Il Fronte del Cielo - Personale Navigante - Regione Basilicata

 

 
Grado Nome e Cognome Reparto Luogo di Nascita, Distretto o Residenza Cad.
           
Tenente pilota Bazzi Federico 32^ Squadriglia Matera
           
S..T.V. pilota Bertè Giulio 256^ Squadriglia Potenza  
           
Tenente pilota De Bernardi Mario 75^ Squadriglia Venosa  
           
Sottotenente De Filpo Vincenzo Aerostiere Viggianello  
           
Sergente pilota Ghizzoni Renato 70^ Squadriglia Lagonegro
           
T. Col. pilota La Polla Ernesto Raggr. Bombardieri Matera  
           
Tenente Osservatore Lioy Vincenzo 112^ Squadriglia Palmira (Oppido Lucano)  
           
Tenente Osservatore Molfese Manlio 75^ Squadriglia Albano di Lucania  
           
Capitano Pomarici Giuseppe Dirigibili Anzi  
           
Capitano Pricolo Francesco Dirigibilista Grumento Nova  
           
           

ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE, ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC.

L'Arena - giugno 1915

L'Arena - agosto 1915

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BAZZI FEDERICO

Di Tullio, Tenente pilota di Matera della 32^ Squadriglia. Uno dei piloti più attivi del reparto, più volte ferito, presente in tutte le missioni. Giunge in volo da Taliedo a Villaverla il 25 aprile 1916. Il 3 maggio effettua una ricognizione al ritorno dalla quale ha una panne al motore e atterrando in emergenza fuori campo danneggia gravemente il velivolo Farman 927. Il 25 agosto il velivolo con a bordo il comandante Armani è colpito dalla contraerea su Tonezza e atterra sulle nostre linee a Sant'Orso. Bazzi è ferito ad un gomito. Il 30 gennaio 1917 effettua con l'osservatore Bellei una audace ricognizione (Gentilli, Varriale) su Trento ad alta quota riportando diversi congelamenti. Il 24 aprile 1917 si scontra con un caccia nemico sul cielo di Caldonazzo, riuscendo a rientrare incolume. Il 4 luglio 1917 è a San Pietro in Gù. Il 16 novembre muore a seguito di un incidente stradale nei pressi del campo. Decorato con 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare.
MAVM: Pilota pieno di volontà e di slancio e sprezzante di ogni pericolo, il 3 gennaio 1917, eseguiva una ricognizione eccezionalmente difficile, rimanendo per quattro ore e mezzo alla quota di 4000 metri, dando modo all'osservatore di eseguire una importante serie fotografica. In una giornata con avverse condizioni atmosferiche e temperatura rigidissima, diede prova di tenacia, elevato sentimento del tovere ed abnegazione, e persistette con calma e coraggio nel compito fidatogli, incurante del fuoco intenso di artiglieria e mitragliatrici, dalle quali ebbe l'apparecchio colpito in due parti. Rientrò al campo, in gravi condizioni, con varie congelazioni. Pochi giorni dopo, benchè ancora sofferente, si offrì spontaneamente ed eseguì con buon risultato un'altra difficile ricognizione, dando, nuova prova di alto sentimento del dovere – Val Sugana da Trento a Borgo, gennaio febbraio 1917.
MAVM: Pilota d'aeroplano, in numerose e ardite ricognizioni dimostrava di possedere doti di ferma tenacia, singolare ardimento e coscienza del proprio dovere. Il 24 aprile, nel cielo di caldonazzo, accortosi che due velivoli nemici, avvistandolo, si levavano in caccia, continuava impavido la rotta, sostenendo poscia l'impari combattimento, finchè avuta colpita una fune di comando, riusciva ad atterrare incolume al proprio campo. Cielo di Caldonazzo 24 aprile.15 agosto 1917.

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DE BERNARDI MARIO 1893 - 1959

Nel 1912, volontario nel 3° genio telegrafisti, partiva per la guerra di Libia. L'aeroplano, che lì per la prima volta trovava impiego bellico, lo affascinò, ed al ritorno in patria si iscrisse alla scuola d'aviazione di Aviano (Udine). Ottenuto il brevetto di 1° grado il 15 genn. 1914 restò alla scuola d'aviazione della Malpensa (in comune di Somma Lombardo, prov. di Varese) fino all'agosto, passando il successivo ottobre in forza a Piacenza dove si costituiva ed istruiva la 1°squadriglia. Entrato nell'aprile 1915 alla Scuola militare di Modena, nel gennaio 1916 era sottotenente del genio nel battaglione aviatori a San Giusto (Pisa), e nel marzo successivo conseguiva i brevetti militari. Prese parte alla prima guerra mondiale con la 75^ squadriglia da caccia di stanza a Verona, poi con la 91^ squadriglia (al comando di F. Baracca, poi di F. Ruffo di Calabria), meritando una medaglia di bronzo per la difesa di Verona, ed una d'argento per l'abbattimento di aerei nemici. Nel 1917 compì il raid Torino Roma che è considerato il prmo volo di posta aerea del mondo. Decorato con Medaglia di Argento e di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Pilota da caccia abilissimo ed audace compiva numerosi voli, che erano veri atti di valore. Ripetute volte, in servizio di scorta a nuclei da bombardamento, con zelo ed abilità mirabili li liberava da situazioni difficili, attaccando intere pattuglie nemiche. L'11 settembre 1918 nel cielo di S. Lucia di Piave, il 17 settembre 1918 nel cielo di Mandra, il 3 ottobre 1918 nel cielo di Susegana, attaccava apparecchi nemici, e in strenui duelli tre ne abbatteva, costringendo il superstite alla fuga. Nella nostra offensiva finale si distingueva per arditissimi mitragliamenti, concorrendo in una particolare circostanza a distruggere cinque velivoli nemici in partenza dal campo della Comina. In un'altra di tali azioni avuto gravemente colpito il velivolo, non desisteva dal combattimento se non quando altre aggiustate raffiche di nitragliatrici antiaerea, avendogli gravemente danneggiato il serbatoio dell'apparecchio, lo costringevano a precipitosa discesa. – Cielo del Piave e del Tagliamento, ottobre-novembre 1918.
MBVM: Il 27 giugno 1916, per primo attaccava arditamente, a breve distanza, un apparecchio nemico sul cielo di Verona e, colpendolo in parti vitali, lo costringeva ad abbassarsi, permettendo così ad altri apparecchi nazionali di unirsi al combattimento, e determinando l'abbattimento definitivo dell'avversario. – Cielo di Verona, 27 giugno 1916.

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MOLFESE MANLIO 1883 - 1969

Il 24 maggio 1915, si arruolò come volontario, ricevendo la nomina a sottotenente della Milizia Territoriale. Il 21 giugno fu inviato presso il 4° Reggimento artiglieria da fortezza destinato alla difesa del monte Coni Zugna nel settembre dello stesso anno presentò domanda per frequentare il corso di osservatore d'aeroplano, che doveva tenersi presso il campo d'aviazione di Mirafiori, a Torino. Ammesso alla scuola di aviazione del Servizio Aeronautico del Regio Esercito, ottenne il brevetto di osservatore militare d'aeroplano. Il 6 novembre fu assegnato alla 2^ Squadriglia per l'artiglieria equipaggiata con velivoli Caudron G.3, basata a Medeuzza, sull'Isonzo, alle dirette dipendenze del III Corpo della 1ª Armata. Durante la sua permanenza a Medeuzza conobbe Gabriele D'Annunzio, con cui mantenne scambi epistolari per lungo tempo. Il 15 aprile 1916 la 2^ Squadriglia viene rinominata 42^ Squadriglia, ed eseguì alcune ardite ricognizioni topofotografiche a bassissima quota della zona di Gorizia, dal Monte San Michele al Monte Podgora, in vista dell'offensiva che portò alla conquista della città. Promosso tenente, prestò servizio in diverse squadriglie da ricognizione, distinguendosi in diverse azioni belliche. Dal giugno 1918 passò alla 40^ Squadriglia di Castenedolo e nell'autunno dello stesso anno alla 113^ Squadriglia SAML di Cividate Camuno. Per le operazioni eseguite sul Carso e sul Piave gli furono conferite sul campo, dal generale Armando Diaz, due Medaglie d'argento al Valor Militare. Il 13 giugno 1918 il governo francese lo decorò con la Croce di guerra con stella d’argento e smalti. Alla fine della guerra divenne istruttore presso la Scuola osservatori sita sull'aeroporto di Centocelle, per venire quindi congedato con il grado di maggiore di complemento, ruolo combattenti.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota da caccia abilissimo ed audace compiva numerosi voli, che erano veri atti di valore. Ripetute volte, in servizio di scorta a nuclei da bombardamento, con zelo ed abilità mirabili li liberava da situazioni difficili, attaccando intere pattuglie nemiche. L'11 settembre 1918 nel cielo di S. Lucia di Piave, il 17 settembre 1918 nel cielo di Mandra, il 3 ottobre 1918 nel cielo di Susegana, attaccava apparecchi nemici, e in strenui duelli tre ne abbatteva, costringendo il superstite alla fuga. Nella nostra offensiva finale si distingueva per arditissimi mitragliamenti, concorrendo in una particolare circostanza a distruggere cinque velivoli nemici in partenza dal campo della Comina. In un'altra di tali azioni avuto gravemente colpito il velivolo, non desisteva dal combattimento se non quando altre aggiustate raffiche di nitragliatrici antiaerea, avendogli gravemente danneggiato il serbatoio dell'apparecchio, lo costringevano a precipitosa discesa. – Cielo del Piave e del Tagliamento, ottobre-novembre 1918.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Volontario di guerra osservatore dall'aeroplano di eccezionale capacità, in diverse azioni, si portava a bassissima quota sul nemico e persisteva nel volo, per assolvere il mandato affidatogli, sempre riportando notizie utili e precise. Nell'eseguire più di cento voli sul nemico, dava sempre esempio costante di non comune perizia e magnifico ardimento. Cielo dell'Isonza, Carso, Trentino, Piave, Tonale, 7 aprile 1916; 12 maggio 1917; 24 agosto 1917; novembre 1918.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: "Eseguiva numerose missioni di ricognizione delle posizioni nemiche spesso tra il fuoco delle artiglierie e della fucileria nemica riportando sempre utili informazioni. Nonostante il fuoco delle artiglierie antiaeree e della fucileria nemica, volava fra 800 e 900 m di quota, mantenendo la rotta ordinatagli ed eseguendo riuscitissime fotografie delle posizioni avversarie. Basso Isonzo, 6 novembre 1915-3 aprile 1916."
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: "Tra il fuoco di numerose batterie antiaeree e mitragliatrici eseguiva ricognizioni fotografiche a bassissima quota per constatare la distruzione delle trincee e dei varchi nei reticolati nemici. Altipiano Carsico, 12-15 maggio 1917."

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PRICOLO FRANCESCO 1891 - 1980

Il Generale di Squadra Aerea Francesco Pricolo è nato a Saponara di Grumento (PZ) il 30 gennaio 1891; ha frequentato l’Accademia militare e la Scuola di applicazione di Artiglieria e Genio, ottenendo la nomina a sottotenente del Genio nell’agosto 1911. Assegnato al Battaglione dirigibilisti, viene inviato in Libia durante la guerra italo-turca. Nel dicembre del 1915 consegue il brevetto di pilota di dirigibile, nel marzo del 1917 quello di comandante in seconda e nell’agosto dello stesso anno quello di comandante. Durante la prima guerra mondiale è stato imbarcato su vari dirigibili ed ha compiuto una sessantina di azioni di guerra, ottenendo due medaglie d’argento e due di bronzo al valor militare. Nel dopoguerra ha ricoperto vari incarichi: capo della sezione costruzioni edilizie di Padova, capo della segreteria del Comandante generale di Aeronautica, comandante del dirigibile N.1, comandante in seconda dell’Accademia Aeronautica. Ha comandato lo Stormo dirigibili nel 1926; fra il 1928 ed il 1929 ha svolto le funzioni di capo di stato maggiore della 2ª Z.A.T.. Ha comandato la 1ª Brigata Aerea dall’ottobre del 1931 al dicembre del 1932, quando ha assunto le funzioni di Sottocapo di Stato Maggiore della R. Aeronautica. Nell’ottobre del 1933 viene mandato a comandare la 2ª Z.A.T. e mantiene l’incarico fino al luglio 1938, allorché è chiamato al comando della 2ª Squadra Aerea. Dal 10 novembre 1939 al 15 novembre 1941 è stato sottosegretario di Stato per l'Aeronautica ed incaricato delle funzioni di Capo di Stato Maggiore. È deceduto a Roma il 14 ottobre 1980. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Comandante in 1º di un dirigibile, partecipò a 31 azioni di bombardamento, dando costanti prove di grande coraggio e di sereno sprezzo del pericolo, per le quali fu di efficace esempio e di incitamento all'equipaggio ed ai colleghi, manifestando sempre elevate qualità combattive e vigoroso spirito offensivo. – Cielo degli Altipiani del Veneto e del Friuli, 9 novembre 1917-25 ottobre 1918.

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GIUSEPPE POMARICI

Capitano genio comando cartieri dirigibili. Medaglia di Argento al Valor Militare: Comandante in 2º di un dirigibile, con intelligenza, perizia ed ammirabile ardimento, prese parte a 15 azioni di bombardamento, sfidando sempre, con animo sereno le avverse condizioni atmosferiche e la potente difesa nemica. Fu in ogni occasione valido cooperatore del proprio comandante, contribuendo alla buona riuscita delle azioni, specialmente quando, per la difficoltà dell'obiettivo e per il violento fuoco nemico, più grave e rischiosa si presentava l'impresa. – Cielo di Reifeunberg, di Latisana, di Tezze, di Portogruaro, del Livenza, di Primolano, di Quero e di Conegliano, 25 febbraio 1917-13 luglio 1918,

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ANTONIO DE FILPO

Sottotenente battaglione aerostieri 13^ Sezione aeronautica da campagna. Encomio Solenne: "Ufficiale osservatore di un pallone-drago, sebbene l'apparecchio su cui si trovava fosse stato attaccato con tiro di mitragliatrici da un velivolo avversario, continuò serenamente a compiere il suo servizio. Già segnalatosi - in altre circostanze per calma e prontezza di decisione. – Pogliano, 4 ottobre 1915". Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Dotato di elette virtù militari, compiva come osservatore dal pallone più di 300 ore di ascensione. Anima ardente e combattiva, prodigava la sua giovanile âttività con valore e fermezza, dimostrando singolare calma anche nei momenti di maggiore pericolo. – Cielo del Carso, 1916-1917.

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RENATO GHIZZONI

Sergente pilota classe 1895 di Lodovico nato a Lagonegro (Pz). Il 16 gennaio 1916 è con la 4^ Squadriglia Farman sul campo della Comina (Pn). Trasferito alla 70^ Squadriglia Caccia di Santa Caterina. Ghizzoni precipita subito dopo il decollo per una errata manovra, l'11 novembre 1916.

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VINCENZO LIOY

Ufficiale Osservatore è con la 26^ Squadriglia fin dalla costituzione sul campo di volo di Santa Maria La Longa. Il 15 agosto 1916 partecipa al bombardamento della stazione di Reisemberg, quando al ritorno è assalito sul cielo di Komen da due Albatross, uno dei quali precipita con l'ala parzialmente staccata. Il 2 agosto 1917, con la 112^ Squadriglia di Chiasiellis, è colpito dalla contraerea e atterra fortunosamente distruggendo il velivolo, uscendone illeso insieme al pilota, mentre è in volo per una ricognizione fotografica su Komen-Grabonica. Il 29 novembre 1917 è fatto prigioniero dopo l'abbattimento del velivolo SAML da parte di tre caccia sul Piave. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare e Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Intrepido e ardito osservatore d'aeroplano, attaccato da tre apparecchi da caccia avversari, sosteneva un aspro ed accanito combattimento lottando a lungo con insuperabile valore, finchè, esaurite le munizioni ed avuta l'arma di bordo danneggiata da una scarica avversaria, mentre l'apparecchio veniva colpito in più parti vitali, fu costretto ad atterrare in territorio occupato dal nemico. Cielo del Piave, 29 novembre 1917.
MBVM: Ardito osservatore d'aeroplano, compiva numerosi voli di ricognizioni e bombardamento, dimostrando belle doti di ardire e profondo sentimento del dovere. Sostenne con spirito aggressivo alcuni combattimenti con velivoli nemici, costringendo, in uno di essi, un apparecchio avversario a discendere precipitosante. - Altipiano Carsico, 2 giugno 1916-28 febbraio 1917.

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GIULIO BERTE'

Guardiamarina poi Sottotenente di Vascello osservatore presso la 256^ Squadriglia Idrovolanti di Otranto. E' con il reparto dal 1 gennaio 1918. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Con sereno coraggio e sprezzo del pericolo ha eseguito in qualità di osservatore, esplorazioni in caccia di sommergibili sempre senza scorta e spesso in condizioni avverse di tempo e di mare e numerose incursioni offensive su basi nemiche, dimostrando costantemente molto ardimento e prontezza di decisione. Basso Adriatico Albania, gennaio-ottobre 1918.

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ERNESTO LA POLLA

Classe 1872, arruolatosi nel Regio Esercito, fu assegnato all'arma di fanteria, corpo dei bersaglieri. Con il grado di sottotenente e poi di tenente prestò servizio nel 7° Reggimento bersaglieri e poi nel 10° Reggimento bersaglieri. Conseguì il brevetto di pilota sul campo d'aviazione di Pordenone, volando a bordo di un apparecchio Farman MF. In forza all'11° Reggimento bersaglieri, l'8 aprile 1915 venne assegnato a prestare servizio presso il Battaglione Aviatori. Il 1° gennaio 1916 il Capitano La Polla assunse il comando del ricostituito III Gruppo aeroplani, formatosi sul campo di aviazione di Verona-Tombetta, destinato a operare con la 1^ Armata. Mantenne tale incarico fino al 10 aprile 1917 quando venne sostituito dal maggiore Ferdinando De Masellis. Promosso tenente colonnello, nel corso del 1918 assunse il comando del Raggruppamento bombardieri. Alla testa dello stesso prese parte alla battaglia del solstizio (giugno 1918) facendo intervenire la cosiddetta "massa da bombardamento", composta da 56 aerei Caproni, che lanciò complessivamente 67 tonnellate di bombe, contribuendo a frenare l'impeto delle forze avversarie. Per questo fatto il 18 ottobre successivo fu insignito della Croce di Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia. Si adoperò fortemente per la costituzione della 1^ Squadriglia navale S.A., voluta da D'Annunzio, cui vennero assegnati sia bombardieri Caproni Ca.33 sia nuovi monomotori biplani SIA 9b, e fu tra i pianificatori del volo su Vienna (9 agosto 1918) compiuto da 8 velivoli Ansaldo SVA 5 guidati da D'Annunzio. Al ritorno degli apparecchi sul campo d'aviazione di San Pelagio l'11 agosto successivo emise un ordine del giorno che celebrava gli eroici piloti.
Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia: Quale comandante dell'aeronautica a disposizione del Comando Supremo, si rivelò fervido ed intelligente cooperatore delle autorità superiori nel razionale impiego a massa degli apparecchi da bombardamento portando in tale arduo compito largo, apprezzato, contributo di esperienza, di fede, di opera. Partecipò a numerosi bombardamenti diurni e notturni, mostrandosi ognora comandante avveduto ed energico, esempio luminoso di virtù militari e di saldezza d'animo per i suoi dipendenti. Cielo del Piave e degli Altipiani, 15-30 giugno 1918.» — Regio Decreto 18 ottobre 1918.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Mirabile esempio di virtù militari, resse sempre con intelligenza importanti comandi a lui affidati. Compì numerosi voli come pilota e come osservatore, dimostrando spiccata capacità capacità e sereno ardimento. Comandante del raggruppamento squadriglie da bombardamento, fu prezioso interprete delle direttive del Comando Supremo, attuandole con infallibile volere e trasfondendo nei dipendenti il suo inestimabile entusiasmo, l'eroica abnegazione e l'alto sentimento del dovere. Trentino, novembre 1915-marzo 1916; Fronte Giulia, aprile-settembre 1917.

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