Il Fronte del Cielo - Personale Navigante - Regione Campania M-Z

 

 
Grado Nome e Cognome Reparto Luogo di Nascita, Distretto o Residenza Cad.
           
T.V. pilota  Magaldi Umberto 241^ Squadriglia Piedimonte Matese
           
M.llo RRCC pilota Marini Giuseppe 11^ Caproni Torre Annunziata
           
Ten. pilota Martelli Sabato 56^ Squadriglia Cava dei Tirreni  
           
Ten. Osservatore Martinelli Arturo Aerostiere Napoli  
           
Cap. Osservatore Martinelli Michele 2^ Farman Napoli
           
Cap. Osservatore Martucci Mario 36^ Squadriglia Salerno  
           
Ten. pilota Mascoli Giuseppe 257^ Squadriglia Napoli  
Serg. pilota Merlino Umberto 9^ Caproni Napoli
           
2 Capo pilota Merola Antonio 261^ Squadriglia Marcianise  
           
S.Ten. pilota Mirra Alvino 116^ Squadriglia Caserta  
           
2 Capo Monteleone Giuseppe Dirigibili Sarno  
           
STV Osservatore Morelli Ercole 258^ Squadriglia Napoli  
           
2 Capo Moscarella Raffaele Dirigibili Napoli  
           
Ten. Osservatore Murgo Edoardo Aerostieri Cairano  
           
Ten. pilota Napoli Vincenzo 133^ Squadriglia Salerno  
           
Cap. pilota Nardi Leonardo 15^ Caproni Napoli  
           
S.Ten. pilota Niutta Ugo 28^ Squadriglia Napoli
           
2 Capo pilota Odierna Edoardo 241^ Squadriglia Sarno
           
Marò motor. Oliva Carlo Alberto 252^ Squadriglia Napoli
           
S.ten. pilota Pagliuca Alfonso 72^ Squadriglia Avellino  
           
Ten. pilota Palange Filippo 58^ Squadriglia Napoli  
           
Serg. pilota Panagia Gennaro 27^ Squadriglia Napoli  
           
2 Capo pilota Petta Raffaele 261^ Squadriglia Napoli  
           
Cap. pilota Pierro Achille 80^ Squadriglia Salerno  
           
2 Nocch. pilota Piro Beniamino 261^ Squadriglia Casamicciola  
           
Ten. Osservatore Poppi Attilio 118^ Squadriglia Napoli  
           
Ten. Osservatore Porcelli Vittorio 27^ Squadriglia Napoli  
           
  Porro Gastone   Napoli  
           
STV pilota Primicerio Mario   Napoli
           
Ten. Osservatore Questa Gaetano 35^ Squadriglia Napoli  
           
Cap. Osservatore Raffone Amedeo 41^ Squadriglia Castellamare di Stabia  
           
Ten. pilota Ranucci Giovanni Maria 2^ Sez. SVA Sparanise  
           
Cap. pilota Reggio Luigi 9^ Caproni Napoli  
           
Serg. pilota Rennella Cosimo 78^ Squadriglia Secondigliano  
           
S.Ten. pilota Rispoli Mario 23^ Squadriglia Napoli
           
Cap. pilota Rizzoli Giuseppe 106^ Squadriglia Napoli  
           
S.ten. Osservatore Romanelli Enrico 111^ Squadriglia Napoli
           
Ten. Osservatore Rossi Spartaco Ugo 112^ Squadriglia Acerra  
           
Capitano pilota Ruffo di Calabria Fulco 91^ Squadriglia Napoli  
           
Ten. pilota Sabelli Giovanni 91^ Squadriglia Napoli
           
Maggiore Osserv. Salomone Oreste 10^ Squadriglia Capua
           
STV Salone Carlo Dirigibile Napoli
           
Serg. pilota Sandri Giuseppe 102^ Squadriglia Napoli  
           
Ten. Osservatore Santagata Ciro 132^ Squadriglia Francolise
           
Ten. Osservatore Santoro Giuseppe 2^ Sez. SVA Napoli  
           
Sold. mitragl. Sanzari Maturino 14^ Caproni Guardia Saframondi
           
Tenente Satta Ettore Dirigibili Napoli  
           
Capitano Scelzo Luigi Dirigibili Castellammare di Stabia  
           
S. Ten. pilota Signorini Luigi 4^ Caproni Salerno  
           
Capitano pilota Tarantini Raffaele 4^ Squadriglia Napoli  
           
Ten. Osservatore Tedesco Silvio 2^ Caproni Benevento  
           
Ten. Osservatore Valfrè di Bonzo Andrea 1^ Caproni Nola  
           
Cap. Osservatore Vallo Gabriele 6^ Nieuport Castellammare di Stabia  
           
S.Ten. pilota Valori Ugo 27^ Squadriglia Avellino  
           
S.Capo Visciano Carmine   Boscotrecase  
           
           

ELENCO NON COMPLETO. CLICCANDO SUI GONFALONI CITTADINI SI APRE UNA BREVE BIOGRAFIA. FONTI: BOLLETTINO UFFICIALE DELLE
NOMINE, PROMOZIONI ..., I REPARTI DELL'AVIAZIONE ITALIANA di P. VARRIALE, ALBO D'ORO CADUTI, NASTRO AZZURRO DECORATI, ECC.

Campania AL

Emilia

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TARANTINI RAFFAELE 1895 - 1936

Figlio di Biagio e di Anna Mirate, entrò a sedici anni al Collegio Militare della Nunziatella di Napoli nel corso 1911-1914. Completati gli studi, si iscrisse presso la facoltà di ingegneria del Regio Politecnico di Napoli. Non ebbe tuttavia il tempo di laurearsi, dato che allo scoppio della Prima guerra mondiale, con l'apertura del Fronte italiano, chiese ed ottenne di partire come volontario. Nominato sottotenente, nel giugno 1915 fu assegnato al 229º Battaglione della Milizia Territoriale, per poi essere trasferito, nel novembre successivo, presso l'89º Reggimento fanteria della Brigata Salerno. Il reparto fu schierato sulla sinistra della valle dell'Isonzo, tra Bainsizza e Caporetto, e Raffaele si trovò ad operare sul monte Mrzli. Qui diede subito prova di grandissimo coraggio, meritando nella stessa giornata del 3 dicembre 1915 ben due medaglie d'argento al Valor militare. Durante la giornata, infatti, condusse i propri uomini all'assalto con grande sangue freddo, catturando numerosi prigionieri, meritando la prima decorazione. Calata l'oscurità, si offrì volontario per due volte per il compito di piazzare cariche di esplosivo nei reticolati avversari, nonostante il fuoco nemico, e meritò la seconda. All'inizio del mese di marzo 1916, la Brigata Salerno fu trasferita sull'altopiano di Asiago,e il 20 maggio successivo, l'89º Reggimento, appoggiato dal II Battaglione del 90º Reggimento, si trovava attestato nell'area tra Costesin e Malga Marcai, in località Bosco di Varagna. Preceduti da quattro giorni di bombardamento, i reparti austriaci invasero la zona, mettendo in seria difficoltà gli italiani. In questo frangente, Tarantini dimostrò ancora una volta il proprio eroismo, conducendo impavido i suoi uomini e meritando sia una medaglia di Bronzo al Valor Militare, che una Croix de Guerre francese. Tarantini aveva nel frattempo maturato la determinazione a diventare pilota d'aereo, e nel settembre 1916 fu trasferito al campo d'aviazione di San Giusto di Pisa, dove ottenne il brevetto nel maggio 1917. Nel settembre 1917 assumene il comando della 4^ Caproni e lo terrà fino al 13 luglio 1918. Dopo gli esiti disastrosi della battaglia di Caporetto, ed il conseguente sfondamento del fronte italiano, la base della 182ª Squadriglia fu progressivamente arretrata prima a Padova e quindi a Ghedi. Tarantini si prodigò come in passato nel suo compito, fornendo ulteriori prove di valore nei cieli del Carso e del Trentino, le quali gli valsero un'ulteriore Medaglia d'argento al Valor Militare e la promozione a capitano. Il 22 luglio 1918 Tarantini lasciò la 182^ per assumere il comando della 6ª Squadriglia Caproni, basata sull'aviosuperficie di Verona e composta da undici piloti, in sostituzione del tenente Cavallarin. Il trasferimento avvenne giusto in tempo per effettuare la transizione sui nuovi velivoli Caproni Ca.44 che arrivarono in agosto, dai quali Tarantini seppe tirar fuori il meglio, come successivamente riconosciutogli. Nel nuovo incarico, Tarantini continuò ad essere d'esempio e a mostrare ripetutamente il proprio coraggio nelle fasi conclusive del conflitto. Le prove di eroismo fornite durante la battaglia di Vittorio Veneto, che nel novembre 1918 segnò la definitiva sconfitta delle truppe austriache, gli valsero l'assegnazione della quarta Medaglia d'argento al Valor Militare. Terminato il conflitto, nel 1919 Tarantini prese congedo dal Servizio Aeronautico, e riprese gli studi di ingegneria. Medaglia d'argento al valor militare «Abile pilota d'aeroplano e comandante di squadriglia, compì numerosi ed arditi voli di combattimento anche in condizioni atmosferiche avverse. Sfidando il tiro dell'artiglieria avversaria, scese più volte a bassa quota per mitragliare ammassamenti di truppe. Esempio costante ai dipendenti di elevato sentimento del dovere e di ardimento.» — Cielo del Carso e del Trentino, agosto 1917-agosto 1918. Medaglia d'argento al valor militare «Comandante di squadriglia, mirabile esempio di ardire e di costanza, sempre primo nelle azioni di guerra, seppe trascinare nelle imprese più difficili i propri dipendenti, sfruttando efficacemente un nuovo tipo di apparecchio che si sperimentava per la prima volta, traendone da questo, per volontà ferrea e profondo sentimento del dovere, risultati brillanti.» — Vittorio Veneto, novembre 1918

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