Il Fronte del Cielo - Uomini - Aviatori Veneti
Il nordest ha dato i natali a numerosi pionieri dell'aviazione e a tanti piloti della grande guerra. Purtroppo di molti mancano le biografie e quindi non si conoscono le loro origini e le gesta di cui furono autori. Questa breve rassegna è quindi forzatamente incompleta e suscettibile di aggiornamenti. Tra i primi trecento piloti che ottennero il brevetto di volo nel nostro paese, 27 venivano dalle regioni nel nordest. Verona recitò la parte del leone con ben 7 aviatori. I fratelli Mario e Attilio Calderara nacquero entrambi nel capoluogo scaligero. Il primo fu un famoso pioniere che si distinse nel campo dell'idroaviazione e ottenne il brevetto numero 1. Il secondo si brevettò nel 1912 a Somma Lombardo. Dopo esser stato comandante del campo di Bologna e aver prestato servizio nella 7^ Squadriglia Nieuport prima dell'arrivo di Baracca, passò sui dirigibili volando con l' M3 e poi con l'M14, tra Verona e Ferrara. Anche Luigi Bresciani fu un pioniere dell'idroaviazione a Venezia. A Venezia si brevettò anche un altro veronese, il marchese Marco Vivaldi-Pasqua, fratello di Ugolino che fu il primo caduto dell'aviazione nel 1910 a Roma. Altri piloti veronesi ad ottenere il brevetto negli anni eroici dell'aviazione italiana furono: Gilbert de Winkel e Giuseppe Muraro, rispettivamente brevetti numero 65 e 267. Entrambi prestarono servizio in cavalleria. Muraro fu poi alla 25^ Voisin con Giuseppe Gabbin. L'ultimo veronese a far parte del gruppo dei primi 300 brevettati italiani, Raul Lampugnani (brevetto 33) percorse una buona carriera aeronautica. Prestò servizio alla 6^ Squadriglia Nieuport con Francesco Baracca, agli inizi del conflitto. In seguito assunse il comando della 5^ Squadriglia d'artiglieria e lo mantenne dall'ottobre del 1915 fino al marzo del 1916. Dopo i veronesi i brevettati i veneti più numerosi furono vicentini tra i quali vi furono i fratelli Domenico e Romano Cattaneo di Caldogno che conseguirono entrambi l'abilitazione al pilotaggio ad Aviano. Il primo fu carabiniere e prestò servizio nella 15^ Squadriglia Bleriot di Piacenza. Vicentini erano anche Alessandro Alvisi e il conte Costantino Biego di Costabissara, rispettivamente brevetti n.172 e 56. Il quinto aviatore vicentino fu Gino Zanuso di Valdagno (brevetto n. 149), che divenne pilota militare nel 1913. Ufficiale dei Bersaglieri, nel settembre del 1917, con il grado di maggiore, fu al comando del II° gruppo aereo in forza alla 3^ Armata, sostituendo il maggiore Capuzzo. I primi veneziani a diventare piloti furono 4: Augusto Brindisi, Ettore Prandoni, Achille Dal Mistro, volontario di Libia e anch'esso brevettato in Francia, e Jacopo Degan che fu schierato in Libia con la 104^ Squadriglia fino al luglio 1918 quando passò al comando della III^ sezione SVA. In seguito fu nominato comandante della 57^ Squadriglia fino alla fine del conflitto, prestando servizio presso il campo di Isola di Carturo. Quattro furono anche i trevigiani ad ottenere il brevetto fra i primi 300 in Italia: Guido Olivo nativo di Istrana e Mario Girotto di Arcade (brevetto n.100). Il primo fu comandante della 4^ Squadriglia Bleriot di Padova. Poi prestò servizio alla Bazzera e quindi nella 6^ Squadriglia Nieuport sull'Isonzo poi trasformata in 30^ Squadriglia e dislocata a Verona. Mantenne questo incarico fino a settembre del'16. Mario Girotto invece militò tra Verona e Brescia nelle squadriglie Farman 11^ e 12^ nel primo periodo del conflitto. Emilio Facchini di Levada conseguì il solo brevetto civile, mentre Bartolomeo Costantini diventerà un «asso» con 6. Soltanto tre sono invece gli aviatori della città del Santo che figurano tra i primi 300 piloti italiani. Il pioniere Leonino Da Zara, il nobile Ettore Graziani - che conseguì il solo brevetto civile - e Cesare Sacerdoti, unico a partecipare alla prima guerra mondiale come pilota militare, volando nella 10^ Squadriglia Farman all'inizio del conflitto. A Rovigo solo 2 piloti fecero parte del gruppo dei primi 300 brevettati: Gustavo Resmini di Trecenta e Orlando Ferroni di Castelguglielmo. Resmini prestò servizio presso la 1^ Squadriglia Farman a Verona. In Friuli sono da ricordare Alfredo Cavalieri di Palmanova, che divenne pilota in Francia. Combatté dal gennaio 1917 nella 305^ sezione di difesa a Cairo Montenotte, volando sui Voisin. Nelle pagine seguenti i piloti e naviganti sono raggruupati per provincia di nascita. In basso tre schede di piloti veneti, cui non si conosce la provenienza.
ANGELI Soldato pilota
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BOTTAZZONI Sergente pilota di Feltre |
ROSSI Soldato pilota
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Il sergente pilota Bottazzoni figura nella lista compilata dal tenente Masprone, nel novembre 1917, dei piloti prescelti per formare la nuova 87^ Squadriglia SVA. Viene indicato come pilota di Nieuport.
×Il soldato pilota Rossi figura nella lista compilata dal tenente Masprone, nel novembre 1917, dei piloti prescelti per formare la nuova 87^ Squadriglia SVA. Viene indicato come pilota di Nieuport. Potrebbe trattarsi di Carlo Rossi, poi caporale, pilota della 79^ Squadriglia decorato con Medaglia d'Argento a Valor Militare
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