Il Fronte del Cielo - Aviatori Veneti - Aviatori di Padova

 
           

ALESSANDRINI ALDO

Sergente pilota

di Padova

ANDREUZZI LODOVICO

Ten. pilota

di Padova

ARMELLINI ROMEO

Ten. pilota

Padova

BACCHETTA ASCANIO

Serg. pilota

di Padova

BAGNOLI LINO

Ten. pilota

di Padova

BARICHELLO MANLIO

Cap. Osservatore

di Padova

           
           

BARUTTA GUIDO

Cap. Osservatore

di Monselice

BENVEGNU' PASINI UMBERTO

Ten. Osservatore

di Piove di Sacco

BIANCHI ARTURO

Ten. Aerostiere

di Padova

BIGOLIN ERMENEGILDO

Serg. pilota

di S. Martino di Lupari

CELLA MARIO

Ten. Osservatore

di Monselice

CHIAPPINI VITTORIO

Ten. pilota

di Monselice

           
           

CORTI ALFREDO

Ten. pilota

di Padova

D'AYALA GODOY MARIANO

Ten. pilota

di Padova

DE CLARICINI GUGLIELMO

Ten. Osservatore

di Padova

DELLA CROCE ARTURO

Ten. pilota

di Padova

DEL PIANO IVONE

Serg. pilota

di Ponte di Brenta

FUNICIELLO GIUSEPPE

Ten. Aerostiere

di Padova

           
           

GENTILINI TULLIO

S.Ten. pilota

di Piove di Sacco

MASIERO GUIDO

Ten. pilota

di Padova

MIARI DE CUMANI GIACOMO

Ten. Aerostiere

di Padova

MINGARDI FAGOS

S.Ten.

di Piove di Sacco

MORESCO ALBERTO

Ten. pilota

di Padova

OMIZZOLO MARIO

Capit. pilota

di Padova

           
           

PACINOTTI GUIDO

Cap. Osservatore

di Bovolenta

PANIZZON LUIGI

Serg. pilota

di Padova

PAPARELLE GIUSEPPE

Ten. Dirigibili

di Padova

PASTORELLO DOMENICO

S.Ten. pilota

di Padova

PIZZO GIUSEPPE

Dirigibili

di Padova

QUAGGIO ANTONIO

pilota

di Piove di Sacco

           
           

RASI ANTONIO

Ten. Osservatore

di Padova

RAVAZZON IVO

STV pilota

di Este

RUFFATO GIUSEPPE

Serg. pilota

di San Martino di Lupari

SACERDOTI CESARE

Ten. pilota

di Padova

SCACCABAROZZI UMBERTO

Ten. Osservatore

di Padova

TOFFOLETTO GUIDO

Ten. Osservatore

di Monselice

           
   
           

TREVISAN ARCIBALDO

Ten. Osservatore

di Padova

VALERI NINO

Ten. Osservatore

di Padova

VERONESI ALESSANDRO

S.Ten. pilota

di Monselice

ZANCHINI SECONDO

pilota

di Padova

   
           

ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE, ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC. I CADUTI SONO INDICATI CON UNA STELLA



WWW.QUELLIDEL72.IT

GIACOMO MIARI DE CUMANI
PADOVA

Patavino ma di nobiltà bellunese, comandante, durante la Grande Guerra del Primo Raggruppamento Aerostieri, fu decorato con l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia per le operazioni condotte durante la Battaglia del Solstizio e quella di Vittorio Veneto. La motivazione della onorificenza fu la seguente: "Tenente colonnello del genio di milizia territoriale (corpo aeronautico). Quale comandante del primo raggruppamento aerostieri, mentre attese, in una fervida vigilia d'armi, a preparare con infaticabile e intelligente attività i mezzi aerostatici a sua disposizione, seppe, con guida sapiente, esempio costante e disciplina severa, infondere nei suoi dipendenti tanto spirito di sacrificio, tale volontà di riuscire a ogni costo nell'assolvere il proprio compito, da trarre il massimo rendimento, nelle operazioni del giugno e ottobre-novembre, contribuendo in maniera mirabile alla vittoria delle nostre armi. Battaglia del Montello e del Piave, 15-30 giugno; Battaglia di Vittorio Veneto, 24 ottobre-3 novembre 1918. Per merito di guerra fu promosso Tenente Colonnello. (tratto da: I Palloni della Guerra, di Giuseppe Magrin, Gaspari editore 1999)

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NINO VALERI
PADOVA

Tenente Osservatore della 121^ squadriglia aeroplani dal giugno 1918 sul campo di Castelgomberto. Croce di Guerra al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, pieno di perizia ed ardimento, compiva numerosi voli di guerra, superando forti difese dell'avversario, abbassandosi di quota sugli obiettivi per meglio osservare il tiro, e rendendo buoni servizi all'aviazione di artiglieria. (Cielo del Trentino, giugno-novembre 1918).

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IVONE DEL PIANO
PONTE SUL BRENTA

Sergente corpo aeronautico 116^ Squadriglia, n. 2956 matricola. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota ardito e di provata perizia, in numerosi voli compiuti sul nemico, dette prova evidente della sua forza d'animo singolare e della sua profonda devozione al dovere. Nel periodo della nostra offensiva dal 6 al 15 luglio Io 18, si distinse in numerose ed ardite incursioni condotte felicemente a compimento, attraverso intenso fuoco delle batterie aversarie e condizioni atmosferiche proibitive. Nelle numerose e difficili ricognizioni eseguite, risolutamente discese a quote bassissime, incurante dal tiro di fucileria cui era fatto segno, per agevolare il compito dell'ufficiale osservatore. Cielo di Fieri e Berat (Albania), dicembre 1917-15 luglio 1918.

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ALDO ALESSANDRINI
PADOVA

Sergente pilota 41° reggimento fanteria, 26^ squadriglia, n. 526 matricola. Arriva presso la 26^ nell'estate del 1917 e la prima missione di guerra avvenne il 14 agosto 1917 con un lancio di volantini. Il 17 novembre su Valpiana è attaccato da due velivoli nemici che mettono fuori uso l'apparecchio. Pilota e navigatore si salvano. L'8 dicembre partecipa ad una ardita missione di bombardamento. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Audace pilota d'aeroplano, eseguiva in zona di montagna aspra e difficile, numerose ricognizioni lontane e aggiustamenti di tiro contrastati sempre da vive ed efficaci offese nemiche. Durante una ricognizione, attaccato da due velivoli nemici, sosteneva da solo un'impari e lungo combattimento e, benchè il suo apparecchio fosse rimasto danneggiato, riesciva a liberarsi con ardita ed abile manovra. In altro volo di guerra molto addentro nella zona nemica, avuto l'apparecchio colpito in parti vitali, sprezzante del pericolo, continuava la rotta, atterrando nelle nostre linee. Nelle azioni del giugno 1918, confermava ancora una volta le sue ottime doti di soldato e di aviatore, assolvendo, instancabile, i compiti affidatigli, nonostante le persistenti offese dell'avversario. – Cielo degli Altipiani, novembre 1917-giugno 1918.

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MANLIO BARICHELLO
PADOVA

Capitano osservatore giunge il 28 giugno 1917 al comando della 31^ Squadriglia sul campo di Castelgomberto. Lascia il comando il 29 settembre. Nella primavera del 1918 è con la 111^ Squadriglia di Dudulart, in Albania, dove il 1 aprile ha un incidente in decollo (pilota Guerci) con il SAML distrutto. In ottobre assume il comando della 26^ Squadriglia, che in quel periodo è di stanza a San Pietro in Gù con apparecchi S.P.3. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito osservatore d'aeroplano, compiva numerosi importanti e lunghi voli sul nemico, sovente, in difficili condizioni atmosferiche, mantenendosi sempre calmo e sereno di fronte alle offese avversarie, che spesso gli danneggiarono l'apparecchio, costringendolo due volte ad atterrare fuori campo, ma che mai scemarono in lui l'entusiasmo per i voli di guerra. Cielo della Carnia, maggio 1917; Cielo della Macedonia Serba, aprile 1918.

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GUIDO BARUTTA
TEOLO

Capitano di cavalleria osservatore di aeroplano. Inizia i voli con la 10^ Farman di Santa Maria La Longa alla fine del 1915, In questi mesi viene decorato con una Medaglia d'Argento al Valor Militare. Ad aprile la squadriglia cambia nome assumendo il numero 27 e da Villaverla va a Brescia per assumere nuovi aeroplani. Il 7 luglio 1916 è in Friuli sul campo della Comina e subito dopo a Chiasiellis. Nel dicembre del 1916 è con la 5^ Squadriglia Caproni di Verona. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, compiva, anche in condizioni difficili, numerose ricognizioni ed azioni offensive, dando sempre prova di calma e di esemplare coraggio. L'8 giugno 1916, durante un bombardamento, avendo avuto l'apparecchio colpito in pieno e danneggiato in parti vitali da un shrapnel nemico, brillantemente e con sangue freddo fu di massimo ausilio ai piloti, indicando loro all'estremità delle nostre linee un campo che rese men difficile l'atterraggio, e infondendo loro la calma necessaria in così perigliosa situazione. Cielo di Rovereto, 8 giugno 1916.

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GUGLIELMO DE CLARICINI
PADOVA

Tenente reggimento artiglieria DA campagna osservatore della 113^ Squadriglia aeroplani di Feltre dalla primavera del 1917. Transita poi nella 48^ Squadriglia G.4 con la quale prima della fine del 1917 guadagna una Medaglia d'Argento al Valor Militare. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ufficiale osservatore audace e calmo, compiva un'innportante ricognizione strategica percorrendo in volo di oltre tre ore, per 120 km, il territorio nemico dal Monte Marmolada all'Adamello. Riportava precise ed utili informazioni. Cielo del Tirolo, 24 aprile 1917.

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RASI ANTONIO
PADOVA

di Angelo, tenente osservatore del 28° reggimento artiglieria campale. L'attività bellica di Rasi inizia il 7 maggio 1916 a Villaverla con la 27^ Squadriglia nel bombardamento della stazione di Matterello (Tn). Il 18 maggio nel corso di un bombardamento di baraccamenti a Folgaria, il velivolo di Rasi (Farman) pilotato dal capitano Ferraro, comandante di squadriglia, ha un duello con un Loyid nemico. Pur avendo la mitragliatrice inceppata, riesce a metterlo in fuga. Nel 1916 riceve la MBVM. Dal settembre 1917 si trova con l'8^ Squadriglia Caproni come pilota. Compie la prima azione il 27 settembre con una azione su Doberdò. Il 2 ottobre attacca la stazione di Grahovo. Da quest'ultimo obiettivo non ritorna il 25 ottobre con un Caproni partito alle ore 9, probabilmente vittima della caccia tedesca. Tutto l'equipaggio, costretto all'atterraggio fu fatto prigioniero. Decorato con Medaglia di Argento al Valor Militare e di Bronzo.
MAVM: Medaglia d'Argento al Valor Militare: Valoroso soldato del cielo, sul fronte del Trentino e dell'Isonzo, affrontando audacemente gravi difficoltà atmosferiche e lotte accanite contro gli antiaerei nemici, concepiva numerose, ardite ed importanti azioni di guerra. Il 25 ottobre, nel cielo di Grakovo, attaccato da 5 caccia tedeschi, dopo eroica, accanita, impari lotta, colpito in pieno dalla mitraglia nemica, era costretto ad atterare. Cielo del Trentino e dell'Isonzo, maggio 1916-ottobre 1917.
MBVM: Osservatore d'aeroplano, benchè i tiri delle artiglierie avversarie avessero danneggiato il suo apparecchio ed un velivolo nemico tentasse di ostacolarlo, dando prova di ardimento e sangue freddo ed ispirando calma e fiducia nel pilota, con elevato sentimento del dovere compiva felicemente l'importante mandato affidatogli, eseguendo una utilissima serie di fotografie delle posizioni nemiche. – Monte Pasubio, 10 novembre 1916.

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GUIDO MASIERO
PADOVA

(1895-1942). Di famiglia agiata, allo scoppio della guerra era sergente sui Voisin a Santa Maria La Longa. Rimase con la 26^ Squadriglia fino al 1917 per passare poi alla caccia. Anche lui - nella confusione che seguì Caporetto - fu frettolosamente mandato al fronte con gli altri. Arrivò a Istrana nella 78^ Squadriglia già ufficiale e si mise in luce per la sua abilità. In breve tempo raggiunse le 5 vittorie guadagnandosi il rango di «asso» proprio il giorno della grande battaglia aerea di Istrana, il giorno di Santo Stefano del 1917. Alla fine febbraio del '18 passò con Gino Allegri alla III° Sezione SVA dove rimase fino alla fine del conflitto. Nel dopoguerra fu richiamato in sevizio per il progettato raid Roma-Tokio. Siamo nel febbrario del 1920. Masiero e Ferrarin partirono il 14 febbraio e con i motoristi Gino Capannini e Roberto Maretto arrivarono a Tokio il 31 maggio. Guido Masiero fu volontario nella campagna d'Etiopia e quindi nella guerra di Spagna. Dopo il congedo, alla fine del 1939, passò alla Breda come collaudatore e progettista lavorando allo sviluppo di nuovi velivoli. Il 24 Novembre 1942, nella nebbia, si scontrò con un Macchi 202, ai comandi del quale era un altro famoso pilota, Francesco Agello. Morirono entrambi.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano, già tra i primi assi della caccia, volle e seppe porsi, tra i primissimi osservatori nella ricognizione: fuse in sè la rara perizia nel volo e la scrupolosità nell'accertamento, nella vigilanza di movimenti nemici; l'ardire, lo sprezzo sereno nell'affrontare il pericolo e la cura coscienziosa, meticolosa nella ricerca di nuovi bersagli da segnalare, di nuove zone da fotografare. Fermo nella volontà del dovere da compiere ove il nemico gli si oppone, abbatte e passa, fu così, ad un tempo, occhio che vigila, cuore che vuole, braccio che atterra. Cielo di Feltre-S. Giustina-Belluno-Fiera di Primiero-Agordo-Bolzano-Trento- Val d'Astico-Toblach-Lienz-Udine, maggio-giugno luglio 1918.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito pilota d'aeroplano, eseguì numerosi voli di ricognizione e di bombardamento, ritornando talvolta con l'apparecchio colpito dall'artiglieria avversaria. Sostenne brillantemente alcuni combattimenti con velivoli nemici, dimostrando in ogni circostanza le sue belle doti di ardimento, di tenacia e di abilità. Regione Caraiea, gennaio 1916-febbraio 1917.

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PAPARELLE GIUSEPPE
PADOVA

Di Giovanni, tenente del Genio ufficiale di bordo di dirigibile. Compì 5 missioni di guerra

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MARIO OMIZZOLO
PADOVA

Proveniente dalla Brigata di fanteria Abbruzzi, con la quale combattè in Trentino e sul Carso, fu ferito per ben due volte nel corso della battaglia di Gorizia (agosto 1916). Al rientro dalla convalescenza, nel gennaio del 1917, entrò nella scuola piloti per il conseguimento dei brevetti di volo. Nel gennaio del 1918 fu destinato alla 72^ Squadriglia da Caccia ne assunse il comando. Il 17 luglio Omizzolo viene encomiato per aver riportato alla base il suo Hanriot seriamente danneggiato in combattimento. Durante l’offensiva nemica sul Piave, guidò una pattuglia sotto un violentissimo temporale al mitragliamento di passerelle austriache sul Piave, a San Donà, abbassandosi fino a 100 metri sotto il fuoco antiaereo. Pochi giorni dopo attaccava arditamente quattro caccia nemici che assalivano un nostro velivolo, riuscendo a disimpegnare quest’ultimo e a sottrarsi al combattimento, manovrando a bassissima quota, malgrado si fosse inceppata la mitragliatrice dopo i primi colpi. Un altro giorno di scorta ad un apparecchio da ricognizione, sostenne combattimento con tre caccia nemici. L’8 settembre 1918 passo al comando della 79^ Squadriglia. Un mese dopo, l’8 ottobre Omizzolo a bordo del Ni 27 19775 viene colpito in pieno da un colpo di contraerea nei pressi di Santo Stefano di Valdobbiadene, mentre rientra da un volo di crociera. Di Omizzolo, patavino, ma originario di Foza, c’è un ricordo di Mario Rigoni Stern: …” La mamma del pilota caduto, cugina di mio nonno, andò fino a Vienna a cercare il pilota che lo aveva abbattuto. Lo trovò e andò a casa sua. Poi tornò in Italia, girò finché trovò la casa, dove era stato sepolto un caduto che si pensava fosse tedesco. La croce era posta invece sul cadavere di Mario Omizzolo. Fu così che presi io il suo nome”. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare e di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Pilota da caccia di bravura e coraggio insuperabili, ottimo comandante di una squadriglia, cui seppe infondere tutto il suo entusiastico slancio e che seppe trascinare con l'esempio e con la fede, compiva, in meno di un mese, numerosi arditissimi voli di guerra, ritornando più volte con l'apparecchio colpito dal tiro di mitragliatrici avversarie. L'11 settembre 1918 abbetteva, in un accanito combattimento aereo, un apparecchio nemico. L'8 ottobre, di ritorno da una crociera, colpito in pieno da un colpo di cannone nel cielo di Conegliano, incontrava gloriosa morte. Valdobbiadene-Conegliano, 12 settembre-8 ottobre 1918.
MBVM: Comandante di una squadriglia e pilota d'aeroplano, ardito e valoroso, si distingueva in numerose operazioni di guerra volando a bassa quota per eseguire fotografie e per mitragliare truppe nemiche, anche in condizioni atmosferiche avverse. La sera del 17 giugno 1918, alla testa di una pattuglia, sotto un violento temporale, eseguiva un lungo volo per mitragliare a quota minima delle passerelle, che il nemico aveva collocato sul Piave presso San Donà. In numerosi combattimenti dava prova di grande coraggio, sprezzo del pericolo e serena calma, assolvendo sempre coi più lusinghieri risultati i compiti affidatigli. Cielo del Trentino, 20 gennaio - 15 giugno, Cielo del Piave, 15-28 giugno 1918.

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CESARE SACERDOTI
PADOVA

Capitano di artiglieria, pilota militare, volò nella 10^ Squadriglia Caproni dal 28 maggio 1915. Ingegnere. Decorato con 2 Medaglie di Argento al Valor Militare.
MAVM: Nelle numerose ricognizioni offensive ed osservazioni del tiro di artiglieria, compiute durante sei mesi ininterrotti di servizio di pilota aviatore, diede prova di grande ardimento e noncuranza del pericolo. Fatto quasi sempre segno al fuoco avversario, ebbe varie volte l'aeroplano colpito. Friuli-Altipiano Carsico, maggio-dicembre l9l5.
MAVM: In commutazione della medaglia di bronzo concessagli con decreto luogotenenziale. 1 giugno 1916: Pilota aviatore, in 31 voli di guerra, in condizioni atmosferiche spesso difficilissime, talvolta anche di notte, calandosi sovente a bassa quota, si segnalava per perizia, arditezza e sprezzo del pericolo singolari. Fatto segno al fuoco avversario, riportava più volte l'aeroplano colpito. In azione offensiva contro un pallone osservatorio, sebbene con l'aeroplano seriamente danneggiato dal fuoco nemico, persisteva tenacemente nello attacco, costringendo l'aereo avversario ad abbassarsi. Cielo di Oppacchiasella - Friuli - Carso, giugno-dicembre 1915.

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MARIANO D'AYALA GODOY
PADOVA

Nacque a Padova il 16 dicembre 1896 dalla contessa Paolina Giusti e dal Capitano di Cavalleria Carlo. Studente di legge fu chiamato alle armi nel 1915 e frequentò un corso per ufficiali di complemento. Divenne sottotenente dei Lancieri di Novara il 20 settembre 1915. Destinato al deposito del Reggimento a Treviso chiese ed ottenne di poter essere destinato subito in prima linea. Nel novembre era presso la brigata Ferrara impegnata sul Monte S. Michele, e nel giugno 1916 fu decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare per il suo brillante comportamento in battaglia. Nell'autunno del 1916 passò in artiglieria e nominato ufficiale effettivo, fu anche decorato con una seconda MBVM. Volontario in aviazione divenne ufficiale osservatore presso la 4^ squadriglia e partecipò alle imprese di Pola e Cattaro. Compì oltre 30 voli di guerra dutrante i quali il suo velivolo fu colpito 14 volte. Trovava la morte in un incidente di volo al ritorno da una missione di bombardamento su Levico, per una errata manovra in atterraggio sul campo di Padova, nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 1918.
MBVM: "Su apparecchi terrestri, percorrendo un lungo tratto di mare aperto in condizioni avverse, riusciva, con altri, a raggiungere le Bocche di Cattaro e a colpire con grande esattezza ed efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili nella crescente foschia. Bocche di Cattaro, 4-5 ottobre 1917". Medaglia d'Argento al Valor Militare: «Ardito osservatore, dette costante prova di instancabile attività, di ammirevole tenacia e non comune ardimento. Impavido tra il fuoco nemico, che colpì molte volte il suo apparecchio, condusse sempre a termine il suo mandato, prendendo sempre parte a numerose e lontane azioni di bombardamento e mitragliando da bassa quota truppe nemiche; bell'esempio di audacia e alto sentimento del dovere. Cielo del Carso, del Trentino e dell'Isonzo, 18 agosto 1917-gennaio 1918.» Medaglia di Bronzo al Valor Militare:

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GUIDO TOFFOLETTO
MONSELICE

Anche Tossoletto in altri documenti. Tenente osservatore, proveniente dalla 4^, raggiunse nei primi del 1918 la 38^ Squadriglia presso il campo di Cà Tessera. Partecipò all'impresa di Cattaro il 4/5 ottobre 1917. E' decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Su apparecchi terrestri, percorrendo un lungo tratto di mare aperto in condizioni avverse, riusciva, con altri, a raggiungere le Bocche di Cattaro e a colpire con grande esattezza ed efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili nella crescente foschia. Bocche di Cattaro, 4-5 ottobre 1917".

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ALBERTO MORESCO
PADOVA

Tenente pilota della 72^ Squadriglia Caccia nato nel 1893 da Arturo. Diviene pilota militare in data 5 febbraio 1916 e dal 30 novembre successivo è in carico alla 79^ Squadriglia Caccia dove rimane fino al 27 luglio 1917. Trasferito alla Direzione Tecnica presso l'azienda Macchi come collaudatore. Dopo neanche un mese passa al Raggruppamento Idrovolanti di La Spezia e poi alla scuola osservatori di Centocelle. Arrivò poi alla scuola bombardamento di Malpensa e il 17 luglio giunse a Castenedolo presso la 72. Divenuto Sottotenente il 1 ottobre 1915 era abilitato sul velivolo Hd.1. Ha compiuto 39 voli di guerra e gli è stata attribuita una vittoria conseguita il 16 giugno 1918. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Dopo essersi distinto in molte azioni eseguite con apparecchi da bombardamento, raggiungendo gli obiettivi assegnatigli anche in condizioni atmosferiche avverse, affermava ancora la sua intelligenza e coraggiosa valentia come pilota da caccia in numerosi voli e in sette combattimenti, riuscendo ad abbattere nello stesso giorno, in concorso di altro pilota, un velivolo ed un pallone frenato nemico. Cielo del Trentino, degli Altopiani, del Montello e del Piave, maggio 1916, giugno 1918.

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GUIDO PACINOTTI
BOVOLENTA

Tenente Osservatore d'aeroplano decorato con Medaglia d'Argento al valor Militare: Attaccato da un apparecchio avversario che con insistenza tentava di tagliargli la rotta, calmo e ardito, lo affrontava con aggiustate raffiche di mitragliatrice, dando tempo al pilota di eseguire il mandato e costringendo l’avversario ad allontanarsi. L’apparecchio tornava al campo colpito in quattordici punti. In un'altra circostanza, volando arditamente a bassa quota su di una pericolosa zona nemica, avendo dal vivo fuoco dell’artiglieria avversaria avuto colpito l’apparecchio in parti vitali in modo da rendersene necessario l’atterraggio, con sublime sprezzo della vita, piuttosto che cederlo al nemico, lo dirigeva verso le nostre lontane posizioni, passando a bassa quota sulle prime linee avversarie, tra l’infuriare incessante e crescente del fuoco di artiglieria e fucileria. Vi giungeva, ma nel terreno inadatto agli atterraggi trovava gloriosa morte. Osteria del Termine 29 giugno 1916.

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PIZZO GIUSEPPE
PADOVA

Di Luigi, tenente del Genio ufficiale di bordo di dirigibile compì 5 missioni di guerra

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SECONDO ZANCHINI
VILLA DEL CONTE

Di Villa del Conte (Pd). Soldato pilota classe 1899. Qualificato su velivolo da caccia Hanriot presso il CFS di Ghedi. Nel luglio del 1918 risulta in forza al Comando Scuole Aviatori.

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LINO BAGNOLI
PADOVA

Tenente pilota di complemento classe 1894. Nel luglio 1918 risulta in forza al Comando Scuole Aviatori.

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VITTORIO CHIAPPINI
MONSELICE

Tenente pilota di complemento classe 1897.

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ALFREDO CORTI
PADOVA

Tenente pilota di complemento classe 1893. Fu abilitato al pilotaggio di velivoli da caccia Nieuport, Hanriot e SVA. Nel 1918 è presso il Comando Scuole Aviatori.

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TULLIO GENTILINI
PIOVE DI SACCO

Sotto Tenente pilota di complemento classe 1899. Fu abilitato al pilotaggio di velivoli da caccia Nieuport, Hanriot

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ANTONIO QUAGGIO
PIOVE DI SACCO

Soldato pilota classe 1894. Fu abilitato al pilotaggio di velivoli da caccia Nieuport e Hanriot. Nel luglio 1918 risulta in forza al Comando Scuole Aviatori.

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LUIGI PANIZZON
PADOVA

Sergente pilota n. 128 matricola. Il 15 ottobre 1915 Panizzon è a Oleis con la 8^ Squadriglia Artiglieria nel giorno della sua costituzione. Pilota di Caudron G.3 con il grado di caporale. Nel gennaio 1918 lo troviamo con l'8^ Squadriglia Caproni. Prese parte al bombardamento di Pola. Terminò le ostilità con la 13^ Squadriglia Caproni. Decorato di Medaglia d'Argento e di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Pilota dall'inizio della guerra, con esemplare arditezza e con rara perizia compiva numerosi voli di ricognizione e di bombardamento. Temprato ad ogni rischio e ad ogni audacia, vincendo gravi difficoltà, riusciva sempre a portare la maggiore offesa sul nemico; costante esempio di fede e di valore. Cielo del Carso, dell'Istria, del Trentino e del Friuli, dicembre 1915 - marzo 1918.
MBVM: Ardito pilota d'aeroplano, audace e cosciente, di grande entusiasmo, di spirito sereno, di fede sicura e di slancio singolare, partecipò alle più lontane e più ardite azioni di bombardamento, guidando il suo apparecchio oltre gli sbarramenti nemici e sui più arrischiati bersagli. Cielo del Friuli, Piave e Pola, maggio-settembre 1918.

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ARTURO DELLA CROCE
PADOVA

Sottotenente pilota in servizio presso la 33^ Squadriglia a Campoformido all'inizio del 1917. Ad aprile, ad Arcade è con la nuova 131^ armata di velivoli Pomilio ed ad agosto prende sede sul campo di Lavariano Chiasiellis. Il 3 ottobre ha uno scontro vittorioso con un aereo nemico: mentre incrociava con l'osservatore Parodi, tra Oppachiasella e Castagnevizza è attaccato da un piccolo caccia nemico che li crivella di colpi forando anche l'elica. Il Pomilio fa a sua volta fuoco e il caccia nemico si allontana. Il 22 novembre 1917 precipita presso Padova con il Pomilio 3921 dopo un azione. L'osservatore Di Filippo esce dal velivolo ustionato e estrae dall'abitacolo Della Croce che però muore 2 giorni dopo. E' decorato con 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare.
MAVM: Arditissimo pilota d'aeroplano, partito in volo per una missione di massima urgenza, quantunque il motore funzionasse male, abbandonava le linee avversarie solamente a compito ultimato. Costretto ad atterarre fuori campo e sviluppatosi un incendio a bordo, nonostante le gravi ustioni riportate che lo resero completamente cieco, esempio ammirabile di fermezza e amor patrio, poche ore prima di esalare l'ultimo respiro, gridava: Viva l'Italia, e si dichiarava soddisfatto di morire dopo aver espletato il mandato affidatogli. Cielo del Basso Piave, 22 novembre 1917.
MAVM: Pilota arditissimo, fu di costante esempio ai suoi colleghi. Con elevatissino senso del dovere eseguì brillanti operazioni di guerra. Il giorno 23 settembre, eseguiva una ricognizione continua, nonostante le cattive condizioni atmosferiche per il vento a raffiche e il tiro delle difese antiaeree, e la mandava a termine fornendo ai comandi superiori utili informazioni e fotografie di obbiettivi militari importantissimi. Il 3 ottobre 1917, attaccava un velivolo nemico, e dopo violento combattimento lo obbligava ad allontanarsi dalle nostre linee. Cielo Carsico, 23 settembre, 3 ottobre 1917.

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PASTORELLO DOMENICO
PADOVA

di Giuseppe, tenente pilota del 6° reggimento Ferrovieri, pilota della 38^ e 87^ Squadriglia. Decorato con MAVM e MBVM. Cadde in volo il 27 ottobre 1918 colpito dalla contraerea.
MAVM: Pilotadi eccezionale ardimento, volò in missioni di ricognizioni e di bombardamenti sui più lontani centri di vita del nemico, dall'Istria al Tirolo. Colpì con grande efficacia i suoi difficili bersagli, recò utili notizie, riportando spessissimo, i segni della lotta sul suo apparecchio. Cielo dell'Istria-Carinzia-Tirolo, 12 luglio-12 ottobre 1918.
MBVM: Pilota d'aeroplano, dopo aver bombardato le retrovie nemiche, discendeva a bassa quota permettendo all'aeroplano di sparare circa 400 colpi di mitragliatrice sulle truppe avversarie. Rimasto gravemente danneggiato il suo velivolo ed arrestato il motore, con calma e mestria, riusciva ad atterare in posto sicuro. Cielo di Timavo, 19 agosto 1918.

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SCACCABAROZZI UMBERTO
PADOVA

di Giuseppe, tenente del 29° reggimento artiglieria campale, osservatore della 31^ Squadriglia dove fu assunto in forza il 7 settembre 1918. Compì 7 voli di cui 4 di guerra. Iniziò il corso da Osservatore il 14 aprile 1918 a Centocelle.

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RUFFATO GIUSEPPE
SAN MARTINO DI LUPARI

Sergente pilota della 22^ Squadriglia. Classe 1893 del 2° Reggimento Granatieri. Giunto ad Istrana verso la metà del 1918 su velivolo SIA 7B. Brevettato pilota nel 1916 su Farman e nel 1917 su SAML. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano arditissimo e di eccezionale abilità, in 39 voli di guerra compiuti con grande entusiasmo e con elevato sentimento del dovere dava prova costante di elette virtù. Mostrò sempre nobile sprezzo delle offese nemiche che più volte gli danneggiarono seriamente l'apparecchio. Affrontò con calma risoluta, con coscente ardimento e magnifico slancio tutte le numerose difficoltà che si frapposero al raggiungimento dei compiti affidatigli e sempre riuscì col suo valore a superarli. In voli di bombardamento e mitragliamento sul nemico a quote minime rifulsero le sue alte virtù militari. Cielo del Monte Grappa-Susegana-Vittorio Veneto, gennaio-ottobre 1918.

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TREVISAN ARCIBALDO
PADOVA

Tenente Osservatore della 113^ Squadriglia dove lo troviamo a partire dal settembre 1917 sul campo di Cavazzo Carnico. Dopo Caporetto è a Casoni, poi a Medole e infine a Cividate Camuno. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ottimo osservatore dall'aeroplano, in numerosi voli di guerra, sfidava a lungo intensi tiri nemici di sbarramento, dimostrando pronta intelligenza ed audace iniziativa e sempre raggiungendo, nelle ricognizioni, utili risultati. Più volte, pur avendo l'apparecchio colpito dal l'artiglieria avversaria, continuava fino ad opera compiuta la propria osservazione, oppure, incurante delle intense raffiche di fuoco antiaereo, si abbassava a minime quote per mitragliare e bombardare il nemico. In ogni sua azione dimostrava nobile entusiasmo, alto sentimento del dovere ed assoluto sprezzo del pericolo. Cielo della Carnia, luglio 1917-Grappa Tonale, settembre 1918.

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BIGOLIN ERMENEGILDO
SAN MARTINO DI LUPARI

Sergente pilota della 203^ Squadriglia costituita nel settembre 1918 sul campo di Poggio Renatico ed armata con velivoli Ca.5. Di Paolo classe 1896, entrato in aviazione il 4 novembre 1915 e brevettatosi pilota nel febbraio del 1918. Arrivò alla 203^ dopo la fine delle ostilità, nel gennaio 1919.

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UMBERTO BENVEGNU' PASINI
PIOVE DI SACCO

Tenente Osservatore al 1 gennaio 1917 è con la 42^ Squadriglia a Medeuzza su velivoli Caudron G3. Rimane con il reparto fino al passaggio alla nuova 115^ sul campo di Arcade mobilitata il 17 agosto 1917. Dotata di SAML il 23 agosto va a Nove di Bassano mentre il 20 ottobre è a Villaverla. Perde la vita il 17 novembre 1917 a bordo del SAML 2935 a Cima Ecker abbattuto dalla caccia della Flik 55. Con lui il suo pilota Ludovico Castiglioni. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore dall'aeroplano, compì numerose e brillanti ricognizioni, dando sempre prova di ardire, tenacia ed alto sentimento del dovere. Condusse sempre a termine i propri mandati, per quanto fatto segno ad intenso tiro antiaereo e dovesse sostenere vivaci combattimenti con apparecchi nemici. Il 17 novembre 1917, nell'eseguire una ricognizione, trovato un apparecchio nemico superiore per velocità, lo attaccò risolutamente, e dopo aver usato, con energia e decisione, fino all'ultimo, la propria mitragliatrice, ferito a morte, trovava gloriosa fine, precipitando coll'apprecchio entro le nostre linee. Cielo del Carso e del Trentino, 25 novembre 1916-17 novembre 1917.

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MINGARDI FAGOS
PIOVE DI SACCO

Sottotenente pilota classe 1897 in forza al Comando Scuole Aviatori nel luglio 1918.

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ARMELLINI ROMEO
PADOVA

Tenente pilota classe 1892 in forza al Comando Scuole Aviatori nel luglio 1918.

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ARTURO BIANCHI
PADOVA

Tenente corpo aeronautico militare. Croce di Guerra: Osservatore dal pallone frenato, dimostrò in ogni circostanza, calma e sprezzo del pericolo, meritando sempre la stima, la fiducia e l'elogio dei suoi superiori e rendendo segnalati servigi. Cielo del Carso, marzo 1916-maggio 1917.

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