Il Fronte del Cielo - Uomini - Aviatori Friulani

 
           

ANCONA UMBERTO

Ten. Osservatore

di Trieste

BERNI GISULFO

Ten. pilota

di Cividale

BRANDOLINI ARNALDO

Sten.  pilota

di Udine

BRESIL ANTONIO

Serg. pilota

di Prata di Pordenone

BROILI FRANCESCO

Sten. pilota

di Udine

BRUNETTA AGOSTINO

G. M. Oss.

di Azzano Decimo

           
           

BRUSADIN EDOARDO

Serg. pilota

di Borgo Meduna

BUREI GIUSEPPE

Sold.  mitragliere

di Pordenone

BURELLO INNOCENTE

Ten. pilota

di Pavia di Udine

BUTTAZZONI AGOSTINO

Serg. pilota

di San Daniele del Friuli

CADEL VITTORIO

S.Ten. Osservatore

di Fanna

CANTARUTTI TARCISIO

Sold. mitragliere

di Manzano

           
           

CARASSO GIUSEPPE

Ten. V.  pilota

di Udine

CAVALLARIN OMERO

Ten. pilota

di Trieste

CESA ANTONIO

Sten.  pilota

di  Sacile

CIANI GIOACCHINO

Capor. mitragl.

di  Buja

COLERTINI TEODORO

Mitragliere

di  Udine

COPELLO ANGELO

Sten. Oss.

di  Latisana

           
           

DANIELLI RICCARDO

Ten. Oss.

di  Trieste

DE CARLI EZIO

Sten. Oss.

di  Gemona

DEGANI UGO

Ten. pilota

di Udine

DELLA MARTINA GIOVANNI o PRATESI G.B.

Ten. pilota

di Trieste

DE MARCHI GIORGIO

2 Capo pilota

di Pordenone

D'ODORICO GIACOMO

Serg.  pilota

di Udine

           
           

DREOSSI GIUSEPPE

Ten. Osserv.

di Cervignano

DRI EMILIO

S.capo pilota

 

FINATI TIZIANO

Marò pilota

di Pordenone

FRANZI EZIO

Sold.  pilota

di  Sacile

FROVA CARLO

Ten.  pilota

di  Caneva

GORI GIOVANNI

Capit.  pilota

di  Sacile

           
           

IVE G. BATTISTA

Cap.  Osserv.

di Latisana

LIUT ELIA

Serg.  pilota

di Fiume Veneto

 

LODOLO BRUNO

Ten. pilota

di Sacile

MADUSSI RICCARDO

Serg.  pilota

di  Artegna

MAGISTRIS ENRICO

Ten. pilota

di Udine

MANTOVANI OSVALDO

Serg. magg. mot.

di Bertiolo

           
           

MARCHESINI PIETRO

Capit.  pilota

di Udine

MARCON CLEMENTE

Sold. mitragl.

di Raccolana

MAROSSI QUINTO

Pilota

di Sacile (?)

MASUTTI RUGGERO

Capor. pilota

di Maniago

MORTERRA PIETRO PAOLO

G.M.  pilota

di Trieste

MOSCA EDOARDO

2 capo pilota

di Trieste

           
           

PARVIS GIULIANO

 PESSI GIORGIO

Ten. pilota

di Trieste

PASUT GIOVANNI

Serg. m. pilota

di S. Vito al Tagliamento

PETRI TULLIO

Ten. pilota

di Tavagnacco

PIANCA EMIDIO

Sten. pilota

di Sacile

PIELI GIOVANNI

Serg. Osserv.

di Forni di Sopra

RIZZANI LEONARDO

Capit. Osserv.

di Udine

           
     
           

TOFFOLETTI G. BATTISTA Ten. pilota

di Pordenone

VENDRUSCOLO ELIO

Serg.  pilota

di Udine

VENIER SEVERINO

Capor.  pilota

di S. Giorgio D. R.

     
           

ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE, ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC. I CADUTI SONO INDICATI CON UNA STELLA



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ARNALDO BRANDOLINI
UDINE

Sottotenente pilota di complemento proveniente dal 6° Reggimento Genio Ferrovieri. Nato il 5 novembre 1891, figlio di Filippo, entra in aviazione il 4 marzo 1917. Consegue le abilitazioni al pilotaggio dei velivoli SAML e Nieuport, rispettivamente il 16 novembre 1917 e il 1 maggio 1918. Il 14 giugno fu assegnato alla 75^ Squadriglia Caccia sul campo di Ganfardine (VR), ma il 22 giugno raggiunge la 79^ Squadriglia.

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TULLIO PETRI
TAVAGNACCO (PN)

Tenente pilota, figlio di Tobia, serrvì con la 31^, la 22^ e la 61^ Squadriglia compiendo 52 voli di guerra, ad iniziare dal 31 luglio 1916. Dall'aprile 1917 al maggio 1918 fu allontanato dal fronte per prestare servizio presso la Commmissione Collaudi del Piemonte. Decorato con Medaglia d'Argento e Medaglia di Bronzo al Valor Militare. Il 25 ottobre 1918, avuto il velivolo colpito, fu costretto a scendere in territorio nemico. Fatto prigioniero, riuscì a fuggire. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota di aeroplano di salda fibra e di eccezionale ardimento, in servizio di ricognizione prestava instancabile la sua opera in zona difficilissima dimostrando in 52 voli di guerra entusiasmo e fede non comuni, sprezzo della vita, noncuranza del pericolo. Riaffermava tali sue doti in o combattimenti aerei sostenuti tutti con animo da soldato e con rara abilità. Abbattuto col fuoco antiaereo e fatto prigioniero, col fermo contegno tenuto di fronte al nemico, dava prova del suo alto sentimento d'italianità. Con audacia e tenacia affrontava e superava sacrifici e pericoli gravi, attuando la fuga per tornare al proprio posto di combattimento, recando preziose notizie sul nemico. Fulgido esempio di puro amor di patria e di elevato sentimento del dovere. - Alpi Trentine, luglio 1916, monte Grappa, ottobre 1918, MBVM: Pilota d'aeroplano, compì nella difficile ed aspra zona Trentina numerose ricognizioni sul nemico. Con calma, coraggio e fermezza, portò a termine i suoi mandati, quantunque spesse volte fosse ostacolato da avverse condizioni atmosferiche, dai velivoli e dalle artiglierie dell'avversario, che più volte danneggiarono il suo apparecchio. Prese parte a varie azioni offensive, con slancio ed entusiasmo, dimostrando di possedere belle ed elevate virtù militari. – Cielo del Trentino, agosto 1916-aprile 1917.

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ANGELO COPELLO
LATISANA (UD)

Sottotenente Osservatore della 1^ Squadriglia Caproni. Di Carlo nato il 23 dicembre 1890. Risulta in forza a partire dal maggio 1918. Il 25 agosto 1918 fu trasferito alla 14^ Squadriglia.

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GIO BATTISTA PRATESI
TRIESTE

Tenente Osservatore della 3^ Squadriglia Caproni. Di Rodolfo, dell'80 Reggimento Fanteria. Il vero nome era Della Martina Giovanni. Fu promosso per meriti di guerra. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Arditissimo osservatore d'aeroplano, diurante l'avanzata delle nostre fanterie, discendeva ripetutamente a bassissima quota per mitragliare il nemico, dando per primo mirabile esempio di cameratismo tattico con la fanteria e per la fanteria. – Cielo della Valle del Vippacco, 14 maggio 1917. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore di aeroplano, valorosamente partecipava ad un'ardita azione di bombardamento aerea partendo di notte, senza luna e facendo ritorno al proprio campo all'alba. – Cielo di Nabresina, 26 giugno 1917.

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QUINTO MAROSSI
SACILE

Soldato pilota della 203^ Squadriglia con Caproni Ca5. Nell'ottobre del 1918 era a Poggio Renatico

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TEODORO COLERTINI
UDINE

Soldato mitragliere della 182^ Squadriglia con Caproni Ca5. Nato il 23 marzo 1891 ed entrato in aviazione il 30 settembre 1917 proveniente dal 1° Reggimento fanteria entra in aviazione nel settembre del 1917. Il 12 luglio 1918 arrivò alla 182^ di Ghedi.

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CLEMENTE MARCON
RACCOLANA UDINE

Soldato mitragliere, classe 1894 n. 14146 matricola, della 6^ Squadriglia Caproni, dove era giunto il 3 settembre 1917 proveniente dalla 13^ Squadriglia. Inizia le missioni di guerra il 2 novembre 1916. Decorato con Medaglia d'Argento al valor Militare per una azione del 11 agosto 1917. Ha compiuto 25 bombardamenti al 22 agosto 1918. MAVM: Mitragliere calmo ed ardito, con slancio ed entusiasmo prendeva parte a lontane e pericolose azioni di bombardamento sia di giorno che di notte sfidando spesso le avverse condizioni atmosferiche; bell'esempio di elevato spirito militare e di sereno sprezzo del pericolo. – Cielo del Carso e dell'Istria, 11 agosto 1917-28 febbraio 1918.

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TARCISIO CANTARUTTI
MANZANO UD

Soldato mitragliere, Medaglia d'Argento al Valor Militare. Ad Aviano, nell'agosto del 1917 è con la 2^ Squadriglia Caproni e partecipa all'azione su Pola. Subito dopo Caporetto transita nella 6^ Squadriglia Caproni. Il 27 ottobre 1918 effettua un bombardamento su Vittorio Veneto nel quale perde la vita

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EZIO FRANZI
SACILE PN

Soldato pilota della 72^ squadriglia Caccia in servizio dal gennaio del 1918. N. 815 matricola. Pilota esperto e arditissimo il 20 maggio 1918 fu costretto all'atterraggio presso Pinzolo in Val Rendena. Il velivolo Hanriot benchè danneggiato fu catturato e rimesso in efficienza. Dal rapporto di alcuni informatori nacque il sospetto che Franzi avesse disertato. Per tale motivo fu aperta una inchiesta che si risolse negativamente. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Arditissimo pilota d'aeroplano, eseguiva numerosi voli di guerra, sostenendo brillantemente combattimenti aerei. Il 18 marzo 1918 attaccava un apparecchio nemico, e malgrado la tenace difesa dell'avversario dopo lunga ed aspra lotta lo faceva precipitare nelle nostre linee. Il 19 marzo 1918 attaccava un altro apparecchio nemico, costringendolo ad atterrare sbandato nelle linee proprie. – Cielo del Garda, 18 marzo 1918.

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UGO DEGANI
UDINE

Sottotenente Osservatore della 4^ Squadriglia Caproni classe 1888, 27° Fanteria. Arrivò alla Squadriglia il 2 giugno 1916. Compie la prima azione di guerra il 1 agosto 1916 con il bombardamento di Fiume. Passò poi alla 14^ Squadriglia Caproni e operò sul fronte francese. Decorato di Medaglia di due Medaglie d'Argento al Valor e di due aglie di Bronzo. Motivazione Medaglia di Bronzo: "Su apparecchi terrestri, percorrendo un lungo tratto di mare aperto in condizioni avverse, riusciva, con altri, a raggiungere le Bocche di Cattaro e a colpire con grande esattezza ed efficacia gli obiettivi navali, ritornando con tutti gli altri alla base, nonostante le deviazioni inevitabili nella crescente foschia. Bocche di Cattaro, 4-5 ottobre 1917". Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Aviatore sicuro, esempio d'ardimento di fermezza in tutte le difficili e lontane azioni di bombardamento eseguite, in combattimenti aerei seppe fugare l'avversario col calmo e coraggioso impiego della sua mitragliatrice. Si abbassò a mitragliare truppe e trasporti avversari in condizioni difficili di tempo e di luogo, con cosciente sprezzo del pericolo, seppe portare a compimento il mandato affidatogli. - Cielo Alto e Medio Isonzo-Cielo del Carso, 20 agosto, 4 ottobre 1917. -

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EDOARDO BRUSADIN
BORGO MEDUNA (PN)

Sergente pilota della 4^ Squadriglia Caproni, compie la prima azione di guerra il 5 febbraio 1918. Muore il 30 giugno 1918 per un incidente di volo sul campo di Verona.

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BRUNO LODOLO
UDINE

Tenente pilota classe 1893 dell'8° Reggimento Alpini, brevettato al volo il 1 luglio 1917. Pilota di velivoli SAML, Aviatik, Farman, Nieuport e Hanriot. E' in Libia con la 106^ Squadriglia di Tripoli dal 1 giugno al 30 ottobre 1917. Dal 15 marzo al 30 luglio con la 74^ Squadriglia a Castenedolo, poi con la 72^ Squadriglia. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Arditissimo pilota da caccia, compiva in breve tempo, quantunque non in perfette condizioni di salute, numerosi voli su di una aspra zona montuosa. Durante una azione pure di alta montagna, in un volo durato oltre due ore, con assoluto sprezzo del pericolo, scendeva più volte a bassissima quota, lungamente trattenedosi a mitragliare truppe e convogli avversari, quantunque fosse fatto segno a vivo fuoco delle mitragliatrici e della fucileria. Al termine del volo, mentre sempre da bassissima quota, in fondo valle, stava per mandare un messaggio, essendo precipitato, dopo aver urtato nelle funi di una teleferica, ed essendo rimasto ferito piuttosto gravemente, incurante di sè, primo suo pensiero fu quello di comunicare al comando di divisione le informazioni sul nemico. – Cielo del Tonale, 14 agosto 1918.

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PIETRO MARCHESINI
UDINE

Capitano pilota di Sebastiano del 12° Reggimento Fanteria. Fa parte della 72^ Squadriglia. A settembre del 1918 è a POnte San Pietro (BG) con una Sezione della 122^ Squadriglia.

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ELIA LIUT
FIUME VENETO (PN)

Sergente pilota. Nel maggio del 1916 fa parte di una sezione di Nieuport che viene aggregata alla 32^ Squadriglia sul campo di Villaverla. Nello stesso mese viene trasferito alla nuova 75^ Squadriglia caccia in formazione sul campo di Verona. A fine novembre 1917 è con la 80^ Squadriglia. Nel maggio del 1918 lo troviamo presso la 77^ Squadriglia SPAD di Marcon.

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GIULIANO PARVIS 1891 - 1933
TRIESTE

Tenente pilota, il vero nome è Giorgio Pessi decorato con 2 Medaglie d'Argento al Valor Militare. Arruolato volontario nel 2° Reggimento Cavalleria ottenne il trasferimento in aeronautica e il 10 ottobre 1916 (alla Malpensa) ricevette il brevetto avanzato di pilota. Nella zona di Milano fu istruttore fino al maggio del 1917. Il 3 maggio del 1917 prese il nome di guerra di Giuliano Parvis, per evitare, in caso di cattura, di essere considerato un traditore degli austroungarici. Pessi terminò la scuola di guerra a San Giusto e il 25 maggio 1917 fu inviato al comando dell'82^ Squadriglia malgrado la sua inesperienza bellica. Il 13 giugno fu trasferito al 78^ Squadriglia Caccia e il mese seguente alla 91^ Squadriglia. Voleva volare con un caccia monoposto SPAD S.VII con un emblema personale sulla carlinga di una luna crescente. Pessi vinse il suo primo combattimento aereo il 2 agosto 1917. Tutti i suoi successi furono condivisi con assi del volo come Ferruccio Ranza, Giovanni Sabelli e Francesco Baracca. Egli prese servizio nella 91^ Squadriglia sino al 16 marzo 1918. Egli fu trasferito al commissariato generale delle forze aeree. Il successivo 20 agosto Pessi venne trasferito negli Stati Uniti d'America per un corso di aggiornamento al volo pilotando un Caproni Ca.5 (Ca.44) sino alla fine del conflitto. Il 1 febbraio 1919,la commissione di valutazione dell'aviazione militare gli riconosce sei vittorie aeree. Una di queste fu negata, quella del 6 novembre 1917 dove sconfisse in un duello aereo l'asso austro-ungarico Rudolf Szepessy-Sokoll. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota da caccia aggressivo e ardito, si distingueva in numerosi combattimenti per valore e perizia, abbattendo o concorrenro ad abbattere, in breve periodo di tempo, quattro velivoli nemici. – Cielo del Monte Faiti, di Doberdò, del Monte Cucco e di Savogna, 2 agosto-26 ottobre 1917. (Sanzionata con decreto luogotenenziale 15 settembre 1918).

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AGOSTINO BRUNETTA 1895 - 1920
AZZANO DECIMO

Nacque il 13 marzo 1895 ad Azzano Decimo, provincia di Pordenone, figlio di Giuseppe e Ida Zanussi, il più giovane di 9 fratelli. Frequentò in successione il collegio Brandolin-Rota di Oderzo, il collegio Arcivescovile di Udine, l'Istituto Nautico di Chioggia. Uscitone dopo l’entrata in guerra dell’Italia, avvenuta il 24 maggio 1915, fu arruolato nella Regia Marina con il grado di Aspirante guardiamarina di complemento. Attratto dal mondo dell’aviazione, dopo un corso di pilotaggio per velivolo idrovolante a Venezia, entrò in servizio nella 2ª Squadriglia di stanza sull’idroscalo di Sant'Andrea, a partire dal 1 luglio 1916. In tale reparto, equipaggiato con idrovolanti FBA, si distinse subito per coraggio ed ardimento. Il 28 settembre dello stesso anno il Ministero della Marina gli attribuì un Encomio solenne come Aspirante guardiamarina con la seguente motivazione: Per l'ardimento, l'abilità e la calma dimostrata nel compiere efficacemente un'audace missione aerea. L'11 febbraio 1917 in coppia con il tenente di vascello Garbarino, abbatte un apparecchio austriaco, e in seguito alla morte del comandante dovette prendere i comandi dell'aereo ed effettuare un rocambolesco ammaraggio, salvando il velivolo. Per questo fatto fu decorato con la concessione della terza Medaglia d'argento al valor militare. Promosso sottotenente di vascello per meriti straordinari di guerra con Regio Decreto del 15 aprile 1917, due giorni dopo lasciò il suo reparto per entrare a far parte della neocostituita 252^ Squadriglia. Il 17 aprile partono 4 FBA oltre ad altri 4 della squadriglia francese di Grado (Italia) e 7 Nieuport francesi del Porto di San Nicolò per intercettare degli idrovolanti austriaci ed abbattono a 15 miglia dalla costa un Lohner K ma al rientro l'FBA del Sottotenente macchinista Giulio Viner che aveva a bordo il motorista Renato Spada deve ammarare in emergenza vicino alla foce del Piave. Un altro FBA con il Capitano di Cavalleria Paolo Avogadro parte per catturare i due austriaci ma a causa delle condizioni meteorologiche peggiorate si rovescia nell'ammaraggio e vengono presi a bordo dal Macchi L.3 del Guardiamarina Brunetta che poi non riesce a ripartire per il brutto tempo finendo catturati dalle torpediniere austriache. Al termine della guerra risultava decorato con tre Medaglie d’argento, due di bronzo al valor militare, un encomio solenne e una promozione a sottotenente di vascello per merito di guerra. Al termine della sua prigionia nel corso del 1919 fu promosso tenente di vascello ed entrò in servizio permanente effettivo passando al comando della 252ª Squadriglia. A partire dal luglio 1920 fu destinato a prestare servizio presso la della Stazione Idrovolanti della Regia Marina "Giorgio Fiastri" a La Spezia, dove morì per un incidente di volo il 21 dello stesso mese. . A Brunetto fu intitolato l'aeroporto di Orbetello.
1. Medaglia d’Argento, D.L, 4 novembre 1916. Guardiamarina di complemento. Osservatore di idrovolante effettuava il bombardamento di un obbiettivo militare del nemico in presenza di sette idrovolanti austro-ungarici e non prendeva caccia se non dopo aver attaccato efficacemente con la mitragliera uno di essi. – Rovigno, 16 ottobre 1916.
2. Medaglia d’Argento, D.L. 31 gennaio 1917. Guardiamarina di complemento: Quale osservatore di Idrovolante attaccava con la mitragliatrice un gruppo di cinque idrovolanti nemici, riuscendo ad impedire che bombardassero le nostre siluranti di scorta. – Alto Adriatico.
3. Medaglia d’Argento, conferitagli sul posto e sanzionata con D.L. 18 marzo 1917. Guardiamarina di complemento: Osservatore di idrovolante e pilota militare, nella perigliosa contingenza di un bombardamento aereo, mentre dappresso incalzava la Raffica dei proiettili, si interponeva fra il volante e il cadavere del proprio pilota, riuscendo a prendere mare senza alcuna avaria – Alto Adriatico, 11 febbraio 1917.
4. Medaglia di Bronzo, D.L. 29 agosto 1916. Aspirante di vascello: Osservatore di idrovolante, in un’azione di bombardamento aereo, eseguito in pieno giorno i mezzo al fuoco di numerosa artiglieria antiaerea, dette prova di calma e di ardimento. – Trieste, 15 agosto 1916.
5. Medaglia di bronzo, D.L. 14 febbraio 1917. Guardiamarina di complemento: Nella ricognizione di una piazza marittima, arditamente attraversava il tiro di numerose artiglierie per bombardare una grossa nave nemica, rientrando felicemente alla base con l’apparecchio più volte colpito. – Alto Adriatico, 21 dicembre 1916.
6. Promozione straordinaria per merito di guerra al grado di Sottotenente di vascello, R.D. 15 aprile 1917.
7. Encomio solenne, Ministero della Marina 28 settembre 1916. Aspirante di vascello: Per l’ardimento, l’abilità e la calma dimostrata nel compiere efficacemente un’audace missione aerea.

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VITTORIO CADEL
FANNA

Medaglia d'Argento al Valor Militare: "Osservatore di aeroplano, eseguiva numerose ricognizioni, dando prova di singolare ardimento. Durante un'osservazione di tiro, eseguita tra violente raffiche dell'artiglieria nemica, attaccato da due apparecchi da caccia, impegnava un violento combattimento, finchè colpito a morte, precipitava al suolo. Cielo della Macedonia Serba, 29 aprile 1917". Cadel è con la 41^ Squadriglia dalla primavera del 1916 su velivolo Caudron. L'8 agosto è sul campo di Bolzano del Friuli. Il 17 settembre con il Caudron pilotato da Tonkel viene attaccato da due velivoli nemici e rimane ferito nel corso di un avventuroso atterraggio. Il 18 settembre il reparto si trasferisce sul campo di Oleis. MAVM: Osservatore di aeroplano, eseguiva numerose ricognizioni, dando prova di singolare ardimento. Durante un'osservazione di tiro, eseguita tra violente raffiche dell'artiglieria nemica, attaccato da due apparecchi da caccia, impegnava un violento combattimento, finchè colpito a morte, precipitava al suolo. – Cielo della Macedonia Serba, 29 aprile 1917.

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GIUSEPPE BUREI
PORDENONE

Mitragliere della 72^ Squadriglia caccia a partire dal 1 gennaio 1917.

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GISULFO BERNI
CIVIDALE

Tenente pilota dal 1916, appartenente al 2° Reggimento Genio, classe 1896, è con la 131^ Squadriglia fin dalla formazione nella primavera del 1917. Vi rimarrà raggiungendo il grado di capitano fino al termine delle ostilità. Prende sede sul campo di Lavariano con i nuovi velivoli PomilioDopo Caporetto è sul campo di Padova mentre il 4 febbraio va a Fossalunga, e il 31 maggio a Marcon. Il 29 ottobre il Pomilio di Berni e Magistrelli si batte con vari nemici riuscendoli a metterli in fuga, ma rientrando gravemente danneggiato. Nominato sottotenente il 30 maggio 1915 e capitano il 16 marzo 1918. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Militare: "Pilota esperto e valoroso, nelle più difficili circostanze diede prova di calma e ardimento. Il 29 ottobre 1917, attaccato da un caccia nemico molto addentro alle linee avversarie, lo contrattaccava decisamente, fugandolo. Il 19 novembre 1917 si offriva volontario per una difficile ricognizione lontana e ne riportava fotografie e notizie importantissime. Altipiano Carsico-Friuli, luglio-novembre 1917".

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AGOSTINO BUTTAZZONI
RAGOGNA

Sergente pilota classe 1892 appartenente al Corpo Aeronautico. Di Luigi, entrò nel Regio Esercito il 7 settembre 1912. Al 15 aprile 1916 è mitragliere presso la 30^ Squadriglia sul campo di Verona. Divenuto pilota è, nei giorni di Caporetto con la 82^ Squadriglia. Il 7 novemnre è costretto ad un atterraggio di fortuna sul fiume Livenza dopo aver sostenuto un combattimento con il tedesco Buttman. Nonostante fosse fatto segno ad un intenso fuoco di fucileria riuscì a sfondare il serbatoio del velivolo e a incendiarlo. Riuscirà poi a rientrare al reparto.

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FRANCESCO BROILI
UDINE

Tenente Osservatore presso la 4^ Squadriglia per l'Artiglieria dal settembre 1915 sul campo di Gonars. Pilota con la 7^ Squadriglia Caproni dalla primavera del 1916, il 13 settembre partecipa al bombardamento di Trieste. Il 3 dicembre, al ritorno da una missione su Dottogliano, il Ca 719 di Broili viene attaccato da due caccia. Colpito ad un motore il bombardiere cade in vite per 800 metri ma Broili riesce a recuperarlo ed ad effettuare un atterraggio di fortuna vicino Cormons. Passato alla caccia con la 76^ Squadriglia, cade in combattimento il 14 maggio 1917 nei pressi di Gorizia, precipitando intorno a Ciprianisca, Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano, compì numerose ricognizioni e lontani precisi bombardamenti, distinguendosi in quello del Silurificio di Fiume (1° agosto 1916). Di ritorno da un'azione offensiva, attaccato da due apparechi da caccia nemici, con abile manovra impegnava combattimento con gli avversari, e mirabile esempio ardimento e sprezzo del pericolo, costringeva un velivolo a ritirarsi e l'altro a planare decisamente. – Trentino-Carsia Giulia, ottobre 1915-dicembre l9l6. Croce di Guerra: Uscito volontario in volo di ricognizione, attaccato da due velivoli nemici, incontrò gloriosa morte. – Cielo di Gorizia, 14 maggio 1917.

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CARLO FROVA
UDINE

tenente complemento genio gruppo aeroplani, 13^ Squadriglia Caproni. Muore il 26 ottobre 1917 nei pressi di S. Lucia di Tolmino. Era con la 13^ fin dalla fondazione, nell'agosto 1916. Medaglia D'Argento al Valor Militare: Abile pilota in una squadriglia da bombardamento, nelle numerose azioni compiute sul nemico, con grande calma e ardimento, assolveva sempre il compito affidatogli, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, l'intenso tiro e gli attacchi degli apparecchi avversari. – Cielo della fronte Giulia e del Trentino, 3 dicembre 1916-23 agosto 1917.

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RUGGERO MASUTTI
MANIAGO

Caporale pilota, gruppo aeroplani, squadriglia idrovolanti, n. 1058 di matricola. – Ardito pilota d'aeroplano, dava ripetute prove di alte virtù militari, portando a compimento, contro ogni ostacolo, difficili operazioni. Perdeva poi la vita in una prova di apparecchio. Castiglione delle Stiviere, 16 giugno 1917.

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GIOVANNI PIELI
FORNI DI SOPRA

Sergente fanteria, n. 66600 matricola. MBVM: Ottimo mitragliere osservatore di idrovolanti, ha eseguito numerosissimi bombardamenti di obiettivi nemici, superando con ammirevole calma e coraggio forti difese antiaeree e rientrando talvolta coll'apparecchio colpito. – Basso Adriatico, maggio ottobre 1918.

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TIZIANO FINATI
PORDENONE

Marò pilota della 256^ Squadriglia Idrovolanti dove arriva nel giugno 1917, a Venezia. Nel novembre transita alla 260^ Squadriglia montata sui nuovi Macchi M5. Muore il 3 novembre in un incidente di volo con il Macchi numero 1.

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INNOCENTE BURELLO
UDINE

Nato nella frazione Risano. Tenente di nun Reggimemto di Artiglieria da campagna, pilota della 38^ Squadriglia. Classe 1983 del 30° Reggimento Artiglieria da campagna. Alla fine di febbraio del 1917 si mobilita a Risano con apparecchi S.P.2. Cade il 23 ottobre 1917 insieme all'Osservatore D'Audino a seguito dell'attacco di tre caccia sull'Hermada. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano audace e pieno d'ardire, eseguiva numerosi perigliosi voli su territorio nemico, noncurante del preciso e nutrito fuoco antiaereo e degli apparecchi avversari. Durante una ricognizione fotografica eseguita senza scorta nell'interno delle linee nemiche, veniva attaccato da tre caccia avversari, e dopo tenace lotta, precipitava coll'apparecchio incendiato in territorio nemico, incontrandovi gloriosa morte. Cielo di Ceroglie, 23 ottobre 1917.

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GIACOMO D'ODORICO
UDINE

Sergente pilota della 8^ Squadriglia Caproni formata alla Comina il 25 marzo 1916. Il 1 agosto 1916 partecipa ala bombardamento del silurificio Whitehead di Fiume, secondo pilota con Romelli gudagnandosi la citazione sull'Ordine del Giorno del Comando Battaglione Aviatori. Il 13 settembre non torma dall'attacco al cantiere degli idrovolanti di Trieste. Fu visto precipitare in fiamme tra Aquileia e Villa Vicentina. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare

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GIOVANNI PASUT
SAN VITO AL TAGLIAMENTO

Sergente maggiore pilota prendeva sede al campo di Lavariano con la 131^ Squadriglia Pomilio nel marzo del 1917. della 8^ Squadriglia Caproni formata alla Comina il 25 marzo 1916. Il 1 agosto 1916 partecipa ala bombardamento del silurificio Whitehead di Fiume, secondo pilota con Romelli gudagnandosi la citazione sull'Ordine del Giorno del Comando Battaglione Aviatori. Il 13 settembre non torma dall'attacco al cantiere degli idrovolanti di Trieste. Fu visto precipitare in fiamme tra Aquileia e Villa Vicentina. Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota d'aeroplano, in ogni suo atto dimostrò ardente entusiasmo ed abilità, Volontario in molte e difficili ricognizioni, in numerosissimi voli di guerra rifulsero la pertinacia negli sforzi ed il sereno valore. Collegando le nostre fanterie audacemente portandosi a bassissime quote, riportava preziose informazioni ai nostri comandi, gettando lo scompiglio nelle masse nemiche con bombe e lunghe e aggiustate raffiche di mitragliatrice. Mirabile e costante esempio di fede e ardimento, Cielo del Piave 26 giugno 1918.

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SEVERINO VENIER
SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA

Caporale pilota della 78^ Squadriglia Caccia di San Luca di Treviso. Il 25 luglio aiuta Fucini ad abbattere un Brandemburg nei pressi di Cornuda. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota da caccia di alto rendimento, dimostrò mirabili doti di coraggio e di fermezza. Nel caso della nostra offensiva sostenne con perizia e risolutezza ben tredici combattimenti, brillantemente contribuendo all'abbattimento di tre aeroplani nemici e raggiungendo così la sua quarta vittoria. – Cielo del Piave, 26 maggio-2 novembre 1918.

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GIUSEPPE DREOSSI
CERVIGNANO DEL FRIULI

Sottotenente osservatore che inizia con la 62^ Squadriglia di Arcade nel giugno del 1918. Sciolta la squadriglia quasi immediatamente, Dreossi raggiunge la 28^ di Marcon. Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Ottimo osservatore d'aeroplano, calmo e sereno in breve tempo compì numerosi voli di guerra, completamente assolvendo il proprio compito, nonostante l'intenso e continuo tiro nemico antiaereo che più volte gli colpì l'apparecchio, e volando quasi sempre a bassa quota, per meglio individuare le truppe avversarie e bombardarle con efficacia. Nel compimento del suo dovere dimostrò entusiasmo, slancio e fermezza. – Piave, settembre-ottobre 1915.

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ANTONIO BRESIL
PRATA DI PORDENONE

Sergente maggiore pilota 1^ Squadriglia Caproni dalla metà del 1917. E' sul campo della Comina. Dopo Caporetto ripiega a San Pelagio e rimane con la squadriglia fino al termine delle ostilità. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Pilota d'aeroplano da bombardamento, ebbe sempre calma e perizia pari all'audacia. Durante un volo di offesa su di un obiettivo violentemente sbarrato dal fuoco nemico, rimasto colpito a morte l'ufficiale osservatore, con calma e con abilità ammirevoli perseverava nel proprio compito e cooperava alla buona riuscita dell'azione riportando in salvo l'apparecchio gravemente danneggiato. – S. Donà di Piave, 16 giugno Io18. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Abile pilota di aeroplano da bombardamento, si distinse in ogni azione per ardimento e fermezza. Partecipò a numerosi bombardamenti, sia diurni, sia notturni, superando le aspre difficoltà di avverse condizioni atmosferiche e l'intenso fuoco di batterie antiaeree nemiche che gli colpirono sovente l'apparecchio in parti vitali. Fu sempre guidato da vivo entusiasmo. – Cielo del Trentino e del Piave, giugno-ottobre 1918.

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EZIO DE CARLI
GEMONA

Tenente Osservatore della 62^ Squadriglia a partire dalla metà del 1918. Croce di Guerra (Piave, agosto-ottobre 1918)

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ELIO VENDRUSCOLO
UDINE

Sergente pilota classe 1893, di Arturo proveniente dl Corpo Aeronautico, il 1 gennaio 1916 è con la 2^ Squadriglia Farman e poi, dal 1 gennaio 1917 con la 24^ Squadriglia sul campo di Cavazzo Carnico. Decorato di Medaglia d'Argento al Valor Militare: "Abile e ardito pilota d'aeroplano, in numerosi voli di guerra in zona di alta montagna dimostrò di possedere quella sicura coscienza del dovere e quello sprezzo del pericolo che, rendendolo incurante della intensità delle difese antiaeree nemiche e degli attacchi degli apparecchi avversari, sempre lo guidarono alla completa esplicazione degli importanti compiti affidatigli. Cielo della Carnia, del Medio Isonzo, del Trentino, marzo-settembre 1917."

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OMERO CAVALLARIN
TRIESTE

46° Reggimento fanteria. Tenente pilota della 6^ Squadriglia Caproni di cui assume il comando nel marzo del 1918 per cederlo il 22 luglio successivo.. MAVM: Triestino di nascita, ardente e fedele patriota, valoroso pilota, raggiunse e colpi sempre l'obiettivo, non trovando ostacolo alla sua azione nè per il cattivo funzionamento dei motori: nè per gli attacchi minacciosi degli aerei nemici, nè per il tiro furioso ed intenso delle artiglierie antiaeree. Nell'ultima nostra grande offensiva diede tutto il suo vigore, cooperando con singolare attività al buon esito dell'azione. Scese più volte a bassissima quota per meglio colpire l'obiettivo, riportandone l'apparechio danneggiato dai tiri di artiglieria e fucileria avversaria. Costante mirabile esempio di ardimento e fermezza fu sempre primo nelle azioni più difficili. – Cielo del Trentino-Istria-Piave Tagliamento, novembre 1917-novembre 1918.

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UMBERTO ANCONA
TRIESTE

Tenente fanteria 116^ Squadriglia. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Allievo osservatore dall'aeroplano, dette, in varie ardite ricognizioni sul nemico, costante prova di coraggio, perizia e profonda devozione al proprio dovere. Più volte si offrì volontaria mente per compiere ricognizioni a bassa quota, e, benchè ostacolato dall'intenso tiro avversario, portò a termine lodevolmente il mandato affidatogli. Nel periodo della nostra offensiva dal 6 al 15 luglio 1918, dimostrò attività instancabili, prendendo parte a lontane ed ardite incursioni e ricognizioni, riportando notizie di supremo interesse. – Cielo di Fieri e Berat (Albania), agosto 1917-15 luglio 1918.

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G. BATTISTA TOFFOLETTI

Tenente pilota, del 1° Reggimento Fanteria, si trova con la 79^ Squadriglia Caccia dal giugno 1918 sul campo di S. Luca di Treviso. Muore a Poggio Renatico il 21 luglio. Di ritorno da una licenza si era presentato al campo offrendosi di portare a S. Luca un velivolo della squadriglia. Non essendoci apparecchi della 79 era partito con un l'Hanriot 19240 destinato alla gemella 78^. Per una errata manovra precipita dopo il decollo. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Brillante pilota da caccia, nei primi voli compiuti, abbatteva tre velivoli avversari, incontrando più tardi gloriosa morte. – Cielo del Montello e del Piave, 15-20 giugno 1918.

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GIOVANNI IVE

Capitano 39^ squadriglia aeroplani. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Osservatore di aeroplano, in numerosi voli compiuti in condizioni difficili, sotto il tiro delle artiglierie nemiche, che produceva all'apparecchio lesioni tali da rendere difficile la navigazione, riusciva a svolgere il suo mandato, dimostrando calma e sprezzo del pericolo. – Cielo del Carso, aprile-ottobre 1917.

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RICCARDO DANIELLI

Tenente osservatore del reggimento Cavalleggeri di Lodi. Nei primi mesi del 1917 è a Grado con la 2^ Squadriglia idrovolanti FBA. Nell'autunno è a Porto Corsini con la 263^ Idro. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: In un volo eseguito di notte come osservatore di idrovolante nonostante le condizioni atmosferiche pessime e pericolose per nubi e per menomata visibilità, raggiungeva e bombardava l'obiettivo assegnatogli. Essendosi al ritorno sperduto l'apparecchio per nubi e foschia, dimostrava, sia durante il volo che dopo l'ammaraggio, nel quale si era ferito al capo, calma e coraggio, dando prova di alte virtù militari. – Cielo di Trieste, 30 aprile 1917.

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RICCARDO MADUSSI

Sergente pilota della 27^ Squadriglia. Medaglia di Bronzo al Valor Militare: Pilota d'aeroplano, con grande ardimento e con mirabile sprezzo del pericolo, affrontò più volte l'aggiustato tiro degli antiaerei nemici, sostenne aspri e vittoriosi combattimenti, e discese a bassissime quote per bombardare e mitragliare efficacemente truppe nemiche, riportando più volte l'apparecchio colpito. Mirabile esempio di slancio e di abnegazione nell'adempimento del proprio dovere - Cielo del Grappa e del Piave, maggio-novembre 1918.

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GIUSEPPE CARASSO

Classe 1888, Tenente di Vascello pilota della 256^ Squadriglia Idorvolanti di Otranto nel 1918. Carasso perde la vita il 9 agosto ultimo a decollare di una pattuglia di cinque FBA e due M5 diretti a Valona. L'ufficiale, a bordo di un M5, cade in vite da un centinaio di metri d'altezza. Decorato con Medaglie di Bronzo al Valor Militare: Alla memoria: Ha tenuto con molta perizia militare e tecnica il comando di una squadriglia di idrovolanti portandola ad un elevato grado di allenamento e di organizzazione. Ardito pilota di idrovolanti da caccia ha eseguito un efficace mitragliamento di accampamento nemico ed ha partecipato ad una incursione per il lancio di manifestini sulle basi avversarie nell'Albania, dimostrando serenità ed ardimento mirabili. Lasciava la vita nel compimento del suo dovere. Basso Adriatico - Albania giugno-agosto 1918.

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ANTONIO CESA

Sottotenente pilota della 114^ Squadriglia, quando, nel luglio del 1917, viene costituita una sezione di difesa notturna dotata di Farman e S.P.. Transita poi alla Sezione Difesa di Bologna.

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GIOACCHINO CIANI

Caporale mitragliere della 283^ Squadriglia Idrovolanti di Siracusa montato su apparecchi FBA. Classe 1894 di Florendo apparteneva al 19° reggimento Fanteria. Rimane vittima di un incidente di volo il 23 marzo 1918 nel porto di Augusta.

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GIORGIO DE MARCHI

In alcuni documenti anche De Marchis, nativo di Pordenone o di Venezia. 2° Capo meccanico pilota della 262^ squadriglia di Brindisi costituita nel gennaio del 1918. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Avvistate tre siliuranti nemiche nel Golfo di Drin, le attaccava a bassa quota col suo idrovolante, e nonostante la viva reazione avversaria, le manteneva impegnate per dar tempo ad un gruppo di nostri esploratori di giungere a distanza di tiro. Durante l'intera azione, in perfetta cooperazione con gli esploratori, non ha esitato ad esporsi a qualunque rischio pur di recare danno al nemico. Basso Adriatico, 5 settembre 1918. MBVM: Ardito pilota di idrovolante dimostrava in numerose missioni di guerra calma e sangue freddo mirabili, affrontando le potenti difese nemiche dopo lunghi percorsi in mare aperto, e riportando varie volte l'apparecchio colpito. Basso Adriatico, 29 maggio - 4 novembre 1918.

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EMILIO DRI

Sottonocchiere pilota della 251^ Squadriglia idrovolanti di Venezia S. Andrea dalla primavera del 1918.Vola su apparecchio L3. Nell'estate è trasferito alla 260^ Squadriglia che opera con velivoli da caccia Macchi M5 e ricognitori L3. Il 9 settembre Dri è di scorta ad un L3 che deve effettuare una ricognizione sulla costa. Pochi minuti dopo aver oltrepassato le linee tre Albatross della Flik 61/j calano da alta quota e lo attaccano. Il Macchi 7296 precipiata in friamme Dei rimane illeso e riesce, qualche tempo dopo, a rientrare entro le linee, Il 2 novembre è in volo su trieste per fare evoluzioni sulla città bardata a festa. Medaglia di Bronzo al Valor Militare:

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GIOVANNI GORI

Capitano Osservatore da Sacile classe 1894. Del 1 ° Reggimento artiglieria pesante campale è con la 43^ Squadriglia fin dalla formazione il 15 aprile 1916 ma viene dalla precedente 3^ Squadriglia di Artiglieria con la quale opera dall'ottobre 1915.La prima azione di guerra è documentata il 29 ottobre. E' a medeuzza per poi spostarsi a Risano. Il 12 giugno si sposta a Castel di Godego per partecipare alle operazioni sul fronte trentino ma il 23 luglio è di nuovo in Friuli, sul campo di Sammardenchia. Alla fine di ottobre del 1916 viene inviato alla frequenza del corso di pilotaggio. Transita alla 36^ Squadriglia come pilota di SIA assumendone il comando nel dicembre del 1917 e conservandolo fino all'estate del 1918. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Comandante di squadriglia, prima osservatore poi pilota d'aeroplano abile e risoluto dotato di facile orientamento e di ardire eccezionale, non curando le offese avversarie che sovente gli colpirono l'apparecchio in più parti, sempre primo ad offrirsi in ogni impresa difficile e rischiosa, seppe dare magnifico esempio di audacia e di sentimento del dovere. Nelle azioni di bombardamento sul Montello, scese a minime quote e mitragliando e bombardando il nemico, si distinse per particolare ardimento. In più di 100 voli sul nemico fu costante esempio di meraviglioso spirito di sacrificio e impareggiabile sentimento del dovere. Cielo del Carso-Cadore-Grappa-Montello, ottobre 1915 - giugno 1918.

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ENRICO MAGISTRIS

Tenente di complemento dirigibilista, classe 1889 di Umberto. Ufficiale di bordo dell'aeronave U5, muore nella caduta del dirigibile avvenuta il 2 maggio 1918 a Castellina Marittima al ritorno da una esplorazione sul mare. Magistris aveva seguito l'approntamento del dirigibile fin dalla primavera del 1917 ed aveva preso parte alla prima ascensione, l'8 agosto 1917.In totale aveva compiuto 69 ascensioni.

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OSVALDO MANTOVANI

Meccanico del Diribile P4. Decorato con Medaglia d'Argento al Valor Miliatare: Perchè, nella sua qualità di meccanico del dirigibile P 4. seppe coadiuvare, con intelligenza, perizia e mirabile ardimento, il suo comandante in due azioni offensive contro la Piazza Marittima di Pola nelle notti dal 30 al 31 maggio e 6 e 7 giugno 1915, e perchè, nell'attacco aereo dell'8 giugno, non curante del pericolo cui si esponeva per l'avvicinarsi di un aeroplano nemico, evidentemente diretto sullo hangar del P. 4, accorreva con altri militari entro l'hangar stesso, per spegnere gli eventuali incendi che le bombe potessero provocare. Fu ferito all'avambraccio sinistro da una scheggia.

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PIETRO PAOLO MORTERRA

Guardiamarina pilota della 260^ Squadriglia Idrovolanti di Venezia. Di Alberto, classe 1895, risulta presso il reparto dal 1 novembre 1917 al coamndo di Luigi Bologna e operante su apparecchi Macchi M5. Il 17 novembre Morterra decollato per intercettare tre velivoli austriaci in ricognizione nei dintorni di Venezia, ingaggia combattimento e ammara per raccogliere il pilota austriaco Julius Fedrigoni, colpito al motore, portandolo a Venezia. Morterra rimane vittima di un incidente di volo il 27 novembre 1917 nel corso di una prova in volo dell'apparecchio L3 numero 26. Decollato per sperimentare la caduta in vite, l'apparecchio perde la coda. Il passeggero di Morterra, il tenente Pomilio rimane ferito. Medaglia d'Argento al Valor Militare alla "Memoria": Ardito pilota di idrovolante da caccia, attacacva con risolutezza ed abbatteva un apparecchio nemico che volava su Venezia, riportandone prigioniero l'osservatore. Un incidente di volo, pochi giorni dopo, troncava la sua promettente carriera di aviatore abbracciata con entusiasmo e la fede di generoso irredento. Alto Adriatico, 17 novembre 1917.

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EDOARDO MOSCA

2° Nocchiere pilota della 254^ Squadriglia Idrovolanti di Varano. E' in squadriglia dal febbario 1917 e vola con idrovolanti L3, L2, FBA e Macchi M5. Mosca viene decorato con 2 medaglie di bronzo al valor Militare: Pilota di idrovolante dava prova di calma ed ardimento con l'esplorare e bombardare in pieno giorno un obiettivo militare nemico ritornando felicemente alla base malgrado il tiro nutrito di numerose batterie antiaeree e la presenza di apparecchi nemici da caccia. Alto Adriatico, 11 febbraio 1917. 2^ Concessione: Traversato l'Adriatico in avverse condizioni atmosferiche e sanza alcuna scorta eseguiva il bombardamento di hangars nemici malgrado l'intenso fuoco antiaereo, dimostrando come sempre coraggio slancio, calma e non comune perizia di pilota. In altre missioni confermava tali doti. Lagosta 2 giugno 1918.

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EMIDIO PIANCA

Il sottotenente pilota Emidio Pianca, del 5° Reggimento Genio, risulta in forza alla 131^ Squadriglia di Marcon, il 15 luglio 1918 come allievo. Il 10 agosto compie una prova per il brevetto e il 13 agosto atterra fuori campo ferendosi leggermente. Riprende i voli il 5 settembre Dopo un paio di mesi trascorsi tra esercitazioni di volo, licenza, ospedale e riposo, rientra al reparto a settembre e il 13 settembre è segnalato, ormai pilota, in missione a Rubiera per ritiro aeroplani. Esegue la prima ricognizione di guerra il 22 settembre ma è costretto a desistere per nebbia. Il 25 settembre è colpito dalla contraerea nella zona di Ceggia. Rimane con il reparto fino all'aprile del 1919.

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LEONARDO RIZZANI

Tenente osservatore del 16° reggimemto artiglieria da fortezza, giunge alla 43^ Squadriglia il 15 novembre 1916 a Sammardenchia. Il 15 novembre 1917 con il grado di capitano assume il comando della 38^ Squadriglia di Ca Tessera con la quale compie una prima ricognizione il 15 dicembre. Fino al 21 marzo compie 29 ricognizioni riportando una volta l'apparecchio colpito. Cede il comando del reparto il 25 ottobre 1918. Medaglia d'Argento al Valor Militare: Comandante di squadriglia di aviatori di artiglieria, dirigeva con intelligenza ed inesauribile attività il servizio dei dipendenti e compiva egli stesso sovente voli di ricognizione e di osservazione del tiro, anche in condizioni atmosferiche sfavorevoli, ottenendo con la sua calma e con il suo sereno coraggio, risultati che tornarono di grande utilità al tiro della artiglieria. Il giorno sette luglio, disponendosi a partire per un volo di osservazione, cadeva con l'apparecchio e riportava gravi ferite. – Cielo del basso Piave, 15 giugno-7 luglio 1918.

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