Il Fronte del Cielo - Personale Navigante - Regione Basilicata
ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
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Nel 1912, volontario nel 3° genio telegrafisti, partiva per la guerra di Libia. L'aeroplano, che lì per la prima volta trovava impiego bellico, lo affascinò, ed al ritorno in patria si iscrisse
alla scuola d'aviazione di Aviano (Udine). Ottenuto il brevetto di 1° grado il 15 genn. 1914 restò alla scuola d'aviazione della Malpensa (in comune di Somma Lombardo, prov. di Varese) fino all'agosto, passando il successivo
ottobre in forza a Piacenza dove si costituiva ed istruiva la 1°squadriglia. Entrato nell'aprile 1915 alla Scuola militare di Modena, nel gennaio 1916 era sottotenente del genio nel battaglione aviatori a San Giusto (Pisa),
e nel marzo successivo conseguiva i brevetti militari.
Prese parte alla prima guerra mondiale con la 75^ squadriglia da caccia di stanza a Verona, poi con la 91^ squadriglia (al comando di F. Baracca, poi di F. Ruffo di Calabria), meritando una medaglia di bronzo per la difesa
di Verona, ed una d'argento per l'abbattimento di aerei nemici. Nel 1917 compì il raid Torino Roma che è considerato il prmo volo di posta aerea del mondo.
Decorato con Medaglia di Argento e di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Pilota da caccia abilissimo ed audace compiva numerosi voli, che erano veri atti di valore. Ripetute volte, in servizio di scorta a nuclei
da bombardamento, con zelo
ed abilità mirabili li liberava da situazioni difficili, attaccando intere pattuglie nemiche. L'11 settembre 1918 nel cielo di S. Lucia di Piave, il 17 settembre 1918 nel
cielo di Mandra, il 3 ottobre 1918 nel cielo di Susegana, attaccava apparecchi nemici, e
in strenui duelli tre ne abbatteva, costringendo il superstite alla fuga. Nella nostra
offensiva finale si distingueva per arditissimi mitragliamenti, concorrendo in una
particolare circostanza a distruggere cinque velivoli nemici in partenza dal campo
della Comina. In un'altra di tali azioni avuto gravemente colpito il velivolo, non
desisteva dal combattimento se non quando altre aggiustate raffiche di nitragliatrici
antiaerea, avendogli gravemente danneggiato il serbatoio dell'apparecchio, lo costringevano a precipitosa discesa. – Cielo del Piave e del Tagliamento, ottobre-novembre 1918.
MBVM:
Il 27 giugno 1916, per primo
attaccava arditamente, a breve distanza, un apparecchio nemico sul cielo
di Verona e, colpendolo in parti vitali, lo costringeva ad abbassarsi, permettendo così ad altri apparecchi nazionali di unirsi al
combattimento, e determinando
l'abbattimento definitivo dell'avversario. – Cielo di Verona, 27
giugno 1916.
Capitano genio comando cartieri dirigibili. Medaglia di Argento al Valor Militare: Comandante in 2º di un dirigibile, con intelligenza, perizia ed ammirabile ardimento, prese parte a 15 azioni di bombardamento, sfidando sempre, con animo sereno le avverse condizioni atmosferiche e la potente difesa nemica. Fu in ogni occasione valido cooperatore del proprio comandante, contribuendo alla buona riuscita delle azioni, specialmente quando, per la difficoltà dell'obiettivo e per il violento fuoco nemico, più grave e rischiosa si presentava l'impresa. – Cielo di Reifeunberg, di Latisana, di Tezze, di Portogruaro, del Livenza, di Primolano, di Quero e di Conegliano, 25 febbraio 1917-13 luglio 1918,
×Sottotenente battaglione aerostieri 13^ Sezione aeronautica da campagna. Encomio Solenne: "Ufficiale osservatore di un pallone-drago, sebbene l'apparecchio su cui si trovava fosse stato attaccato con tiro di mitragliatrici da un velivolo avversario, continuò serenamente a compiere il suo servizio. Già segnalatosi - in altre circostanze per calma e prontezza di decisione. – Pogliano, 4 ottobre 1915". Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Dotato di elette virtù militari, compiva come osservatore dal pallone più di 300 ore di ascensione. Anima ardente e combattiva, prodigava la sua giovanile âttività con valore e fermezza, dimostrando singolare calma anche nei momenti di maggiore pericolo. – Cielo del Carso, 1916-1917.
×Sergente pilota classe 1895 di Lodovico nato a Lagonegro (Pz). Il 16 gennaio 1916 è con la 4^ Squadriglia Farman sul campo della Comina (Pn). Trasferito alla 70^ Squadriglia Caccia di Santa Caterina. Ghizzoni precipita subito dopo il decollo per una errata manovra, l'11 novembre 1916.
×Ufficiale Osservatore è con la 26^ Squadriglia fin dalla costituzione sul campo di volo di Santa Maria La Longa. Il 15 agosto 1916 partecipa al bombardamento della stazione di Reisemberg,
quando al ritorno è assalito sul cielo di Komen da due Albatross, uno dei quali precipita con l'ala parzialmente staccata. Il 2 agosto 1917, con la 112^ Squadriglia di Chiasiellis, è colpito dalla contraerea e
atterra fortunosamente distruggendo il velivolo, uscendone illeso insieme al pilota, mentre è in volo per una ricognizione fotografica su Komen-Grabonica. Il 29 novembre 1917 è fatto prigioniero dopo l'abbattimento del
velivolo SAML da parte di tre caccia sul Piave. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare e Medaglia di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Intrepido e ardito osservatore d'aeroplano, attaccato da tre apparecchi
da caccia avversari, sosteneva un aspro ed accanito combattimento lottando a lungo con insuperabile valore, finchè, esaurite le munizioni ed avuta l'arma di bordo danneggiata da una scarica avversaria, mentre
l'apparecchio veniva colpito in più parti vitali, fu costretto ad atterrare in territorio occupato dal nemico. Cielo del Piave, 29 novembre 1917.
MBVM: Ardito osservatore d'aeroplano, compiva numerosi voli di ricognizioni e bombardamento, dimostrando belle doti di ardire e profondo sentimento del dovere.
Sostenne con spirito aggressivo alcuni combattimenti
con velivoli nemici, costringendo, in uno di essi, un apparecchio avversario a discendere precipitosante. - Altipiano Carsico, 2 giugno 1916-28 febbraio 1917.
Guardiamarina poi Sottotenente di Vascello osservatore presso la 256^ Squadriglia Idrovolanti di Otranto. E' con il reparto dal 1 gennaio 1918. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Con sereno coraggio e sprezzo del pericolo ha eseguito in qualità di osservatore, esplorazioni in caccia di sommergibili sempre senza scorta e spesso in condizioni avverse di tempo e di mare e numerose incursioni offensive su basi nemiche, dimostrando costantemente molto ardimento e prontezza di decisione. Basso Adriatico Albania, gennaio-ottobre 1918.
×Classe 1872, arruolatosi nel Regio Esercito, fu assegnato all'arma di fanteria, corpo dei bersaglieri. Con il grado di sottotenente e poi di tenente prestò servizio nel 7° Reggimento bersaglieri
e poi nel 10° Reggimento bersaglieri. Conseguì il brevetto di pilota sul campo d'aviazione di Pordenone, volando a bordo di un apparecchio Farman MF.
In forza all'11° Reggimento bersaglieri, l'8 aprile 1915 venne assegnato a prestare servizio presso il Battaglione Aviatori. Il 1° gennaio 1916 il Capitano La Polla assunse il comando del ricostituito III Gruppo aeroplani,
formatosi sul campo di aviazione di Verona-Tombetta, destinato a operare con la 1^ Armata. Mantenne tale incarico fino al 10 aprile 1917 quando venne sostituito dal maggiore Ferdinando De Masellis. Promosso tenente colonnello,
nel corso del 1918 assunse il comando del Raggruppamento bombardieri. Alla testa dello stesso prese parte alla battaglia del solstizio (giugno 1918) facendo intervenire la cosiddetta "massa da bombardamento", composta da 56 aerei
Caproni, che lanciò complessivamente 67 tonnellate di bombe, contribuendo a frenare l'impeto delle forze avversarie. Per questo fatto il 18 ottobre successivo fu insignito della Croce di Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia.
Si adoperò fortemente per la costituzione della 1^ Squadriglia navale S.A., voluta da D'Annunzio, cui vennero assegnati sia bombardieri Caproni Ca.33 sia nuovi monomotori biplani SIA 9b, e fu tra i pianificatori del volo su
Vienna (9 agosto 1918) compiuto da 8 velivoli Ansaldo SVA 5 guidati da D'Annunzio. Al ritorno degli apparecchi sul campo d'aviazione di San Pelagio l'11 agosto successivo emise un ordine del giorno che celebrava gli
eroici piloti.
Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia: Quale comandante dell'aeronautica a disposizione del Comando Supremo, si rivelò fervido ed intelligente cooperatore delle autorità superiori nel razionale impiego
a massa degli apparecchi da bombardamento portando in tale arduo compito largo, apprezzato, contributo di esperienza, di fede, di opera. Partecipò a numerosi bombardamenti diurni e notturni, mostrandosi ognora comandante
avveduto ed energico, esempio luminoso di virtù militari e di saldezza d'animo per i suoi dipendenti. Cielo del Piave e degli Altipiani, 15-30 giugno 1918.» — Regio Decreto 18 ottobre 1918.
Medaglia d'Argento al Valor
Militare: Mirabile esempio di virtù militari, resse sempre con intelligenza importanti comandi a lui affidati. Compì numerosi voli come pilota e come osservatore, dimostrando spiccata capacità capacità e sereno ardimento.
Comandante del raggruppamento squadriglie da bombardamento, fu prezioso interprete delle direttive del Comando Supremo, attuandole con infallibile volere e trasfondendo nei dipendenti il suo inestimabile entusiasmo,
l'eroica abnegazione e l'alto sentimento del dovere. Trentino, novembre 1915-marzo 1916; Fronte Giulia, aprile-settembre 1917.