Il Fronte del Cielo - Aviatori Veneti - Aviatori di Treviso

 
           

ALBA ROBERTO

Sergente pilota

di Codognè

ANCILLOTTO AGOSTINO

Ten. Osservatore

di Treviso

APPIANI VIRGILIO

Serg. pilota

di Treviso

BENETTI TITO G. BATTISTA

Ten. Osservatore

di Conegliano

BENIGNI GIUSEPPE

pilota

di Povegliano

BERNARDI GIUSEPPE

Serg. pilota

di Tezzè di Piave

           
           

BERNARDI LEONIDA MARIO

Ten. Osservatore

di Oderzo

BORTOLINI ENRICO

Ten. pilota

di Pieve di Soligo

BRAIDO ETTORE

Sold. mitragl.

di Conegliano

BURIGOTTO GIOVANNI

Capor. pilota

di Oderzo

CAMPANER GIOVANNI

Capor. mitragl.

di Treviso

CAPUZZO FERRUCCIO

Cap. Osservatore

di Preganziol

           
           

CARMIO PIETRO

Capor. pilota

di Povegliano

CASAGRANDE PIER LUIGI

Ten. Osservatore

di Treviso

COMIRATO FEDERICO

Ten. pilota

di Treviso

COSTANTINI BARTOLOMEO

Ten. pilota

di Vittorio Veneto

DAL FABBRO GEROLAMO

Ten. Osservatore

di Godega Sant'Urbano

DAL MAS EDUINO

S.Ten. Osservatore

di Treviso

           
           

FURLANETTO CARLO

Serg. pilota

di Treviso

FRANCESCATO PAOLO

Ten. Aerostiere

di Treviso

GABBIN GIUSEPPE

Cap. pilota

di Preganziol

GALLINA VITALE

Ten. Osservatore

di Caerano San Marco

GASPARINETTI ANDREA

Ten. Osservatore

di Oderzo

GENTILI GUIDO

Ten. Aerostiere

di Vittorio Veneto

           
           

GIANOTTO ANTONIO

M.llo motor.

di Vittorio Veneto

GIROTTO MARIO

Cap. pilota

di Arcade

GIURIATI DOMENICO

S.Ten. pilota

di Vittorio Veneto

GRITTI FRANCESCO

Serg. pilota

di Albaredo di Vedelago

LOVADINA ANTONIO

Ten. pilota

di Treviso

MAGRO RUGGERO

Sold. pilota

di Mareno di Piave

           
           

MAIOTTI GIULIO

S. Ten. Osservatore

di Conegliano

MAROSSI QUINTO

Sold. pilota

di Oderzo

MARTINI GIUSEPPE

S.Ten. pilota

di Asolo

MIOTTO LUIGI

pilota

di Treviso

MORELLATO  PILADE

pilota

di Montebelluna

OLIVO GUIDO

Cap. pilota

di Istrana

           
           

PEREZ ATTILIO

Ten. PILOTA

di Fonte

PERIN LUIGI

2 Capo Osservatore

di Fonte

PIOVESAN SILVIO

Serg. mitragl.

di Cornuda

ROSSI CARLO

Capor. pilota

di Caerano San Marco

SARTOR GIOACCHINO

Ten. pilota

di Montebelluna

SAVOINI ALBERTO

Ten. pilota

di Cison di Valmarino

           
 
           

SCARPIS MAFFEO

Cap. pilota

di Treviso

SOLDA' LUIGI

Sols. mitragl.

di San Biagio di Callalta

VIDOTTO LEONIDA

Ten. pilota

di Treviso

ZAMENGO ALESSANDRO

Capor. mitragl.

di Treviso

ZANELLA GELSOMO

pilota

di Preganziol

 
           

ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE, ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC. I CADUTI SONO INDICATI CON UNA STELLA



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ROBERTO ALBA 1896 - 1947
CODOGNE'

Caporale pilota, frequenta il corso di pilotaggio a Cascina Malpensa e in data 20 maggio 1918 è nominato aspirante ufficiale. Sostenne 3 combattimenti e fu colpito 6 volte. Nel luglio 1918 si ferisce lievemente in un incidente con il velivolo Pomilio PD. Alba fu nella 23^ Squadriglia e 115^ Squadriglia.

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ANCILLOTTO AGOSTINO
TREVISO

Ufficiale di cavalleria del Reggimento "Lancieri di Novara" (5°) osservatore di aeroplano in forza alla 111^ Squadriglia. Nel giugno del 1917 viene trasferito alla nuova 114^ per la difesa di Udine. Il 10 ottobre 1917 è a bordo del SAML pilotato dal caporale Enrico Fiore per una ricognizione nella zona di Tolmino. Il velivolo, secondo notizie raccolte dal comando della VIII Armata, aveva urtato le pendici del Monte Belec a causa della nebbia. Ancillotto perde la vita mentre Fiore è fatto prigioniero.

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VIRGINIO APPIANI
TREVISO

Figlio di Graziano, industriale di Treviso, era un giovane sportivo ed esuberante, appassionato di motoristica e volontario a 19 anni nel Battaglione Aviatori. Ottenne il brevetto alla scuola di Busto Arsizio nel 1915 e per un anno continuò a prestarvi servizio in qualità di istruttore. Poi chiese di essere mandato al fronte. Verso la fine del 1916, arrivò alla 76^ Squadriglia a Santa Maria la Longa, con Bartolomeo Arrigoni, Luigi Olivi e Mario Stoppani. Diventato ufficiale, a capodanno del 1917 ebbe la sua prima vittoria su Monfalcone Il 17 giugno Appiani era in volo con Olivi che nella missione precedente aveva conquistato la sua sesta vittoria. Per la prima volta il pilota trevigiano era ai comandi di uno Spad. Olivi fu abbandonato dal suo motore e non riuscendo a controllare la planata entrò in vite, schiantandosi sotto gli occhi di Appiani e morendo. Virginio passò quindi alla 81^ Squadriglia. Il 31 maggio 1918 lo troviamo a Taliedo come collaudatore. Si esibì anche di fronte al principe Umberto. Decorato di Medaglia al Valor Militare: Pilota di guerra ardito e coscienzioso, ha compiuto molti voli, sostenendo numerosi e brillanti combattimenti aerei. Il 1 gennaio e il 1 giugno 1917, dopo combattimenti nel cielo di Gorizia e di Villa Fausta, costringeva aerei nemici ad atterrare nelle loro linee. Cielo di Gorizia e medio Isonzo, 12 ottobre 1916 2 giugno 1917; Cielo di Gorizia e di Villa Fausta, 1 gennaio e 1 giugno 1917.

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TITO GIANBATTISTA BENETTI
CONEGLIANO

Nell'agosto del 1916 è con la 3^ Squadriglia Caproni. L'8 agosto inviato a bombardare la stazione di S. Daniele, il Ca.1254 è attaccato da cinque caccia. Benetti e Ruggerone, comandante, riescono a tornare ad Aviano, anche con l'aiuto di un Nieuport. Benetti fu anche comandante interInale della Squadriglia fino al 25 aprile, quando è trasferito alla 7^ Caproni. Il 3 agosto 1917, inviato a bombardare in notturna l'arsenale di Pola, il Ca.2400 perde la rotta ed atterra sul fiume Adige, vicino a Legnago. Purtroppo non si avvedono di una linea telegrafica. Il velivolo impattandola si capovolge, Benetti che non sa nuotare viene portato in salvo dal mitragliere D'Arduino. Il 5 settembre il Caproni Ca.2403 parte per una azione nei pressi di Sistiana. Il velivolo precipita inspiegabilmente in fondo al campo. Nessuno dell'equipaggio sopravvive. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito e sereno osservatore, prese parte a numerose e difficili bombardamenti e sostenne vittoriosi combattimenti con velivoli nemici da caccia, dimostrando perizia e sangue freddo ammirevoli. Attaccato da tre avversari, malgrado che fosse rimasto inutilizzabile un motore, raggiungeva l'obiettivo assegnato, bombardandolo efficacemente e rientrando nelle linee coll'apparecchio colpito da numerose scheggie di granada. Cielo del Trentino e della fronte Giulia, 6 agosto 1916 - 4 settembre 1917.

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GIUSEPPE BERNARDI
TEZZE DI PIAVE

Classe 1893. Pilota di Caproni Ca.450 nella 7^ Squadriglia, dove lo troviamo dagli inizi del 1918.

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LEONIDA MARIO BERNARDI
ODERZO

Tenente Osservatore del 4° reggimento Bersaglieri. Agli inizi del 1917 è con la 31^ Squadriglia a Verona. A fine anno si trova con la 113^ Squadriglia a Casoni di Mussolente, ma all'inizio del 1918 passa alla 115^. Nell'agosto del 1918 transita nella 5^ Sezione SVA. Decorato di Medaglia d'Argento: Ardito osservatore d'aeroplano eseguiva numerose azioni offensive e ricognizioni, nonostante gravi difficoltà e l'intenso tiro delle artiglierie nemiche, che colpirono varie volte il suo apparechio, costringendo gli apparecchi avversari alla fuga dopo vivaci combattimenti. Durante una ricognizione, attaccato da due velivoli nemici e fatto segno a intenso fuoco, continuava, a bassa quota, la sua missione, dando bella prova di sereno e cosciente ardimento. Cielo del Trentino e del Carso, 3 settembre 1916, 18 giugno 1918

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ADAMO BORTOLINI
PIEVE DI SOLIGO

Pilota n. 33386 matricola di velivolo Nieuport nell'83^ Squadriglia di san Pietro in Gù. Il 14 settembre 1918, insieme ad altri abbatte un Albatross da caccia su Arsiè. Il 28 ottobre un'altro velivolo nemico è abbattuto sul Monte Verena. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Giovane ed ardito pilota da caccia, in numerosissimi voli di guerra dimostrò belle doti di valore e di fermezza, proteggendo validamente, nelle scorte i velivoli affidatigli, e concorrendo in audaci combattimenti, all'abbattimento di un apparecchio nemico. Durante le operazioni del giugno, ottobre, novembre 1918, si prodigò generosamente in frequenti azioni ripetute anche nella stessa giornata, partecipando con grande bravura a bombardamenti e mitragliamenti da bassa quota, sotto il violento tiro antiaereo. Altopiano di Asiago (Piave), maggio-novembre 1918.

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ETTORE BRAIDO
CONEGLIANO

Mitragliere della 36^ Squadriglia di Santa Maria La Longa compie il primo volo di guerra del reparto il 15 giugno 1916. Il 16 settembre, sempre a bordo di un Farman, ha un duello aereo fra Gorizia e Duino. Il 22 ottobre con il pilota Rossetti rivendica una vittoria aerea sul Vippacco. Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Mitragliere d'aeroplano, si distingueva pel suo eccezionale coraggio e per la sua audacia in parecchi combattimenti aerei, nei quali, benchè a bordo di un apparecchio di minore potenzialità, riusciva ad avere ragione dell'avversario. Il 22 ottobre 1916 ne abbatteva uno. Cielo di Gorizia e del Carso. 26 luglio, 2 settembre, 16 settembre, 22 ottobre 1916.

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GIOVANNI BURIGOTTO
GORGO AL MONTIGANO

Pilota di velivolo Gabardini e SAML, risulta in forza alla 118^ Squadriglia già dal settembre 1917. L'8 dicembre il velivolo di Burigotto con l'Osservatore Poppi, viene attaccato da tre caccia nemici, ed inizia un combattimento dal quale gli aviatori sono poi liberati per l'intervento della scorta. All'inizio del 1918 è a Marcon.

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GIOVANNI CAMPANER
TREVISO

Caporale mitragliere della 182^ Squadriglia Caproni. Nato il 27 agosto 1896 da Attilio ed entrato in aviazione il 1 ottobre 1917. Arriva a Poggio Renatico il 3 ottobre 1918, compì alcune azioni di bombardamento notturno, per una delle quali, quella su Latisana del 28 ottobre fu proposto per una decorazione.

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FERRUCCIO CAPUZZO
PREGANZIOL

(1892-1925), nativo di Sambughè frazione di Preganziol, come Giuseppe Gabbin. Prestò servizio in artiglieria, tenente del 35^ da campagna, ma allo scoppio del conflitto passò come osservatore a Pordenone presso la 10^ Squadriglia Farman. Fu poi sul fronte isontino tra Santa Maria La Longa e Medeuzza. Nel 1916, in aprile, venne trasferito alla 34^ Squadriglia in Albania dove rimase fino ai primi dell'anno seguente. Dopo essere stato un breve periodo di stanza a Napoli, passò alla 2^ Squadriglia Idrovolanti a Grado, divenendone in ottobre il Comandante. Dopo Caporetto, il reparto, rinominato 263^ Squadriglia, Fu rispiegato a Venezia e poi a Porto Corsini. Nel luglio del 1918 i velivoli e le strutture della base furono ceduti agli americani. Capuzzo passò prima a Taormina, per tornare poi nel Trevigiano in ottobre al comando della 23^ Squadriglia di Istrana. Dopo la guerra divenne comandante della 31^ a Bolzano fino allo scioglimento del reparto. In seguito rivestì altri ruoli di comando presso reparti diversi, per essere quindi destinato al Comando Aeronautica della Cirenaica. Il 23 febbraio del 1925 decollò per una missione e dopo uno scalo a Giarabub perse la rotta e atterrò in territorio egiziano. Catturato fu trucidato assieme ai suoi compagni probabilmente da predoni. Decorato con Medaglia d'Argento e di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Osservatore d'aeroplano, in un lungo periodo di attività aviatoria, sempre noncurante fuoco avversario e delle condizioni atmosferiche avverse, fu costante esempio di forza d'animo non comune, di calma nei più gravi cimenti e di grande spirito combattivo. Eseguì molte ricognizioni, offrendosi volontariamente. In un combattimento aereo contro apparecchi di maggior potenza, concorse efficacemente col fuoco della mitragliatrice all'abbattimento di un velivolo avversario. Dalle numerosi ricognizioni e bombardamenti, eseguiti spesso a grande distanza dalle nostre linee, riportò sempre informazioni importanti e fotografie di grande interesse bellico.» Cielo dell'Albania, maggio-novembre .
MBVM: Durante sei mesi ininterrotti di servizio, quale osservatore d'aeroplano, diede costante prova di tenace ardimento e noncuranza del pericolo. Fatto quasi sempre segno al fuoco avversario, ebbe varie volte l'aeroplano colpito. Friuli - Altipiano Carsico, maggio dicembre 1915.

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PIETRO CARMIO
POVEGLIANO

Caporale pilota della 136^ Squadriglia nato nel 1895 da Marco. Fu con la squadriglia dalla sua costituzione (Febbraio 1918) a Riva di Chieri. Ad aprile è sul campo di Castenedolo. Risulta una unica missione di guerra effettuata nel giugno 1918.

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PIERLUIGI CASAGRANDE
TREVISO

Classe 1891, nato a Treviso il 4 settembre, figlio di Andrea e Maria Dal Secco. Chiamato alle armi il 24 agosto 1914 e arruolato nel 12° Bersaglieri. Impiegato nelle prime operazioni di guerra partecipò all'offensiva sull'altopiano di Doberdò. Nel dicembre 1915 fu trasferito al 15° Bersaglieri e nel marzo 1916 divenne aspirante ufficiale, poi sottotenente combattè a quota 206 sul Podgora. Decorato per la sesta battaglia dell'Isonzo con la Croce Di Guerra al Valor Militare e poi con la Medaglia di Bronzo al V. M.. Il 1° dicembre 1916 fu inviato alla Scuola Osservatori dall'Aeroplano di Centocelle e nel mese di marzo 1917 raggiunse la II Squadriglia Idrovolanti di Grado. Compì il primo volo di guerra il 3 aprile 1917, e il 2 giugno partecipò al bombardamento del silurificio Whitehead di Fiume. Per questa missione gli fu conferita la seconda Medaglia di Bronzo al V. M.. Il 1 agosto fu trasferito alla 3^ Squadriglia da bombardamento sui Caproni 350 presso sul campo di Aviano. Il 10 agosto ritornò alla sua Squadriglia di Grado. Il 19 agosto 1917 si offrì volontario per una rischiosa missione con il pilota Porro su velivolo FBA per bombardare le posizioni sull'Hermada. Dopo il lancio degli ordigni furono attaccati da due caccia nemici e Casagrande e Porro vennero entrambi feriti. Con l'apprecchio crivelato riuscirono ad ammarare nelle acque di Grado dove furono poi soccorsi. Dopo due mesi di convalescenza rientrò nella 3^ Caproni e nei giorni di Caporetto eseguì azioni di bombardamento delle retrovie austriache. Fu trasferito alla nuova 263^ Squadriglia di Porto Corsini. Ad agosto passò alla 264^ Squadriglia Idro di Ancona. Ricevette la Medaglia d'Argento al Valor Militare.
MAVM: "Osservatore di idrovolante, si offriva volontariamente di prendere parte ad una rischiosa impresa. Dopo aver brillantemente sostenuto l'attacco di un apparecchio nemico, benchè ferito, coadiuvava efficacemente il pilota, anche esso colpito, a guidare il suo velivolo nele nostre acque. Cielo dell'Hermada, 19 agosto 1917.
MBVM: Osservatore d'idrovolante, si spingeva arditamente fino su Fiume, bombardando con successo le opere militari del nemico. In altri voli di guerra, dava prova di coraggio non comune. Cielo di Fiume, 2 giugno 1917.

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FEDERICO COMIRATO
TREVISO

Tenente pilota. Di Ernesto classe 1894, artigliere del 20° Reggimento Artiglieria campale, lo troviamo in forza alla 79^ Squadriglia Caccia al 1 gennaio 1918. Compì 38 voli di scorta, 110 crociere, 43 voli di caccia, 12 mitragliamenti sostenendo 7 combattimenti aerei.

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BARTOLOMEO COSTANTINI
VITTORIO VENETO

Detto "Meo" o "Bortolo" era un fumatore incallito. Fu tra i primi tre piloti trevigiani brevettati. Figlio di un ingegnere, educato secondo rigidi principi, sviluppò interessi per la meccanica e ancora studente, nel 1909, si arruolò volontario nel Genio Ferrovieri come ufficiale. Congedato e richiamato per la guerra di Libia, si fece assegnare al Battaglione Aviatori diventando pilota ad Aviano nel 1912. Nel 1914 tornato civile partecipò a molte corse con L'Aquila Italiana, la casa automobilistica torinese di Luigi e Vincendo Marsiglia ai quali Costantini era legato da solida amicizia. Ritornato in servizio nello stesso ano, il pilota trevigiano prestò servizio nelle squadriglie Bleriot 3^, 12^ e 14^. Nel 1916 passò quindi alla caccia entrando a far parte della 78^ trasferita ad Istrana. Fu poi distaccato in Friuli e a metà del 1917 transitò nella nuova 91^ Squadriglia di Francesco Baracca. "Bortolo" ebbe la sua prima quasi vittoria il 10 settembre avendo la meglio su un Brandenburg, il cui abbattimento non rivendicò. Seguirono poi altri due successi. In dicembre il reparto conobbe un periodo di stasi operativa e Costantini assunse il comando provvisorio in mancanza di Baracca, Ruffo e Piccio che si trovavano a Torino per valutare nuovi velivoli. Dopo il conflitto fu congedato e nel 1919 ritornò alle corse con la Bianchi e l'Amilcar.
Medaglia d'Argento al valor Militare: Pilota arditissimo e di singolare fredezza nel pericolo, sostenne con valore molti scontri aerei, ricacciando sempre i nemici oltre le loro linee, spesso costringendoli a discendere, e riportando il proprio velivolo varie volte colpito da mitragliatrice avversaria. Si segnalò pel modo fedele col quale, numerose volte, scortò velivoli da bombardamento. Pilota coscienzioso, brillante, di grande perizia, concorso, il 25 ottobre 1917, all'abbattimento in fiamme di un velivolo avversario. Il giorno dopo, con due brillanti attacchi su Castel Monte, da solo abbattè un velivolo germanico, che precipitò sul luogo stesso dello scontro. Cielo Assling. 14 agosto; Cielo di Santa Lucia di Tolmino, 25 ottobre; Cielo di Castel Monte, 26 ottobre 1917.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota da caccia di insuperabile abilità e singolare fermezza, attaccò ripetutamente da solo intere pattuglie nemiche, sgominandole e mettendole in fuga. Il 23 e il 3 novembre 1917, da solo attaccò ed abbattè in territorio nazionale due apparecchi germanici, di cui uno cadde in fiamme e il 12 ed il 22 agosto 1918, ancora da solo, abbattè due apparecchi nemici largamente scortati. In numerosi combattimenti esplicò grandissima perizia e mirabile coraggio, sempre offrendo, in ogni occasione, tutta la sua intelligente capacità, unicamente sospinto dal più alto sentimento del dovere. Cielo del Piave, 23-30 novembre 1917-12-22 agosto 1918.

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GEROLAMO DAL FABBRO
GODEGA SANT'URBANO

S.Tenente osservatore della 32^ Squadriglia di San Pietro in Gù. Precipita il 1 settembre con il Farman 2690 condotto dal sergente Brignano nel corso di un volo di prova.

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EDUINO DAL MAS
TREVISO

S.Tenente osservatore della 43^ Squadriglia di Medeuzza dall'aprile del 1916. Nel luglio del 1916 è con la sezione staccata della 46^ Squadriglia di Nove di Bassano. A fine mese questa sezione divenne la 49^ Squadriglia.

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CARLO FURLANETTO
TREVISO

Sergente pilota nato a Treviso il 16 ottobre 1898. Entra in aviazione il 1 dicembre 1917 proveniente dal 3° Reggimento Genio Telegrafisti. Acquisisce il brevetto di 1° il 26 marzo 1918 e il brevetto di 2° il 9 maggio 1918. Arrivò a Poggio Renatico presso la 182^ squadriglia Caproni il 23 novembre 1918.

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PAOLO FRANCESCATO
TREVISO

Tenente complemento artiglieria, corpo aeronautico militare. Croce di Guerra: Osservatore dal pallone frenato, diede costante esempio di calma e coraggio. Nelle più svariate circostanze si prodigò sempre con ardore ed alto senso del dovere. Esempio ai colleghi di belle virtù militari e morali. Cielo Carsico - Basso Piave, gennaio 1916 - gennaio 1918.

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GIUSEPPE GABBIN 1889 - 1917
PREGANZIOL

Nato a Settecomuni frazione di Preganziol (TV), quand'era ancora studente di giurisprudenza, prestò servizio come ufficiale dei bersaglieri tra il 1910 e il 1912. Dopo il congedo, venne richiamato allo scoppio del conflitto e assegnato al 45° Battaglione destinato alle valli Giudicarie. Da Brescia il reparto raggiunse il lago d'Idro, puntando sul lago di Garda. Gabbin rimase nei bersaglieri fino a tutta l'estate del 1916. A fine novembre passò al corpo aeronautico come osservatore e, dopo il corso, arrivò alla 25^ Squadriglia di Pozzuolo del Friuli. Il reparto era allora comandato da Mario Stanzani e tra i suoi compagni c'erano Ignazio Lanza di Trabia, Mario Fucini, Ezio Guerra, Giacomo Macchi, Camillo De Carlo, Giuseppe Muraro e Ferruccio Marzari. Più tardi arrivarono anche Umberto Gelmetti, Alessandro Resch e Alfonso Prudenza. Nel marzo del 1917 Gabbin sostituì Stanzani al comando del Reparto. La squadriglia fu più volte premiata ed ebbe frequenti visite di D'Annunzio. Il 22 ottobre, l'aviatore trevigiano fu decorato in una grande cerimonia al campo di Aiello dal Duca d'Aosta. Era destinato a prendere il comando della 10^ Squadriglia Caproni, ma la sorte avversa glielo impedì. Nel primo pomeriggio del 25 ottobre, partì con quattro Voisin per una missione su Tolmino. Il suo velivolo fu colpito dalla caccia austriaca e cadde sul Monte Cukle. I compagni non poterono confermare la fine del loro comandante e Gabbin fu quindi dato per disperso. Solo nel 1919 fu possibile sapere cosa era accaduto. Venne infatti ritrovata trovata la tomba dove Giuseppe Gabbin e il pilota Giuseppe Ciuffelli, erano stati tumulati dagli austriaci. Sopra l'improvvisato sacello era stata collocata una croce in legno con una targa scritta in tedesco, dove si leggeva: «Qui finisce l'odio del mondo. Dormite in pace voi valorosi eroi aviatori. Due aviatori italiani abbattuti in combattimento il 25/X/17». Decorato con 3 Medaglie d'Argento al Valor Militare. MAVM: Ottimo comandante di squadriglia, abilissimo ed ardito osservatore dall'aeroplano, seppe col suo costante esempio infondere nei suoi dipendenti saldo entusiasmo e sicura fede e portò così in azione all'offensiva dell'agosto 1917 una squadriglia «si mostrò sicuro ed armonico strumento di guerra. Personalmente eseguì efficaci bombardamenti e precise ricognizioni scendendo spesso con grande audacia a basse quote incurante del fuoco della artiglieria e fucileria nemica pur di compiere nel miglior modo il suo dovere. Cielo Carsico, agosto 19l7.
MAVM: Comandante di una squadriglia da ricognizione ed ottimo e valoroso osservatore d'aeroplano fu esempio costante di entusiasmo e audacia. Compi numerose ardite ricognizioni fra i pericoli del fuoco avversario, che più volte gli danneggiò graverente l'apparecchio. Il 25 ottobre 1917, mentre eseguiva una importante ricognizione sulle vie dell'invasione nemica, affrontò da solo in aspro combattimento aereo una numerosa pattuglia di cacciatori avversari, ma sopraffatto nell'impari lotta e colpito a morte, precipitava al suolo. Cielo di S. Lucia di Tolmino, 25 ottobre 1917.

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GALLINA VITALE

Tenente di complemento artiglieria da fortezza. Nominato Osservatore di aeroplano il 7 luglio 1916, dal settembre del 1916 è sul campo di Medeuzza con la 42^ Squadriglia Caudron G.3. Nell'agosto del 1917 diviene ufficiale addetto al Comando del V Gruppo Aeroplani. Il 30 novembre 1916 il suo velivolo pilotato da Ciotti viene colpito dalla contraerea su Reifenberg. Atterra e riparte subito. Decorato con due Medaglie d'Argento al Valor Militare e due Medaglie di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Osservatore dall'aeroplano in una squadriglia per artiglieria, incaricato di regolare un tiro a grande distanza, particolarmente difficile per il terreno e per le difese nemiche, fatto segno a fuoco ben diretto di artiglierie antiaeree che colpirono seriamente e replicatamente l'aeroplano costringendolo ad atterrare, ripartì subito spontaneamente con altro apparecchio per completare l'osservazione, dando prova di fermezza d'animo, alto sentimento del dovere e coraggio non comune. Reifenberg, 30 novembre 1916.
MAVM: Osservatore dall'aeroplano in una squadriglia da ricognizione, si distinse in 50 voli sul nemico. Audace, calmo, dimostrò sempre ferrea volontà di riuscire; sprezzando il pericolo, sfidò impavido, sia l'intenso fuoco antiaereo, sia le altre offese nemiche, alle quali i suoi voli, spesso a quote basse, in zone notoriamente interdette, lo sottoposero, tanto da rientrare sovente in campo con l'apparecchio colpito seriamente da proiettili di artiglierie antiaeree e di mitragliatrici: esempio agli altri di ardimento e di costanza. Cielo del Carso e del Pasubio, 6 luglio 1916, 30 giugno 1917.
MBVM: Ardito osservatore, riportava dalle ricognizioni fotografiche eseguite a bassa quota utilissimi rilievi dei lavori di difesa nemici, incurante del fuoco antiaereo e delle offese dei caccia avversari, che molte volte e seriamente gli colpirono l'apparecchio. Con lodevole iniziativa, durante una ricognizione fotografica si spingeva su Trieste, du cui eseguiva preziose fotografie, nonostante l'intenso fuoco antiaereo che tentava di sbarrargli la via. Cielo di Gradiscetta - Cielo di Trieste, 11 agosto - 25 settembre 1917.

MBVM: Osservatore di aeroplano di abilità e audacia singolari, suscitatore di energie e di fede, con ferrea volontà portava a termine importanti e difficili missioni speciali diurne e notturne. Cielo della-del Tagliamento, giugno-settembre 1918. Nel sito del Nastro Azzurro sono riportate solo le ultime tre decorazioni (Argento e due di Bronzo). La prima è riportata nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Guerra, dispensa 25 del 30 marzo 1917.

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ANTONIO GIANOTTO
VITTORIO VENETO

Capo motorista della 10^ squadriglia Caproni. Nel bombardamento notturno di Pola del 27 settembre 1917 fu protagonista di un temerario intervento tecnico sul motore destro del velivolo. Salito sull'ala tentò di rimettere in funzione il propulsore. Compì 6 voli di guerra.

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MARIO GIROTTO
ARCADE

Nato a Arcade il 9 marzo 1876 da Lorenzo e Baldo Maria. Brevetto di pilota n. 100, Osservatore militò tra Verona e Brescia nelle squadriglie Farman 11^ e 12^ nel primo periodo del conflitto. A giugno del 1915 assume il comando della 11^ Farman sul campo di Brescia. poi viene trasferito alla 12^ ed opera dal campo di Asiago.

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DOMENICO GIURIATI
VITTORIO VENETO

Tenente pilota di Caproni Ca. 450. In forza alla 2^ e 9^ Squadriglia Caproni. Nel sito dei decorati del Nastro Azzurro è riportato nato a Bologna. Decorato di 2 Medaglie di Bronzo al Valor Militare.
MBVM: Abile pilota d'aeroplano, con entusiasmo e sprezzo del pericolo portò efficacemente a termine numerose azioni di guerra, sfidando con tenacia e con fermezza le avverse condizioni atmosferiche e gli aggiustati tiri antiaerei. Incaricato di una speciale missione di fiducia, la disimpegnò lodevolmente, quantunque contrastato da attacchi avversari. Cielo del Piave, marzo; Cielo del Trentino ed Istriano, settembre 1918.
MBVM: Durante un volo notturno di altissimo interesse, sebbene, per un guasto al motore, dense e pericolose fiammate uscenti dai tubi di scappamento facessero individuare l'apparecchio che veniva investito da intenso fuoco di mitragliatrici nemiche, abbassatosi per ben quattro volte a poche decine di metri sull'obiettivo, insisteva, in condizioni molto pericolose ed avverse, e con sprezzo di ogni ostacolo nel proprio arduo compito, conducendolo felicemente a termine. Livenza-Tagliamento, 15 settembre 1918.

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FRANCESCO GRITTI
ALBAREDO di VEDELAGO

Sergente pilota proveniente dal Battaglione Aerostieri arriva il 4 marzo 1918 alla 78^ Squadriglia. Classe 1895 di Ivo. Il 10 novembre 1918 è trasferito alla 89^ Squadriglia. Compie 113 voli di guerra. Gli venne attribuita una vittoria conseguita in concorso il 14 giugno del 1918. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota ardito e volenteroso, in sei mesi di fronte compì ben 128 voli di guerra, prendendo parte a molteplici combattimenti e scorte, nonchè all'abbattimento di un apparecchio nemico. Durante la battaglia del Montello e di Vittorio veneto portandosi arditamente a bassa quota, mitragliò truppe avversarie, e in due voli riportò l'apparecchio colpito dalle offese nemiche. Cielo del Piave, 10 maggio-2 novembre 1918.

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ANTONIO LOVADINA
TREVISO

Il caporale pilota Antonio Lovadina è in forza alla 2^ Squadriglia Farman al 1 gennaio 1916. E' sul campo di Chiasiellis. Il 23 settembre 1916 è invece, con il grado di sergente, in Albania con una sezione Nieuport sul campo di Tahyraqua. La sezione diventa la 85^ Squadriglia. Colpito da febbri malariche lasciò il fronte, e dopo la malattia, prestò servizio presso un reparto sperimentale.

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RUGGERO MAGRO
MARENO DI PIAVE

Pilota della 114^ Squadriglia, abilitato su velivoli Farman, SAML e Hanriot. Vi arriva nel 1918. Il 21 giugno rimane ferito per l'incidente al SAML 2553.

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GIULIO MAIOTTI
CONEGLIANO

Il sottotenente osservatore Maiotti raggiunge la 37^ Squadriglia a Castenedolo nel gennaio del 1918, volando con S.P.2.. Il 10 marzo è a Marcon con la 62^ Squadriglia S.P.4 mentre nel settembre è con 136^ Squadriglia che il 20 ottobre si trasferisce a Villaverla. Croce di Guerra al Valor Militare: Osservatore d'aeroplano sereno e arditissimo offrivasi più volte volontariamente per difficili ricognizioni. Sprezzante del pericolo, portandosi a bassa quota, riusciva a individuare due batterie nemiche di grosso calibro, abilmente mascherate. Successivamente, lottando contro grandi difficoltà, riusciva a compiere, con ottimo risultato, una lunga osservazione di tiro sopra importantissimo obiettivo. Cielo di Val Giudicarie, 10 giugno-17 settembre 1918.

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QUINTO MAROSSI
ODERZO

Soldato dell'87° Reggimento Fanteria classe 1895 di Innocente. Pilota della 136^ Squadriglia nato nel 1895 da Marco. Giunto in zona di guerra nel settembre 1915 con la 4^ Compagnia automobilisti. Frequenta il corso di pilotaggio nel maggio-giugno 1918 ed è successivamente assunto in forza alla 203^ Squadriglia di Poggio Renatico.

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GIUSEPPE MARTINI
ASOLO

Sottotenente pilota della 82^ Squadriglia nativo di Asolo. Di Antonio, 117° Reggimento Fanteria. Era arrivato in squadriglia sul campo di Gazzo nelle ultime settimane di guerra.

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LUIGI MIOTTO
TREVISO

Pilota della 75^ Squadriglia dal settembre 1918, nato a Treviso nel 1896 e abilitato sui velivoli Gabardini, Nieuport e Hanriot.

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PILADE MORELLATO
MONTEBELLUNA

Tenente pilota di complemento classe 1896. Fu abilitato al pilotaggio di velivoli da caccia Nieuport, Hanriot. Nel 1918 lo troviamo in forza al Comando Scuole Aviatori.

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GUIDO OLIVO
ISTRANA

Comandante della 4^ Squadriglia Bleriot di Padova, maggiore di fanteria. Poi prestò servizio alla Bazzera e quindi nella 6^ Squadriglia Farman sull'Isonzo poi trasformata in 30^ Squadriglia e disclocata a Verona. Mantenne questo incarico fino a settembre del '16. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ottimo pilota ed ottimo comandante di squadriglia, durante oltre un anno di campagna, ha dato costante esempio di grande ardimento ai propri dipendenti, compiendo importanti e lunghe ricognizioni ed operazioni di guerra, in condizioni eccezionalmente difficili di atmosfera, sfidando ripetutamente l'intenso tiro delle batterie antiaeree e della fucileria nemica. Cielo di Monte Nero, 17 ottobre 1915; dell'Altipiano di Bainsizza, 21 ottobre 1915; di Val Frigido, 11 novembre 1915; di Pergine, 7 maggio 1916.

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ATTILIO PEREZ
FONTE

Tenente pilota della Sezione L3 di Santa Maria di Leuca. Nel 1917 fu comandante del reparto e il 9 dicembre rimane ferito con l'idro FBA 4670 scivolato d'ala e precipitato in mare.

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LUIGI PERIN
FONTE

Capo meccanico di 2^ Classe, osservatore della 258^ Squadriglia idrovolanti di Valona dove lo troviamo al gennaio 1918. Vola con idro FBA. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Osservatore d'idrovolanti eseguì molti bombardamenti di munita base ed obiettivi nemici situati entro terra a grande distanza dalla costa, superando forti difese antiaeree e respingendo idrovolanti da caccia con tenace calma ed ardie ammirevole. Basso Adriatico, gennaio-agosto 1918.

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SILVIO PIOVESAN
CORNUDA

Al primo gennaio 1918 era con la 10^ Squadriglia Caproni, mitragliere sul campo di Padova. Il 2 febbraio è l'unico scampato all'incidente del Caproni 4230 dove perdono la vita Salomone, D'Ayala e Porta, Il Caproni aveva urtato contro un albero nei pressi del campo di Padova. Transita alla 1^ squadriglia SA. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Mitragliere d'aeroplano, partecipava al primo audace bombardamento aereo, di notte, senza luna, eseguito attraverso una zona montuosa e difficile, e in condizioni atmosferiche sfavorevoli. Cielo di Levico, 11-12 gennaio 1918.

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CARLO ROSSI
CAERANO S. MARCO (TV)

Il caporale pilota Rossi lo troviamo presso la 79^ Squadriglia caccia al 30 giugno 1918, dove rimane fino al termine delle ostilità. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota da caccia abile ed audace, in vari combattimenti ottenne sugli aerei nemici tre brillanti vittorie, facendone uno atterrare e due precipitare sotto i colpi della propria mitragliatrice. Cielo del Montello; Medio e Basso Piave, giugno-ottobre 1918.

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GIOACCHINO SARTOR (LINO)
MONTEBELLUNA

Il 21 luglio 1916 il sergente maggiore Sartor è a Chiasiellis con la 30^ Squadriglia che viene sciolta il 15 luglio 1917. Passa come aspirante ufficiale alla 70^ Squadriglia, mentre nel maggio del 1918 è presso la 5^ Sezione Difesa di Padova per pochi giorni, perchè il 20 maggio transita presso la 87^ Squadriglia SVA. Decorato con Medaglia d'Argento e di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Ardito pilota d'aeroplano compì numerosi voli su territorio nemico, sfidando gravi difficoltà e pericoli, noncurante del preciso fuoco dell'artiglieria antiaerea, che colpì un ala e in più parti il suo velivolo. Con grande calma e perizia, dopo lunga lotta contro forte vento e raffiche impetuose che minacciavano la stabilità dell'apparecchio condusse brillantemente a termine una importante ricognizione. Cielo del Carso e della Valle del Baca, 24 luglio 1916 - 29 gennaio 1917. Cielo del Trentino e della fronte Giulia, 6 agosto 1916 - 4 settembre 1917.
MBVM: Eseguiva numerosi voli sul nemico con slancio ed ardore. In una particolare circostanza, colpito in pieno dall'artiglieria nemica, atterrava presso le prime linee, riportando una ferita al viso. In altra circostanza eseguiva un volo di km 600 per bombardare gli impianti ferroviari di Lienza da 200 metri di quota e per compiere una difficile esplorazione delle lontante retrovie nemiche. Cielo di Lienz (Drava), 7 settembre 1918.

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ALBERTO SAVOINI
CISON DI VALMARINO

Classe 1984, assegnato alla 4^ Sezione SVA.

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MAFFEO SCARPIS
TREVISO

Capitano pilota della 2^ Squadriglia Farman di Chiasiellis nell'estate del 1915. Passa poi a Campoformido all'8^ Nieuport e nel dicembre è a Udine con la 1^ Squadriglia Caccia. Il 1 maggio 1916 è con la nuova 75^ Squadriglia Caccia di Verona assumendone il comando. Con questo reparto rimane fino al 18 agosto 1916 quando è trasferito a Torino presso la Direzione Tecnica dell'Aviazione Militare.

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LUIGI SOLDA'
SAN BIAGIO DI CALLALTA

Soldato mitragliere della 1^ Squadriglia Caproni dove lo troviamo a partire dal maggio 1918

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LEONIDA VIDOTTO
TREVISO

Tenente pilota nato a Treviso il 20 settembre 1888. Proveniente dall'artiglieria campale entrò in aviazione il 27 dicembre 1916 e divenne pilota di Farman e Nieuport. Il 17 luglio da Oleis decolla insieme a Ferdinando Silvestri e viene attaccato da tre caccia nemici: atterrano sull'Isonzo presso Osteria di Dolganiva, entrambi feriti. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motiviazione: Pilota di una squadriglia da ricognizione, durante un volo sul nemico, attaccato da quattro apparecchi nemici da caccia che lo mitragliavano ripetutamente, ferendolo gravemente assime all'osservatore, con sereno sprezzo del pericolo e calma ammirevole, passando a bassa quota sulle linee nemiche dalle quali partiva violento fuoco di fucileria, con l'apparecchio colpito in parti vitali riusciva ad atterrare sulle nostre linee sull'Isonzo. Cielo di Sveto-Osteria di Dolganiva 17 luglio 1917.

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ALESSANDRO ZAMENGO
TREVISO

Caporale classe 1896. n. 7894 matricola. Nell'estate del 1916 era in servizio presso l'8^ Squadriglia Caproni alla Comina, in qualità di mitragliere/motorista. Il reparto a quell'epoca era impegnato in continue missioni sull'Isonzo e su Trieste, che continuarono fino al novembre del 1917. Dopo la ritirata di Caporetto, Zamengo segui la sua formazione a San Pelagio. Passò in seguito nella neonata 181^ Squadriglia di Ghedi equipaggiata con i giganteschi Caproni Ca4, dove rimase fino alla fine del conflitto.
Medaglia di Argento al Valor Militare: Ardito mitragliere d'aeroplano, con entusiasmo, spirito offensivo ed alto sentimento del dovere, compiva numerose azioni di bombardamento in difficili condizioni atmosferiche, respingendo gli attacchi di velivoli nemici e rientrando sovente con l'apparecchio gravemente colpito. Durante l'offensiva dell'agosto 1917, fra l'infuriare delle artiglierie nemiche, mitragliava efficacemente dalle più basse quote le truppe avversarie sul rovescio dell'Hermada, dando prova di calma serena e di grande sprezzo di ogni pericolo. – Cielo di Pola notti dal 2-3-8 agosto 1917; Cielo del Trentino e del Carso, giugno 1917-maggio 1918.
Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito mitragliere d'aeroplano, con entusiasmo, spirito offensivo ed alto sentimento del dovere, compiva numerose azioni di bombardamento in difficili condizioni atmosferiche, respingendo gli attacchi di velivoli nemici e rientrando sovente con l'apparecchio gravevemente colpito. Durante l'offensiva dell'agosto 1917, fra l'infuriare delle artiglierie nemiche, mitragliava efficacemente dalle più basse quote le truppe avversarie sul rovescio dell'Hermada, dando prova di calma serena e di grande sprezzo di ogni pericolo. Cielo di POla notti dal 1-3-8 agosto 1917; Cielo del Trentino e del Carso, giugno 1917-maggio 1918.
Croce di Guerra al Valor Militare: Vincendo con ammirevole forza d'animo elementi morali e fisici, turbati da luttuosi incidenti, non esitava a partire per un'azione di guerra per rinfrancare con l'esempio il morale un pò scosso dei compagni, e con abilità ed intelligente interpretazione degli ordini trasmessi dal comandante dell'equipaggio, eseguiva il lancio dei manifestini sopra gli obiettivi raggiunti, mantenendosi sempre calmo e sereno malgrado che gravi inconvenienti verificatesi a bordo nella circolazione della benzina ed il vivo fuoco antiaereo, che colpiva in varie parti l'apparecchio, facessero dubitare della buona riuscita dell'impresa. Lavis, Val d'Adige, 18 luglio 1918.

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GELSOMO ZANELLA
PREGANZIOL

Sotto Tenente pilota di complemento classe 1897. Divenne istruttore di velivoli da caccia. Infatti nel luglio 1918 lo troviamo in forza al Comando Scuole Aviatori.

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