Pelagio su S.P.2 e S.P.3 nel luglio 1917. Il 14 settembre passa al VII Gruppo e si trasferisce a Nove di Bassano. Il 1 novembre va a Villaverla, il 12 a San Piero in Gu e il 13 dicembre di nuovo a Nove di Basssano. Nel corso del 1917 effettua 92 missioni di guerra di cui 30 dopo la nuova formazione. A metà maggio 1918 inizia a riequippaggiarsi con i SIA 7b. Il 1 luglio 1918, è sempre basata a San Piero in Gù. Compie l'ultima azione di guerra il 2 novembre con un bombardamento su Levico. Complessivamente nel conflitto aveva eseguito 1644 voli di guerra. Fu sciolta il 6 febbraio 1919. (Da: I reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra. Roberto Gentilli, Paolo Varriale. Ufficio Storico AM) le Sezioni aerostatiche ebbero un ruolo importante. Il 4 novembre 1918 le sezioni campali erano 44. (Tratto da: I più leggeri dell'aria: Dirigibili e Palloni 2012, di Basilio Di Martino)




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ALDO FINZI 1891 - 1944

(Legnago 1891-Fosse Ardeatine 1944) Motociclista sportivo e volontario di guerra, divenne pilota nel 1916 e partecipò nel 1918 al celebre volo su Vienna di Gabriele D'Annunzio. Nel dopoguerra aderì al fascismo, divenendo nel 1922 sottosegretario agli Interni e vicecommissario all'Aeronautica. Con questa duplice veste scrisse i provvedimenti che portarono nel marzo 1923 alla costituzione della Regia Aeronautica come arma indipendente. Allontanato dal governo nel 1924, in seguito al caso Matteotti, si ritirò a vita privata. Divenuto partigiano nel 1943, fu catturato dai tedeschi e fucilato alle Fosse Ardeatine.




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46^ SQUADRIGLIA


Già 6^ Squadriglia di artiglieria, di stanza a Verona, questa unità assume la nuova denominazione il 15 aprile del 1916. Le viene assegnata la ricognizione della zona fra lo Stelvio e il Pasubio. E' formata da due sezioni di Farman a Verona con sei aerei e un distaccamento ad Asiago con una sezione Farman e una Caudron.Il 20 maggio 1916 la sezione di Asiago si sposta a Nove di Bassano, mentre le sezioni di Verona vanno a Castenedolo. L'11 luglio la 46^ va a Villaverla e il 25 luglio, il distaccamento di Nove diviene la nuova 49^ Squadriglia. La 46^ distacca una sezione a Feltre fino a fine anno, mentre il resto della squadriglia ritorna a Castenedolo. L'unità viene sciolta nel luglio 1917. (immagine: Un Farman Colombo della 46^ squadriglia. Nei primi mesi del conflitto gli aerei italiani non portavano le coccarde sulle ali superiori. da: I Reparti dell'Aviazione Italiana nella grande guerra, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare)

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PIETRO MASSONI 1896 - 1956

Il Tenente di complemento Pietro Massoni, pilota militare dal 21 novembre 1915, fu assegnato alla 43^ Squadriglia da ricognizioe in data 1 marzo 1916. Passato successivamente alla 87^ Squadriglia vi compì otto ricognizzioni strategiche una delle quali su Lubiana e alcune scorte ai Caproni Ca.3. Il 9 agosto partecipando al raid su Vienna, fu costretto all'atterraggio su un campo nemico in prossimità della capitale austriaca per un guasto al motore. Prigioniero tornò dopo la fine del conflitto.




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CAUDRON G.4




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87^ SQUADRIGLIA

La squadriglia viene posta in formazione nell'agosto 1917 come 182^, fino a quando questo numero viene assegnato ai Ca.4 ed il reparto assume la denominazione di 87^ Squadriglia. Il 10 dicembre 1917 l'Ufficio Servizi Aeronautici del Comando Supremo, approva la costituzione di una squadriglia da ricognizione lontana montata sui veloci monoplani SVA. Formalmente la 97^ fu poi costituita il 2 febbraio 1918 con 18 piloti ed altrettanti SVA "ad ali strette" sul campo di Ponte S. Pietro (Bg). Il nucleo iniziale del reparto, al comando del capitano Alberto Masprone, è composto dai tenenti Giordano Bruno Granzarolo, Aldo Finzi ed Antonio Locatelli, coi sottotenenti Francesco Ferrarin, Carlo Fornasari, Alberto Grazzini, Lionello Marani e Guglielmo Vianini. La squadriglia composta essenzialmente da veneti per volontà del Comando Supremo, adotta il nome di "Serenissima" e sulle fusoliere degli SVA compare il gonfalone scarlatto della Repubblica di Venezia. L'unità è inizialmente basata a S. Pelagio, nei pressi di Padova, alle dipendenze del X Gruppo, ma il 21 febbraio riceve l'ordine di trasferirsi, eccetto la 3^ sezione, per ferrovia a Ghedi, alle dipendemze del XI Gruppo, come squadriglia autonoma del Comando Raggruppamento Squadriglie da Bombardamento. (Vedi scheda)




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NATALE PALLI 1896 - 1919

Ufficiale pilota italiano. Durante la prima guerra mondiale guidò su Vienna (9 ag. 1918) la squadriglia "Serenissima", insieme con G. D'Annunzio. Medaglia d'oro al V. M., nel marzo 1919 cadde sulle Alpi, mentre tentava il primato del raid Padova-Parigi-Roma-Padova in un sol giorno. http://www.treccani.it/enciclopedia/natale-palli/




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CAMPO DI AVIAZIONE DI CASTENEDOLO (BS)

L'aeroporto bresciano di Castenedolo si trovava nel territorio del comune di Montichiari, lungo la provinciale per Mantova. Assumerà quest'ultima denominazione dal 18 ottobre 1918. Tra gli aeroporti bresciani fu probabilmente il più attivo anche se ha lasciato poche tracce di sè dopo la conclusione della Grande Guerra. Il campo apparve sulla scena nella primavera del 196 quando vi trovò sede una sezione della 46^ Squadriglia da ricognizione. Il teatro operativo era piuttosto vasto: oltre alla difesa della città di Brescia, copriva il territorio montuoso che andava dallo Stelvio al Lago di Garda, il Tonale, l'Adamello, le Giudicarie, Riva, la valle del Sarca  e oltre fino al Pasubio. Il campo, di forma triangolare occupava il terreno compreso tra la provinciale per Mantova e la strada per Calvisano con tre hangar prefabbricati tipo Bessoneau e altrettanti in muratura disposti lungo il lato meridionale. Il personale di truppa aveva alloggio all'interno del campo di volo mentre gli ufficiali dapprima furono ospitati presso una villa situata lungo la strada per Montichiari, e a partire dal 10 giugno 1918 furono dislocati a Castenedolo quelli della 112^ Squadriglia,  e quelli in esubero alla Fascia D'Oro. Probabilmente gli ufficiali della 72^ Squadriglia rimasero nella precedente residenza. Al 1 maggio 1916 si trova schierata sul campo la 46^ squadriglia Caudron al comando del capitano Adorni e dotata di 7 velivoli. Il distaccamento agisce sulla Valle Lagarina e compie la prima missione il 22 maggio 1916. In giugno inizia le ricognizioni in Val Giudicaria e l'11 luglio si trasferisce a Villaverla. Al 1 settembre è di nuovo a Castenedolo. Nel luglio del 1917 si dispone lo scioglimento della squadriglia. Il 30 agosto si trasferisce a Castenedolo , da Ghedi, la 72^ Squadriglia Caccia, che poco dopo, il 20 settembre si trasforma nella120^ Squadriglia. Una nuova 72^ viene formata sul campo di Castenedolo il 22 ottobre 1917 e vi rimarrà, tranne  brevi pause per partecipare alla battaglia del Solstizio e all'offensiva finale fino al termine delle ostilità. Al 1 ottobre 1917 si trova sul campo anche la 37^ squadriglia equipaggiata con velivoli S.P.2 e S.P.3. Il mese successivo arrivò la 1^ Sezione della 134^. Al primo marzo 1918 ci sono schierate le squadriglie 37^, 62^, 72, 120^ ,  la 2^ sezione SVA e una sezione Difesa. (24)




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132^ SQUADRIGLIA

Formata nel luglio 1917 a Padova ed equipaggiata con i nuovi Pomilio PC và al fronte nella stessa estate a Campoformido assegnata alla 3^ Armata. Dopo Caporetto ripiega ad Aviano e il 30 olttobre a Casoni di Mussolente (Vi). Il 17 febbraio 1918 si trasferisce a Isola di Carturo a disposizione della 4^ Armata e riceve i nuovi apparecchi Pomilio PE. In totale la 132^ compì 275 voli di guerra.

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POMILIO P.E.




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42^ SQUADRIGLIA

La 42^ squadriglia su Caudron G.3, già 2^ squadriglia Artiglieria, cambia numerazione il 15 aprile 1916 basata sul campo di Risano, presso Udine. Il 12 giugno 1916 viene improvvisamente spostata a Trissino, sul fronte trentino per rispondere all'offensiva nemica. Torna a Risano-Chiasottis il 23 luglio sul fronte della 3^ armata per la conquista di Gorizia. Nel corso del 1916 compie 370 voli di guerra, con 48 osservazioni di tiro e 322 ricognizioni. Al 1 gennaio 1917 è a Medeuzza e riceve una sezione di G.4. La 42^ viene sciolta il 15 ottobre 1917 dopo aver effettuato 850 voli di guerra. (Da "I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, Ufficio Storico AM)

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SIA 7b


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CAMPO DI AVIAZIONE DI BELLUNO

L'aviosuperficie di Belluno fu realizzata a San Pietro al Campo dove si trova tuttora, tra la città e Ponte nelle Alpi e tra la strada regionale 50 ed il Piave. Essa ospitò le squadriglie 48a e 83a e dopo Caporetto diventò una base austriaca con le Flik 2D, 8D, 11D, 30J, 39D, e 53D.




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CAMPO DI AVIAZIONE DI SANTA GIUSTINA (BL)




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21^ SQUADRIGLIA

Costituita nel marzo del 1917 al Centro Formazione Squadriglie di Ghedi su S.P.2 viene mobilitata il 10 aprile 1917 a Campoformido. Inizia i voli di guerra il 23 aprile con una ricognizione su Cormons. In agosto partecipa alla battaglia della Bainsizza compiendo un totale di 99 missioni. Dopo Caporettosi sposta a Aviano e poi a Ponte San Pietro per essere ricostituita su SIA 7B. La nuova 21^ viene ricostituita il 15 marzo 1918, ma subito sciolta. Il 15 settembre viene di nuovo messa in formazione su SAML e destinata a Isola di Carturo, ma inizia il trasferimento solo il 7 ottobre e si mobilita il 18. Nel febbraio 1919 andava a Casoni e successivamente sciolta. (Da "I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, Ufficio Storico AM)

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36^ SQUADRIGLIA FARMAN


Costituita nel maggio del 1916 a Pordenone, viene trasferita a S. Maria La Longa. Compie il primo volo di guerra il 15 giugno nel settore carsico. Nel corso del 1916 effettua 259 voli di guerra. La squadriglia, dotata di Farman si scioglie il 17 luglio 1917. (Immagine: S.P.3 della 36^. Da "I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, Ufficio Storico AM)

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S.A.M.L. S.2




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113^ SQUADRIGLIA

Costituita il 18 marzo 1917 a Torino a fine mese si sposta ad Arcade e a partire dal 28 aprile si addestra sugli aerei a Campoformido. Si mobilita il 10 maggio 1917 con una sezione a Campoformido ed una a Feltre. Dopo Caporetto la 113^ va a S. Giustina Bellunese il 28 ottobre, a Nove di Bassano il 3 novembre e a Casoni l'11. All'inizio del 1918 riceve i nuovi SAML e il 28 febbraio va a Medole (Mantova). In complesso le sono attibuiti 458 voli di guerra.




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35^ SQUADRIGLIA


La 35^ Squadriglia Voisin viene allestita nell'aprile del 1916 a Padova e si sposta ad Aviano per addestrarsi. Il 1 maggio 1916 viene stanziata a Chiasellis ed iniziano i voli di guerra. Il 16 agosto la squadriglia si trasferisce a Campoformido. Per la sostituzione del Voisin la squadriglia viene ritirata dalla zona di guerra e sciolta in data 16 marzo. Dall'aprile del 1917 una nuova 35^ Squadriglia bis è in costituzione sull'aeroporto di Ghedi su velivoli Pomilio. La nuova squadriglia va al fronte solo in estate sul campo di S. Giustina. Per la incompletezza del campo, le due sezioni vengono portate a S. Piero (Belluno) e poi di nuovo a S. Giustina (28 giugno). La squadriglia esegue il primo volo di guerra il 12 luglio 1917. Ritirata dopo Caporetto riesce a portare 6 dei suoi 12 velivoli a Campoformido, e il 28 ottobre si sposta ad Aviano. Con un solo velivoli raggiunge poi Ponte San Pietro. Il 3 novembre viene rimandata a Istrana e dopo un breve periodo si sposta a Castel di Codego. All'inizio del 1918 inizia il passaggio sul SIA 7b. Il 14 maggio si sposta al campo di Piano di Camuno. Svolge l'ultima azione il 23 giugno e il 24 arriva l'ordine di versare i suoi SIA. L'ordine di scioglimento arriva il 10 luglio 1918. (Immagine: Voisin8 della 35^ Squadriglia a Campoformido. Tratta da "I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra. Ufficio Sorico AM.)

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FELICE PORRO 1891 - 1975

Felice Porro nasce a Pavia l'8 ottobre 1891. Il 15 aprile 1916 fu assegnato, in qualità di osservatore, alla neocostituita 43ª Squadriglia, del V Gruppo, dotata di Caudron G.3 e basata sul campo d'aviazione di Gonars. Dall'autunno dello stesso anno, in qualità di capitano, assunse il comandò la 48ª Squadriglia, dell'VII Gruppo, dotata di bimotori Caudron G.4, basata sul campo d'aviazione di Belluno. Mantenne tale incarico fino alla rotta di Caporetto del novembre 1917, volando spesso come osservatore d'artiglieria a bordo dei velivoli, in particolare facendo coppia con Natale Palli, allora Capo pilota della squadriglia. In seguito fu assegnato alla 1ª Squadriglia Aeronavale al comando del maggiore Gabriele D'Annunzio. Il 27 febbraio 1918 eseguì, insieme al tenente Francesco Brach Papa, un bombardamento su Merano utilizzando un velivolo SIA 9B ancora in fase sperimentale.




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115^ SQUADRIGLIA




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LUTALTO GALETTO

Nacque a Sanguinetto (Vr) il 30 settembre 1895, e dopo gli studi tecnici entrò in servizio presso il 18° Reggimento Fanteria, ma poco prima dello scoppio della guerra era già presso il Battaglione Aviatori e il 26 maggio 1915 arrivò in Francia, presso il Centro dell'Aviazione Militare di Pont Long, a Pau dove conseguì il brevetto di pilota con il velivolo Bleriot XI. Il primo rullaggio fu compiuto il 31 maggio e il primo volo in data 19 giugno. Rientrato a Torino e Pisa transitò sul velivolo Caudron G.3. In forza alla 43^ Squadriglia, sul campo di Gonars. Promosso Sergente pilota, rimase a Castel di Godego fino al 22 luglio 1916 per poi passare a Feltre. Il 12 gennaio 1917 fu promosso aspirante e poi trasferito alla 44^ Squadriglia basata a Gonars. Fu assegnato alla 48^ Squadriglia, volò l'ultima missione di guerra insieme a Porro il 14 gennaio 1918 e fu poi trasferito al Battaglione Scuole per ottennere la qualifica di istruttore. Compì in totale 88 missioni di ricognizione aerea e sostenne numerosi combattimenti aerei. Colpito 6 volte dalla contraerea fu proposto e fu decorato con la Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: "Ardito e brillante pilota, in ventitre mesi di guerra, compì ben settantasette ricognizioni sfidando con sereno coraggio il fuoco aggiustato degli antiaerei nemici, che colpirono più volte il suo apparecchio. Eseguì molti voli di osservazione di tiro e scese più volte a basse quota per permettere all'osservatore di compiere rilievi fotografici importanti. Eseguì alcune ricognizioni in giornate di vento fortissimo e di maltempo. Fu più volte attaccato da apparecchi avversari. In ogni circostanza dimostrò alto sentimento del dovere, calma, fermo carattere, alto entusiasmo. Carso, gennaio-marzo, Trentino, giugno-luglio 1916, marzo 1917. Cadore, luglio-settembre 1917 ". Dopo 83 missioni di guerra fu proposto per una seconda Medaglia d'Argento al Valor Militare, che non ebbe seguito, ma fu decorato, il 20 luglio 1919, con la Croce al Merito di Guerra. Il 23 marzo 1918, nel corso di una solenne cerimonia organizzata alla Scala di Milano dalla Lega Aerea Nazionale per distribuire premi e distintivi ai più abili, valorosi e celebrati piloti, fu insignito di una Medaglia d'Oro.




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CAMPO DI AVIAZIONE DI CASTELLO DI CODEGO (TV)

Nel giugno del 1916 è operativo anche il campo di Castello di Godego, presso il quale si insedia la 43a Squadriglia Farman. La sua posizione è a poco più di un chilometro ad est del centro abitato. Vi si accede dal lato destro della strada che porta a Vallà. La base di Castello di Godego farà parte del complesso dei campi di fortuna previsti nella rotta aerea Torino - Pordenone per la consegna velivoli al fronte. Oltre alla 43a, ospiterà anche le squadriglie 35a, 27a e 48a con gli indistruttibili Caudron.


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133^ SQUADRIGLIA

Questa squadriglia fu mobilitata nell'agosto 1917 ad Arcade, assegnata dapprima al X Gruppo passa poi al II Gruppo a Campoformido. Inizia i voli di guerra il 4 settembre montata su velivoli Pomilio. Il 20 novembre 1917 si sposta a Casoni. Il 17 febbraio 1918 si sposta a Isola di carturo dove le viene assegnata amministrativamente la 3^ Sezione SVA. Complessivamente esegue 169 voli di guerra. Viene sciolta agli inizi di luglio 1918

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GIUSEPPE SARTI 1895 - 1953

Il Tenente di complemento Giuseppe Sarti, fu decorato con la Medaglia d'Argento al valor Militare per numerosi voli di ricognizione dal novembre del 195 all'agosto 1917. Ottenne anche la Croce di Guerra al Valor Militare. dal ssegnato alla 43^ Squadriglia da ricognizioe in data 1 marzo 1916. Passato successivamente alla 48^ Squadriglia armata con i bimotori G.4, compì oltre 110 missioni di guerra. Nella primavera del 1918 arrivò presso la 87^ Squadriglia SVA. Partecipò al Volo su Vienna. Decorato con due , la prima per i voli fino al settembre del 1917, la seconda per aver partecipato al volo su Vienna.




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