Il Fronte del Cielo - Personale Navigante - Aviatori di Vicenza

 
           

ALBERTONI D. SILVANO

Ten. Osservatore

di Asiago

ALBERTONI GIOVANNI A.

Serg. pilota

di Vicenza

ALVISI ALESSANDRO

pilota

di Costabissara

ANESINI ALDO

Ten. pilota

Arzignano

ARMANO GIACOMO

Serg. pilota

di Vicenza

BALANDI ROBERTO

Brig. pilota

di Vicenza

           
           

BATTISTELLA RAIMONDO

Serg. pilota

di Montebello Vicentino

BETTANIN GIUSEPPE

pilota

di Vicenza

BIEGO COSTANTINO

pilota

di Costabissara

BIN GIUSEPPE

Serg. pilota

di Isola Vicentina

BROGLIO ATTILIO

Cap. pilota

di Nove

BOZZETTO GIOVANNI

S.Ten. pilota

di Vicenza

           
           

CAMPANARO PIETRO

Ten. pilota

di Lonigo

CANTELE FELICE

Cap. Osserv.

di Salcedo

CAPITANIO UGO

Ten. pilota

di Vicenza

CARLETTI LUIGI

Sold. mitragl.

di Montecchio Maggiore

CATTANEO DOMENICO

Brig. pilota

di Caldogno

CELLANTE ANTONIO

Ten. pilota

di Schio

           
           

CLERICI OSVALDO

Sold. mitrag.

di Schio

COCCO DOMENICO

Sold. pilota

di Vicenza

DAL LAGO GIUSEPPE

Sold. mitragl.

di Schio

DALLE MOLE RENZO

Ten. pilota

di Vicenza

DALLE ORE GIUSEPPE

T.V. pilota

di Valdagno

DAL SANTO GIUSEPPE

Capor. pilota

di Sant'Orsola

           
           

DAL SASSO G. BATTISTA

Ten. Osservatore

di Asiago

DIDONE' GUIDO

Serg. pilota

di Rosà

DRAGO GIOVANNI

pilota

di Schio

FABBIAN MATTEO

Serg. pilota

di Borso del Grappa

FAGGIONATO CARLO

Ten. Aerostiere

di Vicenza

FERRARI DOMENICO

Ten. pilota

di Vicenza

           
           

FERRARIN ARTURO

Ten. pilota

di Thiene

FERRARIN FRANCESCO

Ten. pilota

di Thiene

GIACON ATTILIO

Sold. mitragl.

di Grumolo delle Abbadesse

GIROTTO FRANCESCO

Ten. Osservatore

di Vicenza

GRESELIN DOMENICO

Serg. pilota

di Grette di Schio

MARCHESI VITTORIO

Ten. Osservatore.

di Vicenza

           
           

MARCHESINI MATTEO

Sold. mitragl.

di Schiavon

MARZARI FERRUCCIO

Ten. pilota

di Brendola

MATTIELLO ERNESTO

Capo pilota

di Schio

MENEGAZZI ANTONIO

A.U. Osservatore

di Vicenza

MOCELLIN ALBINO

Brig. pilota

di San Nazario

MOTTERLE DOMENICO

Serg. pilota

di Vicenza

           
           

NARDI GIOVANNI

Serg. pilota

di Camisano Vicentino

ORMANO GIACOMO

pilota

di Vicenza

PADOVAN DOMENICO

Capor. pilota

di Noventa Vicentina

PELLIZZARI ELIGIO

Sold. mitrag.

di Mossano

PETRUZZI ALBERTO

Ten. dirigibili

di Vicenza

RAIMONDI GINO

Serg. mitragl.

di Vicenza

           
           

REBESCO FRANCESCO

pilota

di San Zenone degli Ezzelini

RIGON RICCARDO

Sold. pilota

di Villaverla

ROASIO MARIO

Serg. M. motorista

di Sarego

SAMBO LIVIO

Ten. pilota

di SCHIO

SANTAGIULIANA ALBERTO

S.Ten. pilota

di Vicenza

SARTORI CORRADINO

S.Ten. Osservatore

di Roana

           
           

SARTORI FRANCESCO

Sold. pilota

di Roana

SARTORI ROMOLO

Serg. M. pilota

di Canove di Roana

SCALCERLE ALBERTO

Ten. Osservatore

di Thiene

SCHIONA LEONIDA

Serg. pilota

di Orgiano

SOSTER GUGLIELMO

Ten. Aerostiere

di Strigno

TREVISAN BRUNO

S.Ten. pilota

di Vicenza

           
           

URBANI INNOCENTE

Serg. pilota

di Valdagno

VECELLI GUIDO

Sold. mitragl.

di Thiene

VELO EDOARDO

Ten. Osservatore

di Bassano del Grappa

ZAMPERETTI G. BATTISTA

Cap. Osservatore

di Cornedo Vicentino

ZANCAN ANTONIO

Sold. mitragl.

di Vicenza

ZANNINI ARTURO

Ten. pilota

di Borso del Grappa

           
       
           

ZANNINI VALENTINO

S.Ten. pilota

di Thiene

ZANUSO GINO

Magg. pilota

di Valdagno

       
           

ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE, ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC. I CADUTI SONO INDICATI CON UNA STELLA



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SILVANO DOMENICO ALBERTONI
ASIAGO

Nato il 28 agosto 1888 Ufficiale di Cavalleria, giunse presso la 9^ Squadriglia Farman il 10 ottobre 1915 sul campo di S. Caterina. Nel primo anno di guerra fu decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare. Nel marzo 1916 si trasferisce presso la 47^ Squadriglia che agisce sull'Isonzo per regolare il tiro dell'artiglieria. Vi rimase fino all'ottobre 1916, quando fu trasferito alla 36^ Squadriglia sempre con l'incarico di osservatore, rimanendovi fino al gennaio 1917. Nel novembre 1917 consegue il brevetto di pilota e dal febbraio 1918 è comandante del campo scuola di Foggia Sud. Nominato Cavaliere della Corona d'Italia per speciali benemerenze in aviazione.
MAVM: Osservatore di aeroplano, durante numerose ricognizioni sul nemico, fra l’infuriare delle artiglierie e le condizioni atmosferiche avverse, dimostrò ardimento, calma e perizia, fornendo utili notizie. Il 23 novembre, durante una ricognizione a bassa quota su Aidussina, mentre il velivolo veniva bersagliato da aggiustato ed intenso tiro di antiaerei nemici con precise indicazioni ed intrepida freddezza fu prezioso aiuto al pilota nel sottrarsi dalla zona pericolosa, riuscendo egualmente a compiere l’ardua impresa affidategli. Aidussina, 23 novembre 1915.

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GIOVANNI ALBERTO ALBERTONI
VICENZA

Classe 1893, nato a Vicenza il 23 ottobre, si trova come sergente pilota, nel luglio 1917 presso la nuova 28^ Squadriglia in formazione ad Arcade (Tv), su velivoli SP2 e SP3. Nello stesso mese è trasferito sul campo di Chiasiellis dove rimane fino al disastro di Caporetto. Trasferito a Marcon, nell'estate del 1918 è assegnato a Padova alla 5^ Sezione Difesa. L'11 agosto, mentre era in esercitazione con il velivolo Hanriot, collide in volo con l'apparecchio di Roccagelata. Entrambi i piloti periscono.

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ALESSANDRO ALVISI
COSTABISSARA

Brevetto n. 172.

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ALDO ANESINI
ARZIGNANO (VI)

Nell'ottobre del 1916 il sottotenente Anesini è in forza alla 41^ Squadriglia come pilota di Caudron G.3. Il 18 novembre si trasferisce a Oleis. Anesini raggiunge, nel 1917 la 71^ Squadriglia Caccia e a ottobre, in conseguenza dello sfondamento di Caporetto, viene inviato presso la 82^ di Campoformido. Lo ritroviamo in squadriglia al 1 gennaio 1918 con i velivoli SPAD. Il 1 marzo Anesini subentra a Palli come comandante interinale del reparto. Dapprima a Sovizzo, la squadriglia è poi costretta a spostarsi sul campo di Castelgomberto. Il 31 maggio, dopo la perdita del comandante, Anesini torna ad assumere il comando della squadriglia che conserverà fino alla fine del conflitto. Il 7 giugno costringe un biposto austriaco a prendere terra nei pressi di Val Terragnolo. Il 16 ottobre si trasferisce sul campo di Gazzo per entrare a far parte della Massa da Caccia. Anesini fu decorato con la Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito pilota da caccia, in numerosi voli di crociera e di scorta dimostrò sempre profonda coscienza del proprio dovere e fu sprone e di esempio a tutti i suoi dipendenti. Sostenne vari combattimenti contro bene armati apparecchi nemici, costringendoli alla fuga. Cielo del Trentino 20 giugno 1917-10 Agosto 1918.

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GIACOMO ARMANO
VICENZA

Di Vittorio, dapprima nell'artiglieria da montagna, Armano giunse presso la 3^ Squadriglia Caproni stanziata a Padova subito dopo la ritirata di Caporetto. Pochi giorni dopo passa ad Arcade e da lì raggiunge Ghedi per riorganizzarsi. Il 5 dicembre è di nuovo a Padova. Il 9 gennaio l'unità parte in treno alla volta del fronte francese, dove si organizza sul campo di Longvic. Il 19 febbario la squadriglia si trasferisce sul campo di Ocheley ma le condizioni meteo impediscono i voli e solo il 23 marzo è possibile eseguire un azione di bombardamento sul campo di aviazione tedesco di Metz. Nella primavera e nell'estate la squadriglia batte con successo vari obiettivi a Leons, Fisnes e Fere-en-Tardenois. Il 5 agosto il reparto si sposta a Chernizey nel dipartimento dei Vosgi. La notte del 10 ottobre furono colpite Audun le Roman e Dommary Baroncourt. L'ultima azione avviene il 30 ottobre con il bombardamento di Longuyon. Al 20 maggio 1918 aveva compiuto 15 azioni di guerra. Sergente pilota decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Valoroso pilota d’aeroplano da bombardamento, di perizia pari nell’ardire, nella notte sul primo settembre 1918 eseguiva tre lunghe spedizioni su distanti ed importantissimi obiettivi militari del nemico, rovesciando su di essi complessivamente 1300 chilogrammi di esplosivo. Cielo della Lorena (Francia) 15-16 settembre 1918.

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ROBERTO BALANDI
VICENZA

Brigadiere RR.CC 6° Gruppo aeroplani, 76^ squadriglia, dove giunge negli ultimi mesi di guerra sul campo di Isola di Carturo. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota da caccia, coscienzioso nei voli di crociera e in voli di scorta, sempre audace in ogni mitragliamento, dette prove di coraggio e di ardire e può vantare una vittoria su velivoli nemici. Vidor – Monte Grappa – Medio Piave, settembre 1918- novembre 1918.

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RAIMONDO BATTISTELLA
MONTEBELLO VICENTINO

Fa parte della 15^ Squadriglia Caproni almeno dal gennaio 1918 sul campo di Longvic, nei pressi di Digione. Compì, al maggio 1918, 33 azioni di bombardamento (20 diurne e 13 notturne). Il sergente Battistella, pilota, fu decorato con una Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota di provata abilità, in vari combattimenti dimostrava calma ed ardimento ammirevoli. Il 20 agosto, malgrado l'irregolare funzionamento di un motore no permettesse all'apparecchio di prendere quota, proseguiva impavido il volo, raggiungeva l'obiettivo bombardandolo a bassa quota. Cielo di Tarvis 20 agosto 1917.

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COSTANTINO BIEGO

Pilota, brevetto n. 56, inserito nei ruoli dell'Aero Club d'Italia il 1 gennaio 1913. comandò il Battaglione Aviatori. Nel 1913 insieme a Giulio Macchi e a Roberto Corsi fondò la società Società Anonima Fratelli Macchi - Carrozzeria, Automobili e Ruotificio.

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GIUSEPPE BIN
ISOLA VICENTINA

Brevetto n. 56, fa parte della 112^ squadriglia fin dalla sua costituzione, nell'aprile 1917, come sergente pilota su velivoli SAML. Il 19 giugno il reparto va a compiere un mitragliamento presso Asiago con sei SAML e l'aereo di Bin con il mitragliere Benasciulli ha uno scontro con un caccia nemico. Al 1 gennaio 1918 lo troviamo con la 39^ Squadriglia sul campo di Cà Tessera, ora nel grado di aiutante di battaglia. Il 19 marzo Bin con a bordo Veronesi viene bersagliato durante una ricognizione da una batteria antiaerea e poi scende a mitragliarla. Bin è decorato con 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare e una di Bronzo.
MAVM: Pilota con oltre 50 voli sul nemico diede le più belle prove di coraggio, audacia, spirito di abnegazione, con calma ed entusiasmo. Durante l’osservazione di un tiro di smonto, ebbe più volte l’apparecchio colpito da scheggia di granata antiaerea. Fulgido esempio di sprezzo del pericolo e sentimento del dovere, volle rimanere sul bersaglio fino a tiro ultimato, abbassandosi poi per mitragliare la batteria antiaerea che più lo aveva molestato. Cielo basso Piave, 19 marzo.
MAVM: Pilota da ricognizione di alte virtù militari, di elevato sentimento del dovere, in ogni ricognizione di guerra, ha portato contributo valido del suo ardire e della sua abnegazione. Nelle giornate che precorsero la battaglia di Vittorio Veneto, e la disfatta dell’avversario, conscio del pericolo al quale si esponeva, per l’eccezionale violenza della difesa antiaerea nemica spingendo in volo in zona lontana retrovia avversaria, sorprendendo e minacciando le truppe in ritirata e recando preziose informazioni sul ripiegamento dell’avversario austro - ungarico. Cielo del Piave e del Tagliamento, giugno – ottobre 1918.
MBVM: Pilota d’aeroplano d’osservazione, durante un tiro di controbatteria, dava bello esempio di abnegazione e di ardimento, spingendosi ripetutamente, anche dopo che l’apparecchio era già colpito, in voli audacissimi in zona pericolosa, sempre fatto segno ad aggiustato tiro antiaereo, ed abilmente schivando un apparecchio nemico da cui era minacciato. Basso Piave 20 maggio 1918.

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ATTILIO BROGLIO
NOVE DI BASSANO

Capitano pilota di complemento classe 1894. Comandante della 40^ Squadriglia formata a Ponte San Pietro nel marzo del 1918. E' sul campo di Castenedolo e vola con gli apparecchi SIA 7b. Nel luglio 1918 risulta in forza al Comando Scuole Aviatori.

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GIOVANNI BOZZETTO
VICENZA

Sergente pilota poi sottotenente, è con la 77^ Squadriglia Caccia di Comina nel giugno del 1916. In agosto è a Cascina Farello e nel dicembre sostiene un combattimento aereo. Nel settembre del 1917 rivendica un abbattimento di un ricognitore su Gorizia. A novembre del 1917 transita alla 91^ Squadriglia caccia di Padova. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota da caccia, per un periodo ininterrotto di 19 mesi, compì, con sempre rinnovato ardimento, numerosissimi ed importanti voli di scorta, caccia e crociera, sostenendo molti e brillanti combattimenti. Riportò varie volte l'apparecchio colpito in più punti. Eseguì delle difficili scorte in lontano territorio nemico, assolvendo sempre con profondo sentimento del dovere il proprio mandato. Il 26 gennaio 1918, con difficile e lungo volo si portò sulla zona Campolongo, Aiello, Cavignano ed eseguì importanti fotografie. Cielo del Carso, agosto 1916 e gennaio 1918.

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TEN. PIETRO CAMPANARO
LONIGO

Nominato sottotenente il 17 settembre del 1915, diviene pilota militare in data 18 novembre 1916. Il 16 dicembre 1917, il ten. Campanaro della 75^ Squadriglia, durante un combattimento sulla Val d'Assa, ha l'arma inceppata e per sfuggire al nemico è costretto a gettare in vite il suo Nieuport. Dopo aver fatto sosta a Villaverla per riempire i serbatoi, torna felicemente a Verona. A bordo del Nieuport 27 11372, parte la mattina del 20 maggio dal campo di Ganfardine per scortare un ricognitore S.P.; Nel cielo di Mori avvista tre caccia austriaci che si avvicinano e non visto riesce ad accostarsi a pochissimi metri dall'ultimo. Ai primi colpi l'austriaco si butta in picchiata con l'italiano incollato alla sua coda a tutto motore. Campanaro continua a sparare fin quando non vede distintamente l'elica del nemico fermarsi e l'aereo precipitare in vite. Decorato con Medaglia di Argento e di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Ardito pilota da caccia, eseguì numerosi voli affrontando sempre il combattimento con calma e spirito aggressivo. Il 20 maggio 1918 attaccò una pattuglia nemica, abbattendo un apparecchio. Esegui volontariamente 11 ricognizioni fotografiche sempre a bassa quota, noncurante dell’intenso tiro delle artiglierie nemiche, conseguendo sempre utili risultati. Cielo della Val di Ledro, di Mori, di Loppio, e di Malga Zurez, 12 ottobre 1917 – 17 giugno 1918.
MBVM: Pilota da caccia ardito e coscienzioso, compiva instancabilmente numerosi voli di guerra dimostrando coraggio ed entusiasmo impareggiabili. In varie azioni di mitragliatrici nemiche svolgeva il mandato affidatogli, riportando sempre utili notizie ed osservazioni. Coraggioso in ogni sua azione di guerra ebbe come scopo precipuo il compimento del proprio dovere. Cielo Trentino e del Piave, luglio – settembre 1917, giugno – ottobre 1918.

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ANTONIO FELICE CANTELE
VERONA

Capitano Osservatore della 31^ Squadriglia di Verona, classe 1882, Il 14 ottobre è abbattuto, insieme al pilota sergente Bobbio, dall'austrico Kowalczik che vola insieme all'osservatore Nadherny su un Brandenbugg C.I. Fu sepolto a Pergine, in Valsugana.

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TEN. UGO CAPITANIO
VICENZA

Il tenente pilota Capitanio si trova a Bergamo, il 23 giugno 1916 con la costituenda 31^ Squadriglia dotata di velivoli Farman. Passato alla 70^ Squadriglia Caccia, partecipa al contrasto dell'offensiva austriaca sul Piave del giugno 1918. Il giorno 19 viene ferito all'addome da un colpo di mitragliatrice dopo aver attaccato sul Piave un Drachen. Riesce a portare il suo Hanriot sul campo di Marcon, ma muore il giorno dopo all'ospedale. Decorato con MAVM: Pilota da caccia arditissimo, da solo portavasi sui campi, per provocare l’avversario. Riuscito vano l’ardito tentativo, attaccava un primo draken nemico, incendiandolo e mentre si accingeva a ripetere l’attacco contro un secondo draken, veniva mortalmente ferito dal tiro di una mitragliatrice postata a terra. Nonostante le gravi condizioni, attingeva dall’alto sentimento di patriottismo, l’energia per riattraversare lo spazio che lo separava dal sacro suolo della Patria e moriva lieto di aver immolato la sua giovane esistenza per la grandezza d’Italia. Cielo del Basso Piave, maggio – giugno 1918.

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LUIGI CARLETTI
MONTECCHIO MAGGIORE

Soldato mitragliere. Proveniente dalla 3^ squadriglia lo troviamo presso la 15^ Caproni all'atto dell'esordio bellico sul campo di Aviano, il 10 aprile 1916. Da gennaio del 1918 si trasferisce in Francia. Al 20 maggio 1918 aveva compiuto 60 bombardamenti dei quali 22 notturni. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ottimo mitragliere, in numerose azioni di bombardamento dava costante prova di sangue freddo e di coraggio. Il 28 luglio essendosi arrestato, durante il volo il funzionamento di un motore, scivolava arditamente sull’ala di un apparecchio, ritornando al suo posto, dopo aver eliminato il guasto verificatosi. Cielo d’Idria, 28 luglio 1917.

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DOMENICO CATTANEO
CALDOGNO (VI)

Domenico Cattaneo, brigadiere dei Reali carabinieri conseguì l'abilitazione al pilotaggio ad Aviano. Prestò servizio nella 15^ Squadriglia Bleriot di Piacenza, che ben presto cambiò velivoli passando prima sui Caproni monoplano e poi sui Parasol. Questi ultimi erano instabili e fragili e Domenico Cattaneo, volando su uno di essi, il 20 Agosto del 1915 ebbe un incidente - la rottura di un'ala - che gli costò la vita.

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ANTONIO CELLANTE
SCHIO

Tenente pilota di complemento classe 1897. Fu abilitato al pilotaggio di velivoli da caccia Nieuport, Hanriot e SVA. Nel 1918 è con il Comando Scuole Aviatori.

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OSVALDO CLERICI
SCHIO

Soldato mitragliere della 8^ squadriglia Caproni dal maggio del 1917. Nel gennaio del 1918 è con la 3^ Caproni sul fronte occidentale, Francia.

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GIUSEPPE DAL LAGO
SCHIO

Soldato 6^ squadriglia aeroplani Caproni, n. 2133 matricola. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito mitragliere d’aeroplani, con entusiasmo ed alto sentimento del dovere, prendeva parte a molteplici azioni di bombardamento. Attaccato da aerei nemici, il 26 ottobre 1917 a Santa Lucia di Tolmino, e il 19 novembre 1917 a Avero, sosteneva brillantemente il combattimento costringendo l’avversario allontanarsi. Sull’Altopiano d’Asiago, durante un’offensiva del nemico, scendeva a bassa quota, per mitragliare le truppe. – Cielo del Piave – Carso – Trentino, settembre 1917, maggio 1918.

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ENZO DALLE MOLE
VICENZA

Sottotenente complemento artiglieria 286^ idrovolanti, Bengasi 1918. Decorato con Medaglia d'Argento e di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: Pilota di idrovolanti, fu di esempio costante per ardimento e spirito di sacrificio, prodigandosi in soli quattro mesi in ben quarantasette difficili ricognizioni su terra, spingendosi oltre sessanta chilometri, nell’interno rimanendo lungamente a bassa quota sulla zona, benchè fatto segno a violento fuoco di fucileria e antiaereo. In incidenti di volo, con serenità ed elevato sentimento di abnegazione, affrontava nuovi pericoli, pur di recare aiuto all’osservatore di bordo. Cielo di Forman- Bir Terrina- Ios Ben Mira – Fonduc Ben Gascir- Tripoli (Libia) 24 dicembre 1918 – 10 maggio 1919.
MBVM: Incaricato di missioni importanti ed urgenti partiva nonostante condizioni atmosferiche proibitive per il vento violento e temperatura altissima, raggiungendo egualmente l’obiettivo; ma per diminuita potenza del motore e le condizioni aerologiche, veniva violentemente abbattuto contro una duna con l’apparecchio carico di spezzoni, e riportava ferite non lievi. Ricoverato in luogo di cura, affrettava l’uscita e nuovamente si prodigava instancabile e audace nelle operazioni contro i ribelli. Cielo di Tripolitana, giugno 1922.

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GIUSEPPE DALLE ORE
VALDAGNO

Al 19 gennaio 1918 il STV Dalle Ore è ad Ancona con la 264^ Squadriglia su velivolo FBA. Il 1 giugno 1918 è a Venezia, con la 251^ Squadriglia. Il 16 o il 17 settembre 1918, secondo le fonti, è con la 261^ Squadriglia ed ha la ventura di incrociare l'asso tedesco Banfield. Una pattuglia di sette M5, decolla da Venezia e fa rotta per il Tagliamento, da dove avvista un terzetto di idro austriaci verso Grado e li attacca, mettendoli in fuga. E' decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ardito pilota di idrovolanti in numerose missioni contro il nemico, eseguite prima su idrovolanti da bombardamento e poi su quelli da caccia, ha dimostrato sempre belle doti di risolutezza e sereno sprezzo del pericolo. – Venezia, 8 gennaio 31 dicembre 1918.

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GIUSEPPE DEL SANTO
SANT'ORSOLA

Caporale pilota classe 1896. Fu abilitato al pilotaggio di velivoli da caccia Nieuport. Nel luglio 1918 risulta in forza al Comando Scuole Aviatori.

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GIOVANNI BATTISTA DAL SASSO
ASIAGO

Tenente osservatore della 132^ Squadriglia di Casoni dalla primavera del 1918. Vola con apparecchi Pomilio.

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SERG. DIDONE' GUIDO
ROSA'

5^ Squadriglia Caproni. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota d’aeroplano, dinanzi al pericolo mantenne sempre serena fermezza, coraggio pronto e animo determinato. Agli ostacoli di ogni sorta oppose la volontà decisa e il cuore fermo, trasfondendo nei compagni dell’equipaggio quella fede nella vittoria che moltiplicò gli sforzi e rese possibile di condurre a termine le più arrischiate imprese. Cielo del Trentino – del Piave – del Friuli, 23 ottobre 1917- 30 ottobre 1918.

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GIOVANNI DRAGO

Pilota classe 1890. Brevetto di pilota n. 4489. Volò su Caudron G3 e poi come istruttore militare fino al 16 settembre 1919.

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MATTEO FABBIAN
BORSO DEL GRAPPA

Sergente Maggiore pilota nasce il 13 dicembre 1890. Entra nella 115^ Squadriglia nell'agosto 1917 sul campo di Arcade. Dotata di SAML si trasferisce a Nove di Bassano nello stesso mes. A fine agosto arriva a Villaverla e agli inizi di dicembre si trova a San Pietro in Gù. Il 16 dicembre 1917 cade su Arsiè (vicino a Seren sul versante nord del Grappa) abbattuto in fiamme da una formazione composta da Arigi della Flik 55, Kiss e Lahner della Flik 55.

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FAGGIONATO CARLO
VICENZA

Aerostiere tenente di complemento. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: Osservatore da un pallone frenato, nelle più difficili circostanze, si prodigò sempre con esemplare abdigazione. Fatto segno, da terra, al tiro dell'artiglieria nemica, ed attaccato, in aria, da velivoli avversari, dimostrò costantemente, calma e coraggio ammirevoli. Cielo del Carso e del Piave. Dicembre 1915 - Gennaio 1918.

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DOMENICO FERRARI
VICENZA

Tenente pilota della 267^ Squadriglia idrovolanti di di Imperia (Porto Maurizio) dova vola con apparecchi tipo FBA. Alla fine del 1917 è con la nuova 9^ Sezione Postale di Civitavecchia che in aprile assume il numero 271.

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ARTURO FERRARIN
THIENE

(1895-1941), era nato a Thiene (VI) da Antonio, industriale tessile. Fece gli studi classici al «Foscarini» di Venezia e quelli tecnici a Vicenza e ancora nella città lagunare. Cresciuto nella provincia che diede i natali ai diversi pionieri del volo italiano, nutrì dall'infanzia una smisurata passione aviatoria. Allo scoppio della guerra venne arruolato nel Corpo Aeronautico e destinato al pilotaggio il 29 gennaio 1916. Fu prima mitragliere a Verona e poi come pilota istruttore a Cascina Costa e alla Malpensa. Mantenne questo incarico fino al giorno del disastro di Caporetto. L'attività di volo era incessante ma fare l'istruttore non era la sua massima aspirazione. Nel dicembre del 1917 Ferrarin riuscì fi nalmente a transitare alla 82^ Squadriglia basata a San Pietro in Gu. Prestò poi servizio a Istrana e quindi a Gazzo Padovano fino alla fine della guerra. Nei giorni dell'armistizio ebbe un incidente con la moto, come racconta nella sua autobiografia. «Il giorno stesso, dell'armistizio andai verso Vicenza a salutare i miei congiunti, partendo in motocicletta dal campo di Gazzo Padovano. Nell'attraversare verso Vicenza un cavalcavia inaugurato proprio in quei giorni, fui avvolto in una fitta nebbia di fumo che saliva da un treno in manovra e che toglieva la vista a ogni cosa all'intorno. Forse perché a trovarmi qualche volta durante i voli i simili circostanze, continuai a correre con la mia motocicletta e andai a sbattere violentemente contro un autocarro carico di ferro spinato. Me la cavai con una lesione al naso della quale ancora porto i segni, per ricordare a me stesso che la pace e la terra presentano spesso i medesimi pericoli che si incontrano in cielo e in guerra». In seguito fu aggregato alla 91^ Squadriglia di Quinto dove rimase fino al maggio 1919. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota da caccia abile ed animoso, in numerosi voli dava bella prova di ardimento e di calma. Il 28 gennaio e il 2 maggio 1918, dopo aspro combattimento, abbatteva due apparecchi nemici. Cielo di Gallio, di Spresiano e del Piave, 28 gennaio – 2 luglio 1918.

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FRANCESCO FERRARIN
THIENE

Cugino di Arturo portava il nome di un suo fratello maggiore morto giovane. Volò anche lui con lo SVA e fece parte dell'87^ Squadriglia «Serenissima» a San Pelagio. Partecipò al volo su Vienna dovendo però rientrare per difficoltà al motore. L'inconveniente che lo costrinse ad abbandonare l'impresa lo segnò psicologicamente al punto da causargli perfino problemi di salute. Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota nuovo alle vicende della guerra, emergeva subito per elevato sentimento del dovere, capacità ed ardire. In condizioni atmosferiche avverse si offriva per una importante missioni, che portava a termine abilmente ed arditamente. Con serena fermezza raggiungeva in ricognizione una munita base a 300 chilometri dalle nostre linee, e rimediando ad un incidente al motore, con calma e perizia rientrava dopo cinque ore di volo. Cielo di Trento (Friederich), 30 giugno 1918.

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ATTILIO GIACON
GRUMOLO DELLE ABBADESSE

Soldato mitragliere classe 1897. Proveniente dall'8° Reggimento Artiglieria da campagna, arrivò presso la 203^ Squadriglia il 19 settembre 1918. Alla fine del mese transitò alla 181^. Il 20 ottobre prende parte al bombardamento della stazione di Conegliano e il 30 al bombardamento di Livenza. Fu proposto per la MAVM con la seguente motivazione: Mitragliere d'aeroplano prendeva parte a bombardamenti diurni col triplano - ardita e pericolosa impresa - fra il furioso tiro antiaereo adempiendo sempre con calma e ardimento il proprio mandato. Cielo del Piave, 26 ottobre - 30 ottobre 1918.

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FRANCESCO GIROTTO
VICENZA

Tenente Osservatore della 134^ Squadriglia dall'estate del 1918. Il 4 settembre va a Castelgomberto con la 134B. Croce di Guerra: Compiendo con grande perizia e coraggio il servizio d'osservatore d'aeroplano, eseguiva un volo di collegamento in condizioni particolarmente difficili, volando a bassa quota, finchè costretto dalle circostanze dovè, con gran pericolo, atterrare fuori del campo. Cielo Monte Maio-Campomolon, 2 novembre 1918.

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GRESELIN DOMENICO
SCHIO

di Michele, sergente pilota del 5° reggimento Genio, pilota della 6^ Squadriglia Caproni, dove arrivò nell'estate del 1918. Decorato di Croce di Guerra. In alcuni documenti viene riportato, come nome di battesimo, Umberto.

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VITTORIO MARCHESI
VICENZA

Tenente 43^ squadriglia, rimane ferito il 17 maggio 1917 colpito dalla contraerea su velivolo Caudron.Il 21 agosto, sempre su Caudron, prende terra per un guasto meccanico tra i reticolati al lago di Doberdò. L'equipaggio è illeso. Un altro incidente ad Aiello, il 7 luglio era costato la vita al pilota Luigi La Torre. Dopo Caporetto transita alla 38^ sul campo di Tessera, e il 28 maggio a Malcontenta. Cade il 16 maggio 1918 per un incidente con il famigerato SIA 7B.
Medaglia d'Argento al Valor Militare: Spontaneamente, e, per ben due volte consecutive, si offriva di eseguire a bassa quota un rilievo fotografico delle linee nemiche. Benchè il velivolo fosse investito dalle violente raffiche delle batterie antiaeree, delle mitragliatrici e della fucileria avversaria, compiva, impavido, l'incarico assunto, ritornando al campo con l'apparecchio colpito in 79 punti; mirabile esempio di valore e di alto sentimento del dovere. Cielo di Voiscizza, 17 maggio 1917.

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MATTEO MARCHESINI
SCHIAVON

di Pietro classe 1896, soldato mitragliere della 62^ Squadriglia. Perde la vita in un incidente aereoa nei pressi di Mogliano il 7 aprile 1918, precipitando con il SP.4 5263 per panne ai motori.

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FERRUCCIO MARZARI
BRENDOLA

Prestò servizio con Gabbin e Gelmetti alla 25a Squadriglia Voisin sino alla fine del 1917. Il 25 maggio 1916 lancia freccie incendiarie su un Draken a Kastanjevica, azione che ripetè il 18 giugno. Sempre nel 1916, il 14 novembre, insieme ad un altro velivolo della squadriglia, esegue un bombardamento notturno. Il 1 gennaio 1917 si trova a Pozzuolo del Friuli e il 1 marzo il suo velivolo viene colpito, durante una ricognizione, dal fuoco antiaereo ed è costretto ad atterrare a Lucinico. Passò poi sul campo di Nove di Bassano con la nuova 86^ Squadriglia equipaggiata con velivoli SVA. La formazione fu divisa in sezioni e la III° venne affidata al suo comando. I velivoli furono inizialmente dislocati a Ponte San Pietro nel bergamasco e poi spostati a Isola di Carturo. Terminato il suo compito alla III° SVA, Marzari passò a dirigere la I° a Ganfardine nell'agosto del 1918, mantenendo questo incarico fino alla fine del conflitto. La III° Sezione, poi divenuta 57a Squadriglia, aveva come simbolo un gatto nero, anticipazione di quello che volerà sui nostri cieli dipinto sui velivoli del 51° Stormo di Istrana. Decorato con tre M.A.V.M.. Queste le motivazioni delle decorazioni:
MAVM: "Ottimo pilota noncurante del fuoco avversario che numerose volte ebbe a colpire l’apparecchio, compì un’audace ed importante ricognizione aerea su Adelsberg (23 settembre 1916) e bombardò efficacemente in piena notte, un campo di aviazione nemico. (14 novembre 1916). Avendo un proiettile spezzato il timone di direzione, con ardite manovre riuscì ad atterrare nelle nostre linee. In combattimenti con velivoli nemici, dette raro esempio di calma ed audacia". – Cielo del Carso, marzo 1916-1917.
MAVM: Pilota d’aeroplano, di rara perizia, in numerosissime brillanti ricognizioni strategiche, si addentrava in territorio nemico per centinaia di chilometri, riportando sempre informazioni e serie fotografiche del più alto interesse; mirabile per ardire, attività ed entusiasmo si abbassava spesso a pochi metri da terra per meglio offendere con bombe e colpi di mitragliatrice truppe e barconi nemici sul Piave, durante l’offensiva avversaria di del giugno 1918". Zona di Guerra, febbraio - giugno 1918.
MAVM: Pilota esploratore d’aeroplano di rara ed ardimentosa bravura, non appena iniziata l’ultima grande battaglia, per quanto ancora convalescente e debole per recentissima malattia, volle partecipare e cooperare alla vittoria delle armi nostre come già aveva in tanti voli partecipato e cooperato alla paziente preparazione. Mentre ancora il nemico tenacemente resisteva sul Grappa, ne segnalò per primo il ripiegamento e lo insegui quindi ostinatamente, fin nelle più lontane retrovie, da Longarone e Bolzano; ed ovunque rilevò e documentò i disordinari movimenti dei vinti, e lanciò su di essi le ultime bombe, precedendo, colla sua invitta ala tricolore la marcia di liberazione e di redenzione delle truppe italiane". Cielo del Grappa, Piave, Tagliamento, Belluno e Bolzano, agosto - novembre 1918.

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ERNESTO MATTIELLO
SCHIO

Secondo Capo Timoniere pilota della 251^ Squadriglia FBA ed L3 presso la stazione di Venezia S. Andrea. E' con questa squadriglia fin dalla formazione nell'aprile 1917. L'11 maggio a bordo di un L3 con l'osservatore Calvello si reca a compiere rilievi fotografici nella zona di Parenzo. Al primo gennaio 1918 è con la 252^ Squadriglia con la quale rimane fino al termine delle ostilità. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare e di due Medaglie di Bronzo al Valor Militare.
MAVM: "Ardito pilota di idrovolante compì numerosi ed efficaci bombardamenti diurni e notturni su importanti obiettivi nemici, affrontando con calma e risolutezza il fuoco avversario che più volte colpì il suo apparecchio". Alto Adriatico 31 gennaio 1917 - 15 gennaio 1918.
MBVM: Pilota di idrovolante, in un'azione notturna di bombardamento di opere nemiche, sorpreso nel volo da violenta e repentina bufera, in condizioni difficilissime non abbandonava la sua missione e sapeva portarla felicemente a termine tornando alla nostra costa incolume, salvando con rara perizia l'apparecchio da qualsiasi avaria e dando prova di audacia esemplare e di molta abilità. Alto Adriatico, 1 luglio 1917.
MBVM: Pilota d'idrovolante da bombardamento ha sempre dato esempio di sentimento del dovere, di audacia e di calma in umerose missioni di bombardamento comopiute nelle linee nemiche duranti le quali il suo apparecchio venne ripetutamente colpito dall'artiglieria antiaerea avversaria. Alto Adriatico, febbraio-novembre 1918.

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ANTONIO MENEGAZZI
VICENZA

Il sottotenente Antonio Menegazzi, osservatore dapprima con la 4^ Squadriglia Caproni, poi con la 1^ perde la vita durante un volo di prova con il Caproni Ca.4162 con il resto dell'equipaggio, il 26 ottobre 1918.

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ALBINO MOCELLIN
SAN NAZARIO

Brigadiere Carabinieri Reali, n. 13523 matricola. pilota dell'11^ Squadriglia Caproni di stanza a Tahyraqua (Albania). Il 12 ottobre 1916 il velivolo pilotato da Mocellin e dal capitano Ercole, si scontra nei pressi di Zarnec con l'Hansa Brandenburg C.I con con una raffica uccide Mocellin e l'osservatore Corbelli. Decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: Secondo pilota di un apparecchio attaccato, a circa 3000 metri di altezza, da un velivolo caccia nemico, si comportava con grande calma e coraggio nel combattimento aereo, restando colpito a morte. Cielo di Zarnen, 12 ottobre 1916.

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DOMENICO MOTTERLE
NOVENTA VICENTINA

Sergente pilota classe 1893. Fu abilitato al pilotaggio di velivoli da caccia Nieuport e Hanriot e SPAD.

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GIOVANNI NARDI
CAMISANO VICENTINO

Sergente pilota classe 1893, di Ernesto. Della 63^ Squadriglia SP.4 di Ghedi, perde la vita in un incidente in atterraggio dopo una virata troppo stretta, il 6 novembre 1917.

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DOMENICO PADOVAN

Sergente pilota di Noventa Vicentina, classe 1893. Abilitato presso il CFS di Ghedi al pilotaggio dei velivoli Nieuport, Hanriot e Spad. Nel luglio 1918 è presso il Comando Scuole Aviatori. Arrivò alla 77^ Squadriglia Caccia nell'ultimo mese di guerra.

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EGIDIO PELLIZZARI
MOSSANO

(1896-1948) era nato a Mossano (VI). Arruolato come soldato semplice, nel 1916 passò all 9^ Squadriglia Caproni, basata a Verona, con l'incarico di mitragliere. Operò con la sua formazione prevalentemente sulla Val d'Adige. Il 4 agosto di quell'anno si mise in luce durante una missione di protezione fra Costa dei Laghi e Sogli Bianchi. Era mitragliare a bordo di un Caproni Ca.3 pilotato da Clerici e Lista, con osservatore Fugalli, si spezzò il tubo dell'olio del motore di sinistra. Parti del propulsore si stavano distaccando e rischiavano di urtare l'elica. Il pericolo era grave ma Pellizzari, con grande prontezza di spirito, si avventurò sull'ala e riparò in modo provvisorio l'inconveniente permettendo al bombardiere di ritornare alla base. Nel maggio del 1917 lasciò i Caproni per andare a frequentare il corso di pilotaggio. Lo ritroviamo quindi a Bologna, sui velivoli impegnati nella difesa della città. La squadriglia oltre gli S.P.2, dall'aprile del 1918 fu equipaggiata anche con una sezione di Nieuport 11. Egidio Pellizzari, ora diventato caporale, entrò a farne parte. In ottobre il suo reparto passò sugli SVA e fu sciolto alla fine della guerra il 19 novembre 1918. MBVM: "Ottimo mitragliere d’aeroplano prese parte a numerosi bombardamenti offrendo sempre il suo prezioso ed intelligente aiuto ai piloti nel sorvegliare l’apparecchio ed i motori e riparando talvolta i guasti prodotti dal tiro nemico. Sostenne arditamente e con calma esemplare vari attacchi aerei, che sempre respinse". Cielo del Trentino, maggio 1916 – luglio 1917.

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PETRUZZI ALBERTO
VICENZA

Di Nicola, tenente del Genio ufficiale di bordo di dirigibile. Compì 6 missioni di guerra.

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GINO RAIMONDI

Mitragliere, sergente. Classe 1892 di Benedetto. Giunto probabilmente nel 1918 presso la 5^ Squadriglia di stanza a San Pelagio. Il 23 settembre, di ritorno da una azione di lancio manifestini, il Ca. 11496, pilotato da Cagliero e da Corso, ha un incidente in atterraggio e si distrugge. Ne esce quasi illeso.

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FRANCESCO REBESCO
SAN ZENONE DEGLI EZZELINI

Arruolato nel 1916 chiese di diventare pilota. Fu con la 70^ Squadriglia a Gazzo Padovano. Nel 1919 con la 9^ a Zaule (Ts).

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RIGON RICCARDO
VILLAVERLA

Riccardo Rigon nasce a Villaverla il 16 marzo 1895 e raggiunge il fronte come soldato di fanteria. Si trova sul fronte dell’Isonzo proprio durante la disfatta di Caporetto e riesce a rientrare in linea con parte del suo Reparto. L’Italia chiede volontari per conseguire il brevetto di volo e lui fa domanda e, dopo aver superato le visite psicofisiche, viene inviato alla scuola di volo di Cameri e qui incontra il suo quasi paesano, il thienese ten. Arturo Ferrarin; è uno dei suoi ultimi allievi prima del suo trasferimento in una unità da combattimento. Dopo aver conseguito il brevetto va alla scuola di tiro di Cascina Costa e viene poi trasferito alla 7° Squadriglia da bombardamento Caproni; qui svolge numerosi missioni di ricognizione e bombardamento quale secondo pilota. Quasi al termine della guerra un grave incidente pone fine al suo ruolo di pilota del Regio Esercito.

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LIVIO SAMBO
SCHIO

Tenente pilota della 3^ Squadriglia Caproni al 1 gennaio 1917 sul campo di Aviano. Era stato nominato sottotenente il 18 novembre del 1915 e pilota militare in data 1 settembre 1916. Dopo Caporetto viene inviato a Padova e poi sul fronte francese. Medaglia d'Argento al Valor Militare on la seguente motivazione: Ardito pilota d'aeroplano, in numerose e difficili azioni di bombardamento dava belle prove di coraggio e di alto sentimento del dovere, lottando spesso contro le avverse condizioni atmosferiche, non curante dell'intenso ed efficace fuoco delle artiglierie e degli attacchi dei velivoli nemici, riusciva sempre a raggiungere gli obietivi assegnati. Cielo della Fronte Giulia e del Trentino - 20 dicembre 1916 - 9 agosto 1917.

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ALBERTO SANTAGIULIANA
VICENZA

Sottotenente pilota della 49^ Squadriglia di Nove di Bassano dal 14 settembre 1916. Del 29^ reggimento Artiglieria Campale proveniva dal campo scuola di Mirafiori. Il 28 luglio 1917 è trasferito a Torino.

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CORRADINO SARTORI
ROANA

Del 9° Reggimento Artiglieria da Fortezza, allievo Osservatore presso la 49^ Squadriglia di Nove di Bassano dall'ottobre 1916, il 24 novembre con il pilota Teobaldi sono assaliti da un nemico e per la rottura del motore atterrano a Santorso per poi ripartire per il campo. Dall'ottobre del 1917 è con la 33^ Squadriglia con gli S.P.3. Promosso sottotenente il 1 gennaio 1916. MAVM: Osservatore dall'aeroplano, in quattordici mesi di servizio compì numerose ricognizioni con fotografie ed osservazioni di tiri di artiglieria, sempre animato dal maggiore ardimento e dalla migliore volontà. Fatto segno sempre ad intenso fuoco di artiglieria antiaerea, spesso attaccato da velivoli avversari, dimostrò sempre calma ed ammirevole sangue freddo, portando a termine ogni volta le sue ricognizioni con singolare perizia : esempio costante di sprezzo di ogni pericolo, di abnegazione e di fermezza. – Cielo dell'altipiano di Asiago e del Carso, ottobre 1916, dicembre 1917.

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ROMOLO SARTORI
CANOVE DI ROANA

Detto «Romeo» (1897-1933) era nato a Canove di Roana nel vicentino. Entrò a far parte del Battaglione Aviatori nel 1916. L'anno dopo lo ritroviamo all'82a Squadriglia da caccia dove resterà fino al giugno del '18. Entrerà quindi a far parte dell'83a Squadriglia a San Pietro in Gu. In agosto fu coinvolto in un incidente con un Camel britannico che aveva scambiato per velivolo nemico. Gli sparò ma per fortuna l'inglese non fu colpito. Abbatte due aerei avversari di cui uno il 22 ottobre sul Verena. Venne quindi decorato con la medaglia d'argento. Romolo Sartori era grande acrobata. Nel 1919 fu a Mirafi ori dove, tra maggio e giugno, partecipò alle gare di contorno della mostra di Taliedo, vincendo la corsa intitolata all'aeroporto di Istrana. Si impose anche nella gara di acrobazia. Passò quindi come istruttore alla scuola di volo di Ghedi. Suoi allievi furono Tommaso Dal Molin e Francesco Agello che faranno grandi cose al Reparto di Alta Velocità di Desenzano. Diventò sottotenente per merito e fu assunto come collaudatore alla Macchi, con il compito di mettere a punto degli idrovolanti destinati a prendere parte alla Coppa Schneider. Suo fu il collaudo dell'M39 che vinse la manifestazione a Norfolk nel 1926. Il 3 Agosto 1933 con un idrovolante della S.A.M. cadde nel lago di Varese e morì. Fu decorato con una MBVM: Giovane pilota da caccia entusiasta ed ardito, acquisto in breve tempo grande esperienza e singolare perizia. In numerosi voli di guerra, protesse da ogni offesa i velivoli da ricognizione affidatigli, e mitragliò a bassa quota le fanterie avversarie, dimostrando sprezzo del pericolo e fermezza. In vari combattimenti aerei concorse all’abbattimento di due apparecchi nemici. – Altopiano di Asiago – Piave , agosto novembre 1918. B.U 34 del 3 giugno 1921, pag. 1699. .

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ALBERTO SCALCERLE
THIENE

Di Thiene. Tenente dei Lancieri, osservatore d'aeroplano della 13^ Squadriglia Caproni dall'estate del 1917. Partecipa all'impresa di Cattaro con il Distaccamento AR. Fu decorato con tre Medaglie d'Argento al Valor Militare.
MAVM: Osservatore in una squadriglia da bombardamento, con ammirevole slancio, in breve svolger di tempo, prendeva parte a numerose azioni sul territorio nemico, dando prova di grande forza d’animo e di sereno sprezzo del pericolo.- Cielo della Fronte Giulia e del Trentino, 15 giugno – 30 agosto 1917.
MAVM: Prode fra i prodi aviatori delle squadriglie di bombardamento, sfidando volontariamente l’ignoto di una pericolosa navigazione e le difese antiaree nemiche, partecipava al primo audace bombardamento aereo su territorio nemico, in notte brumosa ed illune, conseguendo brillantemente gli obiettivi prefissi. Esempio ammirevole di entusiasmo, di ardimento e di fermezza d’animo. – Cielo di Nabresina e Prosecco, notte sul 26 giugno 1917.
MAVM: Abile e valoroso osservatore, compì numerose azioni di bombardamento diurne e notturne, sfidando, intrepido, l'intenso tiro delle artiglierie nemiche che più volte colpirono il suo velivolo. Attaccato da due apparecchi nemici da caccia, impegnò arditamente un vivace combattimento, costrigendoli alla fuga; costante esempio di calma, di perizia e di valore. Cielo della fronte Giulia, del Piave e del Trentino, settembre 1917- giugno 1918.

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LEONIDA SCHIONA 1894 - 1984
ORGIANO

Pilota di Farman, n. 39613 matricola, è a Krionero, Valona, con la 34^ Squadriglia agli inizi del 1916. Il 22 agosto di scorta a due idrovolanti della Marina vanno ad attaccare il porto di Durazzo. Ma dai campi austriaci si levano velivoli Brandenburg e due idrocaccia che hanno la meglio sulla nostraformazione. Il velivolo di Schiona è colpito dall'asso austriaco Arigi e si posa in mare. L'equipaggio è tratto in salvo da una torpediniera. Il sergente Schiona riferisce al capitano Ercole, che a suo avviso gli austriaci avevano mitragliatrici sincronizzate, ma il comandante gli risponde: "Lei confonde cazzi con fischietti". Quaranta giorni dopo lo stesso Ercole viene abbattuto. Il sergente maggiore Schiona, promosso per meriti di guerra dopo il suo rocambolesco passaggio delle linee, lo va a trovare in infermeria, scatta sull'attenti e gli chiede:" Signor comandante: erano fischietti o cazzi?" poi saluta ineccepibilmente e se ne va. Il 12 ottobre 1916 la 34^ bombarda con quattro aerei gli accampamenti di Divjaka e il velivolo di Schiona viene attaccato da un caccia nemico con cui sostiene un lungo combattimento. A fine anno lascia la squadriglia e lo ritroviamo ad S. Maria La Longa, nel luglio 1917 con la nuova 84^ squadriglia caccia. Il 14 luglio sostiene un combattimento e scarica un caricatore sopra un aereo nemico che vede planare verso Duino. Dopo Caporetto passa alla 78^ squadriglia e il 15 giugno 1917 gli viene attribuita una vittoria, insieme ad altri piloti. Fu decorato con due Medaglie d'Argento al Valor Militare.
MAVM: Pilota da caccia abile ed aggressivo, in 15 mesi svolse grande attività bellica compiendo numerosi voli di scorta, crociera e caccia. Sostenne combattimenti violenti, partecipò a rischiose azioni di mitragliamento, e in parecchie altre occasioni, opponendo alle difficoltà incontrate la sua costanza e il suo entusiasmo, dette mirabili prove di grande valore. Cielo dell'Isonzo e del Piave, 1o luglio 1917-2 novembre 1918.
MAVM: Pilota da caccia abilissimo, ardito, coscenzioso, compiva gran numero di voli di scorta, crociera e caccia. Sosteneva due violenti combattimenti, ed in uno di essi abbatteva un aereo da caccia nemico, salvando, con il suo tempestivo intervento, l'apparecchio al quale era di scorta. Cielo del Trentino e del Piave, 15 novembre 1917-18 aprile 1918.

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GUGLIELMO SOSTER
STRIGNO

Ufficiale aerostiere, tenente di complemento fu promosso capitano per meriti di guerra. Decorato con due Medaglie d'Argento al Valor Militare: "Ufficiale Osservatore di pallone frenato aggredito durante la ascensione da un velivolo nemico, che lo faceva segno a tiro di razzi incendiari e scariche di mitragliatrice, nonostante che l'involucro del pallone fosse stato in più parti colpito, chiedeva di restare in ascensione e continuava fino a sera l'osservazione del settore nemico." Sdraussina, 10 ottobre 1916. "Dall'inizio della campagna, prestando servizio di osservazione dal pallone frenato, ha compiuto oltre 200 ascensioni di guerra, dimostrando in ogni occasione calma, ardimento e sprezzo del pericolo ammirevoli. Attaccato da un velivolo nemico che incendiava il pallone con grande calma, provvedeva ad aiutare il compagno di navicella, non aerostiere, a gettarsi col paracadute, quindi, raccolti gli strumenti di bordo, si gettava egli stesso, appena in tempo per sfuggire a morte certa. Mirabile esempio di cosciente coraggio e fermezza. Carso-Piave, 1916 - 1917

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BRUNO TREVISAN 1891 - 1934
VICENZA

Sottotenente pilota fa parte della ricostituita 21^ Squadriglia nel marzo del 1918. Schieraa a Isola di Carturo vola con velivoli SAML. Inizia le azioni belliche nell'ottobre 1918 e il 1 novembre è costretto ad atterrare fuori campo per un guasto al motore. Fu anche tecnico progettista di motori aerei.

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GUIDO VECELLI
THIENE

Soldato mitragliere della 275^ Squadriglia idrovolanti FBA di Ponza. ×

INNOCENTE URBANI
VALDAGNO

Classe 1893, Sergente pilota della 42^ Squadriglia è a Medeuzza nel settembre 1916, al tempo con il grado di caporale. Ottenne anche il brevetto di pilota di Caproni Ca.3. Nel luglio 1918 è in forza al Comando Scuole Aviatori. Fu decorato con MAVM: "Pilota da aeroplani in numerosi voli sul nemico, dava sempre prova di coraggio, calma e arditezza. Navigando sovente a quote basse, anche in zone difficili per permettere il rilievo particolareggiato dei lavori difensivi del nemico, ebbe più volte l’apparecchio colpito dal cannone e dalla fucileria. Attaccato da parecchi avversari seppe sempre porre l’osservatore in condizioni di ultimare il proprio compito, abilmente sfuggendo all’attacco e arditamente contrattaccando, a seconda dell’efficienza bellica dell’apparecchio da lui pilotato". Carso, 12 febbraio 1916 - 4 giugno 1917.

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EDOARDO VELO
BASSANO DEL GRAPPA

Tenente Osservatore proveniente dal reggimento artiglieria montagna, addetto IX gruppo aeroplani 121^ squadriglia di stanza a Verona. Il 18 novembre 1917 con il pilota Eleuteri si scontrano con tre caccia nemici che con i loro colpi bucano una scarpa a Velo. Il 7 dicembre partecipa, insieme ad altri quattro equipaggi della 121, ad una grande offensiva contro le truppe nemiche a Gallio. Velo è sul SAML 3030 con il pilota veronese Giberti. Attaccati dai caccia nemici della Flik 55, il velivolo è colpito e costretto a scendere a San Pietro in Gù. Velo raccolto morente, riesce a dettare una lettera alla famiglia e muore poco dopo. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Ardito ed entusiasta osservatore dall’aeroplano, sempre volontario nelle più arrischiate azioni di guerra, fu di costanze mirabile esempio a colleghi ed inferiori. Durante un’azione aerea di bombardamento e mitragliamento sul nemico, attaccato da numerosi apparecchi da caccia avversari nella sua strenua difesa venne colpito mortalmente da una mitragliatrice. Conscio della propria fine, conservava anche nei suoi ultimi istanti sereno coraggio e noncuranza delle morte, dicendosi lieto di dare la vita per l’Italia e rivolgendo l’ultimo suo pensiero al dovere compiuto, alla Patria e alla famiglia. - Cielo d’Asiago 7 dicembre 1917.

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CAPITANO TITO G. B. ZAMPERETTI
CORNEDO

Capitano di complemento proveniente da un reggimento di Bersaglieri giunse presso la 28^ Squadriglia Farman alla fine del maggio 1916 sul campo di Villaverla. Il 1 gennaio 1917 si sposta a Chiasellis e vi rimane fino all'ordine di scioglimento della squadriglia che giunge il 10 marzo 1917. Assume il comando interinale della 1° Squadriglia Idrovolanti di Desenzano del Garda dal 22 maggio al 1 giugno quando giunse il comandante effettivo. Il 3 giugno 1917 è perduto lo FBA 426 di Zamperetti e del caporale Alessandro Beretta nel cielo di Arco, a causa di un colpo di contraerea. e (Trento) in combattimento aereo. Decorato con due Medaglie d’Argento al Valor Militare.
MAVM: Assumeva spontaneamente l’esecuzione di una difficile missione, e, nel ritorno, attraversava, con mirabile sprezzo del pericolo , una delle più difficili zone del fronte e veniva abbattuto dall’artiglieria nemica, perdendo la vita. Cielo di Arco , 3 giugno 1917.
MAVM: Osservatore d'aeroplano riportava, da numerose e ardite ricognizioni fotografiche, utilissime informazioni. Malgrado il violento fuoco avversario e gli attacchi di qualche velivolo nemico, condusse sempre a termine i compiti affidategli, dando costante prova di fermezza d'animo e di alto sentimento del dovere. Cielo Tridentino - Cielo Carsico maggio 1916, febbraio 1917.

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ANTONIO ZANCAN

Di Vicenza. Soldato pilota, del reggimento Artiglieria a cavallo diviene pilota il 29 gennaio 1918 ed esordisce con la 121^ squadriglia di Verona il 9 giugno 1918. Il volo comandato per direzione del tiro, fiisce con un cappottaggio e sia Mercati che l'ossservatore rimangono feriti (velivolo SAML).Torna a volare il 7 settembre. Insieme ad altri due piloti della 121^ passa a Castelgomberto per operare con la 115^. Il 20 febbraio 1919 è ancora in forza alla 121^ Squadriglia. Ha compiuto 4 voli di guerra con la 121^ e 8 con la 115^.

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ARTURO ZANNINI

Tenente pilota della 306^ Squadriglia o Sezione Difesa di Terni.

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VALENTINO ZANNINI
THIENE

Il sottotenente pilota Valentino Zannini, classe 1895, si trova con la 4^ Squadriglia Caproni all'atto della sua costituzione il 15 aprile 1916, ad Aviano. Il 1 agosto partecipa con Borghi e Degani all'attacco al silurificio di Fiume a bordo del Caproni 1248. Il 6 agosto il Ca.1134 con a bordo Zannini, Borghi e Manieri viene attaccato da idrovolanti austriaci dopo aver bombardato la stazione ferroviaria di Opicina nel cielo di Miramare. Il fuoco difensivo del bombardiere colpisce al radiatore il Lohner L99 e lo costringe a ritirarsi, ma l'altro l'idro L16 di Banfield, prosegue l'attacco ferendo gravemente Zannini e mettendo fuori uso due dei tre motori. Il Caproni è costretto ad un atterraggio d'emergenza che si conclude contro una casa tra Sistiana e Nabresina. Nell'urto rimase ucciso. Zannini fu sepolto dagli austriaci con gli onori militari e lo stesso Banfield fece recapitare un telegramma sulla sorte dell'equipaggio e immagini delle esequie. Fu decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano, compiva con ottimi risultati numerose ardite ricognizioni ed azioni offensive nel Trentino e nella Carnia Giulia, segnalandosi specialmente, il 1 agosto 1916, nel bombardamento del silurificio di Fiume. Dotato di alto spirito aggressivo attaccava con successo velivoli nemici da caccia ad Oppachiasella, sull'altopiano dei Sette Comuni, sul campo di aviazione di Pergine, aobbligandone alcuni a precipitosa fuga. Cadeva colpito a morte in un aspro e lungo duello, durante una azione offensiva sulla regione Carsica. Cielo di Nabresina, 6 agosto 1916.

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GINO ZANUSO
VALDAGNO

Di Abramo brevetto n° 149 divenne pilota militare nel 1913. Ufficiale dei Bersaglieri, nel settembre del 1917, con il grado di maggiore, fu al comando del II° gruppo aereo in forza alla 3a Armata, sostituendo il maggiore Capuzzo. Dopo la ritirata di Caporetto mantenne il comando dell'unità, che però passò alle dipendenze della 4a Armata. Raggiunto il grado di tenente colonnello volò con la 132a Squadriglia fino al luglio del 1918, quando assunse il comando del Gruppo difesa settentrionale, passando alla 122^. Decorato di MAVM: Tenente colonello pilota d’aeroplano, tenne per 10 ininterrotti mesi il comando di un gruppo aeroplani da ricognizione, sapientemente coordinando l’opera delle dipendenti squadriglie sulla fronte dell’Isonzo prima, e poi fra Piave e Brenta. Nonostante l’eseguità dei mezzi ottenne dai propri reparti alto rendimento e brillanti risultati. Incitatore dei propri dipendenti fu ad essi costante esempio di attività, ardire e spirito di sacrificio. Con sereno sprezzo del pericolo, sfidando ripetutamente gli aerei nemici e il bene aggiustato tiro d’artiglieria avversaria dalla quale ebbe l’apparecchio anche colpito esegui voli di ricognizione e di bombardamento. Il 24 e il 28 agosto, il 4 novembre e il 13 dicembre 1917, dopo aver predisposto con ogni cura l’azione dei propri mezzi aerei vi partecipò egli stesso, portandosi in testa ai velivoli a bombardare le posizioni nemiche predesignate e scendendo poi su esse a mitragliarle a bassissima quota. – Fronte dell’Isonzo, del Piave e del Brenta, Aprile 1917- gennaio 1918.

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