Il Fronte del Cielo -
Personale Navigante - Regione Sicilia
Grado
Nome e Cognome
Reparto
Luogo di Nascita, Distretto o Residenza
Cad.
Ten. Vasc. pilota
Agnesi Alfredo
251^ Squadriglia
Messina
Capitano pilota
Aliquò Mazzei Filippo
30^ Squadriglia
Messina
Tenente Osserv.
Allegra Francesco
45^ Squadriglia
Palermo
S.Ten. Vasc. pilota
Arcidiacono Domenico
261^ Squadriglia
Riposto
S. Ten. Osserv.
Argento Francesco
46^ Squadriglia
Agrigento
Sergente pilota
Arone Vincenzo
83^ Squadriglia
Sciacca
Tenente Osserv.
Baratta Vincenzo
Aerostiere
Ucria
Caporale pilota
Barucchi Giacomo
161^ Squadriglia
Palermo
Sergente pilota
Benassai Silvio
267^ Squadriglia
Messina
Tenente pilota
Benfante Ugo
111^ Squadriglia
Palermo
Ten. Osserv.
Bonfiglio Vincenzo
5^ Squadriglia
Porto Empedocle
Ten. Osserv.
Bonocore Carlo
204^ Squadriglia
Caltanissetta
Sergente pilota
Bosco Bartolomeo
266^ Squadriglia
Noto
Soldato pilota
Bracco Bonuccio
105^ Squadriglia
Palermo
2° Capo pilota
Bucarelli Antonio
261^ Squadriglia
Messina
Asp. Uff. pilota
Buffa Giuseppe
78^ Squadriglia
Castellammare d. G.
Tenente Osserv.
Buonocore Mario
23^ Squadriglia
Bivona
Tenente Osserv.
Calabrese Luigi
38^ Squadriglia
Siracusa
Asp. G. M. pilota
Calcerano Paolo
C.R.E.M.
Giarre
TenenteOsserv.
Calì Giuseppe
33^ Squadriglia
San Cataldo
Tenente Osserv.
Candela Manlio
11^ Squadriglia
Messina
Ten. Osservatore
Capodici Nicolò
204^ Squadriglia
Marsala
Capitano Osserv.
Cartia Giovanni
31^ Squadriglia
Scicli
Tenente Osserv.
Caruso Vittorio
Aerostiere
Scordia
Capitano
Casella Umberto
Dirigibili
Nicosia
Tenente Osserv.
Cibella Giuseppe
13^ Squadriglia
Agrigento
Tenente Osserv.
Cipriano Giuseppe
5^ Squadriglia
Palermo
Capit. pilota
Coniglio Gaetano
5^ Squadriglia
Catania
Capit. Oss/pilota
Coniglio Luigi
29^ Squadriglia
Siracusa
Tenente Osserv.
Contarini Rosario
13^ Squadriglia
Agrigento
Tenente Osserv.
Conti Ferdinando
182^ Squadriglia
Catania
Ten. Vasc. pilota
Coppola Vincenzo
258^ Squadriglia
Palermo
Maresciallo
Cucchiara Baldassarre
2^ Squadriglia Caproni
Trapani
Tenente Osserv.
Cutello Vincenzo
6^ Squadriglia Caproni
Chiaramonte Gulfi
Sergente pilota
Cutropia Francesco
75^ Squadriglia
Barcellona P.G.
Tenente pilota
Danieli Pietro
75^ Squadriglia
Caltagirone
Capitano pilota
Darby Cesare
8^ Squadriglia Caproni
Cefalù
2° nocchiere pilota
De Marco Giuseppe
Scuola Pilotaggio
Prizzi
Tenente Osserv.
Dicuzzo Sante
115^ Squadriglia
Palagonia
Tenente
pilota
Di Rudinì
Francesco
76^
Squadriglia
Catania
S.ten. V.
Osserv.
D'Orso Luigi
251^
Squadriglia
Palermo
Tenente Osserv.
Ettore Bernardo
31^ Squadriglia
Marsala
Tenente
Osserv.
Fabroni Gino
Aerostiere
Agrigento
Tenente Osserv.
Faggi Fausto
115^ Squadriglia
Palermo
Capitano pilota
Falcone Giuseppe
4^ Squadriglia Caproni
Palermo
Tenente Osserv.
Fugalli Santoro
9^ Squadriglia Caproni
Marzara del Vallo
Serg. Magg.
Gerace Salvatore
203^ Squadriglia
Partinico
Tenente Osserv.
Giuffrè Ugo
113^ Squadriglia
Sant'Angelo di Brolo
Capitano Osserv.
Giuliano Leonardo
11^ Squadriglia Caproni
Pachino
Tenente pilota
Grassa Giuseppe
76^ Squadriglia
Marzara del Vallo
S.ten. Osserv.
Guzzanti Luigi
1^ Squadriglia Caproni
Catania
Capitano
Osserv.
Iozza
Girolamo
32^ Squadriglia
Gela
2° Capo cann.
pilota
Janniello
Guido
260^ Squadriglia
Santa Margherita
Capitano
Osserv.
Jozza
Girolamo
32^ Squadriglia
Gela
Soldato
mitragl.
Joren Napoli
Nicolò
1^ Squadriglia Caproni
Palermo
Capitano pilota
Juretigh Djalma
25^ Squadriglia
Catania
S.ten. Osserv.
L'Abbadessa Giuseppe
112^ Squadriglia
San Marco d'Alunzio
2° Capo pilota
La Cagnina Guglielmo
255^ Squadriglia
Scicli
Capitano pilota
Lanzafame Francesco
182^ Squadriglia
Nicosia
Tenente pilota
Machi Vincenzo
6^ Squadriglia Caproni
Cefalù
Tenente Osserv.
Magliocco Enzo
39^ squadriglia
Palermo
2° Capo Osserv.
Malato Antonio
255^ Squadriglia
Augusta
Sergente pilota
Martinetti Giuseppe
1^ Squadriglia
Palermo
Sergente pilota
Martorana Giovanni
48^ Squadriglia
Palermo
Sergente pilota
Mastrilli Giuseppe
182^ Squadriglia
Randazzo
S.ten. Vasc. pilota
Maugeri Franco
255^ Squadriglia
Gela
Tenente Osserv.
Mento Pasquale
9^ Squadriglia
Rometta
Sergente pilota
Musumeci Mario
302^ Squadriglia
Catania
Tenente Osserv.
Navarra Salvatore
31^ Squadriglia
Catania
S.tenente pilota
Notarbartolo Francesco
5^ Squadriglia Caproni
Villarosa
Tenente Osserv.
Notarbartolo Giuseppe
121^ Squadriglia
Palermo
Allievo pilota
Novi Carlo
C.R.E.M.
Agrigento
Fuochista pilota
Nuccio Antonio
258^ Squadriglia
Palermo
Capitano pilota
Oddo Arturo
75^ Squadriglia
Palermo
Tenente pilota
Orlando Michele
30^ Squadriglia
Palermo
Tenente Osserv.
Orlando Mirone Giovanni
116^ Squadriglia
Palermo
S.ten. Osserv.
Palma Ettore
22^ Squadriglia
Agrigento
S.ten. V. Osserv.
Palmegiano Francesco
259^ Squadriglia
Palermo
Tenente pilota
Palmieri Francesco Paolo
270^ Squadriglia
Palermo
S.ten. V. pilota
Paterniti Giuseppe
262^ Squadriglia
Palermo
Capitano Dirig.
Paternò del Toscano
Campochiaro Michelangelo
Dirigibili
Catania
Caporale
Perrone Tommaso
Dirigibile U5
Messina
Tenente Osserv.
Petracalvina Liborio
6^ Squadriglia
Calascibetta
Tenente Osserv.
Pirongelli Pericle
Aerostiere
Sciacca
Tenente pilota
Pucci Stefano
112^ Squadriglia
Trapani
Caporale Motorista
Ragonesi Rosario
15^ Squadriglia
Acireale
Tenente pilota
Raineri Corradino
74^ Squadriglia
Catania
Capo pilota
Ranieri Domenico
251^ Squadriglia
Palermo
Sergente pilota
Samaritano Angelo
61^ Squadriglia
Trapani
Maresciallo pilota
Sambataro Salvatore
181^ Squadriglia
Licodia Eubea
Aspirante pilota
Sanfilippo Gaetano
263^ Squadriglia
Adrano
Serg. magg. mitragl.
Sciacca Antonio
182^ ^ Squadriglia
Trapani
Marinaio
Scroppo Lorenzo
C.R.E.M.
Aci Castello
Tenente Osserv.
Serra Antonino
74^ Squadriglia
Trapani
Tenente Osserv.
Siragusa Guglielmo
38^ Squadriglia
Palermo
2° Capo pilota
Spadaro Santo
254^ Squadriglia
Palermo
Tenente Osserv.
Travaglianti Salvatore
38^ Squadriglia
Cesarò
Tenente pilota
Vaccari Giovanni
35^ Squadriglia
Palermo
Capitano pilota
Vanasco Giuseppe
75^ Squadriglia
Gela
Tenente Osserv.
Vitale Oreste
131^ Squadriglia
Palermo
Tenente Osserv.
Volo Giovanni
139^ Squadriglia
Palermo
Tenente Osserv.
Volo Vincenzo
114^ Squadriglia
Palermo
Sergente pilota
Zingales Rosario
10^ Squadriglia
S. Agata di Militello
ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI
CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE,
ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC.
WWW.QUELLIDEL72.IT
GIUSEPPE L'ABBATESSA 1897 - 1969
Nato il 24 maggio a San Marco d'Alunzio, sottotenente del 278° Reggimento Fanteria con anzianità di grado al 25 dicembre 1916. Arriva presso la 112^ Squadriglia il 15 marzo 1918 come allievo osservatore. Qualche giorno dopo giunge
sul campo di Castenedolo (Bs) e vola su apparecchi SAML. La prima missione cui abbiamo traccia è del 22 aprile con una ricognizione fotografica e lancio di volantini. Il giorno successivo la missione è ripetuta sulla zona dell'alto
Garda tra Torbole, Nago, Riva e Tenno. Il 2 maggio il Pomilio di L'Abbadessa e di Marconi è colpito dalla contraerea e ritorna al campo con 15 buchi. Il 13 con il caporale Vajra sostiene un combattimento aereo con due caccia nemici in Val Daone.
Al ritorno da una licenza ordinaria di 10 giorni, L'Abbadessa è assegnato, il 16 agosto, al IX Gruppo come Ufficiale addetto. L'ultima missione sembra essere stata quella compiuta il 12 settembre sul lago d'Idro e sul momte Cadria. Il 9 aprile del 1919 è
ancora in forza alla 112^ Squadriglia.
Capitano pilota del Corpo aeronautico militare fu un pioniere dell'aviazione da bombardamento italiana durante la prima guerra mondiale, insignito di due medaglie d'argento, una di bronzo al valor militare e due Croci al merito di guerra.
Dopo assersi arruolato nel Regio Esercito transitò in forza al Corpo aeronautico militare nel 1916, in piena prima guerra mondiale. Conseguì il brevetto di pilota militare in quello stesso anno presso la Scuola di volo di Busto Arsizio venendo poi assegnato con il grado di capitano alla specialità bombardamento. Dal 25 aprile 1917 è nella 3ª Squadriglia come comandante
e poi comanda l'8ª Squadriglia Caproni di stanza ad Aviano, passando quindi alla testa del IV Gruppo Aeroplani si base sul campo d'aviazione della Comina. Partecipò a
tre bombardamenti sulla base navale di Pola insieme a famosi aviatori come Luigi Gori, Maurizio Pagliano e Gabriele D'Annunzio.
Medaglia d'Argento al Valor Militare:
Comandante interinale di un gruppo di squadriglie da bombardamento, in un periodo difficile, primo nel fervore e nell'opera, nella preparazione sagace e nel cimento ardito,
seppe imprimere nei suoi dipendenti la volontà deliberata di superare ogni segno. In azioni di bombardamento e di mitraglia, in incursioni innumerevoli sul suolo nemico, vicino e
lontano, tre volte su Pola, la sua ala segnò il cammino della vittoria per significare con l'esempio che né gli attacchi, né i pericoli, né le ferite sono termini insuperabili al
valore. Zona Carsica, 2 agosto; Istria, 3 settembre 1917. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito pilota e comandante di squadriglia, compì numerosi bombardamenti sul nemico, anche in condizioni estremamente difficili.
Costante esempio di ardimento e di abnegazione, trascinò i suoi dipendenti a compiere le più audaci imprese. Cielo del Carso e del Trentino; 3 settembre-8 dicembre 1917.
Nato a Palermo figlio di G. Battista. Proveniente dal campo scuola di Somma Lombardo era giunto presso la 4^ nell'agosto del 1916 e aveva assunto il comando della 4^ Squadriglia Caproni.
Caduto ad Aviano il 28 novembre 1916 per incidente al Caproni 1152.
Di Giuseppe, maresciallo capo pilota del 3° Reggimento Artiglieria da Fortezza, n. 30050 di matricola. Anzianità di grado al 24 giugno 1916. Dal 1 settembre 1917 al 28 marzo 1918 è con la 1^ Squadriglia Caproni alla Comina, mentre
dopo Caporetto
sarà a San Pelagio. Effettuò almeno 18 azioni di bombardamento. Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare per i bombardamenti compiuti dal settembre 1917 al marzo 1918: Abile e tenace pilota, affrontava con serena bravura
le offese del nemico e le avverse condizioni atmosferiche per compiere
importanti ed audaci bombardamenti. Attaccato da un velivolo nemico da caccia,
benchè il suo apparecchio fosse inferiore per velocità e armamento, sosteneva l'impari lotta, riuscendo poi ad atterrare felicemente nelle nostre linee. Cielo dell'Isonzo e di Conegliano, settembre-dicembre 1917. Il 30 giugno
1918 arriva presso la 182^ Squadriglia Caproni.
Classe 1888 di Gaetano, il sottotenente Coniglio, del 75° Reggimento Fanteria è con la 7^ Squadriglia Nieuport a Campoformido il 20 maggio 1915 come osservatore. Con lo scioglimento del reparto il 17 agosto, transita alla 4^ Farman, costituita
nel gennaio del 1916, poi 29^. Esegue la prima azione di guerra con la 29^ il 17 maggio e un'altra simile, di bombardamento, il 25 giugno. Il 28 dicembre 1917 diviene comandante
della 112^ squadriglia, con il grado di capitano, sul campo di Padova e armata con apparecchi Pomilio. Il 3 maggio 1918 si ribalta in atterraggio con il SAML 3098 durante un volo di prova.
Nell'estate è a Castenedolo. Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Compiva, come osservatore, numerose ricognizioni sul nemico, e, con
la sua calma ed il suo sangue freddo, in condizioni difficili, sia quando l'apparecchio era fatto segno a
fuoco d'artiglieria avversaria, sia
quando le condizioni atmosferiche
erano tutt'altro che favorevoli, potè rendere segnalati servizi portando sempre utili notizie, corredate anche da schizzi, eseguiti durante il volo. – Alto Isonzo, 23
maggio-15 agosto 1915
Tenente osservatore classe 1888 di Francesco. 7° Reggimento Fanteria, in aviazione dal 25 settembre 1917. Il 3 febbraio 1918 giunge alla 204^ Squadriglia sul campo di Valona.
Tenente osservatore classe 1894 di Mario. 64° Reggimento Fanteria, Giunto alla stazione aeronautica di Poggio Renatico il 20 ottobre 1918 presso la 203^ Squadriglia Caproni.
Tenente di Vascello osservatore della 251^ Squadriglia Idrovolanti di Venezia, dove lo troviamo a partire dall'inizio del 1918. Il 22 aprile nel corso di un attacco con altri 5 idrovolanti portato
alla corazzata austriaca Teghetthoff nelle acque di Fasana, Agnesi rimane isolato sulle navi nel tentativo di riparare un guasto al lanciabombe. A bordo del suo L3 viene attaccato da alcuni apparecchi austriaci
provenienti da POla e costretto ad ammarare. E' preso prigioniero da una torpediniera non prima di aver affondato il suo idro sfasciando lo scafo a mani nude. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota di idrovolanti nel
breve tempo passato ad una stazione di idrovolanti, prima di cadere prigioniero, dimostrò nelle missioni compiute, arditezza e sereno sprezzo del pericolo, specialmente nell'eseguire un importante rilievo fotografico su d'una munita
piazzaforto nemica. Alto Adriatico, 20 febbraio-22 aprile 1918. Croce al valor Militare.
Capitano pilota di Giuseppe. 182^ Squadriglia Triplani Caproni di Poggio Renatico, con la 4^ Squadriglia Caproni fu decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito ed attivo pilota d'aeroplano, in numerosi voli di guerra,
ostacolato sempre da intenso ed aggiustato tiro antiaereo, dette costante prova di ardimento, calma e tenacia singolari. Con Scrupolosità e perizia seppe sempre, anche in circostanze assai difficili, compiere
i mandati affidatigli, quantunque il suo apparecchio fosse stato più volte colpito in organi vitali. Il 27 maggio 1917, durante una lontana ricognizione, benchè avesse avuto colpito l'apparecchio,
proseguì serenamente nella ricognizione, non rientrando al proprio campo che ad operazione ultimata. Cielo del Trentino, 14 maggio 1917-27settembre 1918.
Tenente Osservatore di Marsala, figlio di Gaetano classe 1893. Del 8° Reggimento Bersaglieri è in forza alla 31^ Squadriglia di Verona e appartenente al Corpo Aeronautico del Regio Esercito. Arrivò alla squadriglia
il 16 luglio 1916 e cadde il 18 novembre 1917. Fino al 16 luglio aveva compiuto 40 voli di guerra, di cui 25 ricognizioni, 4 bombardamenti e 11 crociere e caccia. Ettore cade insieme
al pilota Botteghi sul Monte Cengio, abbattuti dagli assi di Pergine a bordo del Pomilio S.P.3 4518.
Decorato con 2 Medaglie di Argento al Valor Militare. MAVM: Osservatore d'aeroplano compì numerose ed ardite incursionisu territorio nemico. Le difficoltà e le asperità della zona trentina
le condizioni atmosferiche spesso avverse, la vigilanza degli aerei avversari, le artiglierie antiaeree che più volte e gravemente colpirono il suo apparecchio, non impedirono
l'esecuzione dei suoi mandati. Dimostrò, sempre e dovunque, intelligenza, fermezza, coraggio e alto sentimento del dovere. Zona del Trentino luglio 1916-1917. MAVM: In 16 mesi di ininterrotto
servizio di guerra, quale ufficiale osservatore d'aeroplano, portava a compimento numerosi e difficili mandati. In un'importante operazione di guerra, circondato ed assalito
da quattro aeroplani da caccia nemici, sosteneva con mirabile ardimento l'impari lotta,
cadendo gloriosamente col proprio apparecchio. – Cielo di Arsiero, 18 novembre 1917.
Tenente Osservatore, di Girolamo dell'87° Reggimento Fanteria. Promosso Sottotenente il17 settembre 1915,osservatore d'aeroplano dall'agosto 1916, è con la 5^ Squadriglia Caproni
sul campo di Verona. Il 23 agosto 1916 in servizio di crociera nella zona di Conca Laghi, impegnava combattimento con un apparecchio
avversario, che riuscì ad abbattere. All'inizio del 1917 con la 31^ Squadriglia sul campo di Verona.
Decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, si distinse per ardire ed entusiasmo. Più volte
audacemente, in condizioni impari, impegnò combattimento con apparecchi avversari
che tentavano ostacolare il suo compito, portando sempre a termine il mandato
ricevuto. Il 23 agosto 1916, in ricognizione nel cielo d'Arsiero, attaccava due velivoli
avversari e ne abbatteva uno, dopo violento combattimento. – Cielo del Trentino,
agosto 1916; cielo del Piave, ottobre 1918
Maresciallo pilota della 2^ squadriglia Caproni, dove arriva nell'ottobre 1917. Proveniente dal 77° Reggimento Fanteria. Già ferito il 6 luglio 1916 sul Sabotino e decorato con la
Croce al merito di guerra, aveva anche partecipato alla campagna libica. Ha compiuto
17 bombardamenti di cui 6 notturni ed ha avuto il velivolo colpito quattro volte. Classe 1886.
Di Vito classe 1895, Tenente osservatore della 6^ Squadriglia Caproni. Completato il corso osservatori presso la scuola di Centocelle, arriva in squadriglia nel novembre 1917. Ha compiuto 11 bombardamenti.
Il 19 maggio 1917 il suo apparecchio venne gravemente colpito da una granata. Non desistè dalla missione, raggiunse l'obiettivo e riuscì a tornare alla base. Cadde il 27 ottobre 1918,
al ritorno da una missione. Attaccato da 5 velivoli austriaci, ne colpì due. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Il 27 ottobre 1918, assalito durante un'azione di guerra, da 5 apparecchi da
caccia nemici, sostenne, con eroico contegno, l'impari lotta. Calmo e sereno, si difese ed offese eroicamente, coi colpi sicuri della propria mitragliatrice, abbattendo
due velivoli che lo accerchiavano, fino a che, coll'apparecchio in fiamme, non si abbattè sul suolo d'Italia, che concorse a redimere coll'olocausto della propria vita,
- Cielo di Vittorio Veneto, 27 ottobre 1918.
Il tenente pilota Danieli del 1° Battaglione Bersaglieri Ciclisti, il 7 dicembre 1917 parte con altri piloti per scortare un SAML, ma per un guasto al motore è costretto ad atterrare nei pressi di Sanguinetto, rimanendo
leggermente ferito. E' sul campo di con la 75^ Squadriglia Caccia che, il 15 giugno si trasferisce a Busiago. Il 19 giugno incrociando con altri tre velivoli nella zona da Fonzaso
al Grappa, incrociano 5 vrlivoli austriaci con cui ingaggiano combattimento. Uno viene abbattuto da Danieli con Bosio e Vanasco. Il 14 luglio il Nieuport di Danieli attacca
un austriaco sul Coni Zugna e con 250 colpi lo costringe a planare velocemente. Il 21 agosto viene distaccato presso la 71^ Squadriglia a Castelgomberto. Aveva conseguito il brevetto
di pilota militare il 26 giugno 1916 e promosso tenente il il 31 agosto 1916. MBVM:"Pilota di aeroplano da caccia audace e spesso temerario, compiva durante l'offensiva nemica sul fronte della Piave, numerosi e importanti voli di guerra. Sempre
primo nelle arischiate azioni di mitragliamento, non curante delle condizioni atmosferiche spesso proibitive, si abbassava a quote minime sulle posizioni nemiche rimanendo
ripetutamente colpito al proprio apparecchio. Il giorno 19 giugno attaccava per ben due volte una pattuglia di cinque apparecchi da caccia nemici, riuscendo a sbandarli ed
obbligandoli a rientrare nelle proprie linee. Esempio costante di ardire e di abnegazione non risparmiò mai la sua molteplice attività nel compimento del proprio dovere. Cielo del Cismon - Grappa - Montello, giugno 1918."
MBVM: Pilota di aeroplano, compì numerosi voli, prima spingendosi con apparecchi da ricognizione sulle lontane retrovie nemiche, poi, per un lungo periodo, come cacciatore, scortando efficacemente apparecchi da ricognizione e
da bombardamento. Sovente attaccò con arditezza velivoli avversari, metendoli in fuga. Tornò più volte con l'apparecchio colpito dalla mitraglia o dalle artiglie avversarie. Partecipò ad importanti azioni, mitragliando da bassissima
quota le truppe avversarie. Cielo del Trentino, luglio-ottobre 1918.
Di Francesco, classe 1896, del 159° Reggimento Fanteria. Dal 4 agosto 1917 fu con la 114^ Squadriglia e dal 28 aprile 1918 con la 3^ Sezione della 24^ Squadriglia. Passa alla 115^
il 16 luglio 1918.
Tenente osservatore con la 114^ ha compiuto circa 32 voli di guerra. In totale ha compiuto 47 voli di guerra tra ricognizioni e bombardamenti, riportando 6 volte l'apparecchio colpito
e sostenendo
due combattimenti. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito osservatore dall'aeroplano, attraverso l'intenso fuoco di batterie antiaeree e fucileria, pur avendo avuto più volte colpito il proprio apparecchio,
con intelligente audacia e mirabile calma compiva sul terreno nemico importanti serie fotografiche e ricognizioni utilissime. Attaccato in parecchie circostanze da velivoli avversari,
li affrontava risolutamente, e con insuperabile fermezza coadiuvava il pilota a disimpegnarsi, nel solo intento di portare a termine il mandato ricevuto. Nobile esempio di sprezzo
del pericolo e di alto sentimento del dovere, spesso si abbassò a quote minime per mitragliare truppe e batterie. – Cielo del Grappa e del Medio Piave, novembre 1917, ottobre 1918.
Tenente osservatore della 1^ Squadriglia Caproni ha iniziato i voli di guerra il 6 giugno 1916 sul campo della Comina.
Del 9° Reggimento Bersaglieri, classe 1893 era stato promosso sottotenente il 26 giugno 1916. Passò poi alla 4^ Squadriglia Caproni. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, durante una ardita missione di
bombardamento sulle retrovie avversarie, attaccato mda velivoli nemici, impegnò, insieme coi suoi compagni, accanita lotta cogli avversari, finchè, colpito l'apparecchio in parte vitale ed ucciso un mitragliere, fu costretto
ada atterare entro le linee nemiche, dove fu catturato, non senza che prima egli opponesse un'ultima disperata resistenza ai numerosi avversari accorsi. Dottogliano (Carso), 3 dicembre 1916.
Sergente pilota di Carmelo classe 1887 del 76° Reggimento Fanteria. Della 182^ Squadriglia Caproni di Poggio Renatico, dove era arrivato il
30 giugno 1918 (Ghedi). Anzianità di grado al 5 gennaio 1917.
Tenente osservatore della 31^ Squadriglia. Figlio di Carlo, è con il reparto dal 3 luglio del 1916 e in circa
un anno compie 14 ricogniioni, 3 bombardamenti e 9 crociere. Il 17 settembre 1916 sostiene un combattimento con tre velivoli nemici, mentre il 25 maggio 1917 riportava gravi ferite
nell'atterraggio fuori campo con il velivolo SP3. Altri combattiment aerei sono sostenuti il l'11 luglio 1916 e il 19 febbraio 1917. Dopo l'incidente, causato dal fuoco antiaereo,
rientra in servizio opertivo a metà dicembre. Passa poi alla 1^ squadriglia Idrovolanti. Decorato con 1 Medaglia d'Argento e 1 Medaglia di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Osservatore d'aeroplano,
compì varie e brillanti ricognizioni offensive sul nemico, ovunque e sempre
dimostrando ardimento, sprezzo del pericolo e alto sentimento del dovere. Il 17 settembre
1916, durante una ricognizione offensiva sul cielo di Trento, osservati tre velivoli nemici
che s'innalzavano all'inseguimento dell'idrovolante sul quale egli era, dopo aver compiuta la ricognizione, si trattenne appositamente su quella zona, finchè gli fu possibile d'assalire
uno dei tre apparecchi ed abbatterlo. – Cielo di Trento, 17 settembre 1916. MBVM: "Osservatore
dall'aeroplano già provato in ardimentose incursioni, durante una ricognizione, mentre a bassa quota e tra intenso fuoco eseguiva rilievi fotografici, ebbe l'apparecchio gravemente
colpito. Con fermezza e coraggio coadiuvò il pilota nella discesa e nel ricondurre l'apparecchio in territorio nazionale. Nell'atterraggio venne gravemente ferito, dopo di aver dato,
fino all'ultimo momento, mirabile prova di coraggio e fermezza. Cielo del Pasubio, 23 maggio 1917".
Capitano pilota del reggimento di Cavalleria Piemonte Reale. Abilitato al pilotaggio dei velivoli Hanriot, Bristol, Bleriot,
Caudron, Farman e Pomilio è con la 1^ squadriglia di Artiglieria dalla fine del 1915 sul campo di Oleis. Il 31 agosto 1916 assume il comando della 37^ Squadriglia sul campo di
Ponte San Pietro, e il 6 ottobre 1917 passa al comando del III Gruppo.
Tenente pilota della 74^ Squadriglia, dove lo troviamo nel gennaio 1917 sul campo di Trenno. L'11 agosto
1917 in occasione della grande offensiva sulla Bainsizza, due sezioni della squadriglia con Serra sono a Campoformido con apparecchi SAML. Nel novembre 1918 è con la 122^, sezione
distaccata per la difesa di Bergamo su Nieuport Bebè.
Tenente osservatore della 41^ Sqauadriglia. Di Ettore, 6° Reggimento Bersaglieri Ciclisti classe 1891. Giunto
in squadriglia il 16 maggio 1916, era stato promosso tenente il 1 agosto successivo. Nell'ottobre del 1916 è sul campo di Bolzano del Friuli con apparecchi Caudron. Il
1 gennaio 1917 è a Oleis. Tempesti viene decorato con una Medaglia d'Argento e una di Bronzo al Valor Militare. MAVM:
Capitano pilota della 75^ Squadriglia Caccia dove arriva il 27 novembre 1917. Del 12° Reggimento
Fanteria, classe 1995, era
nato a Terranova di Sicilia.Entrato in aviazione come allievo pilota il 27 marzo 1916. Inizia i voli di guerra il 5 giugno con la 76^ Squadriglia
con la quale rimane fino al 29 luglio. Il 17 giugno sotto una forte pioggia conduceva una pattuglia di apparecchi a mitragliare le truppe nemiche sulla strada
S. Croce-Intestadura-Paludello. Trasferito il 2 agosto alla 81^ Squadriglia vi rimane fino al 4
settembre. Passa poi alla 71^ permanendovi fino al novembre 1917. Il 13 maggio sul Pasubio, il 20 maggio su Rovereto non esita ad attacacre più velivoli nemici. Il 19 giugno
in una prima crociera sul Monte Cismon, attacca decisamente una pattuglia di cinque caccia nemici e ne abbatte uno. Decorato con 2 Medaglie di Bronzo al Valor Militare. MBVM:
Pilota di aeroplano da caccia, in numerosi voli di mitragliamento
e di crociera durante l'offensiva avversaria sul Piave dava costante e bella prova di
ardimento e di elevato sentimento del dovere. Sorvolando a bassissime quote sulle
ben munite posizioni nemiche, sprezzante dell'intenso e bene aggiustato tiro di numerose mitragiatrici avversarie, il giorno 17 luglio 1918 guidava von bravura e con
ardimento una pattuglia da caccia, sotto l'infuriare della pioggia, e mitragliava a
meno di 200 metri truppe nemiche, tornando con l'apparecchio ripetutamente colpito da fuoco di fucileria. Durante una successiva azione attaccava risolutamente
una pattuglia di cinque aerei avversari da caccia, e ne abbatteva uno, nonostante la forte reazione nemica e la grande disparità di forze. Capo pattuglia in tutte le azioni
di guerra, mai si risparmiava, distinguendosi sempre come nobile esempio di fermezza
e di ardire, Cielo del Montello, Monte Cismon, Basso Piave, giugno 1918. MBVM:In numerosi voli di scorta, caccia e crociera, attaccò pattuglie nemiche fugandole con abilità. Nelle azioni offensive
dell'ottobre-novembre 1918 si distinse in modo particolar, conducendo più volte la squadriglia da lui comandata a pochi metri dal nemico in ritirata, colpendolo con raffiche di mitragliatrici e con il lancio di spezzoni
e riportando l'apparecchio gravemente danneggiato dal tiro avversario. Cielo del Trentino, di Monte Grappa, luglio-settembre, cielo del Piave e Tagliamento, ottobre-novembre 1918.
Sergente, di Giuseppe classe 1894, poi aspirante ufficiale pilota. Nel 1916 è con la 7^ Voisin che si spinge in ricognizioni
fino su Trieste. Nell'aprile del 1916 la squadriglia cambia numerazione in 26^ e si trova a Santa Maria La Longa. Transitato alla 25^, il 4 maggio 1916 è attaccato
e colpito da due velivoli nemici; il 2 ottobre 1916 Buffa e Macchi
vanno in volo notturno su Trieste, eseguono il bombardamento e tornano incolumi. Nel luglio del 1917 è con la 78^ Squadriglia Caccia e ad agosto si trasferisce momentaneame.nte a
Borgnano. Il 7 agosto Buffa perde la vita in un incidente al decollo con il Ni23.03.
MAVM: Durante quindici mesi
di servizio continuato alla fronte compì, molte operazioni di guerra. Calmo e sereno, sotto il fuoco degli antiaerei nemici, che colpirono più volte
l'apparecchio, riuscì sempre ad assolvere i mandati affidategli eseguendo varie importanti ricognizioni fotografiche (Adelsberg, 2 ottobre 1916), prendendo parte
a numerose azioni offensive diurne e notturne, e sostenendo combattimenti aerei: raro esempio di audacia e di abnegazione. Cielo del Carso dicembre 1915 - marzo 1917.
MBVM: Pilota di aeroplano, compì, primo dell'armata, un'audace impresa notturna. – Cielo di Trieste, 10 novembre
1916.
Capitano Osservatore, dal 28 aprile 1916 con la 25^ Squadriglia, il 10 maggio 1916 insieme con Fucini è attaccato da caccia su Aisovizza. Sempre la stessa coppia è attaccata il 28
luglio da due caccia nemici che danneggiano gravemente il velivolo. Fu comandante della Scuola di pilotaggio di Passignano sul Trasimeno. Decorato con 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM: Impavido sotto il fuoco avversario, condusse sempre a termine
gli incarichi avuti, eseguendo oltre 400 fotografie sulle linee nemiche, sostenendo brillanti combattimenti con apparecchi nemici di maggior efficenza ed offrendo
continua prova di alto sentimento del dovere e di abnegazione. Cielo del Carso, aprile 1916 - febbraio 1917. MAVM: Durante un'importante azione aerea offensiva, noncurante del fuoco
intenso dell'artiglieria antiaerea avversaria, contrattaccò due apparecchi nemici da caccia che cercavano
impedirgli di raggiungere l'obbiettivo: pur avendo l'apparecchio gravemente colpito in
parti vitali da moltissimi proiettili perforanti di mitragliatrice, sprezzante del pericolo,
con grande ardire e sentimento del dovere, compiva egualmente il bombardamento,
ritornando al campo miracolosamente incolume. – Cielo del Carso, 28 luglio 1916.
Sottotenente di vascello Osservatore della 259^ Squadriglia, nato a Palermo. Lo troviamo a Venezia
dal settembre 1917. L'8 giugno mentre eseguiva un rilievo fotografico della foce del Tagliamento, è costretto ad ammarare a 6 km dalla costa per un guasto al motore. Finchè il guasto non
viene riparato è sottoposto al tiro di artiglieria. Il 6 luglio, colpito dalla contraerea ammara nei pressi di Cortellazzo finchè non viene recuperrato da un MAS.
Medaglia d'Argento al Valor Militare:"Ardito osservatore di idrovolante compì con grande slancio e serenità molte missioni di guerra affrontando con sangue
freddo mirabile le offese avversarie, che pià volte colpirono l'apparecchio, e scendendo a bassa quota per mitragliare truppe nemiche. Alto Adriatico, 14 settembre 1917 -
15 gennaio 1918."
Di Enrico, classe 1888, Capitano dirigibilista, Medaglia d'Argento al Valor Militare:"Ufficiale di bordo di un dirigibile
in due ascensioni eseguite in avverse condizioni atmosferiche, dava prova di elette virtù militari, consacrando la sua mirabile temerità col sacrificio della vita. Cielo
di Gorizia 4 maggio 1916."
Sottotenente di Vascello osservatore della 251^ Squadriglia idrovolanti di Venezia. Il 5 novembre 1917 ha un duro scontro con
tre caccia nemici dopo aver lanciato un messaggio a Portogruaro, ed ha il radiatore colpito. Riesce ad ammarare presso Baseleghe sotto la protezione delle artiglierie italiane.
La notte del 30 dicembre partecipa al bombardamento di Torre Mosto. Il 22 aprile partecipa all'attacco alla corazzata Teghettoff. Rimasto isolato sulle navi nel tentativo di
riparare il lanciabombe è attaccato da idro nemici e costretto ad ammarare. Un idro di soccorso riesce a trarlo in salvo mentre il pilota è fatto prigioniero da una torpediniera
nemica. MAVM: "Ardito osservatore d'idrovolante, in numerosi voli di guerra dimostrò grande arditezza e sangue freddo nell'affrontare l'intenso fuoco nemico. Alto Adriatico
settembre 1917 - aprile 1918."
Tenente pilota presente almeno dal gennaio del 1917 con la 30^ Squadriglia sul campo di Chiasiellis dove rimane fino allo
scioglimento nel luglio del 1917. In questo periodo gli viene attribuita una Medaglia d'Argento al Valor Militare: "Pilota d'aeroplano dette in varie ardite ricognizioni sul nemico
costante prova di coraggio, di sprezzo del pericolo e di alto sentimento del dovere. Medio Isonzo, 2 febbraio, 15 luglio 1917". A fine agosto arriva presso la 201^ Squadriglia
Caproni a Marcon.
Capitano pilota di Pietro classe 1891 del 3° Reggimento Bersaglieri. Già il 20 dicembre 1916 si guadagna
un ecomio solenne perchè partito per compiere una ricognizione e giunto sulla zona coperta interamente da nubi, si portava a bassissima quota per poter assolvere il compito. Un'altro gli
venne attribuito l'11 gennaio 1917 per aver ostenuto un brillante combattimento con un idrovolante nemico. Mazzei aveva assu to il comando della 30^ sul campo di Chiasiellis
il 25 ottobre 1916. All'inizio del 1918 è al comando della 7^ Squadriglia Caproni sul campo di Padova, dove rimane fino al 30 luglio, partecipando a numerosissime missioni
di bombardamento. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare e 3 di Bronzo. MAVM: Pilota
di impareggiabile ardimento, in breve tempo compì numerose azioni di guerra
spesso in condizioni avverse. Al ritorno da una azione, essendo stato attaccato da
un velivolo nemico, manovrò con tale sicurezza da agevolare l'equipaggio a tenere
vittoriosamente testa all'avversario. In occasione dell'incendio di un apparecchio
carico di bombe, sviluppatosi nel campo di aviazione, con mirabile coraggio e sommo
sprezzo del pericolo saltò su di un altro velivolo pure carico di bombe ed afferandone i comandi, lo condusse in posto sicuro, evitando così gravi possibili danni
al personale ed al materiale. – Trentino, Piave, Istria, maggio-giugno: campo di
aviazione di Arquà Petrarca, 27 ottobre 1918.
MBVM:"Ardito pilota d'aeroplano, durante nove mesi di campagna compì numerosi voli di guerra,
dando prova di sereno sprezzo del pericolo e di alte virtù militari. Eseguì pure importanti rilievi fotografici, sostenne combattimenti aerei, mitragliò riserve nemiche da
bassa quota, noncurante del tiro degli antiaerei avversari, che colpirono più volte in parti vitali il suo apparecchio. Quale comandante di Squadriglia, partì qualche volta
in ricognizioniallorquando le condizioni atmosferiche avverse rendevano specialmente difficile l'esecuzione del mandato, e seppe trarre efficace setimento dal proprio reparto.
Cielo del Vippacco, Medio e Alto Isonzo, agosto 15 maggio 1917."
2° Capo cannoniere pilota, nell'aprile del 1917 è a Venezia con la 251^ Squadriglia appena formata. Il 1 gennaio
1918 è con la 252^ Squadriglia sempre sull'idroscalo veneziano di Sant'Andrea. Transita poi alla 261^ Squadriglia con la quale riceve una Medaglia d'Argento al Valor Militare:"Ardito pilota di
idrovolanti compì 33 importanti esplorazioni a vista e fotografiche su linee nemiche, affrontando serenamente l'intenso fuoco aversario. Alto Adriatico giugno 1917 - marzo 1918."
Tenente Osservatore del 10° Reggimento Bersaglieri, iniziò i voli di guerra con la 1^ Squadriglia Caproni il 26 giugno 1916 con una crociera. Con questa
squadriglia compì 58 missiioni prima di transitare alla 113^. Si segnalano, tra le altre, quella del 1 settembre quando l'apparecchio venne colpito da 5 proiettili, quella del 17 marzo 1917
colpito da 3 schegge, l'atterraggio fuori campo del 4 maggio, del 1 giugno con l'aereo colpito da granata antiaerea con la rottura del longherone dell'ala inferiore destra,
il 29 luglio con un combattimento aereo in cui furono sparati 100 colpi dal Caproni,il bombardamento notturno di Pola la notte tra l'8 e il 9 agosto, con l'apparecchio colpito. Inoltre
il 20 agosto 1917 quando l'aereo, di ritorno da Rafemberg si sfascia atterrando tra gli alberi. Infine il 1 settembre con il velivolo colpito da contraerea. La prima missione con la
113^ è il 24 settembre, mentre il 26 ottobre sostenne un combattimento aereo su Plezzo. Il 19 novembre è attaccato da tre caccia nemici che vengono respinti dalla scorta. Mecorato con
Medaglia di Argento e Medaglia di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Ardito osservatore di aeroplano, ha esplicato in numerose azioni di guerra opera intelligente e audace.
Con sereno sprezzo del pericolo, volando a quote bassissime, talvolta con l'apparecchio offeso in più parti vitali, assolveva sempre l'incarico affidatogli fornendo informazioni
precise e dando sempre prova di ardimento e fermezza. Cielo della Carnia e del Medio Isonzo, giugno 1916 - maggio 1917. MBVM: Ottimo osservatore dall'aeroplano, riaffermò in numerosi voli di guerra il
suo coraggio ed il suo alto sentimento del dovere, incurante dell'intenso fuoco nemico antiaereo, superando avverse condizioni atmosferiche e conducendo a termine
importanti ricognizioni. In una particolare circostanza, durante un bombardamento
notturno, respinse col fuoco di bordo l'attacco di due apparecchi da caccia avversari,
tornando col proprio velivolo seriamente danneggiato. – Cielo di Pola, Cielo del
Grappa, 9 agosto-novembre 1917.
Fuochista scelto pilota di idrovolante nativo di Palermo. Al 1 gennaio 1918 è con la 258^ nel porto di Valona
com velivoli FBA. Il 21 gennaio scortati da un idro Macchi M5 viene inviato su Durazzo a rilevre fotograficamente il risultato di un precedente attacco. A causa delle nubi il Macchi di
scorta perde il contatto e rientra a Valona. Nuccio e Caruel non si accorgono dell'accaduto e proseguono il volo. Giunti su Durazzo vengono attaccati da due idro austriaci
e solo allora si rendono conto di non avre scorta. M. anovrando violentemente Nuccio riesce a disimpegnarsi e rientrare a Valona con quattro fori di proietili in carlinga. Decorato
con 2 Medaglie di Bronzo al Valor Militare. MBVM: Pilota di idrovolante in una importante ricognizione si abbassava contro due idrovolanti nemici li attaccava risolutamente e li
costringeva a ritirarsi, rientrando con l'apparecchio colpito dal tiro dell'avversario. Adriatico 21 gennaio 1918. MBVM: Pilota militare di idrovolante, prese parte a numerosi bombardamenti e missioni
su munite basi nemiche, dando prova di calma ammirevole nonostante l'intenso fuoco antiaereo. Basso Adriatico, gennaio-luglio 1918.
Secondo Capo cannoniere pilota. Il 13 giugno 1917 è con la 253^ Squadriglia a Gorgo quando attacca un idro tipo A sul Golfo
di Trieste e lo costringe ad ammarare. Attaccato da tre idrovolanti nemici è costretto a fuggire. Il 1 novembre 1917 è a Venezia con la nuova 260^ Squadriglia. Decorato con Medaglia
d'Argento al Valor Militare e 2 Medaglie di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Ardito pilota di idrovolante da caccia, instancabile nel suo servizio, compì numerose missioni di guerra per scortare
sulle linee avversarie malgrado l'intenso fuoco nemico, nostri idrovolanti da ricognizione, contribuendo a due vittorie nel cielo di Trieste e di Pola contro idrovolanti avversari. Alto
Adriatico dicembre 1917, maggio 1918. MBVM: Per l'ardimento e l'abilità dimostrata attaccando decisamente col proprio velivolo tre velivoli nemici e per essere riuscito col tiro ad incendiarne ed abbatterne uno,
rientrando dopo aver esaurite tutte le munizioni. Brindisi, 3 maggio 1916. MBVM: Inviato a compiere una esplorazione con idrovolante da ricognizione si inoltrava senza scorta alcuna sulle opere nemiche, accettando
combattimento con due apparecchi da caccia avversari, e non abbandonava la lotta che al sopraggiungere di tre aerei di ugual tipo. Alto Adriatico, 26 giugno 1917.
Tenente osservatore della 39^ Squadriglia che inizia i voli di guerra l'11 aprile da Sammardenchia. Il 4 luglio
è colpito dalla contraerea, pilota Cutropia. Con i comandi rotti il velivolo atterra sul campo sfasciandosi. Si schianta di nuovo al suolo l'8 agosto, ma rimane incolume mentre
il pilota Feliciani rimane ferito. Dopo Caporetto la squadriglia dotata di SP3 si rischiera a Marcon. Di nuovo il 12 novembre 1917, il velivolo è costretto ad un atterraggio forzato dopo essere stati colpiti durante una azione di mitragliamento
truppe sul Piave. Il 16 novembre si imbattono in tre caccia nemici che li danneggiano lievemente ma gli permettono di concludere la missione. L'incontro con due caccia nemici, pilota
Massagrande, il 3 dicembre è più serio. Tuttavia sostengono un combattimento ma rimangono padroni del cielo. Nel corso del 1917 è decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Il 16 gennaio 1918 bombardano e poi si abbassano a mitragliare truppe in movimento. Persi nella nebbia sono costretti ad atterrare fuori campo dalle parti di Cittadella. Il 10 marzo
pilota Bredy è attaccato da un caccia forse inglese e incassa 18 colpi. Il 14 maggio la squadriglia è trasferita a Malcontenta. MAVM:Ufficiale dotato di
alto sentimento del dovere, si offerse moltissime volte come volontario alle imprese
pia arrischiate, conducendole a termine nella maniera più brillante. Essendo stata d'urgenza richiesta un'osservazione aerea sul Piave, volontariamente partiva, sotto la pioggia, per due volte. Scoperti dei barconi
che tentavano di passare il fiume, sfidando violentissime raffiche di fucileria e mitragliatrici nemiche, si abbassava alla quota di 200
metri sul terreno, e ripetutamente li mitragliava, finchè l'apparecchio, gravemente colpito ai fili di comando ed al motore, dovette atterrare dentro le nostre linee, a breve
distanza dal fiume. – Fiume Piave-Ansa di Zenson, 12 novembre 1917. MAVM: Osservatore arditissimo, attaccato, durante
l'osservazione di un tiro da 5 velivoli nemici, non si sottrasse al combattimento. Costretto ad atterrare con l'apparecchio colpito 18 volte, volle immediatamente ripartire. e ,
ritornando sul bersaglio nonostante avesse l'aeroplano colpito da vivace fuoco antiaereo, vi rimase fino ad osservazione ultimata. Cielo Basso Piave, 10 marzo 1918. MBVM:
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore dall'aeroplano, sfidando avverse condizioni atmosferiche e potenti difese nemiche, rese
preziosi servizi all'aviazione di artiglieria. Il 4 settembre 1918 viste delle barche avversarie nel Piave, per le condizioni avverse di luce si abbassò risolutamente fino a
2oo metri per fotografarle, incurante dell'intenso fuoco di mitragliatrici e fucileria
nemica che più volte gli colpirono il velivolo. – Cielo del Piave, giugno-novembre 1918
Il 15 aprile 1916 è con la 42^ Squadriglia Caudron con base a Risano. A settembre è a Medeuzza. Nel 1917, con questo
reparto viene decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare. Il 25 giugno 1916, con la 46^ Squadriglia di Nove di Bassano, è colpito dalla contraerea durante una missione e
rimane ferito. Nel giugno del 1917 è a Feltre. Il 25 ottobre partecipa al bombardamento di baraccamenti nemici in Val di Rienz. Il 10 maggio 1918 ha un incidente insieme al tenente Fanton
distruggendo il velivolo. MAVM: Ottimo pilota, durante ventidue mesi di guerra, nonostante le condizioni atmosferiche avverse e l'intenso fuoco nemico, eseguì numerose e difficili
e difficili ricognizioni ed osservazioni di tiro, dimostrando in ogni circostanza grande ardimento e alto senso del dovere. Cielo del Carso e del Trentino e del Cadore, novembre 1915 -
settembre 1917.
Classe 1888 di Andrea. Dopo Caporetto è con la 114^ Squadriglia spostandosi da Isola di Carturo a Istrana, San Pelagio. Transita alla 139^ Squadriglia e il 25 maggio di ritorno
da una missione il Pomilio 6983 cappotta: Volo e il pilota Bianchi rimangono leggermente contusi.
Il sergente maggiore pilota Arone è in forza alla 3^ Bleriot di San Vito al Tagliamento all'inizio delle ostilità, ma il 26 giugno 1915 entra a far parte
della 1^ Artiglieria di Medeuzza. Nella primavera del 1916 è a Risano con la nuova 42^ Squadriglia. Nel marzo del 1917 è ad Arcade con la 81^ Squadriglia in formazione. Al maggio del 1918 fa parte della 77^ Squadriglia e finisce la sua
carriere con la 83^ Squadriglia di Poianella. Decorato di tre Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM: Arditissimo pilota da caccia, di salde brillanti doti, provato in numerosi voli di guerra e 4
combattimenti aerei, il giorno 10 agosto, attaccava in territorio nemico un apparecchio
da ricognizione che tentava penetrare nelle nostre linee, e dopo rapido, risoluto combattimento, lo abbatteva in fiamme in Valle Lepenje. – Conca di Plezzo, 10 agosto 1917. MAVM: Qual ufficiale pilota, in una ricognizione
eseguita il 14 luglio 1915,
proseguiva ugualmente nel volo
dopo avere rimesso l'apparecchio
che era stato rovesciato da un violento colpo di vento Il 27 luglio
1915 portava a compimento una
ricognizione, nonostante avesse il
timone di profondità dell'apparecchio trapassato da un proiettile
di cannone da campagna. Il 24 aprile 1916, verificatosi un violento
attacco nemico sul Monte San Michele, partiva volontariamente in
volo con un osservatore e portava
a compimento la ricognizione nonostante l'infuriare del temporale
che lo obbligava a navigare più
volto a quota bassissima, in modo che l'apparecchio veniva ripetutamente colpito. – Medio e Basso
Isonzo, 14 luglio 1915, 27 luglio
1915, 24 aprile 1916. MAVM: Cpn perfetta padronanza, pilotò l'apparecchio navigando a quota bassa, in zona notoriamente interdetta da ben nutrito e regolato tiro di batterie antiaeree. Ferito, si da renderglisi difficile
e penosa la manovra, si manteneva calmo e sereno, riuscendo ad atterrare regolarmente. Già distintosi in precedenti arditi voli, durante i quali ebbe l'apparecchio colpito. Cielo di Gorizia, maggio-settembre 1916.
Tenente 9^ squadriglia aeroplani bombardamento. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano di provata capacità, compì numerosi bombardanti su quasi tutta la fronte,
sempre primo ad offrirsi volontariamente. Superò sempre gravi difficoltà e fu sempre esempio di cosciente noncuranza del pericolo, infondendo
nei momenti più difficili coraggio nei piloti. La notte del 29 settembre 1917, nel bombardamento della piazzaforte di Pola, a bassissima quota, nonostante avesse avuto
l'apparecchio colpito nel serbatoio supplementare che minacciava incendio, e fosse
stato attaccato da un caccia avversario, esempio mirabile di calma e fermezza, sapeva
respingere l'attacco e portare l'apparecchio alla propria base. – Cielo Istriano, 29 settembre 1917.
Capitano genio complemento corpo aeronautico MAVM: Nella qualità di ufficiale di bordo di un dirigibile, ha preso parte ad otto azioni
di bombardamento, dimostrando mirabile ardimento ed alto spirito militare, sì da concorrere efficacemente alla buona riuscita delle operazioni. Chiapovano, 24 settembre;
Pressi di Codroipo, 4 novembre; Ponte di Madrisio, 7 novembre; Pressi di San Donà di
Piave, 10 novembre; Ponte sul Livenza, 16 novembre; Strada G, isolera-Tezze, 19-20 noyembre; Accampamenti di Quero, 8 dicembre 1917.
Sergente reggimento fanteria 75^ Squadriglia squadriglia aeroplani, n. 920 matricola. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota d'aeroplano esperto e
audace, anche in difficili condizioni di manovra e di volo, portò sempre a termine il mandato affidatogli. Il 24 settembre 1917, mentre eseguiva un rilievo fotografico a bassa
quota, benchè avesse l'apparecchio colpito in più parti ed i comandi degli aleroni spezzati, tra l'infuriare degli antiaerei nemici riusciva ugualmente a mantenere ferma la rotta
sulla zona da fotografare, rendendo così possibile all'osservatore di compiere interamente la sua missione. – Cielo di Temnica, 24 settembre 1917
Tenente reggimento artiglieria campagna, pilota della 112^ Squadriglia. Con questo reparto è a Villaverla dall'aprile del 1917 volando con
apparecchi SAML. Il 20 lugio è a Lavariano, sul fronte isontino, e a settembre a Bolzano del Friuli. Ilo 20 novembre 1917 l'apparecchio di Pucci e Rossi è attaccato da cinque caccia austriaci, ma riescono a disimpegnarsi. Dopo Caporetto il reparto si ritira a Padova e si equipaggia con apparecchi Pomilio. Pucci diventa comandante di squadriglia.
Nel febbraio del 1918 cede il comando. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Abile pilota d'aeroplano, si distinse in numerosi voli di ricognizione
e di bombardamento. L'11 agosto 1917, benchè avesse l'apparecchio danneggiato portava ugualmente a termine un importante inandato affidatogli. - Trentino-Isonzo-Piave,
maggio-dicembre 1917.
Tenente allievo Osservatore presso la 182^ Squadriglia Triplani Caproni di Poggio Renatico. Di Paolo classe 1891. Entrato in aviazione il 1 marzo 1918 giunge a Poggio Renatico
il 23 settembre.
Sergente pilota della 10^ Squadriglia Caproni decorato con due Medaglie di Bronzo al Valor Militare. Proveniente dall'arma di fanteria, n. 6259 matricola. Arriva in squadriglia nell'estate del 1917 e la prima azione di guerra è
del
18 agosto con un bombardamento su Chiapovano. Il 26 settembre il Caproni è attaccato
da due caccia uno dei quali viene abbattuto da un caccia di scorta. La squadriglia è a Campoformido. Il 26 ottobre, il velivolo condotto da Garrone e Zingales va a bombardare Tolmino e viene attcacto da quattro caccia.
Uno degli
assalitori viene abbattuto. Il 4 settembre partecipa ad una azione su Pola. Il 15 novembre, nel corso di una azione su Levico, la formazione di tre bombardieri viehne attaccata da cinque caccia. Il velivolo, colpito, prende terra nei pressi di Montecchio Vicentino.
Il 1 gennaio il reparto è a Padova.L'ultima azione di cui abbiamo traccia è del 27 dicembre 1917. In totale parteciò ad oltre 20 missioni di bombardamento. MBVM: Ardito pilota d'aeroplano, durante
un'azione di bombardamento, eseguita in condizioni pericolose, attaccato da cinque velivoli nemici, che crivellavano di proiettili il suo apparecchio, inutilizzando due motori,
con il mitragliere mortalmente ferito, con i serbatoi squarciati da proiettili esplosivi,
dimostrando grande coraggio ed alto sentimento del dovere, riusciva a sfuggire al nemico,
atterrando in territorio nazionale. – Cielo del Trentino, 15 novembre 1917. MBVM: Pilota d'aeroplano da bombardamento durante un'azione aerea offensiva, attaccato da un apparecchio da caccia nemico, con calma
e coraggio aiutava i mitraglieri a sventare gli assalti dell'avversario. Benchè l'apparecchio fosse stato colpito in parti vitali, con abile manovra e con grande tenacia raggiungeva e colpiva efficacemente il bersaglio.
Cielo di Grahovo, 26 settembre 1917.
Capitano degli alpini, pilota della 14^ Squadriglia Caproni. Dalla primavera del 1917 fa parte del reparto che è di stanza a Campoformido. Il 30 giugno Barucchi decide di propria iniziativa di attaccare l'arsenale e il porto di Trieste.
Nel gennaio del 1918 parte per la Francia, dove nella notte del 20 maggio rimane ferito in un incidente in atterraggio al ritorno da una missione di bombardamento della stazione di Montconet.
Rimpatriato nel giugno del 1918 è a capo della nuova 161^ Squadriglia SIA 9b che si tenta di formare a Riva di Chieri. La 161 è a Verona dove rimane fino al termine delle ostilità. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito ed esperto pilota d'aeroplano, eseguiva
brillantemente numerosi bombardamenti su lontani obbiettivi militari dell'avversario. Più volte capo gruppo, guidava abilmente il suo nucleo, compatto, sul bersaglio,
ad onta delle avverse condizioni atmosferiche e dei reiterati attacchi dei velivoli nemici.
Primo ovunque fosse un'audace impresa da compiere, era di esempio e di sprone ai suoi
dipendenti. Durante importanti e fortunate azioni offensive, tra l'infuriare delle artiglierie antiaeree, scendeva a bassa quota, investendo e scompigliando con precise raffiche di mitragliatrici le riserve nemiche.
– Cielo del Trentino e del Carso, maggio-settembre 1917. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota di gran
pregio ed ottimo comandante di squadriglia, instancabilmente prodigandosi in numerose
ed ardite incursioni sul territorio nemico, dava bella prova di valore, di ardimento e di
fede. Mercè il suo entusiasmo ed il suo costante e cosciente lavoro, affermava sempre e
dovunque i pregi della nostra aviazione da bombardamènto. – Cielo dell'Isonzo e della
Champagne, 16 agosto 1917-maggio 1918.
Tenente artiglieria, pilota della 111^ squadriglia aeroplani SAML, formata nell'aprile del 1917 sul campo di Arcade e inviata a Campoformido. Benfante compie il primo volo di guerra il 10 maggio 1917, L'apparecchio sostiene
sul Carso un lungo combattimento con un caccia avversario, che si ritira. In ottobre la squadriglia è trasferita in Macedonia. Il 30 ottobre partecipa ad un combattimento nel quale toglie dai guai un'altro velivolo
della squadriglia. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota abilissimo, compiva numerose e brillanti ricognizioni sul nemico, dando prova di non comune
coraggio, e sostenendo arditamente due combattimenti contro apparecchi avversari.
Visto il velivolo di scorta alle prese con quattro nemici, sprezzante del pericolo, accorreva in difesa del compagno, concorrendo ad abbattere uno degli assalitori. – Cielo di Reifenberg e di Nospal, 10 maggio-30 ottobre 1917.
Sergente del genio aerostieri n. 56559 di matricola, pilota della 40^ Squadrilia Voisin di Campoformido dal 12 marzo 1917. L'11 agosto viene attaccato dalla caccia austriaca nel cielo di S. Lucia di Tolmino. L'apparecchio
colpito al motore è costretto ad abbandonare il combattimento. Alla fine delle ostilità è con la 302^ Squadriglia di difesa di Pescara. Decorazione: Pilota d'aeroplano, attaccato, durante una ricognizione, da
un apparecchio da caccia, con difficili ed ardite manovre evitava le violenti raffiche
di fuoco dell'avversario, facendo sì che l'osservatore potesse rispondere con la propria
mitragliatrice. Essendo rimasto inutilizzato il motore e danneggiato l'apparecchio in parti vitali era costretto a desistere dal combattimento, riuscendo con calma e perizia ammirevoli
ad attraversare un estesissimo terreno montagnoso e ad atterrare felicemente nel campo più vicino. – Cielo di Santa Maria di Tolmino, 11 agosto 1917.
Sottotenente pilota della 74^ squadriglia dal giugno 1917 a Trenno. Classe 1897 di Gaetano. Inizia a volare con la 21^ squadriglia nella primavera del 1917 su apparecchio SP.2, distaccata a Campoformido dall'aprile
del 1917. Nel giugno è con la 74^ sul campo di Trenno per la difesa di Milano, il 4 settembre rimane ferito ad una spalla, ma tamponata l'emorragia ad opera del suo compagno il soldato
Daniele Damelli, torna sulle linee
nemiche per proseguire l'attacco. Sullo stesso campo transita alla 122^ Squadriglia armata con Nieuport XI. Cade in combattimento il 9 novembre 1917. Medaglia d'Argento al valor Militare: Abile
e valoroso pilota d'aeroplano, durante un bombardamento, benchè colpito ad una spalla,
nonostante il persistente tiro avversario, continuava, imperterrito, il suo compito, e, non
curante della ferita riportata, discendeva a bassa quota per far sì che il mitragliere potesse sparare sulle truppe nemiche. – Cielo dell'Hermada, 4 settembre 1917.
Sottotenente complemento genio battaglione squadriglie aviatori, Osservatore della 139^ Squadriglia su Pomilio. Il 25 maggio 1918 al ritorno da una missione il Pomilio di Bianchi e Volo Cappotta, ma senza conseguenze.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito osservatore dall'aereoplano, nei
suoi numerosi voli sul nemico, ha dato sempre prova di calma, di tenacia, di sereno sprezzo
del pericolo. Sfidando spesso il fuoco violento dell'artiglieria avversaria, colpito talvolta
nel velivolo, persisteva a rimanere nella zona, finchè ebbe portato a termine il compito assegnatogli. Durante una ricognizione lontana dalle nostre linee, attaccato da due apparecchi da caccia nemici, per nulla
impressionato dell'evidente superiorità degli avversari,
faceva loro risolutamente fronte; riuscito con abile manovra a disimpegnarsi, portava brillantemente a termine la ricognizione. – Cielo di Veliki Vhr-Belluno, luglio 1917-feb
i braio 1918.
Tenente sezione aerostatica auto-campale. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ufficiale osservatore di un pallone frenato aggredito durante l'ascensione ripetutamente
da un idrovolante nemico, che con fuoco di mitragliatrice forava in molte parti l'involucro,
sopportava serenamente l'assalto, e terminata la discesa, assumeva il comando della
manovra dando fulgido esempio di sangue freddo e coraggio. – Colussa, 18 maggio 1917. Croce di Guerra: Osservatore dal pallone frenato, dotato di elevatissimi sentimenti e di alte virtù militari, rese lunghi e preziosi
servigi. Nelle più difficili e perigliose circostanze seppe dar prova di forte coraggio e nobile abnegazione. Esempio
costante ai colleghi ed agli inferiori di calma, fermezza e ardimento. – Cielo del
Carso-Basso Piave, dicembre 1915-gennaio 1918.
Tenente cavalleggeri, 5^ Squadriglia Caproni, lo troviamo dal giugno 1916 a Verona Piazza d'Armi secondo Paolo Varriale (I Reparti dell'Aviazione Italiana nella Grande Guerra). Non c'è traccia di Cipriano
nel carteggio della 5^ Squadriglia Caproni. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, audacemente compì ricognizioni e numerose azioni di bombardamento
in circostanze di tempo e luogo difficili. Si distinse in un'azione offensiva nella quale, costretto ad abbassarsi, nonostante gl'intensi scoppi dei proiettili nemici, alcuni dei quali
colpivano in molte parti l'apparecchio,
e gli foravano la giubba, continuava con ammirevole calma e sprezzo del pericolo la sua missione, conducendola a buon fine. – Rovere, 1° luglio 1916. In un'altra occasione, attaccato da un apparecchio nemico, sosteneva con calma e audacia un difficile combattitimento aereo e compiva poscia la sua missione
a bassa quota. – Prebacina, 21 aprile 1916
Tenente corpo aeronautico gruppo sezione aerostatiche autocampali. Encomio Solenne: Ufficiale osservatore di un pallone frenato aggredito durante l'ascensione da un idrovolante nemico, che, con ripetute scariche di mitragliatrici,
forava l'involucro e colpiva la navicella, era pronto a continuare l'osservazione, dando bell'esempio di serenità e di coraggio. - Colussa, 18 maggio 1917. In commutazione dell'encomio colenne concessogli con decreto
luogotenenziale 22 novembre 1917: Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ufficiale osservatore di un
pallone frenato aggredito durante l'ascensione da un idrovolante nemico, che, con
ripetute scariche di mitragliatrici, forava l'involucro e colpiva la navicella, continuava coraggiosamente l'osservazione, dando bell'esempio di serenità e di sprezzo
del pericolo. – Colussa, 18 maggio 1917. Croce di Guerra: Osservatore del pallone frenato, dotato di elevatissimo senso
del dovere, nell'adempimento del suo difficile compito, si prodigò sempre con zelo
ed abnegazione mirabili. Esempio costante di fermezza e coraggio. - Cielo Carsico
Basso Piave, gennaio 1916-dicembre 1917.
Tenente fanteria Osservatore della 131^ Squadriglia di Marcon,inizia i voli come allievo osservatore il 28 giugno 1918 ed esegue il primo volo di guerra il 19 luglio. Il 13 agosto atterra fuori campo riportando lievi ferite. Riprende a
volare il 28 agosto per prendere fotografie oltre le linee nemiche.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito
osservatore dall'aeroplano, durante l'offensiva dell'agosto 1917, compiva audacissimi voli
di ricognizione e bombardamento. Non avendo potuto prendere parte ad un'azione in
massa, appena rientrato un apparecchio, ripartiva con quello e, da solo, eseguiva il bombardamento fra l'imperversare del tiro antiaereo avversario. – Cielo dell'Hermada,
agosto 1917.
Sergente pilota 266 ^squadriglia idrovolanti, n. 3098
matricola. Nell'aprile del 1917 è a Brindisi con la 257^ Squadriglia Idro per raggiungere nel 1918 la 266^ di San Remo. Il 20 settembre Bosco precipita durante una ricognizione, perdendo la vita.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ha eseguito parecchi bombardamenti e ricognizioni con fotografie in terri
torio nemico, rimanendo esposto spesso ad intenso fuoco antiaereo. Si è spinto a bombardare obiettivi, entro terra, a notevole distanza dalla costa, dimostrando sempre spiccato
senso del dovere, ardimento ed ottime qualità aviatorie e militari. – Basso Adriatico,
giugno-dicembre 1917.
Tenente pilota della 5^ Squadriglia Caproni. Classe 1875 di Pietro Il 26 febbraio 1917 con il Ca 1175 rivendica la vittoria su un Brandemburg che lo aveva attaccato sul Col Santo. Perisce il 1 giugno a bordo del Caproni 1149
partito da Taliedo per delle prove e caduto nei pressi di san Giuliano Milanese.
Il tenente Notarbartolo dal 24 marzo precedente era stato messo a disposizione del Comando Aeronautico. MBVM: Ardito pilota di aeroplano da
bombardamento, animato sempre da elevato sentimento del dovere, che gli faceva scegliere per sè il compito più arduo, compiva efficacissimi bombardamenti di importanti posizioni nemiche
nell'aspra e difficile zona delle Alpi Trentine. Più volte attaccato da aerei nemici
sostenne brillantemente la lotta, riuscendo talvolta a volgerli in fuga. In seguito ad
un incidente di volo cadeva vittima del suo dovere e del suo ardire mentre volontariamente eseguiva le prove di un nuovo mezzo di offesa dall'aeroplano. – Cielo
del Trentino, maggio 1916-giugno 1917.
Tenente osservatore della 13^ Squadriglia Caproni di San Pelagio. Inizia i voli di guerra il 25 giugno 1918 con una azione su Portobuffolè. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Abilissimo osservatore d'aeroplano da bombardamento, compiva in breve tempo numerose azioni di guerra, dando prova di alta perizia e di singolare calma, portando
sempre il suo apparecchio su l'obiettivo, benchè ostacolato da intensi tiri di sbarramento e da velivoli avversari. In una particolare circostanza, avuto gravemente colpito il proprio apparecchio dall'artiglieria avversaria,
con grande abilità riconduceva in territorio nostro, portandolo ad atterrare, senza l'aiuto di alcun faro, in un nostro campo di aviazione. - Cielo del Piave, del Trentino, di Pola, 18 maggio-4 novembre 1918.
Di Luigi classe 1895, Tenente artiglieria corpo aeronautico inizia a volare con la guerra ad Oleis con la 5^ Squadriglia di artiglieria montata su Caudron G.3. Rimarrà con questo reparto, ridenominato 45^ fino alla morte
avvenuta l'11 agosto 1917 con il Farman 1930. Il velivolo con il pilota Cigna fu abbattuto sul Monte Santo dalla caccia austroungarica. Medaglia d'Argento e di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Osservatore d'aeroplani, tenace ed ardito eseguì numerose
ricognizioni
in servizio di artigliera, dando sempre preziose informazioni. Rientrando da una ricognizione veniva attaccato da un caccia avversario. Pur conscio dell'imparità della
lotta affrontava decisamente il nemico, ma avuto l'apparecchio incendiato precipitava al suolo tra le fiamme, sacrificando da prode la sua giovine vita. – Monte
Santo, 11 agosto 1917.
MBVM: Volò con ardire sulle linee avversarie, non esitando a tenersi a basse quote per riportare precise ed efficaci informazioni sulle postazioni nemiche e per dirigere tiri con efficaci risultati. Ebbe più volte
l'apparecchio colpito da pallette (23 dicembre 1915, 21 giugno, 29 giugno 1916) e da proietto intero (23 giugno 1916). Tolmino, dicembre 1915, giugno 1916.
Tenente osservatore 4 gruppo sezioni aerostatiche autocampali. Medaglia d'Argento al Valor Militare
in commutazione della medaglia di bronzo concessagli con decreto luogotenenziale
23 febbraio 1919: Ufficiale osservatore di pallone frenato, salito in ascensione
volontaria e fuori turno, mentre dirigeva il tiro della nostra artiglieria sui passaggi
nemici costruiti su importantissimo corso d'acqua, fatto segno ai tiri aggiustati
dell'avversario rimaneva impavido al suo posto d'osservazione. Spezzato il cavo
di ritegno da un colpo d'artiglieria nemica e lasciato in ascensione libera, anzichè
farsi trascinare inesorabilmente dal vento in territorio nemico, raccolti i materiali
di bordo più importanti si lantoiava nel vuoto col paracadute, sfuggendo così alla
prigionia. Mirabile esempio di cosciente coraggio, si rammaricava cogli accorsi di
aver dovuto perdere l'aerostato. – Cielo di Biancade (Piave), 16 giugno 1918.
Tenente osservatore da Siracusa, tenente 38^ squadriglia aeroplani. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore dal
l'aeroplano, in numerose ricognizioni nell'interno delle linee avversarie, adempiva
importanti compiti, noncurante del vivo ed aggiustato fuoco antiaereo e delle av
verse condizioni atmosferiche. Durante una violenta offensiva nemica, essendo la sua
squadriglia deficiente di osservatori, benchè ammalato con febbre, volle entrare in
turno con i colleghi, portando valido contributo al servizio. Durante la battaglia
del Piave in qualità di ufficiale di collegamento fra la squadriglia e l'artiglieria del
corpo d'armata, sprezzante di ogni pericolo, si portava alle batterie più avanzate e
battute dal fuoco nemico, rimanendovi a lungo per coadiuvare e facilitare l'opera
degli osservatori che dirigevano i tiri. – Altopiano dei Sette Comuni, Cielo Carsico
e del Piave, agosto 1917 - luglio 1918.
Tenente complemento artiglieria 23^ Squadriglia. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Diligente ed ardito osservatore dall'aeroplano, in numerosi voli
di guerra portava sempre a termine il proprio mandato, vincendo ogni difficoltà opposta
dal nemico e dall'atmosfera. Il giorno 8 ottobre 1918, benchè apparecchi avversari gli
ostacolassero ripetutamente l'osservazione del nostro tiro, restava in volo circa due
ore, impavido, fino al compimento del proprio mandato. Il 25 dello stesso mese, eseguiva in condizioni difficilissime un'altra osservazione di tiro, spingendosi molto al dentro nelle linee nemiche e restandovi
circa due ore, finchè non ebbe assolto il compito
affidatogli. Cielo di Tolmino Cielo del Piave, settembre, ottobre, novembre 1917
ottobre 1918.
Tenente artiglieria osservatore presso la 33^ squadriglia aeroplani di San Pietro in Gù, dove arriva nell'estate del 1918. Medaglia d'Argento al Valor Militare:
Osservatore d'aeroplano, sprezzante degli attacchi nemici e
del tiro antiaereo, assalito da apparecchi da caccia avversari durante una ricognizione ne abbatteva uno. Instancabile e valoroso, per la preparazione di un nostro attacco e durante esso, compiva in difficili condizioni
atmosferiche numerose ed importanti ricognizioni spesso a bassa quota, dando ognora prova di rinnovato ardire e di
alto sentimento del dovere. Cielo di Monte Valbella, febbraio-giugno 1918.
Tenente osservatore della 6^ Squadriglia Caproni dove giunge immeditamente dopo Caporetto sulla base di Padova. Trasferiti a Ghedi seguirà fino alla fine del conflitto le vicende
del reparto. Medaglia di Bronzo al valor Militare: Audace ed abile osservatore d'aeroplano, in 8 mesi, eseguì numerose azioni di bombardamento, raggiungendo talvolta da solo
l'obiettivo, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, sfidando impavido il tiro dell'artiglieria nemica che ripetutamente colpì il suo velivolo, ed assolvendo sempre lodevolmente i
mandati affidatigli. Costante e bell'esempio di elevato sentimento del dovere. - Cielo
del Piave e del Trentino, 11 novembre 1917-21 luglio 1918.
Tenente osservatore della 28^ Squadriglia dove giunge subito dopo Caporetto. Nel giugno del 1918 è con la 38^ Squadriglia sul campo di Tessera.
Medaglia di Bronzo al valor Militare: Osservatore
dall'aeroplano, compiva numerosi voli di guerra in condizioni difficilissime, incurante dell'aggiustato fuoco antiaereo, ed abilmente difendendosi dagli attacchi degli
apparecchi nemici. Dimostrava in ogni sua circostanza sprezzo del pericolo ed alto
sentimento del dovere. - Cielo del Carso e Basso Piave, agosto 1917-giugno 1918.
Caporale motorista della 15^ Squadriglia Caproni n. 8282
matricola. Al 20 maggio 1918 aveva compiuto 31 bombardamenti dei quali 13 notturni. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Abile e valoroso motorista mitragliere, partecipava prima sulla fronte
italiana e poi su quella francese, a numerosi e difficili bombardamenti, concorrendo
col più grande entusiasmo, col più diligente lavoro, al buon successo delle operazioni. Durante un bombardamento, il 15 novembre 1917 attaccato da tre caccia nemici, dopo lungo ed ostinato combattimento, respingeva
brillantemente l'attacco, rientrando coll'apparecchio bucato in più parti. – Cielo di Caldonazzo, 15 novembre
I917.
Tenente della 5^ Squadriglia Caproni da marzo al giugno 1917. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ufficiale osservatore d'aeroplano dimostrò sempre molta perizia,
ottima volontà e sprezzo del pericolo, partecipando a voli, anche volontariamente.
Durante una ricognizione nell'indicare al pilota la rotta ebbe la mano destra asportata dall'elica del motore, sopportando con stoica rassegnazione la sua mutilazione.
– Cielo di Verona, maggio-giugno 1917.
Tenente osservatore della 116^ Squadriglia SAML sul campo di Valona nel 1918. Il 13 ottobre rimane ferito per la caduta del suo apparecchio sul campo. Appertenente al
2° Reggimento Genio Zappatori, fu decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, con esemplare coraggio e sprezzo del pericolo, portò a
termine numerosi voli di ricognizione sulle linee nemiche, in condizioni atmosferiche
a volte proibitive, fatto segno a violento fuoco nemico, fornendo utilissime notizie
ai comandi superiori. Volontariamente effettuò pure operazioni di bombardamento
di importanti località nemiche, con efficace risultato – Cielo d'Albania, 1918.
Tenente reggimento lancieri osservatore di aeroplano. Arriva alla 11^ Farman di Chiasiellis il 3 dicembre 1915, transita poi alla 25^ e alla 38^ Squadriglia.
Il 4 aprile 1916 l'osservatore tenente Travaglianti e Maramaldo
hanno un combattimento che dura circa un quarto d'ora nei pressi del Monte Sei Busi. Il Farman viene ripetutamente colpito, ma l'equipaggio riesce a
tornare incolume. Per questo episodio l'equipaggio meritò un encomio. Medaglia D'Argento al Valor Militare: Arditissimo ufficiale osservatore d'aeroplano,
eseguiva con viva fede numerosi bombardamenti e moltissime ricognizioni fotografiche, a lunga distanza, del più alto interesse. Volando spesso a bassa quota e
sul far della notte, riuscì ad individuare la postazione di batterie nemiche. Sostenne brillantemente combattimenti con apparecchi nemici di maggior efficienza, dando prova di
massima freddezza ed audacia. Impavido sotto il fuoco intenso degli antiaerei, riuscì sempre ad assolvere il mandato affidatogli. Nel cielo di Adelsberg, quantunque l'apparecchio fosse stato colpito ben tredici volte,
rimase per più di mezz'ora sotto il fuoco nemico per completare la ricognizione fotografica di cui era stato incaricato. – Cielo di Adelsberg, 23 settembre 1916.
Classe 1887 di Salvatore. Sottotenente osservatore del 4° Reggimento Artiglieria da Fortezza, è con la 42^ Squadriglia Caudron sul campo di Risano dalla primavera del 1916. Il 12 giugno si trasferisce al campo di Trissino e il 23 luglio ritorna
a Risano-Chiasottis. Nell'estate transita alla 46^ squadriglia di Castenedolo (2^ Sezione). Muore il 29 ottobre durante un volo di esercitazione insieme al pilota Lichtenberger.
Classe 1895, Sottotenente di Vascello pilota il 1 gennaio 1918 è con la 259^ Squadriglia idrovolanti Macchi L3 di Venezia. Il 1 febbraio con altri sei apparecchi partecipa al bombardamento di Passerella dove ammara per recuperare
l'equipaggio di un velivolo abbattuto dalla contraerea. Riporterà a Venezia il cadavere di Anfossi. Famoso il logo personale di Arcidiacono disegnato sul velivolo, Leone di San Marco con la scritta: "I casi sono due...".
Il 1 giugno 1918 assume il comando della 261^ squadriglia idrovolanti di Venezia. Il 28 giugno con un altro apparecchio costringe un Drachen ad abbassarsi intorno a Grisolera, mentre il 23 luglio intercetta alcuni idrovolanti nemici dalle parti
di Caorle-Piave. Nel combattimento successivo uno dei velivoli austriaci atterra in fiamme. Il 27 settembre effettua a causa della nebbia un ammaraggio di emergenza nei pressi di Chioggia da dove riparte il giorno sucecssivo.
Medaglia d'Argento al Valor Militare e Medaglia di Bronzo al Valor Militare. MAVM: Pilota di idrovolante, dotato di alto entusiasmo e di mirabile sentimento del dovere, si distinse in modo speciale nel disimpegno del suo servizio affrontando con valore le
offese nemiche. Alto Adriatico, dicembre 1917 - aprile 1918. MBVM: Ardito comandante di squadriglia da caccia, abile pilota, buon organizzatore, in numerose missioni di guerra delle quali molte con tempi
sfavorevoli ed in vari combattimenti aerei fu di esempio agli inferiori ed ai compagni dimostrando sempre doti non comuni di abilità e di sereno coraggio. Alto Adriatico, aprile - novembre 1918.
Croce di Guerra al Valor Militare.
Classe 1896 di Benedetto, soldato pilota della 105^ Squadriglia morto a Firenze per incidente di volo il 22 novembre 1916. Opera dal campo di aviazione di Campo di Marte per
la difesa di Firenze su apparecchio Voisin.
Classe 1894 di Pasquale, osservatore della 11^ Squadriglia Caproni operante dal campo di Valona in Albania. E' con il reparto almeno dal 1 gennaio 1917. Cade il 6 luglio 1918
al rientro dal bombardamento di Metali eseguito insieme ad un altro Caproni scortati da caccia inglesi e italiani. Allontanatosi dal gruppo era stato attaccato ormai quasi sul campo da un Aviatik D.I della Flik 6.
Esploso in volo nei pressi di Ostima.Medaglia di Bronzo al valor Militare: Osservatore d'aeroplano ed ardito, eseguiva numerose ricognizioni e bombardamenti sulle linee nemiche, rientrando più volte con l'apparecchio colpito.
Con le
azioni da lui portate a termine dava continua prova di singolore valore e di grande forza
d'animo, anche nelle più gravi contingenze. Di ritorno da un contrastato bombardamento, al quale volontariamente aveva preso parte, attaccato da un caccia avversario e
colpito nella impari lotta da numerose scariche di mitragliatrice nemica, prepicitando
con l'apparecchio in fiamme trovava la morte – Cielo d'Albania, 6 luglio 1918.
Classe 1896 di Girolamo, osservatore della 13^ Squadriglia con la quale compie la prima azione di guerra il 28 marzo 1918. L'11 agosto 1918 è a bordo del Caproni 11494.
L'apparecchio per problemi ad un motore è costretto a sganciare le bombe su Arten e a rientrare a bassa quota. Sul Monte Grappa Contarini viene colpito da tiro di fucileria. Atterrato urgentemente a San Pietro in Gù, muore
il giorno successivo in ospedale. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore dall'aeroplano di provata perizia, di cosciente calma e di indomito valore, ebbe sempre l'animo ed il pugno saldi all'offesa.
Pronto ognora alle arditezze ed ai grandi cimenti, guida
sicura del proprio equipaggio l'11 agosto 1918, nonostante l'avverse condizioni atmosferiche
ed il cattivo funzionamento dei motori, volle, con calma perfetta, con tenace volontà,
con mirabile audacia persistere nel suo mandato, fiuchè non cadde, abbattuto dal
piombo avversario. – Cielo del Piave, 19 novembre 1917-Cielo di Feltre, 11 agosto 1918.
Tenente osservatore, reggimento alpini, dal luglio del 1916 è con la 9^ Squadriglia Caproni di Verona, ed esegue il primo bombardamento il 7 luglio.
Dapprima trasferito a Campoformido, poi a Padova,
il 27 settembre 1917 di ritorno da una azione su Pola con il Caproni 2327, atterra pesentemente rovesciandosi. Fugalli riporta gravi ferite. MAVM: Osservatore d'aeroplano esperto e intelligente, partecipava a numerose e lontane azioni di bombardamento,
dando mirabile prova di coraggio e fermezza, e portava brillantemente a termine i difficili mandati affidatigli, superando pericolisissime circostanze di tempo e luogo, attraverso l'intenso ed aggiustato fuoco degli antiaerei,
che colpivano in più parti gravemente il suo apparecchio. Respingeva più volte gli attacchi di aerei nemici, fugandoli, e mitragliava efficacemente da bassa quota rincalzi avversari. Cielo del Trentino, dell'Alto e Medio Isonzo,
del Carso e dell'Istria, 4 luglio 1916, 14 settembre 1917. MBVM: Osservatore d'aeroplano addetto ad un servizio speciale, eseguiva di giorno e di notte
numerose ricognizioni oltre le linee nemiche, superando prove di eccezionale difficoltà. La notte del 16 settembre avuto l'apparecchio attaccato da aerei nemici e colpito in più parti da pallottole di mitragliatrice avversaria,
decisamente contrattaccava e manovrando con serena calma, tornava per tre volte sull'obbiettivo finchè non ebbe completamente assolto il compito affidatogli. Cielo del Piave, agosto-settembre 1918.
Capitano osservatoredella 11^ Squadriglia Caproni, classe 1894 di Giuseppe, del 79° Reggimento Fanteria.Inizia i voli di guerra il 28 dicembre 1916 sul fronte albanese
con una ricognizione sulla zona di Besat. Il 9 settembre 1917 esce incolume dall'incidente dal Caproni 2395 "Audace". Cade il 6 luglio 1918
al rientro dal bombardamento di Metali eseguito insieme ad un altro Caproni scortati da caccia inglesi e italiani. Allontanatosi dal gruppo era stato attaccato ormai quasi sul campo da un Aviatik D.I della Flik 6.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Calmo ed ardito osservatore dall'aeroplano si offerse volontario più volte
alle imprese più ardite, compiendo lunghi voli sul nemico, dimostrando ardimento ed
elevato sentimento del dovere. Tra l'infuriare delle artiglierie antiaeree, dimostrò calma
e sprezzo del pericolo, portando sempre a compimento gl'incarichi affidatigli. Il 6 luglio 1918, di ritorno da un'azione di bombardamento, attaccato da un caccia nemico e
colpito, durante la lotta ingaggiata, dalle raffiche della mitragliatrice avversaria, precipitava con l'apparecchio in fiamme, trovando la morte. – Cielo d'Albania, 6 luglio 1918.
Tenente pilota di Marzara del Vallo inizia a volare con la 3^ Squadriglia Artiglieria di Medeuzza dal 22 settembre 1915. Vola su apparecchi Macchi Parasol. Per le operazioni del 1915 gli fu concessa la Croce di Guerra al Valor Militare.
Soldato mitragliere del
3* reggimento Bersaglieri, classe 1894 di Sebastiano. Arriva alla 1^ Squadriglia Caproni nell'aprile del 1916 e cade a causa della contraerea il 24 agosto del 1917 neim pressi di Santa Lucia con il Caproni 2389. Medaglia
d'Argento al Valor Militare: Mitragliere di eccezionale ardimento e serenità, partecipò, di giorno e di notte, a numerose azioni di bombardamento, sfidando, impavido, le avvesre condizioni atmosferiche e l'intenso tiro delle
artiglierie avversarie, e respingendo con perizia gli attacchi dei velivoli nemici. Cielo della Fronte Giulia e del Trentino, maggio 1916-agosto 1917.
Ufficiale Osservatore della 32^ Squadriglia con la quale opera dal 5 giugno 1915 fino a buona parte dell'anno 1916. Appartenente al 5° Reggimento Artiglieria da campagna. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano, compiva numerose e ardite ricognizioni, dimostrando sempre noncuranza del
pericolo. In un combattimento
aereo, con grande slancio, riusciva
a trascinare il pilota alla caccia,
che portava l'apparecchio a meno
di 100 metri dall'avversario. Essendosi inceppata la mitragliatrice, non desisteva dalla lotta, si
avvicinava ugualmente provvedendo a riparare l'arma, col fuoco
della quale metteva in fuga il
nemico. – Zona Lago di Garda
Passo di Rolle, 8 giugno 1915-15
luglio 1916.
2° Capo pilota della 255^ Squadriglia idrovolanti FBA di Brindisi. Classe 1895 di Luigi. E' con la squadriglia almeno dal 1 giugno 1917. Il 29 gennaio 1918 parte per una
esplorazione antisommergibile, quando al ritorno, in fase di flottaggio urta con l'ala destra una passerella. A causa dell'urto un ordigno si stacca dalle ali esplodendo sul fondo e provocando l'incendio del velivolo.
Per La Cagnina ed altri due, De Luca e Malato non c'è più nulla da fare. Medaglia d'Argento al Valor Militare alla Memoria: Compì 40 ricognizioni al largo e ricerche antisommergibili. Partecipò a due
pericolose ricognizioni su costa avversaria e quattro bombardamenti di base nemica, durante i quali, sebbene fatto segno a violento fuoco antiaereo, diede prova di costante calma e coraggio. Perdeva la vita in seguito
a scoppio di una bomba mentre rientrava da una esplorazione. Adriatico, 20 dicembre 1917-29 gennaio 1918.
Tenente pilota della 6^ Squadriglia Caproni nativo di Cefalù. Del 3° reggimento Fanteria, arriva in squadriglia, sul campo di Verona, il 5 maggio 1918. Esegue la prima
azione di guerra il 1 giugno con un bombardamento notturno sul Trentino. Esegue complessivamente 10 missioni di guerra.
Sottocapo cannoniere osservatore della 255^ Squadriglia idrovolanti FBA di Brindisi. Classe 1895 di Leonardo. E' con la squadriglia almeno dal 1 gennaio 1918. Il 29 gennaio 1918 parte per una
esplorazione antisommergibile, quando al ritorno, in fase di flottaggio urta con l'ala destra una passerella. A causa dell'urto un ordigno si stacca dalle ali esplodendo sul fondo e provocando l'incendio del velivolo.
Per Malato ed altri due, De Luca e La Cagnina non c'è più nulla da fare.
Sergente pilota matricola 1478 di Palermo. E' con la 1^ squadriglia Caproni dal 4 marzo del 1916 e il 2 aprile compie, come osservatore, la prima missione di guerra. Vola
ininterrottamente fino al 4 settembre quando compie l'ultima azione. Il 6 settembre entra in ospedale. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano, compì, con bell'ardimento e noncuranza del pericolo,
azioni offensive lunghe, numerose
ed efficaci, quantunque più volte
avesse avuto l'apparecchio colpito
in parti vitali dalle artiglierie antiaeree nemiche. In rotta su Trieste, ricacciò con serena calma un idrovolante avversario che l'aveva attaccato, e raggiungeva l'obbiettivo.
Benchè seriamente ammalato, partecipò ai bombardamenti del silurificio di Fiume e delle stazioni ferroviarie di Dornberg e Prvacina. –
Trentino-Carsia Giulia, marzo-novembre 1916.
Tenente pilota della 270^ squadriglia idrovolanti di Palermo. Classe 1886 di Catello. Muore il 30 settembre 1917 in un incidente di volo nei pressi di Bagheria con
l'FBA 4273.
Classe 1884 di Emanuele. E' come pilota presso la 259^ Squadriglia idrovolanti di Venezia nel giugno del 1917. Passa a Porto Corsini con la 263^ Squadriglia.
A Porto Corsini
perde la vita il 14 agosto 1917 per fatto di guerra.
Tenente pilota della 35^ Squadriglia, classe 1883 di Augusto. Caduto a Ghedi per incidente di volo il 14 luglio 1917. Era a bordo di un apparecchio SP.2 per un volo di
allenamento con il sottotenente Aliperti e il soldato Orengo.
Sergente di fanteria matricola 36443, pilota della 267^ Squadriglia idrovolanti di Porto Maurizio (attuale Imperia). E' in forza con la squadriglia dalla fine del 1917. Medaglia di Bronzo al Valor Militare:
Ottimo pilota d'idrovolante, ha eseguito numerosi bombardamenti di muniti obiettivi nemici, superando intensi sbarramenti di fuoco antiaereo e dimostrando sempre coraggio non comune, calma ed ottime doti di pilota e di militare.
Basso Adriatico, aprile-settembre 1918.
Il tenente Gaetano Coniglio fa parte della 8^ Squadriglia Nieuport di Campoformido al 24 maggio 1915, quando compie la prima azione di guerra. Promosso capitano entra nella nuova 5^ Squadriglia Caproni formata a Verona. Il
30 maggio 1916 assume il comando del reparto. Perde la vita il 25 agosto 1916 a bordo del caproni 1179 abbattuto da un caccia austriaco sul cielo di Caldonazzo. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota militare,
eseguiva numerose ed arrischiate ricognizioni sulle posizioni nemiche, altamente distinguendosi per indomito coraggio ed audacia. Nei pressi di Gorizia, il 12 luglio 1915, dava bella prova di alto sentimento del dovere e grande
coraggio, abbassandosi a 600 metri, malgrado i tiri efficaci del nemico, per bombardare un accampamento . Gorizia, 12 luglio 1915.
Tenente di Vascello pilota della 255^ Squadriglia Idrovolanti di Brindisi dotata di apparecchi FBA, L3 e Macchi M5, al 1 gennaio 1918. Decorato con 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM: Ardito pilota di idrovolanti, eseguiva
numerose ricognizioni ed operazioni di bombardamento diurno e notturno su munita base nemica, sottostando spesso ad intenso fuoco antiaereo, attaccando e fugando audacemente velivoli da caccia nemici. Ha dimostrato in ogni
circostanza grande ardimento, spirito altamente offensivo e prontezza di decisione, ed ha abbattuto un velivolo in combattimento aereo. Basso Adriatico, marzo-luglio 1918. MAVM: Pilota di idrovolante, comandante della 258^ Squadriglia,
ha eseguito numerose e brillanti azioni di bombardamento su muniti obiettivi nemici situati talvolta entro terra a grande distanza dal mare, portandosi su di essi a bassa quota, incurante sempre del tiro avversario. Colla
squadriglia ha attaccato e danneggiato a bassa quota un sommergibile nemico. Ha eseguito altresì, volontariamente, missioni speciali e ricognizioni fotografiche difficili e di notevole importanza, costante esempio
sempre di coraggio, iniziativa ed elevata qualità militare. Basso Adriatico, agosto-ottobre 1918.
Nato a Prizzi classe 1894. Una volta presa l’abilitazione da pilota militare nel 1915, diventa istruttore con il grado di Caporal Maggiore nel 1915. Tra i suoi allievi vi fu Silvio Scaroni.
Classe 1889, Sottotenente pilota giunto alla 76^ Squadriglia caccia di Campoformido il 28 settembre 1917 assumendone il comando. Proviene dalla 91^. Rimane ucciso cinque giorni dopo
in un combattimento aereo sul Monte Fleme. Era arrivato alla 91^ di Santa Caterina nil 6 giugno 1917. Dal 12 maggio al 4 giugno 1918 era stato con la 81^ Squadriglia. Nel periodo trascorso nella 91^ sostenne undici combattimenti aerei. Il 10 luglio attaccava un Albatross e riceveva una pallottola nel
serbatoio di benzina che lo costringeva a prendere terra. Il 26 di agosto fu attaccato da tre caccia sul Vallone di Chiapovano.
Sottotenente di Vascello pilota della 255^ Squadriglia Idrovolanti di Brindisi dalla fine del 1917. Classe 1898, nel secondo semestre del 1918 assunse il comando della Squadriglia stessa.
Decorato con 2 Medaglie d'Argento e 1 al Valor Militare. MAVM:
Comandante di squadriglia di idrovolanti in tre importanti missioni guerresche, una delle quali contro una munitissima base nemica mai fino allora attaccata di giorno a cuasa delle rilevanti difese e della grande distanza,
dimostrava non comune perizia nella preparazione e nella condotta dei suoi apparecchi, accoppiata a bello slancio e sprezzo del pericolo. nell'azione. Volontariamente lanciava manifestini di propaganda pur non ignorando la
sorte riservatagli in caso di cattura. Basso Adriatico, 25 aprile-14 maggio 1918. MAVM: Avvistava tre siluranti nemiche nel Golfo di Drin, le attaccava a bassissima quota col suo idrovolante e, nonostante viva reazione
avversaria, le mantebeva impegnate, per dar tempo ad un gruppo di nostri esploratori di giungere a distanza di tiro. Durante l'intera azione, in perfetta cooperazione con gli esploratori, non ha esitato ad esporsi a qualinque rischio
pur di arrecare i maggiori danni al nemico. Basso Adriatico, 5 settembre 1918. MBVM: Capo squadriglia di idrovolanti e brillante pilota, organizzava con mirabile attività e spirito di iniziativa la sua squadriglia, compiendo numerose azioni
di bombardamento, dopo lunghi percorsi in mare aperto, su navi ed opere militari nemiche e mitragliando con grande risolutezza a bassa quota gli armamenti delle difese avversarie. Basso Adriatico, 15 maggio-4 novembre 1918.
Tenente osservatore, classe 1896 di Giuseppe, della 61^ Squadriglia di Verona dove giunge a fine settembre 1917. A dicembre è con la 121^ Squadriglia sempre a Verona e rimane vittima
di un attacco della Flik 55 nel corso di una azione di bombardamento sulla zona di Gallio il 7 dicembre 1917. decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Volenteroso e ardito osservatore di aeroplano, prendendo parte ad un'azione aerea
di bombardamento e mitragliamento sul nemico, si abbassava a poca altezza sopra gli obiettivi fissatigli per meglio colpirli e per mostrare i colori d'Italia alle nostre truppe impegnate in strenuo combattimento. Fatto
segno al tiro nemico da terra e ad attacchi di numerosi aerei avversari, precipitava coll'aeroplano in fiamme, incontrando morte gloriosa. Cielo di Asiago, 7 dicembre 1917.
Sottotenente di Vascello pilota della 262^ Squadriglia Idrovolanti di Brindisi a partire dal febbraio del 1918. Il 7 luglio, insieme ad altri idro, è di scorta agli
apparecchi della 257^ su Durazzo e si scontrano con idrovolanti austriaci. Il 5 settembre di scorta ad alcuni Macchi M.5 in azione verso il Golfo di Drin, attaccano naviglio austriaco. Ammarato per una avaria fu
recuperato da un cacciatorpediniere italiano. Decorato con 3 Medaglie d'Argento al Valor Militare.
MAVM: Pilota di idrovolante in tre importanti missioni terrestri, una delle quali contro munitissima base nemica mai fino allora attaccata di giorno per le rilevanti difese e per la grande distanza, dimostrava abilità, bello slancio e sprezzo del pericolo. Volontariamente lanciava manifestini di propaganda, pur non ignorando la sorte riservatagli in caso di cattura. Basso Adriatico, 25 aprile-14 maggio 1918.
MAVM: Ardito pilota di idrovolante da caccia, animato dal maggiore entusiasmo, dimostrava in numerose azioni di guerra calma e sangue freddo mirabili, affrontando le potenti difese nemiche dopo lunghi percorsi in mare aperto. Ijn una missione contribuiva ad abbattere due apparecchi avversari dopo accanito combattimento contro quattro di essi, manovrando in concorso con la squadriglia. Basso Adriatico, 29 maggio-4 novembre; Durazzo, 7 luglio 1918.
MAVM: Avvistava tre siluranti nemiche nel Golfo di Drin, le attaccava a bassissima quota col suo idrovolante e, nonostante viva reazione avversaria, le mantebeva impegnate, per dar tempo ad un gruppo di nostri esploratori
di giungere a distanza di tiro. Durante l'intera azione, in perfetta cooperazione con gli esploratori, non ha esitato ad esporsi a qualinque rischio pur di arrecare i maggiori danni al nemico. Basso Adriatico, 5 settembre 1918.
Capo pilota della 251^ Squadriglia Idrovolanti di Venezia. E' presente all'idroscalo di S. Andrea almeno dal giugno 1917 e vi rimane fino alla primavera del 1918. Decorato con Medaglia
d'Argento e Medaglia di bronzo al Valor Militare. MAVM: Pilota d'idrovolanti per tutta la durata delle ostilità, ha compiuto numerosissime misisoni di guerra dimostrando sempre altissimo sentimento del dovere, belle doti di risolutezza
e sereno sprezzo del pericolo. Alto Adriatico, 25 maggio 1915-marzo 1918. MBVM: Pilota di idrovolante, in una azione notturna di bombardamento di opere nemiche, sorpreso nel volo da violenta e repentina bufera, in condizioni
difficilissime non abbandonava la sua missione e sapeva portarla felicemente a termine, tornando alla nostra costa incolume, salvando con rara perizia l'apparecchio da qualsiasi avaria e dando prova di audacia esemplare e di molta abilità.
Alto Adriatico, 1 luglio 1917.
2° Capo torpediniere pilota della 254^ Squadriglia Idrovolanti di Varano fin dalla formazione del reparto nella primavera del 1917. Decorato con Medaglia
di bronzo al Valor Militare: In qualità di pilota d'idrovolanti eseguiva numerose misisoni di esplorazione e di bombardamento sulla costa nemica spesso in difficilissime condizioni per lo stato dell'atmosfera e del mare, sempre senza scorta
e dimostrando in ogni occasione perizia professionale e ottime qualità militari. Basso Adriatico, settembre 1916 - aprile 1917.