Il Fronte del Cielo - Personale Navigante - Aviatori di Belluno

 
           

ALBERTONI BRUNO

Tenente pilota

di Pieve di Cadore

BASSO ALESSANDRO

Tenente pilota

di Feltre

CALDART UGO

Ten. Osserv.

di Belluno

CASSOL ALBERTO

Ten. Osservatore

di Feltre

FANTON UMBERTO

Ten. Osservatore

di  Calalzo

FAORO AMEDEO

Sold. mitragl.

di Lamon

           
           

GERARDINI GIOVANNI

Serg. pilota

di Lorenzago

GIACOBBI MARIO

Ten. Osservatore

di Lorenzago

MIARI FULCIS DAMIANO

S. Ten. pilota

di Belluno

ROSSI GIUSEPPE

Ten. pilota

di Belluno

ROTA MARIO

Ten. Aerost.

di Belluno

SANTI GINO

S. Ten. pilota

di Belluno

           
       
           

SOVILLA GIAN MARIA

2° Capo pilota

di Arsiè

TESSARI ARRIGO

S.Ten. pilota

di Belluno

       
           
           
           
ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE, ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC. I CADUTI SONO INDICATI CON UNA STELLA



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GIUSEPPE ROSSI
BELLUNO

Classe 1880. Capitano Osservatore, bersagliere. Sin dall'inizio delle ostilià opera dal campo di Campoformido con la 5^ Squadriglia Nieuport. Ad agosto transita nell'11^ Farman a Chiasiellis. Transita poi con la 10^ Squadriglia Caproni Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito ed esperto osservatore d'aeroplano, sprezzante del pericolo e dotato di sangue freddo non comune, in numerose audaci ricognizioni, in aspri bombardamenti diurni e notturni, in lunghe crociere e ardimentosi voli di caccia, riusciva sempre ad aver ragione dell'avversario. Con l'apparecchio colpito in più parti dall'ariglieria antiaerea, spesso in lotta con le avverse condizioni atmosferiche, mai si distoglieva dal raggiungere la meta prefissa. Di notte, su Pola, vinta la foschia, schivando abilmente i poderosi fasci dei riflettori e i gruppi dei velivoli nemici da caccia, scendeva a bassa quota e, di sorpresa, a motori spenti, lanciava tutte le sue bombe sull'arsenale. Cielo del carso, del Trentino e dell'Istria, maggio 1915-ottobre 1917.

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ARRIGO TESSARI
BELLUNO

Nel settembre del 1918 il tenente pilota Arrigo Tessari è al comando di una sezione HD a Durazzo, della 85^ Squadriglia.

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BRUNO ALBERTONI
PIEVE DI CADORE

Tenente degli alpini, pilota nella 2^ Sezione SVA di S. Pietro in Gùnella seconda metà del 1918. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota molto ardito e tenace, eseguì numerosissime ricognizioni strategiche sul lontano territorio nemico, permanendo, con costanza ed invitto valore, sulle zone assegnategli, anche quando le offese terrestri ed aeree dell'avversario avevano colpito gravemente il suo apparecchio, e riportando sempre preziose informazioni Durante le operazioni di giugno-ottobre-novembre 1918, per mitragliare e bombardare più efficacemente le fanterie nemiche, si abbassò, in frequenti voli, a poca altezza dal suolo, dando prova di grande aggressività e del più nobile sentimento di sacrificio. – Altopiano di Asiago-Piave, maggio-novembre 1918.

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ALESSANDRO BASSO
FELTRE

Sottotenente pilota della 72^ Squadriglia Caccia di Castenedolo. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Abile e ardimentoso pilota da caccia, dava ripetute prove di bravura e di tenacia. Instancabile, eseguiva più voli anche nella stessa giornata in difficili condizioni atmosferiche, mitragliando a bassa quota, e sprezzante del pericolo, tornando più volte coll'apparecchio colpito. Cielo Piave-Tagliamento, 23 ottobre-3 novembre 1918.

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GIOVANNI GERARDINI
LORENZAGO

(1896-1976) di Lorenzago nel bellunese, aveva una intelligenza vivace. A 13 anni superò l'esame di ammissione per un posto di impiegato comunale. Volontario a 18 anni, andò a Roma per il corso di pilotaggio. Allo scoppio del conflitto arrivò ad Aviano proveniente dal battaglione Dirigibilisti. Nel novembre del 1915 ottenne il brevetto di pilota militare. Poi passò a Campoformido dove rimase fino alla rotta di Caporetto. Trasferito alla 72a Squadriglia Caccia seguì il reparto a Castenedolo, e passò poi alla 71a per fare infi ne di nuovo ritorno alla 72a nel febbraio del 1918. Il reparto in giugno era basato a Busiago, nel comune padovano di Vigodarzere. Gherardini partecipò alla battaglia di Vittorio Veneto nella Massa da Caccia. Finito il conflitto tornò alla vita civile come impiegato comunale e si spense nel 1976.

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ROTA MARIO
BELLUNO

Capitano di complemento. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: "Osservatore dal pallone frenato, in numerose ascensioni di guerra, diede costante prova di attività e dedizione al dovere. Nell'occasione di offese nemiche al pallone, in terra e d in quota, fu sempre di nobile esempio per coraggio, fermezza ed alto sentimento del dovere." Cieli del Carso e del Piave, 1915 - 1918. Meritò anche un Encomio Solenne: "Comandante di una sezione aerostatica, mentre un idrovolante nemico aggrediva ripetutamente con scariche di mitragliatrice, il pallone, danneggiandolo, disposta la discesa con prontezza si recava a manovrare la mitragliatrice e con ripetute raffiche riusciva ad abbattere il velivolo, rimanendo esposto alle offese avversarie." Colussa 18 maggio 1917

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UGO CALDART
BELLUNO

Nominato sottotenente il 1 novembre del 1915, conseguì il brevetto di Osservatore d'aeroplano il 15 luglio del 1916. Arrivò al fronte nel giugno del 1916 prestò servizio nella 32^, nella 139^ Squadriglia e nella 115^ Squadriglia. Il 23 settembre 1918 fu trasferito alla Scuola di Vigna di Valle. Alla 32^ ebbe la ventura di essere costretto due volte ad atterrare dal fuoco contraereo, una prima il 13 febbraio 1917 nei pressi di Schio, una seconda il 24 giugno a Bocchetta di Portule a bordo di un Farman. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare e di Medaglia di Bronzo al Valor Militare

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ALBERTO CASSOL
FELTRE (BL)

Sottotenente Allievo osservatore nella metà del 1918. Nella 61^ Squadriglia di stanza a Verona, il 14 giugno cade per un guasto al motore il velivolo SP.4 5253. Cassol muore.

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MARIO GIACOBBI
CALALZO DI CADORE

Di Giuseppe, nato il 6 luglio 1890. Chiamato alle armi il 1 giugno 1915, inizia come allievo Ufficiale di complemento il 23 dello stesso mese nel 1° Reggimento Artiglieria da Fortezza. Tenente Allievo osservatore della 48^ Squadriglia. Nel luglio del 1918 è in forza alla squadriglia montatta su Pomilio PE

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GINO SANTI
BELLUNO

Sottotenente pilota di Caproni Ca.450 nella 11^ Squadriglia, dove lo troviamo dagli inizi del 1918. Era entrato in aviazione il 24 settembre 1917. A marzo è già nella 4^ Squadriglia Caproni e il 22 a bordo del Ca. 4183 è costretto ad un atterraggio di emergenza dopo essere stato colpito dal fuoco della contraerea, durante un azione su Matterello. I piloti decidono di scendere sull'Adige, nelle vicinanze di Marnadario. Escono incolumi tranne il sottotenente osservatore Verzetti, che annega. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito pilota d'aeroplano, in numerose e difficili azioni di bombardamento dava prova di mirabile coraggio. Più volte, noncurante dell'intenso tiro antiaereo si abbassava sull'obiettivo per meglio colpirlo. La notte del 22 marzo 1918, nel bombardamento del nodo ferroviario di Mattarello, pur avendo avuto l'apparecchio colpito ed i motori immobilizzati da un proiettile dell'artiglieria avversaria, permaneva nel cielo dell'obiettivo finchè ebbe ultimato il lancio delle bombe, e quindi, con calma e perizia, attraverso strette gole montane, riconduceva il velivolo in territorio nazionale. Impareggiabile esempio di ardimento, di valore e di alte virtù militari. – Cielo dell'Albania-Cielo del Piave-Cielo del Trentino, 11 giugno 1917-17 agosto 1918.

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DAMIANO MIARI FULCIS
BELLUNO

Mobilitato il 16 gennaio 1916 con la 5^ Squadriglia Caccia su Aviatik e Farman per la difesa di Milano, il caporale pilota Fulcis a novembre si trasferisce sul campo di Trenno. A fine 1917 è con la 113^ Squadriglia sulla sede di Casoni da dove partecipa alle operazioni sul Monte Grappa. Nel 1918 consegue l'abilitazione sul velivolo SVA e transita nella 4^ Sezione SVA a Fossalunga a partire dal mese di aprile. Il 29 settembre è in missione in coppia con il veronese sergente Ferrari quando sono attaccati da tre caccia austriaci. i due SVA reagiscono e dopo un lungo duello riescono ad abbaterne uno. Decorato con Medaglia d'Argento e Medaglia di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Arditissimo pilota di aeroplano, compì numerosi, lunghi e pericolosi voli sul nemico, spesso in condizioni atmosferiche avversarie. Incurante di sè, con sereno sprezzo del pericolo mitragliò e bombardò colonne e campi d'aviazione a bassa quota, tornando spesso coll'apparecchio colpito in parti vitali. Dalle audaci sue ricognizioni riportò esatte e preziose notizie, raccolte indugiandosi sulle località da osservare, non curante del fuoco antiaereo e degli attacchi nemici che affrontò animosamente. Il 29 settembre 1918, incaricato di una lugga ricognizione fotografica, attaccava con mirabile risolutezza tre apparecchi avversari e dopo violento combattimento ne abbatteva uno e costringeva gli altri due ad atterrare, portando così a termine il difficile compito affidatogli. – Cielo del Piave e del Tagliamento, settembre-4 novembre 1918. MBVM: Ottimo ed ardito pilota osservatore, compieva brillantemente numerosi - difficili e lontani voli di guerra. Attaccato da apparecchi nemici nel cielo di Santa Croce, mentre eseguiva una importante serie fotografica, si difendeva valorosamente e si manteneva sull'obiettivo fino a compito ultimato. Più volte, in difficili condizioni atmosferiche, noncurante dell'intenso tiro antiaereo e di fucileria avversaria, si portava a bassa quota per mitragliare le fanterie nemiche, tornando con l'apparecchio colpito in più parti, e dando così costante esempio di alto sentimento del dovere – Cielo di Santa Croce, 1° maggio e I5-20 giugno 1918.

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UMBERTO FANTON
CALALZO DI CADORE

di Valentino, nato il 12 giugno 1890. Tenente del 2° reggimento artiglieria da Fortezza lo troviamo come osservatore presso la 1^ Squadriglia Idrovolanti di Desenzano al 1 agosto 1917. A fine anno è con la 48^ Squadriglia sul campo di Castel di Godego. Il 21 aprile 1918 assume il comando interinale del reparto e il 10 maggio è protagonista, insieme al capitano Martorana di un incidente di volo con il Caudron G.42073. Muore il 13 maggio per il rovesciamnto di un PE della 132^ Squadriglia dovuto alla tremenda instabilità di questo apparecchio. Medaglia d'Argento al Valor Militare: "Osservatore dall'aeroplano di singolare capacità ed ardimento. Dotato di alto senso del dovere e di puro sentimento d'italianità, portava a termine ogni compito affidatogli, sprezzando qualunque offesa nemica e le insidie atmosferiche provocate dall'impervia zona di alta montagna. Cosciente della responsabilità assunta, pur di portare rilievi ed osservazioni, per la sorveglianza del nemico, durante il ripiegamento si spingeva sulle rotabili e nodi ferroviari delle lontane Valli di Rienz, Sexten e Pusteria, sorpassando così tutto l'aspro sistema delle Alpi Cadorine, prive assolutamente di qualunque campo di soccorso e distanti dalla base della squadriglia. Più volte rientrava con l'apparecchio forato e scheggiato dai controaerei nemici per l'incuranza delle basse quote di volo. Nell'esplicazione della propria opera il 13 agosto (maggio, ndr) durante il volo per la direzione di un tiro, s'abbatteva con l'apparecchio a Punta Muscè (pendici meridionali del Grappa), soccombendo. - Cielo del cadore e del Grappa, ottobre 1917- maggio 1918

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AMEDEO FAORO
LAMON

Mitragliere, caporale. Alla fine di gennaio 1917 è con la 7^ Squadriglia Caproni sul campo di Aviano. Il 20 settembre passa momentaneamente alla neocostituita 15^ Squadriglia Bis Caproni, che inquadrata nel Distaccamento A.R. prende parte all'azione su Cattaro con partenza da Gioia del Colle. Il 25 gennaio 1918 prende parte, sul Caproni 4056 ad un azione su Primolano partendo dalla nuova sede, Padova.

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