Il Fronte del Cielo - Aviatori Veneti - Aviatori di Venezia

 
           

ALLEGRI GIROLAMO

Sergente pilota

di Venezia

ANCILLOTTO GIANNINO

Ten. pilota

di San Donà del Piave

BALDAN BEMBO SEBASTIANO

S.Ten. pilota

di Venezia

BALDI GINO

S. Ten. pilota

di Venezia

BARDELLA PIERLUIGI

Cap. Osservatore

di Venezia

BATTAGLIA DOMENICO

Ten. Osservatore

di Venezia

           
           

BRINDISI AUGUSTO

pilota

di Venezia

CASAGRANDE ALDO

Ten. Osservatore

di Venezia

CAVALLARIN FRANCO

G.M. pilota

di Chioggia

CERONI MARIO

pilota

di Venezia

COCCON MARIO

S. Ten. pilota

di Venezia

CREMONESE ANTONIO

Serg. pilota

di Jesolo

           
           

DAL CORSO CARLO

Ten. Aerostiere

di Noale

DAL MISTRO ACHILLE

Ten. pilota

di Venezia

D'ARDUIN ETTORE

Capor. mitragl.

di Murano

DE CARLO GIACOMO CAMILLO

Ten. Osservatore

di Venezia

DEGAN JACOPO

Cap. pilota

di Venezia

FRAJA PASQUALE

Ten. Dirigibilista

di Venezia

           
           

FRANCESCHINI GIORDANO

Capor. pilota

di Venezia

GIOLO SILVIO

Sold. mitragl.

di Venezia

GUADALUPI ALFREDO

Ten. pilota

di Venezia

LOCATELLI ITALO

Ten. Osservatore

di Venezia

MISSANA UMBERTO

Ten. aerostiere

di Venezia

MUSCHIETTI G. FRANCESCO

S.Ten. pilota

di Portogruaro

           
           

NACCARI GIOVANNI

S.Ten. pilota

di Venezia

NERI ANGELO

Ten. Osservatore

di Venezia

PADOVANI ATTILIO

Asp. pilota

di San Michele al Tagliamento

PASQUALI ANTONIO

Ten. pilota

di Venezia

PENZO PIERLUIGI

Cap. pilota

di Venezia

PICCOLO AURELIO

Tenente Genio

di Portogruaro

           
           

POZZA GIUSEPPE

S.Ten. asp. pilota

di Venezia

PRANDONI ETTORE

pilota

di Venezia

REGINI CARLO

Motorista dirigibili

di Venezia

ROSSI FRANCESCO

Serg. pilota

di Venezia

SAILER GIANCARLO

Ten. pilota

di Venezia

SCARPA LUIGI

Ten. Osservatore

di Venezia

           
           

SCOTTI FANTONI PIETRO

Ten. Osservatore

di Venezia

SOLESIN GINO

Cap. pilota

di Venezia

STIVANELLO GUSSONI GIORGIO

Ten. pilota

di Venezia

TRENTIN SILVIO

Tenente

di San Donà del Piave

ZAMPIERI EMILIO

Serg. pilota

di Venezia

ZINELLI GIUSEPPE

Serg. pilota

di Venezia

           

ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE, ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC. I CADUTI SONO INDICATI CON UNA STELLA



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GEROLAMO ALLEGRI
VENEZIA

Nato nel 1893 volò con lo SVA. Fu soprannominato "Fra Ginepro" da D'Annunzio per la lunga barba rossiccia e l'incipiente calvizie. Figlio di un noto avvocato che fu anche sindaco di Venezia, compì i suoi studi nella città lagunare e a Vienna. Di carattere emotivo ma coraggioso fu richiamato a metà del 1916, dopo essere stato volontario tre anni prima, in artiglieria da fortezza. Passato in aviazione, fu in servizio per la difesa a Cairo Montenotte, per approdare poi alla caccia sul nuovo SVA a Ponte San Pietro. Come molti altri colleghi, dopo i fatti di Caporetto fu spedito in tutta fretta al fronte. Giunse a Istrana presso l'81^ Squadriglia. Ai primi del 1918 assieme a Guido Masiero passò alla III° Sezione SVA di Isola di Carturo. Il 7 giugno 1918, durante una ricognizione a bassa quota sul campo di Feltre, ebbe una piantata al motore e non riuscendo a metterlo in moto, puntò sugli hangar sotto il fuoco austriaco. Pensando di dover morire, decise che era meglio farlo arrecando il massimo danno all'avversario. Il motore però riprese improvvisamente e Gino Allegri se ne ritornò a casa. Il fatto passò poi alla storia come «la beffa di Feltre». Contattato da D'Annunzio, «Fra Ginepro» si trasferì San Pelagio presso l'87^ Squadriglia, per far parte del gruppo di uomini che voleranno su Vienna il 9 Agosto. L'87^ fu battezzata la Serenissima per l'alto numero di piloti veneti da cui era composta. Il 5 ottobre 1918, Allegri festeggiò il ritorno da una missione su Portogruaro, eseguendo una serie di manovre acrobatiche, che inavvertitamente lo portarono ad urtare il collega Vianini in atterraggio. Purtroppo per lui aveva ancora alcuni spezzoni appesi alle ali che all'urto esplosero disintegrando l'aereo e il povero «Fra Ginepro». Dopo il funerale che fu celebrato a Battaglia Terme, il giornalista Ugo Ojetti scrisse che la cassa in cui erano contenuti i pochi resti ritrovati dopo l'esplosione, era così leggera da avere solo «il peso di un'anima». Alla mesta cerimonia fu presente anche Gabriele D'Annunzio che pronunciò un'orazione. Le spoglie mortali di Gino Allegri sono a San Michele a Venezia.
Medaglia d'Oro al Valor Militare: Pilota di raro ardire e di virtù eccezionali iniziava, per primo, una serie di bombardamenti e mitragliamenti di grande efficacia, eseguiti tutti a quota bassissima su importanti centri di vita del nemico, alcuni dei quali nelle più remote retrovie avversarie. Non ancora ristabilito da recente malattia, pur di partecipare ad una di queste importantissime azioni sopra scalo ferroviario importante, partiva in volo di propria iniziativa, e con audacia e perizia effettuava il bombardamento riuscito efficacissimo. Al ritorno, per causa accidentale, precipitava al suolo sullo stesso campo di partenza, chiudendo così il servizio di magnifico soldato dell'aria con olocausto della sua valorosa esistenza. Già decorato con tre medaglie d'argento ed una di bronzo al valor militare. – Cielo di La Comina - Franzenefeste - Casarza - Portogruaro, agosto-ottobre 1918.
MAVM: "Pilota di aeroplano di rara perizia e audacia, in ogni volo aveva votato la sua balda giovinezza al bene della Patria. Il 17 giugno 1918 ricevuto l'ordine di riconoscere un campo di aviazione nemico, vi si portava a meno di 300 metri d'altezza per fotografarlo; arrestatosi il motore dell'apparecchio, scendeva a pochi metri da terra continuando imperturbabile la sequenza fotografica.: perduta la speranza di salvarlo, drizzava il suo velivo contro un'hangar contenente molti aeroplani, per cozzarvi contro, mandando tutti in frantumi. Il sacrificio della sua vita avrebbe così conservato all'Italia il segreto del nuovo apparecchio che Allegri pilotava. All'ultimo momento il motore riprendeva miracolosamente a funzionare dando modo di portare a compimento il proprio mandato e riportava al proprio comando informazioni del più alto interesse. Eccezionale esempio di calma, audcia e abnegazione. Cielo di Feltre, 7 giugno 1918."
MAVM: Pilota di ardire e valore impareggiabili, esempio mirabile di elette virtù militari, primo in Italia si accinse a dar caccia di notte ad apparecchi avversari, superando con tenacia ed ardimento, grandi difficoltà, e dando valore di possibilità all'arduo problema. E di notte, alzatosi a volo, al primo segnale di allarme, dell'avvicinarsi di velivoli nemici, bombardieri d'inermi città, in pochi minuti riusciva, con audace manovra ed esito felice, a colpire ed abbattere, l'uno dopo l'altro, due di tali apparecchi. – Cielo del Piave, 24 luglio 1918.

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GIOVANNI ANCILLOTTO
SAN DONA' DEL PIAVE

Nato il 15 novembre.1896 a San Donà di Piave, apparteneva alla ricca famiglia dei conti Ancillotto, proprietari terrieri. Arruolatosi in aviazione quattro mesi dopo l'inizio delle ostilità, dimostra subito eccezionali capacità come pilota. Nel 1915 è alla Scuola di Volo di Cameri. Nel 1916 il soldato pilota Ancillotto è a Verona con la 30^ Squadriglia Farmancon la quale partecipa alle ultime fasi della controffensiva italiana in Trentino. Il 21 luglio 1916 torna a Chiasiellis sul fronte isontino. In ottobre è trasferito alla 27^ Squadriglia di Campoformido e il 20 dicembre effettua una missione a bassa quota sul Vippacco nel corso della quale l'apparecchio è messo fuori uso dall'artiglieria ma riesce a rientrare a motore spento. Dopo lo scioglimento del reparto, Ancillotto raggiunge la 80^ Squadriglia di Santa Maria La Longa (giugno 1917), un reparto da caccia dotato di velivoli Nieuport. Il 26 ottobre, transitato alla 77^ Squadriglia di Aiello, insieme a Leonardi, abbatte l'idrovolante nemico K212 sul lago di Doberdò. Ottiene di poter volare con un vecchio Nieuport armato di razzi Le Prieur contro i palloni di osservazione. Il primo lo abbatte il 30 novembre, il secondo il 3 dicembre. Il 5 dicembre compie l'epica impresa per la quale è rimasto famoso, travolgendoo con il suo velivolo un Draken Ancillotto, promosso tenente, fu decorato con Medaglia d'Oro al Valor Militare, tre Medaglie d'Argento al Valor Militare.
MOVM: Pilota da caccia di ammirevole slancio, dal 30 novembre al 5 dicembre 1917, in una serie di attacchi audacissimi incendiava tre palloni nemici e ne stringeva altri a cessare dalle loro osservazioni. In una speciale circostanza, assaliva l'avversario con tale impeto da attraversare l’aerostato in fiamme, riportando sul proprio velivolo, gravemente danneggiato, lembi dell’involucro lacerato. Cielo del Piave, 30 novembre - 5 dicembre 1917» — 3 marzo 1918.
MAVM: Arditissimo pilota d'aeroplano, dette numerose prove d'intelligente audacia, compiendo sul nemico bombardamenti e ricognizioni aeree del più alto interesse, noncurante sempre dell'aggiustato tiro degli antiaerei avversari. Avuto varie volte colpito in pieno il suo velivolo, con grande perizia, con elevato sentimento del dovere e con rischio della vita, lo ricondusse entro le nostre linee, atterrando fuori campo. Sostenne, in condizioni di grande inferiorità, combattimenti aerei con velivoli da caccia nemici, attaccando egli stesso con fredda e mirabile audacia. Trentino, 23 giugno-21 luglio 1916; Medio Isonzo, 24 luglio 1916-28 marzo 1917.
MAVM: Arditissimo pilota da caccia, abbatteva, il 26 ottobre 1917, due aeroplani nemici, dei quali uno cadeva dentro le nostre linee, sul lago di Doberdò, e l'altro nel vallone di Brestovica. Il giorno dopo, ne abbatteva un'altro, pure sul lago di Doberdò, e il 3 novembre, dopo lungo e ardito combattimento, faceva precipitare un apparecchio germanico nei pressi di Ravarè (Treviso). Cielo Carsico e Cielo di Treviso, 26-27 ottobre-3 novembre 1917.
MAVM: Pilota di ardire e valore impareggiabili, esempio mirabile di elette virtù militari, primo in Italia si accinse a dar caccia di notte ad apparecchi avversari, superando con tenacia ed ardimento, grandi difficoltà, e dando valore di possibilità all'arduo problema. E di notte, alzatosi a volo, al primo segnale di allarme, dell'avvicinarsi di velivoli nemici, bombardieri d'inermi città, in pochi minuti riusciva, con audace manovra ed esito felice, a colpire ed abbattere, l'uno dopo l'altro, due di tali apparecchi. Cielo del Piave, 24 luglio 1918.

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SEBASTIANO BALDAN BEMBO
VENEZIA

Classe 1896 del 57° Reggimento Fanteria, nel luglio del 1917 è nominato sottotenente a assegnato al Battaglione Aviatori per la frequenza del corso di pilotaggio. Nel luglio del 1918 figura tra i piloti della 23^ Squadriglia aeroplani. Non risultano voli di guerra.

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GINO BALDI
VENEZIA

Il 20 luglio 1918 lo troviamo a Castenedolo con la 74^ Squadriglia Caccia. Il 22 agosto la Sezione notturna di cui Baldi fa parte, viene ceduta alla 72^. Sottotenente pilota nato nel 1892 proveniente dal 1° Reggimento Genio. Diviene pilota militare in data 16 settembre 1917. Divenuto Sottotenente il 1 maggio del 1918 era abilitato sul velivolo Maurice Farman. La notte del 15 settembre viene pianificata un'esercitazione per le fotoelettriche di Brescia e Baldi perte con il caporale Bonetti s bordo del Farman 2674. Un guasto al motore li costringe ad un atterraggio di emergenza che si conclude urtando con l'ala sinistra la terrazza di Villa Codignoni. Baldi esce illeso.

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PIER LUIGI BARDELLA
VENEZIA

Tenente/capitano di artiglieria osservatore diviene comandante della 40^ Squadriglia nell'autunno del 1917. Nel luglio del 1916 è con la 46^ Squadriglia nella sezione distaccata a Feltre. Nel gennaio 1917 è a Trissino e il 10 maggio è trasferito alla nuova 50^ sullo stesso aeroporto. Il 27 luglio su un velivolo Farman compie un atterraggio di emergenza per il tiro nemico e Bardella rimane ferito. Il 12 novembre 1917 assume il comando della 28^ sul campo di Marcon, che mantiene fino al 4 aprile, quando viene trasferito alla 118^. A giugno assume il comando della squadriglia e il primo giugno si trasferisce a Istrana. Decorato con Medaglia d'Argento e di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Osservatore d'aeroplano, eseguì le varie e brillanti ricognizioni offensive sul nemico, ovunque e sempre dimostrando ardimento, risolutezza e sprezzo del pericolo, sentimento altissimo del dovere. Durante una ricognizione volontariamente compiuta in zona montana impervia e fortemente munita di batterie antiaeree, veniva colpito da scheggia di granata, e dopo aver ordinato con calma e sangue freddo al proprio pilota la disces, riportava ferite multiple nel forzato atterramento dell'aeroplano danneggiato dal fuoco nemico. Spitz Tonezza, 27 luglio 1917.
MBVM: "Comandante di batteria appena avvenuto lo scoppio accidentale di una granata che aveva provocato un incendio in una riservetta munizioni, con grave pericolo della vita si slanciava con due altri artiglieri fra gli scoppi di numerose spolette verso la riservetta, portando in salvo un soldato ferito e provvedendo ad evitare eventuali più gravi conseguenze e danni alla batteria. Na Pani, 12 maggio 1916.

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DOMENICO BATTAGLIA
VENEZIA

Tenente Osservatore della 1^ Squadriglia Caproni. Nato nel 1895 da Daniele. Risulta in squadriglia dal 1916.

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ALDO CASAGRANDE
VENEZIA

Il tenente Casagrande il 23 luglio 1916 è a Risano con la 42^ Squadriglia Caudron G.3 e il 1 gennaio 1917 è a Medeuzza. Dopo Caporetto è a Marcon con la 28^ Squadriglia. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore audace e calmo, compiva per un anno e mezzo, ininterrottamente, oltre 50 voli di guerra, dirigendo abilmente tiri di artiglieria, ritraendo preziose fotografie a bassa quota, bombardando e mitragliando truppe nemiche, a quota inferiore a 1000 metri, e sostenendo con successo combattimenti aerei. Costante csempio di virtù militari, perseverava nelle azioni intraprese, nonostante il fuoco nemico gli danneggiasse l'apparecchio, dimostrando di possedere non comuni doti di abnegazione, fermezza ed intrepidezza nell'adempimento del proprio dovere. Trentino-Carso, maggio-agosto 1917.

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FRANCO CAVALLARIN
CHIOGGIA

Guardiamarina pilota della 259^ Squadriglia idrovolanti di Venezia. E' con il reparto dalla primavera del 1918 e vi rimane fino al termine delle ostilità. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito e abile pilota d'idrovolante da bombardamento ha eseguito numerose missioni di guerra al fronte e sulla costa nemica. Ha compiuto numerosi bombardamenti e mitragliamenti a bassa quota sfidando l'intenso fuoco antiaereo e ritornando più volte con l'apparecchio colpito, esempio sempre di perizia e coraggio. Alto Adriatico, maggio-novembre 1918.

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MARIO CERONI
VENEZIA

Pilota

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MARIO COCCON
VENEZIA

Sotto Tenente pilota di complemento classe 1897. Divenne istruttore di velivoli da caccia. Nel luglio 1918 è in forza al comando Scuole Aviatori.

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ANTONIO CREMONESE
CAVA ZUCCHERINA (JESOLO)

Sergente pilota. Agli inizi del 1916 è a Chiasiottis con la 2^ Squadriglia di artiglieria come caporale. Il 15 aprile l'unità cambia nome e diventa 42^ montata su velivoli Caudron G.3. Nel corso dell'anno viene decorato con la Medaglia d'Argento al Valor Militare. Il 1 gennaio 1917 e a Belluno con la 48^ Squadriglia. Il 24 febbraio il suo velivolo sostiene un lunghissimo duello aereo nel cielo di Fiera di primiero con un incursore nemico. Il velivolo è colpito, Cremonese ferito ad un braccio ma non desiste. Alla fine il Caudron si sfascia in un atterraggio forzato sul campo innevato di Feltre. Cremonese rimane di nuovo ferito il 25 settembre 1917 in un incidente di atterraggio. Rientrerà al reparto dove lo troviamo alla data del 1 luglio. MAVM: Pilota arditissimo, sebbene indisposto, si alzava in caccia due volte nello stesso giorno ed attaccava a più riprese, in condizioni svantaggiosissime e con la mitragliatrice che mal funzionava, apparecchi nemici, sempre fugandoli. Ferito durante il combattimento da pallottola esplodente, con l'apparecchio e gli abiti sforacchiati in più punti, con calma e perizia, atterrava con sicura manovra in un campo di soccorso. Cielo di Feltre, 24 febbraio 1917.

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CARLO DAL CORSO
NOALE

Tenente di complemento di un reparto di aerostati da campagna. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: In servizio di osservazione da un pallone frenato, sin dall'agosto 1917 compì oltre 200 ascensioni, dimostrando costantemente fermezza, coraggio ed entusiasmo, anche in momenti di grave pericolo. Gorizia - Piave 1917 - 1918

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ACHILLE DAL MISTRO
VENEZIA

Nato a Venezia nel 1892, ottenne il brevetto di volo, in Francia, a Etrampes il 5 agosto 1911. Inaugurò il campo di volo di Cortile (Mo) con un volo dal capoluogo. Il 19 settembre 1911 effettuava il primo volo “postale” in Italia con un monoplano Deperdussin 50CV. Intendeva partecipare alla gara aerea organizzata da "Il Resto del Carlino" in collaborazione con il "Petit Journal" di Parigi. Purtroppo una parte dell'elica del suo biplano venne recapitata in ritardo. Quando Dal Mistro riesce a montare il pezzo mancante, decide di partire anche senza l'approvazione del Comitato Organizzatore. Raffaello Boscarini, direttore provinciale delle Poste di Bologna, si mise d’accordo con Dal Mistro e fece sistemare davanti alla pista di decollo delle cassette per imbucare la posta. Chiuso il piccolo sacco della posta, Dal Mistro decolla e, in un’unica tappa di circa 168 km, cerca di raggiungere Venezia, andando ad atterrare rovinosamente al Lido, davanti all'Hotel Excelsior. Recuperato il sacco dall'acqua bassa in cui l'aereo si era rovesciato, Dal Mistro lo consegna all'ispettore delle Poste che consente di timbrare la corrispondenza con l'annullo in possesso dell'Hotel, così da confermare l’arrivo della corrispondenza. Una delle lettere trasportate è custodita al British Museum di Londra. Partecipò alla guerra italo turca come aviatore volontario. A milano e a Modena nel 1914 prese parte alle gare di looping e divenne noto per un incidente con Pgoud a Milano. Emigrato nelle Americhe ritornò in patria per partecipare alla guerra contro l'Austria. Fu promosso Capitano. Morì a Medeuzza nella notte tra il 25 e il 26 maggio in una missione di portaordini che aveva volontariamente deciso di effettuare. Pioniere dell'aviazione italiana fu decorato con la Medaglia d'Argento al Valor Militare.

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ETTORE D'ARDUIN
MURANO

Caporale mitragliere della 7^ Squadriglia Caproni dalla primavera del 1916. Il 5 aprile partecipa al bombardamento di Adelsberg e il 13 settembre di Trieste. Il 3 dicembre 1916, il Caproni 719 al ritorno da una azione su Dottogliano viene attaccato e abbattuto dalla caccia austriaca. Il bombardiere condotto da Broili e Barducci dopo una caduta in vite di 800 metri riesce a prendere terra nei pressi di Cormons. Il 3 agosto tre apparecchi vanno a bombardare Pola e, al ritorno, il Caproni 2400 perde la rotta e ammara sul fiume Adige nei pressi di Legnago. Il velivolo si capovolge nell'acqua e D'Arduino porta in salvo l'osservatore tenente Benetti che non sa nuotare. Il 5 settembre parte a bordo del Caproni 2403 per una azione su Sistiana, ma il bombardiere subito dopo il decollo precipita inspiegabilmente. Tutto l'equipaggio perde la vita. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Mitragliere d'aeroplano, prendeva parte a numerose e difficili azioni di bombardamento e di crociera, affrontando, impavido, le offese dei velivoli nemici, e controbattenudoli efficacemente con le precise raffiche della sua mitragliatrice. Durante un volo, sbalzato per tre volte consecutive dal suo posto, riprendeva subito il tiro, cooperando efficacemente ad abbattere un velivolo nemico. Cielo del Trentino e del Carso, 22 aprile 1916, 6 agosto 1917.

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CAMILLO GIACOMO DE CARLO 1892 - 1963
VENEZIA

Tenente di Complemento di Cavalleria Osservatore d'aeroplano. Giacomo Camillo De Carlo nacque a Venezia il 6 aprile 1892, figlio di Marco e di Paola Morpurgo, si distinse per più episodi che gli valsero diverse decorazioni, venendo insignito anche della Medaglia d'Oro al Valore Militare per la sua opera di coordinamento della resistenza al di là delle linee nemiche. Il 7 giugno 1916 volava nella 25^ Squadriglia fino al 10 novembre 1917 ed in seguito fu tra i creatori della Giovane Italia, il reparto segreto che prendeva terra nelle linee nemiche portando informatori in borghese sui Voisin III. La massima riconoscenza gli fu conferita motu proprio da S. M. il Re, con la seguente motivazione: Medaglia d'Oro al Valor Militare In un momento grave e decisivo per le sorti d'Italia, offrivasi per primo, con sublime ardimento, per farsi trasportare, di nottetempo, in aeroplano al di là del Piave, per iscoprire direttamente quanto il nemico macchinasse su quel lembo di Patria strappatoci e accuratamente celato agli altri ordinari mezzi di informazione. Per quasi tre mesi, sostenuto dal vigile affetto delle popolazioni, ma sospettato e ricercato dalla polizia nemica, riusciva, vivendo vita di leggenda, a mandare preziose informazioni e ad organizzare un efficace servizio. Falliti i tentativi di ritorno per via aerea, scelse quella di mare, rientrando per riferire di persona ed offrirsi nuovamente al rischioso cimento. Fulgido esempio di valore e di audacia, rinnovava imprese che già, nei tempi tristi della straniera tirannide, avevano fatto tremare gli oppressori ed aperto la via alla redenzione. Fronte del Piave, giugno - agosto 1918.
MAVM: Ufficiale osservatore di grande valore, già provato in numerosi scontri aerei, si offerse, sempre volontario, alle imprese più ardite, compiendo lunghi voli sul nemico, con profondo ed illuminato sentimemto del dovere. Il 25 giugno 1917, sotto le raffiche aggiustate degli antiaerei avversari, portava a termine un importante mandato fotografico, benchè il velivolo fosse crivellato di colpi e l'elica, già gravemente danneggiata, poco dopo si staccasse intera dall'apparecchio. esempio di salde virtù militari. Cielo Carsico, maggio 1916-agosto 1917.
MAVM: Durante una ricognizione, fatto segno al vivo fuoco dell'artiglieria nemica, ebbe da una scheggia di shrapnel seriamente colpito il motore in una parte vitale (radiatore), ad oltre 25 km dalle nostre linee. Quantunque attaccato da un apparecchio nemico da caccia, fatto segno al violento fuoco degli antiaerei ed alle raffiche di mitragliatrici, riportato anche delle gravi scottature alle mani per aver tentato di impedire la fuoriuscita dell'acqua dal radiatore, conscio del pericolo a cui andava incontro, mercè la sua calma e il suo ardimento condusse a termine ugualmente la ricognizione iniziata. Cessato completamente il funzionamento del motore, riuscì a stento, e sempre sotto il fuoco avversario che colpì ripetutamente il suo apparecchio, a far ritorno alle nostre linee. Altopiano Carsico, 14 agosto 1916.
MBVM: Osservatore dall'aeroplano, quantunque l'apparecchio fosse colpito dalle artiglierie, attaccato e colpito da un apparecchio nemico da caccia completò egualmente la ricognizione fotografica: attaccato da un secondo apparecchio da caccia e colpito il serbatoio della benzina, nonostante un principio d'incendio, con grave pericolo, decise col pilota di lasciare il motore in pieno, riuscendo così ad atterare nei pressi di Monfalcone coll'apparecchio in fiamme. Cielo Carsico, 16 febbraio 1917.

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JACOPO DEGAN
VENEZIA

Capitano pilota, fu schierato in Libia con la 104^ Squadriglia dal settembre del 1915 fino al 28 luglio 1918 quando passò al comando della III° sezione SVA. In seguito fu nominato comandante della 57^ Squadriglia fino alla fine conflitto, prestando servizio presso il campo di Isola di Carturo.

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PASQUALE FRAJA
VENEZIA

Di Salvatore, capitano di fanteria ufficiale di bordo di dirigibile, compie 6 missioni di guerra. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Comandante in 2º di un dirigibile, partecipò a 15 azioni di bombardamento, dando sempre prova di fermezza e di coraggio, e fu in ogni occasione di validissimo aiuto al proprio comandante nel portare a felice compitrento l'impresa. Cielo del Friuli e degli Altipiani, marzo-settembre 1918.

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GIORDANO FRANCESCHINI
VENEZIA

Caporale pilota della 276^ Squadriglia idrovolanti di Napoli. Presso questa stazione lo troviamo dal maggio 1918 operativo con idro tipo FBA:

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GIOLO SILVIO
VENEZIA

Di Giovanni, soldato mitragliere, ha compiuto 16 voli di guerra. Appartenente all'8^ Squadriglia Caproni dove si trova dal 23 giugno 1916.

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ALFREDO GUADALUPI
VENEZIA

Marinaio pilota della 181^ Squadriglia Caproni. Di Nicola e Sarzana Adele nacque il 8 agosto 1898. Divenne pilota il 31 ottobre 1918. Arrivò in aviazione il 19 marzo 1918.

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ITALO LOCATELLI
VENEZIA

Tenente del 5° Reggimento Artiglieria da Fortezza, classe 1894 di Gualtiero. Giunto alla 41^ Squadriglia Caudron di Risano il 1 settembre 1916 e nominato osservatore il 15 ottobre 1916. Il reparto si trasferisce il 18 novembre a Oleis. Nell'ottobre del 1917 giunse presso la 36^ Squadriglia Pomilio di Oleis. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Quale ufficiale osservatore d'aeroplano, in numerosi voli sul nemico, noncurante delle avverse condizioni atmosferiche e del tiro delle batterie controaeree, condusse sempre felicemente a termine i compiti a lui affidati, ed eseguì fotografie a bassa quota. Attaccato da apparecchio da caccia nemico e ferito al volto, continuò ancora per un'ora l'osservazione di un tiro, fino al completo aggiustamento. Monte Mokrim, 16-24 febbraio 1917.

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UMBERTO MISSANA
VENEZIA

Ufficiale aerostiere tenente di complememto. Medaglia d'Argento al Valor Militare che gli fu conferita con la seguente motivazione: Volontario di guerra, addetto ad una sezione aerostatica, con profondo spirito di sacrificio ed alto sentimento del dovere, volle compiere una ascensione, nonostante fosse conscio che le condizioni atmosferiche rendevano estremamente pericolosa l'impresa, nella quale, infatti, trovò morte gloriiosa. Gassegliano, 11 settembre 1916.

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GIUSEPPE FRANCESCO MUSCHIETTI
VENEZIA

Sottotenente pilota della 260^ Squadriglia Idrovolanti di La Spezia. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Precipitato in acqua col suo osservatore, con un idrovolante da lui pilotato, benchè ferito, riusciva dopo ripetuti tentativi a salvare da sicura morte il compagno svenuto e trattenuto sott'acqua dal groviglio dei rottami. Golfo di Spezia, 21 dicembre 1918.

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GIOVANNI NACCARI
VENEZIA

Volontario motonauta di seconda classe della 264^ Squadriglia idrovolanti di Ancona dall'estate del 1917. Fu poi con la 260^ di Venezia e poi con la 261^. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito pilota di idrovolante dimostrò in numerose missioni di guerra calma e sangue freddo mirabile affrontando le potenti difese nemiche e scendendo a bassa quota per mitragliare truppe avversarie. Ebbe dal fuoco nemico più volte l'apparecchio colpito. Alto Adriatico, 28 settembre 1917 - 15 gennaio 1918. La MAVM in commutazione della MBVM conferitagli con decreto luotenenziale del 3 febbraio 1918.

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ANGELO NERI
VENEZIA

Tenente Osservatore della 136^ Squadriglia. Nato il 31 maggio 1894 entrò in aviazione il 1 luglio 1917. Appena giunto a Castenedolo la 46^ Squadriglia Farman fu sciolta e sostituita dalla 37^. Nel giugno del 1918 partecipa alla battaglia del Piave ed effettua un bombardamento e un mitragliamento con il pilota Napoli. E' di base a Casoni con velivoli Pomilio PE. Allo scioglimento della squadriglia, luglio 1918, passa alla 136^ sul campo di Ponte San Marco. Nell'ottobre transita nella 1^ Sezione SVA biposto sul campo di Ganfardine.

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ATTILIO PADOVANI
SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO

Aspirante ufficiale pilota, del Battaglione Aviatori, promosso sergente il 15 gennaio 1915, nell'estate 1916 è in forza alla 44^ Squadriglia di Gonars su apparecchio Caudron G3. Il 27 agosto è costretto a prenere terra a Brestovica per i colpi ricevuti dalla contraerea. Nel gennaio del 1917 passa con la 49^ sul campo di Nove di Bassano. Padovani cade il 9 luglio, colpito in pieno dalla contraerea e precipitato nei pressi di Portule. Insieme con l'osservatore Pettazzi era a bordo del Caudron 605. Medaglia di Argento al Valor Militare: Pilota militare, nel Carso e nel Trentino, dall'ottobre 1915 al luglio 1917, eseguì numerosi voli con entusiasmo e audacia mai venuta meno; con fede incrollabile nella vittoria, dava costante esempio di alto sentimento del dovere, di sangue freddo e di sereno carattere, anche nei momenti di maggior pericolo: In ardita ricognizione sul nemico, in una zona di altissima montagna, il 9 luglio 1917, perdeva gloriosamente la vita. Carso-Cielo di Portule nel Trentino, ottobre 1915.9 luglio 1917.

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ANTONIO PASQUALI
VENEZIA

In altro testo "Pasqualy", tenente pilota della 1^ Squadriglia idrovolanti di Desenzano dall'inizio del 1916. Nei primi mesi del 1917 è a Grado con la 2^ Squadriglia idrovolanti e vola con idro FBA. Il 24 maggio partecipa alla azione di scorta ai monitors inglesi che bombardano le posizioni austriache e in tale occasione abbatte l'idro L137. Dopo Caporetto sarà a La Spezia con la 269^ Squadriglia idro. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Durante un tiro eseguito da nostri monitori sulla costa nemica, incaricato del servizio radiotelegrafico nel tiro di controbatteria e di difesa da attacchi aerei, volava per più di due ore sul tratto di mare in cui svolgevasi l'azione. Scorti idrovolanti nemici che si dirigevano sul nostro naviglio per bombardarlo, puntava risolutamente su di loro ed ingaggiava combattimento aereo, costrigendoli a riparare alla loro base. Eseguiva diversi brillanti bombardamenti, di cui tre notturni di rappresaglia (Lloyd di Trieste, Sesana, Prosecco), in condizioni atmosferiche avverse. Alto Adriatico, 18 aprile 1917 e 4 luglio 1917.

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PIERLUIGI PENZO

Di Malamocco, Venezia. Nato a il 5 aprile 1896, Ufficiale pilota di Marina, prese parte come volontario alla 1^ Guerra Mondiale. Durante un volo di Guerra su Sebenico fu abbattuto, fatto prigioniero ed internato a Mathausen. Nel 1921 partecipa con G. D’Annunzio alla prima gara aeronautica sul Benaco. Nel 1925 partecipa alla crociera Varese-Leningrado con U. Maddalena (crociera del Baltico). Riceve l’Aquila Russa dall’Aeronautica di quella Nazione. Durante il rientro sarà costretto, attraversando le Alpi, ad un atterraggio di emergenza a Passo Sluga. Promosso Maggiore nel 1926. Nel 1927 dal 24 aprile al 4 maggio partecipa alla prima crociera del mediterraneo con Italo Balbo. Nel 1928 Con un idrovolante Dornier WO decolla da Marina di Pisa alla ricerca dei dispersi del Dirigibile Italia al Polo Nord. Dopo tre mesi di voli sull’Artide, coronati dal massimo successo, al ritorno in Patria perde la vita sul Rodano Valence. Muore il 29 settembre del 1928

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AURELIO PICCOLO

Nato a Portogruaro (VE) nel 1890. Arruolatosi come Ufficiale di Cavalleria, passa successivamente nell’Aviazione Militare. Considerato Pioniere iniziando l’attività volativa nel 1913. Inizia la prima Guerra Mondiale come Ufficiale del Genio Aeronautico. Si dedicò alla manutenzione ed alle ispezioni di Dirigibili e di aerei dell’epoca. Ricevette una MBVM. Partecipò come volontario alla Guerra in Tripolitania. Ebbe una Croce di Guerra al merito. Dopo la Guerra venne impiegato sempre in Aeronautica come Direttore della S.R.A.M. Fu trasferito in seguito alla SRAM di Pola-Portorose. Durante un collaudo di un S-59 a Portorose, perse la vita. Morto il 26 febbraio 1938.

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GIUSEPPE POZZA

Nato a Venezia, sottotenente pilota della 45^ Squadriglia.

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ETTORE PRANDONI - VENEZIA

Pilota, conseguì il brevetto di volo in Francia.

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ALDO REGINI
VENEZIA

Sergente maggiore battaglione dirigibilisti, n. 65143 matricola. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Sfidando volontariamente i rischi ed i pericoli della guerra, concorreva efficacemente, in qualità di motorista di dirigibile, alla buona riuscita di varie azioni di bombardamento sulle opere militari e ferroviarie del nemico, e dava prova in ogni circostanza di speciale capacità tecnica e di alto sentimento del dovere. Cielo del Carso, 19 settembre 1916-22 aprile 1917.

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FRANCESCO ROSSI
VENEZIA

Sergente 83^ Squadriglia aeroplani, n. 3603 matricola. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Abile pilota da caccia, in brillanti azioni di guerra dimostrò mirabili qualità di coraggio e di devozione al dovere, proteggendo sempre scrupolosamente gli apparecchi affidatigli nei servizi di scorta e combattendo da bassa quota a fianco delle nostre fanterie con lanci di bombe e con fuoco di mitragliatrice. In aspri combattimenti, spesso impegnati in condizioni dinferiorità numerica, abbattè un aeroplano nemico e concorse efficacemente all'abbattimento di altri due. Si segnalò in modo particolare durante le operazioni di giugno ottobre-novembre 1918, durante le quali, con voli spesso ripetuti nella stessa giornata, concorse ad assicurare il dominio del cielo e ad eseguire efficace azioni offensive, confermando la sua strenua combattività ed il suo impareggiabile valore. Cielo di Bainsizza-agosto 1917; Cielo del Piave e dell'Altipiano di Asiago, novembre 1918.

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GIACOMO SAILER
VENEZIA

Tenente pilota della 201^ Squadriglia Caproni della Regia Marina di stanza a Marcon.

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LUIGI SCARPA
VENEZIA

Tenente Osservatore entra in servizio con la 27^ Squadriglia all'inizio di marzo del 1917 con velivolo SP.3. Il 26 agosto transita nella 29^ Squadriglia a Cavazzo Carnico. Nel luglio del 1917, poco prima dello scioglimento della 29^, è trasferito alla nuova 132^ mobilitata a Campoformido. Muore il 1 agosto precipitando dalla torretta del P.3803 per rottura della stessa durante un combattimento aereo con due caccia nemici. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, compiva numerose ricognizioni ed efficaci azioni offensive sul nemico, dimostrando sempre calma ed ardire. Il 1° agosto 1917 partito spontaneamente in volo per eseguire una difficile ricognizione, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, in violento combattimento contro due velivoli avversari trovava gloriosa morte. Cielo del Frigido e di Istria, gennaio - 1 agosto 1917.

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PIETRO SCOTTI FANTONI
VENEZIA

Tenente Osservatore della 5^ Squadriglia Caproni. Nato a Venezia nel 1893 da Paolo. Nominato osservatore d'aeroplano il 16 ottobre 1917, risulta in squadriglia dal 1918. La prima missione di guerra di cui abbiamo notizia è quella tra il 26 e il 27 febbraio 1918 sulla stazione e sul ponte sull'Isarco di Bolzano quando la squadriglia era sul campo di Verona Piazza d'Armi. L'ultima è quella del 16 settembre sul campo di aviazione di Codega. Nel periodo maggio-agosto 1918 compie 18 voli. Nel maggio del 1918 compie un paio di missioni con la 3^ squadriglia Caproni, rispettivamente il 3-4 maggio sulla linea ferroviaria di Laon e il 14-15 nei pressi di Montecornet. Il 18 luglio 1918 al ritorno da una missione di lancio volantini, il Caproni 11492 a causa del forte vento in coda non riesce a fermarsi in atterraggio sul campo di S. Pelagio e cappotta nel laghetto in fondo al campo. Ne rimane ucciso il mitragliere Buri, mentre Scotti Fantoni e gli altri membri dell'equipaggio escono illesi.

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GINO SOLESIN
VENEZIA

Di Giuseppe, del 5° Reggimento Alpini. Capitano pilota di complemento della 72^ Squadriglia Caccia nato il 5 marzo del 1893. Giunto in zona di operazioni con il 5° reggimento Alpini il 27 settembre 1915 (Battaglione Morbegno, Valcamonica), il 1 marzo 1916 è effettivo al distaccamento sciatori del Rifugio Garibaldi (Adamello). Il 19 novembre 1917 entrava alla Scuola di volo e diviene pilota militare in data 21 maggio 1917. Decorato con MBVM.

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GIORGIO STIVANELLO GUSSONI
VENEZIA

Tenente pilota della 121^ Squadriglia SAML di Castelgomberto. Muore il 4 ottobre 1918 per entrata in vite al decollo con il SAML 4440. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ufficiale di provata competenza tecnica, di alti sensi patriottici e di nobili virtù militari, si offì più volte per difficili incarichi e duri cimenti. Rifiutando d'essere allontanato dalla fronte per gli studi e le applicazioni scientifiche cui attendeva, volle partecipare attivamente alla lotta in arditi voli, in uno dei quali, dopo aver diretto con perizia ed efficacia il tiro d'artiglieria, trovava morte gloriosa. Castelgomberto, 4 ottobre 1918.

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SILVIO TRENTIN
SAN DONA' DEL PIAVE

Tenente della 131^ Squadriglia aeroplani di Padova. Croce di Guerra al Valor Militare: Volontariamente offertosi per una missione speciale, con ferrea volontà malgrado l'intensa offesa nemica, la condusse a termine con ottimo risultato. Cielo di Azzano Decimo, 16 settembre 1918.

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EMILIO ZAMPIERI
VENEZIA

Sotto Tenente pilota di complemento classe 1894 n. 37663 matricola. Fu abilitato al pilotaggio di velivoli da caccia Nieuport, Hanriot. Dalla primavera del 1916 è con la 29^ squadriglia a Cavazzo Carnico. Sostenne combattimenti aerei il 21 e il 25 luglio 1916. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Dopo lo scioglimento della squadriglia (settembre 1917) transita alla Sezione Difesa di Taranto. MAVM: Pilota d'aeroplano, durante un servizio di crociera, avvistato un apparecchio nemico, gli si dirigeva contro costringendolo a rientrare nelle proprie linee ove lo inseguiva, impegnando, con ammirevole ardire, il combattimento benchè fosse sopraggiunto altro apparecchio nemico da caccia. Col fuoco della mitragliatrice costringeva il primo alla fuga, sostenendo poi vigorosamente l'attacco col secondo benchè superiore in efficenza e, solamente dopo che l'avversario ebbe desistito dall'attacco, esaurite le munizioni, rientrava al campo. Cielo di Troghofel, 25 luglio 1916.

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GIUSEPPE ZINELLI
VENEZIA

Sergente 39^ Squadriglia aeroplani, n. 1325 matricola. L'11 aprile 1917 inizia i voli di guerra con la 39^ Squadriglia di Sammardenchia. Il 24 giugno ha l'apparecchio colpito e obbligato all'atterraggio forzato nel corso del quale si distrugge l'aereo. Il 14 novembre ebbe di nuovo l'apparecchio colpito ma proseguì lo stesso per la missione fotografica a bassa quota. Dopo Caporetto ripara sul campo di Tessera. Il 14 maggio è trasferito al campo di Malcontenta. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito pilota, durante un anno di servizio eseguì quaranta voli di guerra, sostenendo, con gagliardo e imperturbato animo, le offese nemiche, che più volte gli danneggiarono gravemente l'apparecchio, bell'esempio di tenacia e di alto sentimento del dovere. Cielo del Carso e del Piave, marzo 1917-marzo 1918.

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